Rifugio Coca

Il Rifugio Coca sorge su uno sperone roccioso a picco sulla Valbondione, di fronte alle più alte cime orobiche: il Pizzo Redorta (m. 3038), la Punta Scais (m. 3038), il Pizzo Porola (m. 2981), il Dente (m. 2924) e il Pizzo di Coca (m. 3052). A est spicca l'inconfondibile piramide del Pizzo Recastello (m. 2886) mentre a valle, mille metri più in basso, è ben visibile l'abitato di Valbondione.
Dal 2012 il rifugio è dedicato all'alpinista Mario Merelli.

Lasciamo la provinciale (ex statale) 671 che percorre il fondo della Val Seriana al bivio di Parre (km. 29) per continuare diritto con la provinciale 49 lungo il corso del Serio.
Arrivati a Valbondione, ultimo comune della vallata, risaliamo le vie del paese.
Il sentiero n. 301 parte sulla sinistra nel punto in cui Via Beltrame diventa Via Pianlivere (m. 945).
Nelle domeniche estive sono parecchi gli escursionisti che da Valbondione salgono, oltre che al Rifugio Coca, anche al Curò e al Barbellino, e pertanto può essere necessario lasciare la macchina più in basso in alcuni parcheggi lungo le vie del paese o lungo la Via Pianlivere che termina in uno slargo davanti alla Cappella Lisander. Da qui il rifugio è già visibile in alto a sinistra.

All'inizio del sentiero troviamo una bacheca con una cartina della zona, un cartello che informa se il rifugio è aperto o chiuso e un segnale stradale che vieta il transito ai veicoli.
Dopo un tratto in discesa, agevolati dalla presenza di un pallet quasi in piano attraversiamo un ruscello (m. 940).
Entriamo nel bosco e continuiamo in discesa.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra.

Alla destra c'è un masso. Salendo alcuni rudimentali gradini raggiungiamo un ponticello in cemento, con le sponde di ferro, sul quale attraversiamo il Serio (m. 930).
In fondo al ponte scendiamo due gradini di pietra e raggiungiamo un piccolo slargo dove, alla destra, troviamo un tavolo con relative panche. Da qui partono tre sentieri tra i quali quello per il Rifugio Coca che prosegue diritto. Altri cartelli di legno indicano diritto: settore Sas de Coca, settore Sas de Rosen; a sinistra: Settore Freddo; a destra: Settore Boschetto.

Alla sinistra del sentiero, alcuni massi appoggiati l'un l'altro formano una grotta.
Continuiamo con uno zig-zag destra-sinistra in leggera salita tra i massi. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso.
Percorriamo due curve destra-sinistra (m. 935).
Proseguiamo in salita. Su di un masso vediamo il segnavia 301 a bandierina. Superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Dopo una curva verso sinistra (m. 945) saliamo tre gradini e superiamo una curva verso destra.
Continuiamo con poca pendenza (m. 955).
Percorriamo due curve, entrambe verso sinistra, e torniamo a salire (m. 970).

La pendenza aumenta.
All'esterno di una curva verso destra c'è un masso (m. 975).
Lasciamo a destra una roccetta che invade parzialmente il sentiero.
Percorriamo due curve: sinistra (m. 980) - destra (m. 990) e continuiamo con serpentine appena accennate.
Presso una curva verso sinistra troviamo una pietra, con un bollo bianco-rosso, che restringe il sentiero.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.
Alcune pietre formano dei gradini.
Dopo uno zig-zag destra-sinistra continuiamo con varie serpentine (m. 1005).
Percorriamo due curve destra-sinistra vicine tra loro (m. 1025).
Continuiamo con altre serpentine.

La pendenza diminuisce un poco. Agevolati da gradini di legno percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1040).
In leggera salita superiamo una curva verso destra seguita da un breve ripido tratto (m. 1050).
Con poca pendenza percorriamo una curva verso destra e un tornante sinistrorso vicini tra loro.
Proseguiamo in salita con una curva verso destra (m. 1055).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra.

Percorriamo un ampio tornante sinistrorso incassato nel terreno circostante (m. 1065).
Continuiamo con un tornante destrorso quasi in piano, seguito da uno sinistrorso in salita.
Con poca pendenza arriviamo ad un tornante destrorso (m. 1075).
Saliamo ripidamente agevolati da rudimentali gradini di pietra e proseguiamo con delle serpentine.

