Rifugio Longoni

Il Rifugio Longoni č situato sulla cresta sud-ovest della Sassa d'Entova in un punto molto panoramico sulla sottostante vallata, sui laghi alpini del Palų e del Lagazzuolo e sulla imponente mole del massiccio del Disgrazia con le sue vedrette.

Primo itinerario: da Chiareggio
Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco.
Al km. 13.5 lasciamo a destra la strada per Lanzada e Franscia.
Superiamo Chiesa e arriviamo fino a Chiareggio (m. 1612) al termine della vallata.
All'inizio del borgo troviamo sulla destra un parcheggio e l'indicazione per il rifugio (Rif. Longoni ore 2.30 - Alta via della Val Malenco n. 4).

Volgendo le spalle al Disgrazia, ci incamminiamo su una stradina che ben presto diventa sterrata.
Arrivati alle ultime case (frazione Corte), proseguiamo diritto con un sentiero che sale tra i prati.
Sulla destra vediamo due cartelli che spiegano il panorama geologico della zona.

Superiamo una cascatella, formata dal torrente Nevasco, la cui acque attraversano il sentiero ed entriamo in uno splendido bosco di conifere.
Il percorso ora č assai ripido, fortunatamente qualche breve tratto in piano, di tanto in tanto, ci consente di tirare il fiato.
Verso la fine del bosco un fresco ruscelletto attraversa il cammino.

Arriviamo cosi ad un pianoro e, tra i prati, superiamo un altro piccolo corso d'acqua.
Una sterrata sale da destra e si dirige verso una baita; la seguiamo per un breve tratto.
Un cartello spiega dove ci troviamo (Alpe de Fora m. 2053 - Rif. Longoni a ore 1.30).
Riprendiamo il sentiero e saliamo ripidamente.

Davanti a noi vediamo una cascatella; la raggiungiamo e superiamo le sue acque su di un ponticello fatto con alcuni tronchi di legno.
Il panorama č decisamente bello: davanti a noi ci sono tre cascate, due lassų in alto ed una pių vicina; alle spalle troneggia sempre il Disgrazia.
Superati due ruderi e un ruscelletto, con un tratto in piano, raggiungiamo una teleferica e successivamente una baita.
In alto a destra sventola una bandiera, avvisaglia del rifugio.
Davanti a noi c'č uno splendido altipiano circondato dai monti che attraversiamo, superando due torrentelli, tra mucche al pascolo e avvicinandoci alle cascate.

Riprendiamo poi a salire, sulla destra, su lastroni e pietraie, seguendo sempre i segnavia bianchi e rossi.
Ad un trivio, ignorati i sentieri che salgono al Passo Tremoggia e che scendono a San Giuseppe, proseguiamo diritto e raggiungiamo la bandiera.
Dobbiamo percorrere ancora alcuni metri in piano e finalmente, dopo una curva, vediamo il rifugio. In leggera discesa lo raggiungiamo.

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 848 -15
Data escursione: agosto 2003
 
Secondo itinerario: da San Giuseppe
Lasciamo la statale 38 all'uscita per Sondrio centro (km. 35.4).
Dopo un rettilineo lungo un chilometro e mezzo, ad una rotonda giriamo a sinistra e prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco.
Al km. 13.5 lasciamo a destra la strada per Lanzada e Franscia.
Superiamo Chiesa e arriviamo a San Giuseppe dove imbocchiamo sulla destra la strada ben segnalata per i Rifugi: Palų, Motta, Longoni ed Entova con la quale raggiungiamo l'ampio parcheggio accanto al ristorante Sasso Nero (m. 1520).

Lasciata la macchina ci incamminiamo seguendo la strada asfaltata. I segnavia indicano con il percorso 331: Braciascia a ore 0.15, Palolungo, A. Entova a ore 1.20; e con il sentiero 334: Paluetto a ore 0.25, Barchi a ore 0.30, Lago Palų a ore 1.10. C'č anche un pannello con una cartina della Val Malenco.
Prendiamo una scorciatoia alla destra, che taglia il primo tornante destrorso della strada asfaltata, e saliamo a lato di un torrente che vediamo scorrere tra due muretti.
Sbuchiamo poi sulla strada e andiamo a destra (m. 1540).
Subito attraversiamo un ponte che ha le sponde di ferro dipinte di verde.
Continuiamo tra conifere. Alla sinistra c'č un muretto in cemento.

Percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1565).
Ignoriamo una stradina che si stacca alla destra.
Presso una curva a sinistra, un ruscelletto passa sotto alla strada.
Ora il muretto in cemento č alla destra, vale a dire sempre sul lato a monte.

Il percorso si biforca ed entrambe le strade girano a destra (m. 1575). I segnavia indicano con la prima: Rifugio Lago Palų, Rifugio Motta, Paluetto a ore 0.15, Barchi a ore 0.20, Lago Palų a ore 1; con la seconda: Braciascia a ore 0.10, A. Entova a ore 1.20, Rifugio Longoni a ore 3. Prendiamo quest'ultima, quasi in piano.
Subito attraversiamo un torrente su di un ponte con le sponde di ferro dipinte di verde.
Dopo alcuni passi, ignoriamo una sterrata che scende a sinistra.

Continuiamo in discesa con un gruppo di case alla destra.
Troviamo poi dei larici alla sinistra mentre alla destra c'č un corto muro e subito percorriamo un ampio tornante destrorso. Un rivolo attraversa su di una base in cemento e pietre. Al termine del tornante ignoriamo una stradina che scende a sinistra (m. 1565).
Altre due stradine, una per lato, si staccano e conducono verso delle case.
Dopo una curva a sinistra, proseguiamo in leggera salita.
Troviamo un masso alla sinistra e poco dopo un altro alla destra.
Continuiamo quasi in piano e superiamo una curva verso sinistra mentre un torrente passa sotto alla sterrata (m. 1580).
Davanti ad una casa, situata pių in alto, in leggera salita percorriamo un tornante destrorso.
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo uno slargo.
 
Arriviamo a Braciascia e percorriamo un ampio tornante destrorso passando accanto ad un gruppo di case e ad alcuni garages in lamiera (m. 1595). Alla destra, su di una palina, alcuni segnavia indicano con il sentiero 329, verso destra: Paluetto a ore 0.15, Barchetto a ore 0.40, Lago Palų a ore 1.10; verso sinistra: Palolungo a ore 0.50, Ciaz a ore 1.20, Chiareggio a ore 1.40.
Troviamo poi un cartello indicante che, a partire da questo punto, lungo la strada agro silvo pastorale da Braciascia per Alpe Entova e Alpe Fora il transito č consentito esclusivamente agli autorizzati. Su di un masso vediamo il triangolo giallo dell'Alta Via e un segnavia a bandierina rosso giallo rosso.

La strada diventa sterrata. Proseguiamo in salita in un bosco di conifere.
Percorriamo una curva a destra (m. 1610).
Con il fondo in cemento superiamo un tornante sinistrorso oltre il quale torniamo a camminare su sterrato (m. 1630).
Alterniamo due tratti con poca pendenza ad uno in salita.
Lasciamo a destra uno slargo.

Poco dopo troviamo alcuni segnavia (m. 1655) che indicano a destra: Paluetto a ore 0.15, Barchi a ore 0.30, Lago Palų a ore 1.10; diritto: Alpe Entova a ore 1, Rifugio Longoni a ore 2.40; dietro: Braciascia a ore 0.10, S. Giuseppe a ore 0.30. C'č anche una stradina non segnalata che scende a sinistra. Sotto ad una roccia vediamo un quadro raffigurante una Madonna.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1665). Alla destra, tra gli alberi, vediamo delle pietre franate.
Presso un tornante destrorso, ignoriamo una sterrata che prosegue diritto e subito si biforca (m. 1670).
Poco dopo troviamo una scorciatoia che sale a destra. Continuiamo diritto (m. 1680).
Dopo un tornante destrorso dalla destra la scorciatoia rientra (m. 1690).

Subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio che termina con un tratto in cemento. Alla destra, ad una ventina di metri di distanza, vediamo una grotta.
Dopo il tornante la strada torna sterrata.

