Rifugio Baita Plaurent

Il Rifugio Baita Plaurent è situato in Località Plaurec ed è raggiungibile con una deviazione a sinistra dalla strada agro-silvo-pastorale che da Ono San Pietro sale verso il Passo Campelli.
Su questa strada, il transito con automezzi è consentito gratuitamente sino alle Località Valaiù e Pisul (dove partono rispettivamente i sentieri n. 98 e n. 6 per il Rifugio Baita Iseo) previo ritiro permesso presso:
- Comune di Ono San Pietro, Piazzale Donatori di Sangue 1 (lunedì-giovedì-sabato mattina) - info@comune.ono-san-pietro.bs.it - tel.: 0364 434490;
- B&B Perbacco Bar, Via Nuova 2.
Oltre, il transito è soggetto al pagamento di 5 euro e la strada è percorribile con mezzi fuoristrada.

La Baita Plaurent, perfettamente attrezzata, dispone di otto letti e viene concessa in autogestione per periodi settimanali. Per informazioni telefonare al Sig. Edoardo Murachelli al n. 347 9761486.

Dalla statale 42 della Val Camonica, circa sette chilometri dopo Breno e due prima di Capo di Ponte, imbocchiamo l'uscita per Ono San Pietro.
Seguendo le indicazioni, raggiungiamo l'abitato di Ono San Pietro e percorriamo la via principale del paese.
Troviamo una piazzetta alla destra alla quale si affaccia il Perbacco Bar dove ritiriamo il permesso di transito, gratuito per la prima parte del percorso.

Continuiamo diritto con Via Nuova. Poco dopo aver superato la chiesa, giriamo a destra in Via Corno (cartello Baita Iseo).
Procediamo su questa stretta strada che porta al Passo Campelli e dopo un chilometro e mezzo circa raggiungiamo le Baite di Valaiù (Valleione m. 700), dove lasciamo a sinistra una stradina che sale al Rifugio Iseo (itinerario 98).
Proseguiamo per un altro chilometro e troviamo alla destra una santella contenente un affresco raffigurante il volto di Cristo coronato di spine mentre sulla parete esterna verso la strada uno scheletro rappresenta la morte. Accanto alla santella c'è spazio per parcheggiare due auto (Località Pisul m. 868). Qui abbiamo lasciato la nostra macchina.
Dopo un centinaio di metri in salita nel bosco, presso un tornante destrorso, prende avvio il percorso n. 6 per la Baita Iseo. Sulla sinistra c'è spazio per altre cinque o sei vetture. I segnavia indicano, diritto con il sentiero 6: Alta Via Orobie Orientali, Rifugio Baita Iseo a ore 1.30, Bivacco Val Baione a ore 5.30; a destra seguendo il tornante: Rifugio Campione; dietro: Pescarzo a ore 1.30. Su un cartello marrone leggiamo: "Località Parsanega - Plasuplana". Qui inizia il tratto a pagamento (m. 880).

La strada è ancora asfaltata. Alla destra c'è il guard-rail.
Lungo il cammino, di tanto in tanto troveremo una canalina di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra. Il guard-rail termina.

Subito troviamo un cartello che indica la "Località Ruà" raggiungibile con un sentiero che si stacca alla destra (m. 890).
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra c'è un muro in cemento.
Proseguiamo in salita con delle semicurve appena accennate. Alla sinistra abbiamo delle pareti di roccia e alla destra una staccionata (m. 920).
Alla destra troviamo un muretto con infissi dei paletti di legno che reggono un traverso (m. 950).
Continuiamo in leggera salita con due semicurve sinistra-destra.
In salita superiamo altre semicurve appena accennate. Alla sinistra ci sono dei cespugli di arunco (barba di capra). In alto, gli alberi non coprono la vista del cielo.
Presso una curva verso sinistra rientriamo nel bosco (m. 990).
Superiamo un'altra curva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza (m. 1005).