Quasi in piano, presso una curva verso destra, attraversiamo il letto di un ruscello che troviamo in secca (m. 1085).
Dopo un paio di passi in salita, con poca pendenza raggiungiamo e attraversiamo un altro ramo del ruscello.
Camminiamo sopra una lastra di roccia, giriamo a sinistra e continuiamo in leggera salita con il sentiero.
Ignoriamo una scorciatoia che sale a sinistra e proseguiamo diritto, dapprima quasi in piano e poi in leggera salita (m. 1090).

Percorriamo un ampio tornante sinistrorso mentre un sentiero scende a destra. I segnavia dipinti su di una pietra indicano a sinistra: Coca; a destra: Grumetti; dietro: Bondione (m. 1100).
Il bosco ora è più rado, praticamente camminiamo sotto al sole.
Pochi passi più avanti, dalla sinistra rientra la scorciatoia. Una scritta ed una freccia indicano a chi scende che per Grumetti bisogna proseguire diritto.
Superiamo un tornante destrorso seguito da uno zig-zag sinistra-destra presso il quale saliamo dei gradini di pietra (m. 1110).
Poco dopo torniamo nel bosco.

Percorriamo un tornante sinistrorso lasciando a destra una verticale parete di roccia (m. 1120).
Camminando tra radi alberi arriviamo ad un tornante destrorso (m. 1130).
Dopo alcuni passi in leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo in salita superando due tornanti destra-sinistra (m. 1140).
Camminiamo su di una lastra di roccia che possiamo anche aggirare con dei gradini alla destra.
Dopo alcuni ripidi passi, riprendiamo il sentiero. Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso e saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1145).
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra.
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso seguito da uno destrorso in salita (m. 1155).
Giriamo a sinistra e continuiamo con un paio di ripide serpentine.
Presso un tornante sinistrorso, in basso vediamo Valbondione (m. 1165).
Continuiamo in salita con un paio di tornanti destra-sinistra (m. 1170).

Presso un tornante destrorso passiamo sotto ai rami di un albero.
Continuiamo tra gli alberi con due tornanti sinistra-destra mentre alla sinistra vediamo l'ampio letto di un torrente che troviamo asciutto (m. 1175).
Superiamo un paio di serpentine sinistra-destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso.

Poco dopo, davanti ad un grande masso, continuiamo verso destra con un tornante (m. 1185).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra seguite da un tornante sinistrorso (m. 1190).
Continuiamo in salita.
Dopo un breve tratto con poca pendenza, torniamo a salire e superiamo alcuni zig-zag: dx-sx-dx.
Continuiamo in leggera salita.

In salita percorriamo un tornante sinistrorso. Ora il bosco è più fitto (m. 1205).
Il sentiero si divide per aggirare una roccetta e si ricompone.
In leggera salita percorriamo un tornante destrorso (m. 1215).

Nel bosco cominciamo a trovare, qua e là, alcuni maggiociondoli che danno un bel tocco di colore giallo durante la fioritura primaverile.
Presso una curva verso sinistra scavalchiamo una pietra.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1225). Ora il bosco è solo alla destra del sentiero. Alla sinistra, più in basso, vediamo un torrente quasi asciutto.

Rientriamo nel bosco e subito ignoriamo una scorciatoia che sale a sinistra.
Superiamo un tornante sinistrorso.
Prima del successivo tornante destrorso, la scorciatoia rientra (m. 1240).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1245).
Alla sinistra abbiamo una ripida e liscia parete.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra seguiti da una serie di serpentine.

Saliamo un gradino di ferro (m. 1265).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido con delle serpentine.
Alla sinistra, su di una parete di roccia, vediamo il segnavia 301 a bandierina (m. 1285).
Terminata la parete continuiamo con una serie di tornanti: sx-dx-sx-dx-sx.
Con una curva verso destra torniamo nel bosco (m. 1295).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1305).
In leggera salita arriviamo ad un tornante destrorso dove vediamo un segnavia ricurvo.

