Rifugio Forni

Il Rifugio Forni è situato presso l'omonima località a monte di Santa Caterina Valfurva, nel punto in cui la Valle dei Forni si divide in Val di Cedec e Valle delle Rosole.

Primo itinerario: in auto
Da Bormio con la provinciale 29 raggiungiamo S. Caterina Valfurva. All'inizio del paese prendiamo a sinistra Via Frodolfo.
Giunti in centro continuiamo diritto con Via Forni.
All'uscita dal paese, al termine del lungo parcheggio "La Fonte" sul lato destro della strada, vi è la presenza di un info-point con il distributore automatico dei permessi-ticket in funzione h24 (m. 1740).
Si consiglia di munirsi di monete in quanto la macchinetta non dà resto. È possibile pagare con carte di credito e bancomat in funzione contactless (avvicinando la carta al lettore senza necessità di inserire codice pin e senza aggravio di costi per commissioni).
Per l'anno 2024 l'importo richiesto è il seguente: Euro 10 per un giorno (24 ore dal momento del rilascio del ticket), Euro 15 per due giorni (48 ore), Euro 24 per una settimana (168 ore).
Il ticket, dà diritto a salire in auto fino al parcheggio dei Forni e non oltre.
In caso di esaurimento dei posti auto in zona Forni, la circolazione verrà sospesa in S. Caterina e verrà attivato un servizio di navetta, gratuito per i soli possessori di permesso in corso di validità.
Ritiriamo il ticket, lo esponiamo sul cruscotto e proseguiamo sulla strada asfaltata che sale fino all'ampio parcheggio dei Forni (m. 2150).
 
Secondo itinerario: da Santa Caterina con i sentieri 557-525
Da Bormio con la provinciale 29 raggiungiamo S. Caterina Valfurva.
All'inizio del paese prendiamo a sinistra Via Frodolfo. Lasciamo a destra il centro e continuiamo diritto con Via Forni.
Lasciamo la macchina nel grande parcheggio gratuito che precede l'inizio del tratto di strada soggetto a pedaggio (m. 1740).

Ci incamminiamo, praticamente in piano, sul marciapiedi alla destra della strada lungo il quale troviamo delle panchine. Una staccionata di legno ci separa dal Torrente Frodolfo; sulla sponda opposta vediamo un parco giochi.
Oltrepassata la macchinetta presso la quale, coloro che proseguono in auto, devono pagare il pedaggio, usciamo dal parcheggio e camminiamo su fondo sterrato alla destra della strada asfaltata.
In un prato alla sinistra vediamo un tavolo con delle panche.
Ignoriamo un ponte pedonale in legno che consente di attraversare il torrente verso destra.
Continuiamo con una staccionata alla sinistra (oltre la quale vediamo delle baite) e, a tratti, anche a destra.
Lasciamo a destra una cava di sabbia.
Continuiamo tra i prati.
Ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra e si dirige verso alcune case (m. 1750).
Dopo una curva a sinistra troviamo un agriturismo e delle baite alla sinistra; un campeggio alla destra.
Proseguiamo con delle staccionate ai lati della strada e vediamo qualche casa sparsa nei prati.

Prendiamo una sterrata che si stacca alla destra (m. 1760). Vari segnavia indicano a destra con il percorso 557/525: Cerena a ore 0.40, Campec a ore 1.30, Rifugio Stella Alpina a ore 1.30; a destra con il percorso 525: Rifugio Forni a ore 2.20, Rifugio Branca a ore 3.30, Rifugio Pizzini a ore 4.30; dietro con il percorso 566: Santa Caterina a ore 0.20; diritto seguendo l'asfalto: Rifugio Stella Alpina (percorso invernale).
Dopo un tratto in lievissima discesa ne percorriamo un altro in lievissima salita. Alla sinistra un cartellone illustra quattro sentieri per gli appassionati di Nordic Walking.
Con un ponte in legno attraversiamo il Frodolfo.