Alla sinistra troviamo un piccolo slargo e un sentiero non segnalato che si stacca in salita (m. 1010).
Alla destra c'è una corta staccionata. Ignoriamo una stradina sterrata che retrocede con un tornante sinistrorso (m. 1015).
Poco dopo, un sentiero si stacca alla destra. Alla sinistra vediamo una freccia rossa dipinta su di un piccolo manufatto in cemento dell'acquedotto.
Un rivolo attraversa la strada scorrendo dentro una canalina formata da tre tronchi.

Percorriamo una curva verso destra camminando tra un muro di pietre e una staccionata (m. 1025).
Superiamo un'altra canalina di legno come la precedente.
Percorriamo un'ampia curva verso sinistra.
Poco dopo, alla destra, riparte la staccionata infissa su un muretto (m. 1040).

Presso un tratto allo scoperto, davanti vediamo la Concarena (m. 1050).
Con pendenza minima superiamo un breve tratto con un muretto sormontato dalla staccionata alla destra. Dal basso alla destra proviene il rumore di un torrente nascosto dagli alberi (m. 1055).
Riprendiamo a salire. Lasciamo a destra una gabbia colma di pietre (m. 1070).

Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra. La strada diventa sterrata e procede incassata nel terreno circostante (m. 1075).
Con poca pendenza, lasciato uno slargo alla sinistra, percorriamo una semicurva verso destra.

Continuiamo in salita su asfalto. Presso una semicurva verso sinistra ignoriamo un sentiero che prosegue diritto.
Torniamo a sentire il rumore del torrente che scorre più in basso alla destra (m. 1100).
Superiamo una semicurva verso destra aggirando una roccetta e proseguiamo con poca pendenza (m. 1110).
Ora, tra gli alberi, in basso alla destra, riusciamo a scorgere il torrente.
Lasciamo a sinistra un  piccolo manufatto in cemento dell'acquedotto.

Riprendiamo a salire. Un cartello segnala che siamo in "Località Plemort". Oltre il torrente riusciamo a scorgere alcune baite (m. 1125).
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra ci accompagna un muretto di pietre (m. 1135).
Dopo una curva verso destra, attraversiamo il torrente su di un ponte che ha le sponde con pali di ferro verticali e traversi di legno (m. 1145).

Continuiamo in salita su sterrato. Su di un pannello inciso nel legno e appeso sotto ad un tettuccio leggiamo: "Benvenuti al Borghetto del Plemort". Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Alla destra troviamo un Crocefisso e un cartello con la "Preghiera dell'Alpino". Alla sinistra ci sono una cartina della zona e un segnavia che indica con il sentiero 89A che retrocede verso sinistra: Baita Iseo a ore 0.45. [Questo sentiero, che abbiamo percorso al ritorno, dopo un guado prosegue per km. 1.5 circa su percorso stretto e con continui lievi saliscendi nel bosco fino ad immettersi sul sentiero n. 6 che da Pisul sale al Rifugio Baita Iseo] (m. 1155).
Sulla facciata dell'ultima baita vediamo un affresco raffigurante una Madonna con Bambino e una scritta parzialmente cancellata.

Subito dopo, in leggera salita, rientriamo nel bosco (m. 1160).
Alla destra troviamo nell'ordine: una corta staccionata, una stanga, e un muretto realizzato con grandi pietre.
Continuiamo con un muro di pietre alla sinistra (m. 1165).

Percorriamo un tratto allo scoperto. Un torrente attraversa la strada su di una base in cemento (m. 1170).
Proseguiamo con il fondo in cemento.
Riprendiamo a salire. Presso una curva verso destra passiamo su di un ponte con le sponde di legno.
Dopo il ponte la strada torna ad essere sterrata. Continuiamo in leggera salita.
Alla sinistra troviamo una vecchia cascina mentre alla destra c'è una staccionata. Dietro, sopra gli alberi, vediamo spuntare delle cime (m. 1190).
Poco più in basso, alla destra, vediamo un'altra vecchia baita. Torniamo a camminare tra gli alberi.
Per un tratto la strada è incassata nel terreno circostante.
Presso una semicurva verso sinistra torniamo su asfalto (m. 1200).