In modo abbastanza ripido percorriamo tre curve verso destra (m. 1310, 1325, 1335) che, nel complesso, formano un tornante assai ampio.
Nel bel mezzo del sentiero troviamo un gruppetto di femmine di stambecco al pascolo e un cucciolo timido ma curioso.
La pendenza diminuisce un poco. Superiamo un tornante destrorso (m. 1340) seguito da uno sinistrorso camminando sopra delle radici affioranti (m. 1345).
Subito dopo, presso un tornante destrorso, vediamo il segnavia 301 a bandierina.
Percorriamo altri due tornanti sinistra-destra (m. 1355).

Presso un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1365), lasciamo a destra il sentiero che scende a Maslana [piccolo borgo situato 200 metri più in basso raggiungibile in 45 minuti]. I segnavia indicano a sinistra: Coca; a destra: Maslana. Una freccia nera ed un cartello appeso ad un albero segnalano a destra: "Maslana, Rifugio Göi del Cà, Bar-ristoro. Possibilità di pernottamento. Aperto. Tel.: 338 4314761".

Superiamo una curva verso destra camminando sopra delle radici affioranti (m. 1380).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1400).
Continuiamo con una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso vicini tra loro e poi con una semicurva verso sinistra seguita da un tornante destrorso (m. 1405).
Alcune radici affiorano dal sentiero.
Percorriamo due tornanti, entrambi verso sinistra, vicini tra loro e vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso. Subito dopo superiamo un tornante destrorso.
Proseguiamo con poca pendenza.
Presso un tornante sinistrorso troviamo il segnavia 301 a bandierina e un bollo ricurvo (m. 1430).
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1440).

Il sentiero si divide e si ricompone dopo aver aggirato una lastra di roccia.
Presso un tornante destrorso vediamo un segnavia ricurvo (m. 1445).
Percorriamo altri tre tornanti: sinistra (m. 1455), destra (m. 1460) e sinistra (m. 1470).
Prima di un tornante destrorso, il sentiero si divide e subito si ricompone (m. 1480).
In modo abbastanza ripido superiamo un tratto un po' accidentato.
Continuiamo con quattro tornanti: sinistra (m. 1485), destra, sinistra e destra (m. 1505).
Attorno, tra gli alberi, ci sono anche delle pietre.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1510) subito seguito da uno destrorso, da uno sinistrorso con delle radici affioranti e da un altro destrorso (m. 1520).

Dopo pochi passi quasi in piano, il sentiero attraversa in salita una colata di pietre che termina dopo un tornante sinistrorso (m. 1535).
Percorriamo un ampio tornante destrorso.
Continuiamo con poca pendenza attorniati da altre pietre franate (m. 1540).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra seguita da un tornante sinistrorso (m. 1550).
La zona con pietre franate a lato del sentiero termina e, in leggera salita, torniamo nel bosco.
Percorriamo un tornante destrorso in salita e pochi passi quasi in piano.
Dopo una curva verso sinistra saliamo dei gradini di pietra.
Proseguiamo in salita con delle serpentine appena accennate.

Alla destra troviamo un'altra colata di pietre franate (m. 1575).
Continuiamo quasi in piano con le pietre solo alla sinistra del sentiero (m. 1580).
Torniamo a salire e rientriamo nel bosco.
Il sentiero è rinforzato alla destra con un muretto pietre (m. 1585).

Percorriamo un tratto in discesa con delle pietre disposte a gradino.
Proseguiamo in leggera discesa. Un rivolo attraversa il sentiero (m. 1580).
Dopo un tratto con pochissima pendenza riprendiamo a salire con dei gradini di pietra. Alla destra ci sono delle protezioni con paletti di ferro che reggono tre catene.
Camminiamo su fondo roccioso.
Presso un tornante sinistrorso troviamo un gradino di ferro (m. 1600).
Saliamo dei gradini di pietra e percorriamo un tornante destrorso.

Un ruscello attraversa il sentiero in un tratto quasi in piano (m. 1610).
Continuiamo in leggera salita.
Superiamo tre tornanti: sx-dx-sx.
In salita percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale vediamo un torrente (m. 1625).
Dopo pochi passi quasi in piano, in salita superiamo un tornante sinistrorso.
Proseguiamo con uno zig-zag destra-sinistra (m. 1630).
Dopo un tornante destrorso la pendenza diventa abbastanza ripida.
Percorriamo altri tre tornanti: sx-sx-dx.
Superiamo una curva verso sinistra e continuiamo quasi in piano (m. 1640).