Dopo il ponte, ignoriamo una stradina che alla destra costeggia il torrente e proseguiamo diritto. I segnavia indicano: Losseda m. 1763; diritto con il percorso 557/525: Cerena a ore 0.40, Campec a ore 1.30, Rifugio Stella Alpina a ore 1.30; diritto con il percorso 525: Rifugio Forni a ore 2.20, Rifugio Branca a ore 3.30, Rifugio Pizzini a ore 4.20; a destra con il percorso 557: La Centrale a ore 0.15, Santa Caterina a ore 0.35; dietro con il percorso 566: Santa Caterina a ore 0.20.
Un cartello segnala il divieto di calpestare i prati.
Proseguiamo tra due recinzioni realizzate con paletti che reggono un cavo. Alla sinistra c'è una fontana, l'acqua della quale cade in un tronco scavato.
Lasciamo dapprima a sinistra un baitello e poi alla destra due case in legno e un tavolo con delle panche.
In salita percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.

Troviamo alcuni segnavia che indicano con il sentiero 557/525: Cerena a ore 0.40, Campec a ore 1.30, Rifugio Stella Alpina a ore 1.30; con il sentiero 525: Rifugio Forni a ore 2.20, Rifugio Branca a ore 3.30, Rifugio Pizzini a ore 4.20.
Dopo uno zig-zag destra-sinistra, passiamo accanto ad un cartello che segnala l'Agriturismo Baita Tresero in località Cerena a meno di un'ora di cammino.
Quasi in piano entriamo in un bosco di larici (m. 1775).
Dopo un tratto in leggera discesa e alcune serpentine, continuiamo alternando due tratti quasi in piano ad altrettanti con poca pendenza.
Proseguiamo dapprima in salita, poi in lievissima discesa (m. 1790) e poi in leggera salita. Una apertura a sinistra tra gli alberi consente di vedere la strada asfaltata.
Continuiamo tra larici e cembri. Vediamo un tronco marcato in azzurro con un segmento sormontato da un punto.

Usciamo dal bosco e proseguiamo tra i prati (m. 1800).
Alla sinistra vediamo il torrente e la strada.
Percorriamo una curva a destra e, dopo alcuni passi, tramite una passerella di legno, attraversiamo un affluente del Frodolfo.
Continuiamo con due tratti quasi in piano separati da un breve tratto in leggera discesa. In basso alla sinistra vediamo il torrente compiere un piccolo salto artificiale.

Rientriamo nel bosco.
In leggera discesa superiamo uno zig-zag sinistra-destra e troviamo una grossa radice di traverso al sentiero.
Alterniamo due tratti in leggera salita ad altrettanti quasi in piano. Troviamo alcune pietre nel sentiero che, essendo sempre in ombra in questa zona, è molto umido.
Continuiamo con un tratto in leggera salita, uno in leggera discesa ed uno in salita.

Proseguiamo con poca pendenza in un bosco di radi larici. Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1820).
Poco dopo torniamo a salire. Alla sinistra c'è un masso.
Superiamo altri sei tornanti: dx-sx-dx-sx-dx-sx.
Scavalchiamo un ruscelletto (m. 1855).
Continuiamo con poca pendenza. Tra gli alberi alla sinistra riusciamo a intravedere alcune baite situate oltre la strada asfaltata.
Presso una curva a destra riprendiamo a salire.
Poco dopo percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1870).
Un'apertura alla sinistra consente di vedere cinque baite.
Quasi in piano, camminiamo su delle pietre (m. 1885).

In salita, passiamo accanto ad un pezzo di tronco reciso e scolpito a forma di ometto.
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano percorriamo una semicurva a destra.
Dopo un altro tratto in leggera salita, proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra in pendio scende ripidamente mentre alla destra abbiamo una parete rocciosa (m. 1900).
Percorriamo una semicurva verso destra.
Alla sinistra il pendio precipita in modo quasi verticale.
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad altrettanti in leggera salita (m. 1910).
Dopo alcuni passi in salita continuiamo dapprima in leggera discesa e poi quasi in piano.

Alla destra, attaccato alla roccia, ci accompagna e assicura un cavo metallico passamano.
Percorriamo un tratto in leggera salita ed uno in leggera discesa.
Proseguiamo quasi in piano con una staccionata di legno a protezione verso sinistra. Alla destra, sulla roccia, vediamo un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso (m. 1905).