Continuiamo con poca pendenza e superiamo un tornante destrorso molto ampio. Subito dopo una scorciatoia inerbita si stacca a sinistra.
Con il fondo in cemento percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo su sterrato (m. 1710).
Dalla sinistra rientra la scorciatoia.

Continuiamo con delle serpentine e troviamo due rivoli che attraversano la strada dentro tubi di ferro (m. 1730).
Percorriamo una diecina di metri con il fondo in cemento. Troviamo un altro rivolo che attraversa su di una base in cemento.
Alla destra vediamo un bollo giallo-rosso su di una pietra. Un ruscelletto scende dalla destra e passa sotto alla strada.
Continuiamo in leggera salita e troviamo un altro rivolo che attraversa la strada su di una base in cemento (m. 1750).
Vediamo dei segnavia di colore bianco-rosso-giallo. Vari rivoli attraversano la sterrata. Percorriamo alcune semicurve.

Alla destra, su di una pietra, vediamo il triangolo giallo dell'Alta Via.
Proseguiamo in salita e per un tratto alla destra ci accompagna un muro di pietre (m. 1775).
Troviamo parecchi cembri e altri alberi di conifere.

Un rivolo attraversa passando sotto alla sterrata. Dopo alcuni passi, presso un tornante destrorso ignoriamo una stradina che continua diritto (m. 1810).
Attorno ci sono alcuni massi.
Percorriamo un tornante sinistrorso, con il fondo parzialmente coperto da cemento, e torniamo a camminare su sterrato. Subito giriamo a destra (m. 1825). Alla sinistra vediamo le due Cime gemelle di Rosso e di Vezzeda.
Ora gli alberi attorno alla strada sono pių piccoli.
Giriamo a destra e continuiamo con pendenza minima (m. 1840).
Alla destra troviamo uno slargo.
In leggera salita percorriamo una curva a sinistra (m. 1865).
Un rivolo attraversa passando sotto alla sterrata. Alla destra, per un tratto, ci accompagna un muretto, terminato il quale continuiamo quasi in piano.
Un piccolo torrente scende dalla destra e attraversa passando sotto alla strada.

Percorriamo una curva a destra. Ora gli alberi alla sinistra in prevalenza sono dei larici. Il largo Torrente Entovasco scende dalla destra e passa sotto alla sterrata; un muretto gli fa da sponda (m. 1875).
Proseguiamo con poca pendenza.
Un ruscelletto scivola sopra una pietra levigata alla destra e poi scorre a fianco della strada (m. 1880).
Poco dopo troviamo un altro ruscello che scende dalla destra.
Dopo un tratto quasi in piano, in leggera salita percorriamo una curva a destra.
Troviamo un masso alla destra.
Giriamo a sinistra.

Poco prima di arrivare ad un tornante destrorso, superiamo un largo torrente che passa sotto alla strada. Su di un masso leggiamo: "Entovasco" (m. 1890).
Proseguiamo in salita. Tra gli alberi attorno alla strada vediamo dei massi.
Giriamo a sinistra e continuiamo con pochissima pendenza circondati dai prati.
Percorriamo un tornante destrorso.

Raggiungiamo l'Alpe Entova. Le vecchie baite, in buona parte ristrutturare, sono tutte quante alla destra della strada con bella vista panoramica sul Monte Sissone, le Cime di Rosso e di Vezzeda e sulla Sassa d'Entova. Un torrente attraversa la sterrata passandole sotto. Una palina reca vari segnavia che indicano: Alpe Entova 1917 m; diritto: A. Fora a ore 0.50, Chiareggio a ore 1.50, A. dell'Oro a ore 2.20; a sinistra con il sentiero 332: Lago Entova a ore 0.05, Palo Lungo a ore 0.40, Carot a ore 1.10; a sinistra con il sentiero 329/1: Lago Entova a ore 0.05, Senevedo Superiore a ore 0.40, Chiareggio a ore 1.30.
Alla destra, nei prati accanto alle baite dell'alpeggio c'č un'altra palina con segnavia che indicano diritto il sentiero per il Rifugio Longoni a ore 1.40; a destra con il sentiero 332: Alpe Sasso Nero a ore 1.20, innesto Alta Via a quota 2350 a ore 1.30; dietro seguendo la sterrata 331 che abbiamo fin qui percorso: Braciascia a ore 0.40, Prati Pedrana a ore 0.50, S. Giuseppe a ore 1.