Dopo una semicurva verso sinistra e un breve tratto in discesa, continuiamo con pochissima pendenza. Attorno al sentiero vediamo delle colate di pietre franate e alcuni alberi (m. 1645).
Alla destra ci sono delle protezioni con paletti di ferro che reggono tre catene (m. 1650).
Saliamo dei rudimentali gradini. Il tratto protetto termina.
Troviamo un gradino di ferro e altri rudimentali gradini di pietra (m. 1655).
Un rivolo attraversa il percorso.

Usciamo definitivamente dal bosco.
Presso una curva verso destra, con protezioni alla destra saliamo quattro gradini, attraversiamo una passerella sul torrente e scendiamo altri quattro gradini (m. 1660).
Subito dopo attraversiamo un'altra passerella sopra al torrente che vediamo scendere incassato in una ripida gola. Anche qui ci sono le protezioni solo alla destra.
Scendiamo quattro gradini, giriamo a sinistra e riprendiamo a salire.

Dopo quattordici gradini e un tratto quasi in piano, saliamo altri quindici gradini e percorriamo due tornanti sinistra-destra protetti sul lato a valle.
Continuiamo con altri tredici gradini. Alla destra ci sono i soliti paletti con tre catene mentre alla sinistra c'è un muretto che protegge da una eventuale caduta verso il torrente (m. 1670).
Percorriamo pochi passi quasi in piano passando accanto al segnavia 301 a bandierina dipinto sulla roccia.
Proseguiamo con poca pendenza. Superiamo una curva verso sinistra.
Saliamo undici gradini.
Percorriamo una curva verso destra e un breve tratto in salita.

Continuiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una catena fissata alle rocce (m. 1680).
Agevolati da altre catene, saliamo ripidamente alcuni rudimentali gradini di pietra.
Superiamo una curva verso sinistra e un tratto con poca pendenza (m. 1690).
Saliamo un gradino di legno e proseguiamo ripidamente su fondo roccioso.
Percorriamo un tratto in leggera salita attorniati dall'erba (m. 1700).
Presso un tornante destrorso vediamo un segnavia ricurvo.
Continuiamo con un tornante sinistrorso su fondo roccioso (m. 1705).
Dopo una curva verso destra saliamo ripidamente.
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 1710).
La pendenza diminuisce un poco.

Presso un tornante sinistrorso, in alto cominciamo a vedere il rifugio (m. 1715).
Con poca pendenza arriviamo ad una curva verso sinistra.
Saliamo in modo abbastanza ripido su fondo roccioso.
Dopo una curva verso sinistra il sentiero si divide (meglio a sinistra) e poco dopo si ricompone (m. 1725).
Proseguiamo attorniati da cespugli, dapprima con poca pendenza e poi in salita.
Superiamo due curve destra-sinistra (m. 1740).
Un rivolo attraversa il sentiero.
Alla sinistra ci sono delle rocce.

Percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo in salita tra rocce e pietre.
Continuiamo su sentiero pietroso e con una liscia parete alla sinistra (m. 1745).
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1750).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1760).
Con poca pendenza superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo in salita con delle serpentine appena accennate. Alla destra c'è una roccia. In alto, davanti, torniamo a vedere il rifugio.
Vediamo un bollo bianco-rosso alla sinistra e uno rotondo rosso alla destra, dipinti sulle rocce.
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra.

Seguiamo un muretto di pietre e cemento e raggiungiamo una grotta trasformata in baitello accanto alla quale un segnale di pericolo indica: "possibilità di onde di piena improvvise" (m. 1780).
Continuiamo verso destra. Il sentiero si divide in due tracce parallele e si ricompone.
In leggera salita percorriamo due curve verso sinistra.
Saliamo in modo abbastanza ripido (m. 1785).
Vediamo un pezzo di tubo nero che affiora dal terreno e, in leggera salita, percorriamo un tornante destrorso (m. 1795).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido camminando su pietre e rocce.
Percorriamo un tornante sinistrorso.
In leggera salita superiamo un tratto incassato tra le rocce.
Continuiamo in salita.
Troviamo un gradino di ferro.
Ad un bivio giriamo a destra con un tornante, come indicato da una freccia.