Terminata la staccionata, scendiamo ripidamente con dei gradini di legno.
Continuiamo in salita con altri gradini e con una staccionata alla sinistra ed un cavo passamano fissato alla roccia alla destra.
Senza alcuna protezione percorriamo un tratto con poca pendenza, uno in salita ed uno quasi in piano.
Vediamo i bolli su di una roccetta alla sinistra.

Sbuchiamo in un praticello (m. 1910).
Torniamo a scendere con uno zig-zag sinistra-destra. Davanti vediamo il ripido dosso in cima al quale c'è l'agriturismo di Cerena.
Superiamo una curva a destra.

Raggiungiamo un torrente e, dopo un tornante sinistrorso, lo attraversiamo su di una passerella di legno.
Continuiamo a mezza costa, quasi in piano.
Dopo un tratto in salita, uno in leggera discesa ed uno quasi in piano raggiungiamo e attraversiamo le vecchie baite di Cerena (m. 1905).

Proseguiamo nei prati. Una sterrata, che proviene dalla strada asfaltata, scorre parallela un poco più in basso e poi sale verso il nostro percorso (m. 1910). I segnavia indicano con il sentiero 525 che piega leggermente a destra: Campec a ore 0.50, Rifugio Stella Alpina a ore 0.50, Rifugio Forni a ore 1.40, Rifugio Branca a ore 2.50, Rifugio Pizzini a ore 3.40 e con il sentiero 559: Dosso Tresero a ore 1.30, Alpe Tresero a ore 1.50, Rifugio Berni a ore 3.20; dietro con il sentiero 557: Losseda a ore 0.35, La Centrale a ore 0.50, S. Caterina a ore 1.10; dietro con il sentiero 559: Cerena, Li Plata a ore 0.10.
Seguiamo il sentiero, in leggera salita, nei prati. Vediamo un bollo bianco rosso. La sterrata invece continua poco più in basso a sinistra.

Presso una curva a destra vediamo i bolli su di un paletto di legno (m. 1920). Alla sinistra c'è il letto di un ruscello in secca; alla destra vediamo l'agriturismo.
Proseguiamo in salita e troviamo altri paletti con i bolli, a lato del sentiero. Dopo il quarto, pieghiamo a sinistra.
Superato un altro paletto, guadiamo un ruscello che gira a destra mentre il sentiero continua diritto (m. 1960).
Dopo un tratto quasi in piano, in leggera salita passiamo accanto ad un paletto con i bolli (m. 1970).
Percorriamo un tratto in salita e continuiamo con poca pendenza. Troviamo un altro paletto (m. 1980).
Scavalchiamo un rivolo.

Continuiamo tra cembri e larici, dapprima quasi in piano e poi in salita.
Proseguiamo con poca pendenza tra alberelli.
Vediamo un bollo bianco-rosso e scavalchiamo un rivolo. Torniamo a salire.
Superiamo un tornante destrorso, all'esterno del quale c'è un larice, ed uno sinistrorso, vicini tra loro (m. 2000).
Poco dopo, davanti ad una parete di roccia, percorriamo un tornante destrorso seguito da uno sinistrorso ampio e bagnato dall'acqua di un rivolo (m. 2010).

Arriviamo ad una biforcazione (m. 2025). Un cartello ed una freccia rossa segnalano diritto, quasi in piano, il Rifugio Stella Alpina. Seguiamo queste indicazioni lasciando a destra l'altro sentiero.
Subito troviamo un ometto con i bolli.
Continuiamo in leggera discesa tra i prati. Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Quasi in piano passiamo accanto ad altri due paletti. Vediamo un bollo su di una pietra.
Dopo un tratto in leggera discesa, proseguiamo quasi in piano con il sentiero attorniato da erba e alcune pietre.

Superata una curva a destra, scendiamo verso un impetuoso torrente.
Su di un masso vediamo un vecchio segnavia illeggibile (forse 24B).
Con una passerella di legno attraversiamo il torrente (m. 2015).
Giriamo a sinistra e continuiamo a scendere.

Dopo una curva a destra in leggera salita, in leggera discesa raggiungiamo un cancelletto di legno da richiudere dopo il passaggio (m. 2010).
Giriamo a destra e proseguiamo quasi in piano con il sentiero bagnato da un rivolo.
Continuiamo dapprima in leggera salita e poi quasi in piano. Su di un masso vediamo il vecchio segnavia 24B.
Camminiamo attorniati da radi cembri, e più avanti anche da rododendri e mughi.
In alto a sinistra, sul lato opposto della vallata, vediamo cinque baite allineate.