Potremmo continuare con la sterrata ma con i suoi lunghi tornanti allungheremmo il cammino. Prendiamo pertanto il sentiero che ne taglia alcuni; la sterrata la ritroveremo pių avanti.
Accanto alla palina con il segnavia che indica il Rifugio Longoni a ore 1.40, prendiamo un sentiero inerbito segnalato anche da una freccia gialla su di una pietra tra l'erba.
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita entriamo nel bosco (m. 1935).
Continuiamo quasi in piano. Vediamo un segnavia a bandierina su di una pietra.
Attraversiamo un rivolo.
Con poca pendenza superiamo uno zig-zag destra-sinistra e proseguiamo in salita. Di tanto in tanto troviamo altri segnavia a bandierina.
Con uno zig-zag destra-sinistra aggiriamo un masso con i bolli (m. 1950).

Poco pių in basso alla sinistra vediamo delle pietre franate. Dopo un breve tratto con poca pendenza torniamo a salire (m. 1960).
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 1965).
Dopo alcuni zig-zag: sx-dx-sx-dx-sx continuiamo con tre curve: dx-sx-dx (m. 1985).
Con pochi passi in leggera salita arriviamo ad un tornante sinistrorso (m. 1995).

Proseguiamo in modo abbastanza ripido mentre i larici lasciano il posto ai mughi. Vediamo dei bolli gialli.
Percorriamo un breve tratto in leggera salita e vediamo un bollo rosso (m. 2005).
Superiamo un tratto in salita.

Con minore pendenza percorriamo un tornante destrorso molto ampio. Gli alberi bassi alla sinistra consentono una veduta panoramica sulle cime e sulla vallata. Il tornante termina con uno zig-zag destra-sinistra in salita (m. 2010).
Percorriamo un tratto quasi in piano e continuiamo in leggera salita. Tre tronchi formano dei rudimentali gradini.

Attraversiamo una zona con delle piccole pietre franate (m. 2020).
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo in leggera salita.
Passiamo tra un albero contorto ed un masso.
Percorriamo un tratto quasi in piano ed uno in leggera salita.
Saliamo un gradino di legno (m. 2030).
Vediamo un bollo rosso. Aggiriamo due pietre.
Un tronco fa da gradino.

Proseguiamo in leggera salita. Di tanto in tanto, un'apertura tra gli alberi alla sinistra consente una veduta sui monti.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo con poca pendenza.
Percorriamo pochi passi in discesa e riprendiamo a salire (m. 2045).
Alterniamo alcuni tratti generalmente con poca pendenza ad altri quasi in piano.

Attraversiamo un ruscelletto e torniamo a salire.
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita (m. 2070).
Dopo una curva a destra, in modo abbastanza ripido superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Passiamo accanto ad alcuni cespugli di ginepro.
Continuiamo attorniati da massi e pietre.
Dopo una curva a sinistra percorriamo un tratto in leggera salita ed uno quasi in piano (m. 2080).

Saliamo in modo abbastanza ripido con delle serpentine bagnate da un rivolo (m. 2090).
La pendenza diminuisce. Proseguiamo in leggera salita passando accanto a cespugli di rododendro e di ginepro.
Dopo un breve tratto quasi in piano, riprendiamo a salire (m. 2100).
Percorriamo un ampio tornante destrorso incassato nel terreno circostante (m. 2110).
Continuiamo con un tornante sinistrorso e uno zig-zag destra-sinistra.

Dopo un tratto in leggera salita ed uno in leggera discesa torniamo ad immetterci sulla sterrata che in questo punto effettua un tornante sinistrorso (m. 2120). I segnavia indicano diritto con il percorso 331 seguendo la sterrata: Rifugio Longoni a ore 1, Passo Tremoggia a ore 3; a sinistra in discesa: Alpe Fora a ore 1; dietro con il sentiero 331: Alpe Entova a ore 0.30, Prati Pedrana a ore 1.30, San Giuseppe a ore 1.40. Continuiamo in leggera salita tra piccoli mughi.
Un ruscello attraversa la sterrata passandole sotto (m. 2130).
Ora camminiamo tra larici e cembri.