Raggiungiamo un piccolo invaso, chiuso da una diga, oltre il quale vediamo una costruzione sulla quale è stato inciso l'anno MCMXXIX (m. 1815).
Percorriamo tre tornanti su fondo roccioso: sx-dx-sx.
Ad un bivio, un segnavia ricurvo indica di proseguire con un tornante destrorso.
Dopo un lungo ripido passo, con poca pendenza superiamo una curva verso sinistra, seguita da un tornante sinistrorso in salita.

Lasciamo a sinistra una costruzione in cemento semi interrata. Davanti, poco sotto, c'è il piccolo invaso. Giriamo a destra (m. 1835).
Il sentiero si divide e subito si ricompone.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1840).
Alla sinistra scorre il torrente che più in basso entra nell'invaso.

In salita raggiungiamo un bivio (m. 1850). I segnavia indicano a sinistra: Rifugio Coca (sent. 301 E) a ore 0.10, Rifugio Brunone (sent. 302 EE) a ore 4; a destra: Rifugio Curò (sent. 303 EE) a ore 3; dietro Valbondione (sent. 301 E) a ore 1.30.
Quasi in piano, giriamo a sinistra e attraversiamo un ramo del torrente su di una passerella in cemento.
Dopo alcuni passi giriamo a destra e con un'altra passerella in cemento oltrepassiamo l'altro ramo.
Proseguiamo in salita.
Percorriamo una curva verso sinistra.
Alla sinistra vediamo un baitello in metallo.
Con poca pendenza superiamo alcuni zig-zag: sx-dx-sx e proseguiamo in salita.

Passiamo accanto ad una roccia sulla quale vediamo una targa con foto a ricordo di un giovane escursionista perito a soli 23 anni (m. 1865).
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo in salita con altri due tornanti destra-sinistra (m. 1880).
Il sentiero si divide e poco dopo si ricompone.
Saliamo alcuni ripidi gradini di roccia.
Percorriamo un tornante sinistrorso e raggiungiamo il Rifugio Coca (m. 1892).

Tempo impiegato: ore 2.45 - Dislivello: m. 970 -23
Data escursione: giugno 2018

ESCURSIONI/ASCENSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:
  • al Lago di Coca (m. 2.108 sentiero n. 302) in ore 0.30
  • al Rifugio Baroni al Brunone (m. 2295 sentiero n. 302) in ore 4
  • al Rifugio Curò (m. 1895 sentiero n. 303) in ore 3
  • al Passo di Coca (m. 2645 sentiero n. 302+325) in ore 2
  • al Bivacco Corti (m. 2499 sentiero n. 302+325+nevaio) in ore 2.30
  • alla Bocchetta dei Camosci (m. 2719 sentiero n. 323) in ore 2.30
  • alla Bocchetta Camosci-Lago Valmorta-Curò sentiero n. 323 in ore 4.30
  • al Pizzo Coca (m. 3052)
  • al Pizzo Redorta (m. 3038)
  • al Dente di Coca (m. 2924)
  • alla Punta di Scais (m. 3038)
  • al Pizzo Porola (m. 2981)
Dati del Rifugio Coca

Altezza:
m. 1.892
Gruppo:
Val Seriana
Ubicazione:
Valle di Coca
Comune:
Valbondione - BG
Carta Kompass:
104 D3
Coordinate Geo:
46°03'16.80"N
10°00'35.60"E
Gestore:
Silvana Rodigari
Telefono gestore:
347 0867062
Telefono rifugio:
0346 44035
Posti letto:
70
Apertura:
16/6 - 1/10
e weekend VSD
5/5 - 1/11
Pagina aggiornata
il: 30/06/2018
Il Rifugio Coca Il sentiero inizia dove Via Beltrame diventa Via Pianlivere Il ponticello sul Serio Stambecchi sul sentiero Zoom sul cucciolo Un ponticello sul torrente della cascata Baitello sotto alla roccia Gradini e catene Invaso digato Sembra ancora lontano Passerella Ormai ci siamo Stambecchi nei pressi del rifugio Il Rifugio Coca (vista laterale) Una delle camere del rifugio Il Pizzo Coca Il Pizzo Recastello Panorama dal sentiero per il Lago Coca Verso il lago Il Lago e il Passo di Coca

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