Passiamo tra due massi. Su quello alla destra c'è il segnavia 24B (m. 2020).
Continuiamo in leggera salita. Troviamo anche alcuni larici e cespugli di ginepro.
In salita superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Proseguiamo quasi in piano e vediamo nuovamente il segnavia 24B (m. 2030).
Dopo alcuni brevi saliscendi, troviamo alla sinistra due massi con i bolli.
Percorriamo due passi in discesa e riprendiamo a salire (m. 2040).
Superiamo un tornante destrorso e, dopo un tratto con poca pendenza, ne superiamo un altro sinistrorso in salita.
Continuiamo dapprima in leggera salita tra erba e radi cembri, poi quasi in piano e vediamo il segnavia 24B.

Raggiungiamo una palina di legno con dei segnavia (m. 2065) che indicano diritto con il sentiero 525: Campec a ore 0.15, Rif. Stella Alpina a ore 0.15, Rifugio Forni a ore 1.10, Rifugio Branca a ore 2.20, Rifugio Pizzini a ore 3.15; dietro con il sentiero 525: Dosso Tresero a ore 1.30, Alpe Tresero a ore 1.50. Rifugio Berni a ore 3.20 e con il sentiero 557: Dosso Tresero a ore 1.30, Losseda a ore 1, S. Caterina a ore 1.40.
In leggera discesa superiamo un cancelletto di legno, rotto.
Continuiamo in discesa tra erba, pietre e radi cembri. Davanti vediamo il Rifugio Stella Alpina. Vediamo anche il segnavia 24B.
Dopo un tratto con minore pendenza proseguiamo in discesa (m. 2055).
Percorriamo una curva a destra e continuiamo in leggera discesa tra alberelli.

Dopo una curva a sinistra tra i prati arriviamo ad una biforcazione (m. 2035). I segnavia indicano verso sinistra con il sentiero 572: Campec a ore 0.10, Rifugio Stella Alpina a ore 0.10; verso destra con il sentiero 525: Rifugio Forni a ore 1, Rifugio Branca a ore 2.10, Rifugio Pizzini a ore 3; dietro con il sentiero 525: Dosso Tresero a ore 1.40, Alpe Tresero a ore 2, Rifugio Berni a ore 3.30 e con il sentiero 559: Cerena a ore 0.35, Losseda a ore 1.20, S. Caterina a ore 2. La via più veloce per arrivare ai Forni è quella a sinistra, scendendo al torrente e risalendo al Rifugio Stella Alpina per poi proseguire seguendo la strada asfaltata impiegando mezzora. Continuiamo invece verso destra con il sentiero 525 in modo da evitare l'asfalto anche se così facendo impiegheremo un tempo doppio.

Proseguiamo in leggera salita e, dopo una curva a destra, quasi in piano. Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Vediamo un segnavia a bandierina su di una pietra e continuiamo in salita.
Attorniati da piccoli alberi, percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2050).
Superiamo un altro tornante sinistrorso e attraversiamo un cancelletto che troviamo aperto (m. 2065).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2085).
Vediamo un bollo su di un tronco e, dopo un tratto con poca pendenza, proseguiamo quasi in piano.
Un rivolo attraversa e bagna il sentiero.
Dopo un tratto in salita continuiamo quasi in piano. Superiamo un altro rivolo.

Alla sinistra troviamo un masso con i bolli e una roccia sporgente verso il sentiero.
In leggera salita percorriamo due tornanti sinistra-destra seguiti quasi in piano da una curva a sinistra (m. 2095).
Torniamo a salire e superiamo due tornanti sinistra-destra (m. 2100) ed uno zig-zag sinistra-destra (m. 2110).
Proseguiamo con poca pendenza. In basso vediamo il Rifugio Stella Alpina.
Continuiamo quasi in piano con una parete di roccia alla sinistra.

Saliamo in modo abbastanza ripido con uno zig-zag sinistra-destra bagnato da un rivolo, seguito da un altro zig-zag sinistra-destra passando sotto ad una roccia sporgente (m. 2130).
Continuiamo con altri due zig-zag, il primo quasi in piano ed il secondo in salita.
Il sentiero si divide e andiamo a sinistra passando sopra alla roccia sporgente.
Quasi in piano sbuchiamo in un prato nel quale troviamo anche dei cespugli di rododendro (m. 2140).