Su di un masso alla destra vediamo un segnavia a bandierina ed un bollo bianco e rosso (m. 2145).
Troviamo un altro masso, sempre alla destra, con il triangolo giallo dell'Alta Via, una freccia che indica la direzione dalla quale proveniamo e la grande scritta Rifugio Palų. Lė accanto c'č anche una solitaria betulla (m. 2155).
Poco dopo, un ruscelletto scende dalla destra e passa sotto alla sterrata.
Troviamo una canalina di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Vediamo i bolli su di un masso.

Un rudere alla destra precede un ampio tornante destrorso. Vediamo un bollo bianco e rosso (m. 2175).
Continuiamo attorniati da alcuni massi mentre gli alberi tornano ad essere in prevalenza larici (m. 2190).
Alla sinistra c'č uno slargo.
Torniamo a camminare tra i cembri. Un rivolo passa sotto alla sterrata.
Lasciamo a sinistra un masso.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2205).
Subito dopo alla destra c'č una parete di roccia sulla quale vediamo un segnavia a bandierina, una freccia gialla e la scritta rossa Rifugio Longoni.
Superiamo una canalina di legno per lo scolo dell'acqua.

Lasciamo la strada che gira a destra con un tornante e continuiamo diritto verso la teleferica di servizio al rifugio (m. 2220). I segnavia indicano diritto con il sentiero 301-305: Rif. Longoni a ore 0.30, A. Fora a ore 1.20, Passo Tremoggia a ore 2.30; a destra con il 301-305: Ghiacciaio Scerscen inferiore a ore 2.30, A. Sasso Nero a ore 2.50, Rif. Lago Palų a ore 3.50; dietro con il 331: A. Entova a ore 0.40, S. Giuseppe a ore 1.40. Su di una roccia vediamo dipinto in giallo: Rif. Palų e una freccia rivolta a destra; in rosso: Rif. Longoni e una freccia rivolta a sinistra.

Dopo alcuni passi raggiungiamo la teleferica.
Qui partono due sentieri che salgono tra giovani mughi e poco dopo si uniscono. Di tanto in tanto vediamo dei segnavia a bandierina.
Per due volte il sentiero si divide e subito si ricompone.
Percorriamo una curva a destra (m. 2245).
Aggiriamo un masso sul quale vediamo un segnavia a bandierina.
Dopo un'altra curva a destra (m. 2260), saliamo in modo abbastanza ripido.
Superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro.
Una freccia indica la nostra direzione di marcia. Volgendo le spalle possiamo vedere il M. Disgrazia.

Raggiungiamo una zona con dei massi che aggiriamo alla destra con alcuni zig-zag (m. 2275).
Percorriamo alcuni passi con poca pendenza (m. 2290).
In salita, con un tornante sinistrorso, ci portiamo a monte della pietraia (m. 2300).
Presso un tornante destrorso vediamo i bolli su di un masso.
Subito percorriamo uno zig-zag sinistra-destra. Giriamo ancora a sinistra, troviamo una pietra nel mezzo del sentiero, e subito giriamo a destra (m. 2310).

Dopo un tornante sinistrorso alla destra abbiamo una parete di roccia (m. 2320).
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate allontanandoci dalla parete ma dopo il successivo tornante destrorso torniamo ad avvicinarci (m. 2330).
Percorriamo un tornante sinistrorso. Ora la fiancheggiamo.
Superiamo un tratto abbastanza ripido.
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita (m. 2345).
Percorriamo una curva a sinistra e proseguiamo quasi in piano (m. 2355).

Torniamo a salire. Davanti abbiamo un'altra pietraia. Inizialmente la risaliamo aggirandola alla destra (m. 2365).
Dopo un tratto abbastanza ripido, con poca pendenza la attraversiamo e riprendiamo il sentiero.
Riprendiamo a salire e percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.
Rientriamo nella pietraia, seguiamo i bolli e poco dopo ne usciamo definitivamente.
Il sentiero prosegue in modo abbastanza ripido costeggiandone il margine alto.