All'esterno di un tornante sinistrorso c'è una baita. Un cartello informa che siamo in "Località Cantagall" (m. 1210).
Superiamo una stanga e subito troviamo uno slargo alla sinistra. Su di un vecchio cartello di legno leggiamo: "Percorso di osservazione fauna selvatica". Continuiamo nel bosco seguendo la strada, dapprima su asfalto e poi su cemento.
Percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 1250).
Superiamo un tornante sinistrorso anch'esso molto ampio e continuiamo con poca pendenza (m. 1265).
Riprendiamo a salire (m. 1280).
Lasciamo a destra un masso aguzzo e superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1290).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.

Un segnavia indica la "Località Funtanet" con una stradina che si stacca alla destra. Un altro cartello segnala che ci troviamo in "Località Crus del Curobe". Alla destra troviamo una croce con due Crocefissi, uno per lato (m. 1320). Continuiamo diritto.
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra.
Lasciamo a sinistra un  piccolo manufatto in cemento dell'acquedotto.
In salita percorriamo una semicurva verso destra (m. 1335).
Oltre alle solite canaline di ferro per lo scolo dell'acqua, che di tanto in tanto attraversano la strada, ne troviamo anche una di legno.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in leggera salita (m. 1360).
Una dopo l'altra, troviamo due serie formate da tre canaline di ferro affiancate ciascuna. Nella seconda serie scorre un rivolo (m. 1370).
Un altro rivolo attraversa sopra alla strada.

Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 1385) subito seguita da una curva verso destra presso la quale un sentiero retrocede alla sinistra (m. 1390).
Continuiamo con delle semicurve appena accennate.
Per un tratto, l'assenza di alberi alla destra consente una veduta panoramica (m. 1405).
Proseguiamo in salita.

Su un cartello alla destra leggiamo: "La Sagrada" (m. 1425).
Alla sinistra c'è una zona recintata con pali di legno che reggono una rete a quadrotti.
Continuiamo con altre semicurve appena accennate.

Un cartello indica la "Località Plaurec" con una stradina che sale a sinistra. Continuiamo diritto (m. 1445).
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia.
Presso una semicurva verso destra attraversiamo un ponte con le sponde di legno (m. 1480).
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto in pietra.
Attraversiamo un ponticello con le sponde e il fondo di pietra (m. 1485).
Superiamo una semicurva verso sinistra.

Il bosco è ormai terminato. Continuiamo tra prati e pochi alberi.
Alla destra troviamo la "Baita Rio Freddo". Qui, prendiamo una sterrata, non segnalata, che si stacca con un tornante sinistrorso, quasi in piano (m. 1495).
Troviamo un casello dell'acquedotto alla destra.
Guadiamo un ruscello oppure lo attraversiamo su di una passerella formata da due assi.
Presso una curva verso sinistra superiamo un rivolo mediante un'altra passerella.
Dopo un tratto in leggera salita raggiungiamo il Rifugio Baita Plaurent (m. 1500).

Tempo impiegato: ore 1.50 - Dislivello: m. 632
Data escursione: giugno 2020

ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:





Dati del Rifugio Baita Plaurent

Altezza:
m. 1500
Gruppo:
Val Camonica
Ubicazione:
Loc. Plaurec
Comune:
Ono San Pietro - BS
Carta Kompass:
94 B7
Coordinate Geo:
46°02'00.00"N
10°16'57.80"E
Gestore:
Edoardo Murachelli
Telefono gestore:
347 9761486
Telefono rifugio:
-
Posti letto:
8
Apertura:
in autogestione
periodi settimanali
Pagina inserita
il: 07/07/2020
Il Rifugio Baita Plaurent Benvenuti al Borghetto del Premort Le poche baite del Borghetto del Premort Affresco Un ponte Una vecchia cascina Località Cantagall Croce con un crocefisso per lato La Baita Rio Freddo Baita Plaurent - ll camino esterno Baita Plaurent - Parziale veduta del giardino Arrivo al Rifugio Baita Plaurent

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