In alto a sinistra, sul lato opposto della vallata, vediamo la piccola diga sulla sterrata che dai Forni porta verso Pradaccio e il Lago della Manzina. Poco più in basso del sentiero invece ci sono alcuni grandi massi.
Continuiamo in salita tra i prati. Superiamo un tornante destrorso e uno zig-zag sinistra-destra (m. 2155).
Presso il successivo zig-zag sinistra-destra vediamo un bollo bianco-rosso.
Dopo un altro zig-zag sinistra-destra percorriamo una curva a sinistra (m. 2165).
Camminando attorniati da alberelli arriviamo ad un ampio tornante sinistrorso che percorriamo tra erba e rododendri.
Superiamo due tornanti sinistra-destra (m. 2180).

Passiamo accanto ad una pietra aguzza sulla quale vediamo un bollo bianco-rosso.
Dopo alcuni passi quasi in piano, presso un tornante destrorso troviamo un'altra pietra aguzza.
Continuiamo con un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2190).
Superiamo un tornante destrorso (m. 2200).
Alla sinistra, una roccia sporge verso il sentiero.
Proseguiamo tra erba, cespugli di rododendro e alberelli.
Superiamo un tornante sinistrorso e continuiamo quasi in piano (m. 2210).

In basso alla sinistra vediamo il Rifugio Stella Alpina. Vediamo anche le due sterrate che dai Forni salgono verso il Rifugio Pizzini e il Rifugio Branca.
Poco dopo cominciamo a vedere anche il Rifugio Forni.
Continuiamo tra prati e cespugli di rododendro.
Passiamo tra alcuni massi.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa seguito da un altro breve tratto in salita.
Continuiamo quasi in piano tra pietre e cespugli di rododendro (m. 2225).
Proseguiamo in leggera discesa con una parete di roccia alla destra.
Dopo pochi passi in salita continuiamo quasi in piano.
In discesa attraversiamo un rivolo.
Passiamo tra un masso alla sinistra ed una parete di roccia alla destra (m. 2215).
Dopo una breve salita, torniamo a scendere. Davanti vediamo il Rifugio Forni.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e continuiamo in discesa.

Passiamo sotto ad una roccia sporgente. Attorniati da vari massi superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 2205).
Alterniamo due tratti in leggera discesa ad uno quasi in piano e vediamo un bollo su di un masso.
Ora vediamo anche il grande parcheggio sottostante al Rifugio Forni (m. 2200).
Torniamo a scendere con uno zig-zag sinistra-destra.
Superiamo un tornante sinistrorso.

Alla destra scorre un torrente e, dopo un tornante destrorso, lo guadiamo (m. 2180).
Giriamo a sinistra.
Con una curva a destra aggiriamo una roccia sporgente.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in leggera discesa. Superiamo un ruscello.
Proseguiamo in leggera salita tra alberi e rododendri.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra in leggera discesa.
Quasi in piano lasciamo a destra due massi.
Torniamo a scendere. Il sentiero si divide solo per aggirare un albero e si ricompone.

Sbuchiamo in un prato e andiamo a destra, quasi in piano (m. 2170).
Sotto ad una roccia troviamo una costruzione in cemento chiusa da una saracinesca.
Qui inizia una sterrata con la quale subito perveniamo ad un bivio. I segnavia indicano diritto con il percorso 525: Rifugio Forni a ore 0.05; a destra: Alpe Salettina, Azienda agricola "I Gemelli"; Punto panoramico quota 2447 m., Trincee e fortificazioni della grande guerra a ore 0.55; dietro con il sentiero 525: Dosso Tresero a ore 2.30, Alpe Tresero a ore 2.40, Rifugio Berni a ore 4.10 e con il sentiero 559: Cerena a ore 1.30, Losseda a ore 2.10, S. Caterina a ore 2.50.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso.
Lasciamo a destra una roccia e dopo un tratto in leggera discesa continuiamo in discesa.