Dopo un tratto con pochissima pendenza, in leggera salita superiamo una curva a destra (m. 2400).
Percorriamo due tornanti destra-sinistra.
Continuiamo in salita con uno zig-zag destra-sinistra (m. 2415).
Subito dopo, una roccia si sporge dalla destra sopra al sentiero.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Proseguiamo con poca pendenza su sterrato.

Pieghiamo a destra seguendo la parete rocciosa e cominciamo a vedere la bandiera che precede il rifugio (m. 2430).
Dopo un tratto in salita arriviamo ad un bivio (m. 2445). I segnavia indicano diritto con il sentiero 331: Passo Tremoggia a ore 2; a destra in salita con il sentiero 301-305: Rif. Longoni a ore 0.05; a sinistra in discesa: A. Fora a ore 0.50, A. dell'Oro a ore 2.20, Chiareggio a ore 1.50; dietro con il sentiero 301-305: S. Giuseppe a ore 2, A. Sasso Nero a ore 3, Lago Palų a ore 4.
Andiamo a destra e saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Vediamo un segnavia a bandierina e un triangolo giallo dell'Alta Via.

Raggiungiamo la bandiera (m. 2450). Una scritta su di un masso indica il Passo Tremoggia. Continuiamo diritto dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.
Dopo una curva a sinistra cominciamo a vedere il tetto del rifugio.
Proseguiamo quasi in piano su di un sentiero ben sistemato tra le pietre.
In leggera discesa superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Percorriamo una curva a sinistra e vediamo il rifugio.
Superiamo un'altra curva verso sinistra e continuiamo alternando due tratti quasi in piano ad altrettanti in leggera discesa.
Aggiriamo una bassa roccia e arriviamo al rifugio.

Da San Giuseppe (ristorante Sasso Nero) - Tempo impiegato: ore 3.10 - Dislivello: m. 950 -35
Da Braciascia (ultimo parcheggio) - Tempo impiegato: ore 2.50 - Dislivello: m. 865 -25
Data escursione: novembre 2015 - luglio 2017

ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:
  • all'Alpe Sasso Nero (m. 2304) in ore 3
  • al Rifugio Lago Palų (m. 1947) in ore 4
  • alla Forcella d'Entova (m. 2831) in ore 2.20
  • al Ghiacciaio Scerscen Inferiore in ore 2.30
  • al Rifugio Marinelli (m. 2813) in ore 5.30
  • al Passo Tremoggia (m. 3014) in ore 2
  • all'Alpe Fora ( m. 2053) in ore 0.50
  • a Chiareggio (m. 1612) in ore 1.50
  • all'Alpe dell'Oro (m. 2010) in ore 2.20
  • a San Giuseppe (m. 1520) in ore 2


Dati del Rifugio Longoni

Altezza:
m. 2435
Gruppo:
Valtellina
Ubicazione:
Sassa d'Entova SW
Comune:
Chiesa - SO
Carta Kompass:
93 B4
Coordinate Geo:
46°19'48.80"N
9°49'10.70"E
Gestore:
Elia Negrini
Telefono gestore:
0342 556402
Telefono rifugio:
0342 451120
Posti letto:
37
Apertura:
15/6 - 30/9 e
weekend primaverili
Pagina aggiornata
il: 31/07/2017
Il Rifugio Longoni Il Rifugio Longoni Uno splendido altipiano lungo il percorso Alpe Fora - Mucche al pascolo San Giuseppe Le Cime di Rosso e di Vezzeda Panorama lungo la sterrata tra Braciascia e lˈAlpe Entova La sterrata tra Braciascia e lˈAlpe Entova Alpe Entova Il Lago Entova LˈAlpe Entova dallˈalto Il tornante dove il sentiero rientra sulla sterrata Pietraia Il Monte Disgrazia La bandiera che precede il rifugio La teleferica di servizio al rifugio La chiesetta accanto al rifugio

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