All'inizio di un tornante sinistrorso, un sentiero si stacca alla destra. I segnavia indicano dietro con il sentiero 559: Cerena a ore 1.30, Losseda a ore 2.10, S. Caterina a ore 2.50 e con il sentiero 525: Dosso Tresero a ore 2.30, Alpe Tresero a ore 2.45, Rifugio Berni a ore 4.15; Punto panoramico quota 2447 m., Trincee e fortificazioni della grande guerra a ore 1; davanti con il sentiero 525: Rifugio Forni a ore 0.05, Rifugio Pizzini a ore 2, Rifugio Casati; a destra con il sentiero 520: Sent. Glaciologico alto, Ponti Tibetani a ore 1.50, Rifugio Branca a ore 2.30 e con il sentiero 524: Sent. Glaciologico basso, Rifugio Branca a ore 1.25.
Troviamo delle canaline in legno e metallo di traverso alla sterrata per lo scolo dell'acqua.

Poco dopo, tramite un ponte con le sponde di legno, attraversiamo il Frodolfo (m. 2140).
Oltre il ponte, in salita raggiungiamo l'ampio parcheggio sotto al Rifugio Forni dove diversi segnavia indicano le innumerevoli possibilità escursionistiche che da qui si dipartono (m. 2150).
- diritto: Pradaccio dei Forni a ore 0.40, Lago della Manzina a ore 2.10, Rifugio Pizzini a ore 2, Rifugio Casati a ore 3.50, Baite Ables a ore 1.20, Baite Confinale di Sopra a ore 2, Baite Cavallaro a ore 2.30;
- a destra: Rifugio Branca a ore 1.10;
- dietro con il sentiero 559: Cerena a ore 1.30, Losseda a ore 2.10, Santa Caterina a ore 2.50; con il sentiero 525: Alpe Tresero a ore 2.50, Rifugio Berni a ore 4.20, Passo Gavia a ore 4.50; con il sentiero 520: Sentiero glaciologico alto, Ponti tibetani a ore 1.50, Rifugio Branca a ore 2.30; con il sentiero 524: Sentiero glaciologico basso, Rifugio Branca a ore 1.30; inoltre: Punto panoramico a quota 2447 m, Trincee e fortificazioni della Grande Guerra a ore 1.

Proseguiamo diritto in salita.
Alla sinistra ci sono due tavoli con panche mentre alla destra c'è la casetta di legno con i bagni.
All'esterno di una curva a sinistra c'è una roccia.
Raggiungiamo il secondo parcheggio, riservato agli ospiti del Rifugio Forni, e lo attraversiamo in piano (m. 2160).
Con una passerella in legno superiamo un rivolo e continuiamo in salita con un sentiero tra l'erba.
Attraversiamo la strada per il il rifugio, ora sterrata, e riprendiamo il sentiero.
Saliamo alcuni gradini di legno e raggiungiamo il Rifugio Forni.

Tempo impiegato: ore 2.40 - Dislivello: m. 610 -174
Data escursione: agosto 2016

ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:

  • a Pradaccio dei Forni in ore 0.50 (sent. 575)
  • al Lago Manzina (m. 2790) in ore 2.20 (sent. 575)
  • al Bivacco Del Piero (m. 3166) in ore 3.30 (sent. 575)
  • alle Baite Ables in ore 1.50 (sent. 527)
  • alle Baite Confinale di Sopra in ore 3 (sent. 527)
  • alle Baite Cavallaro in ore 3.30 (sent. 527)
  • al Rifugio Pizzini (m. 2706) in ore 2
  • al Rifugio Casati (m. 3260) in ore 3.50
  • al Rifugio Branca (m. 2493) a ore 1.10
  • al Lago delle Rosole (m. 2450) in ore 1.20
  • al Ghiacciaio dei Forni
Dati del Rifugio Forni

Altezza:
m. 2176
Gruppo:
Alta Valtellina
Ubicazione:
Località Forni
Val Cedec
Comune:
Valfurva - SO
Carta Kompass:
72 D3
Coordinate Geo:
46°25'12.80"N
10°33'17.80"E
Gestore:
Grazia Colturi
Telefono gestore:
0342 901916
Telefono rifugio:
0342 935365
329 8920668
Posti letto:
66
Apertura:
da marzo
a settembre
Pagina aggiornata
il: 18/03/2024
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