Sentiero del Viandante

5 - da Dervio a Colico

Lasciamo la statale 36 al km. 80.7 per prendere l'uscita Dervio/Valvarrone.
Al termine della galleria troviamo una rotonda e prendiamo la seconda uscita immettendoci sulla S.P. 67 in direzione Dervio.
Arrivati a Dervio, allo stop, andiamo a sinistra in Via Diaz.
Dopo 60 metri giriamo a destra in Via Martiri della Liberazione.
Prima del passaggio a livello andiamo a destra in Via Roma e raggiungiamo il parcheggio a pagamento in Piazza Stazione (m. 215).
Dalle ore 7 alle 12 e dalle ore 13.30 alle 19 la sosta è regolamentata con disco orario e con "gratta e sosta" acquistabile presso il bar della stazione. Le tariffe sono: Euro 1.50 oraria, Euro 6 per sei ore, Euro 10 giornaliera, Euro 30 sette giorni.

Lasciata la macchina, saliamo la scalinata di fronte alla stazione all'inizio della quale ci sono due cartine della zona. La scalinata ha 31 gradini di sampietrini e un corrimano nel mezzo.
Giunti in cima continuiamo diritto in leggera salita con Via XX Settembre.
Alla destra troviamo un altro parcheggio a pagamento con le stesse modalità del precedente.
Alla fine della strada ci immettiamo in Via Diaz di fronte ad una fontana con vasca sopra la quale c'è un affresco raffigurante un pescatore. Andiamo a destra quasi in piano.

Poco dopo dalla sinistra arriva la S.P. 67 e continuiamo diritto lasciando a sinistra una fontana con due cannelle.
Fatti pochi passi, alla sinistra troviamo il Segnavia del Sentiero del Viandante e prendiamo Via al Castello, un vicolo in leggera salita tra le case (m. 225).
Alla destra troviamo il B&B "La Casa del Poeta".
Lasciamo a destra Via Madonnina e continuiamo diritto quasi in piano. 
Ad un bivio i segnavia del Viandante indicano davanti e a destra. Continuiamo diritto con vista sul Castello di Dervio (m. 230).

Sbuchiamo sulla provinciale. I segnavia del sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Andiamo a destra e subito troviamo la "Fontana delle Lavine" con due cannelle e una grande vasca di pietra. Dopo la fontana ignoriamo alla destra Via alla Presa.
Camminiamo sul marciapiedi sul lato sinistro della provinciale e percorriamo una curva verso sinistra.

Poco dopo attraversiamo la strada e prendiamo una mulattiera che si stacca alla destra (m. 235).
Fatti pochi passi arriviamo ad una biforcazione. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Andiamo a destra passando accanto ad un cartello sul quale leggiamo: "Dervio Castello. In posizione elevata a protezione del centro abitato, venne edificato tra XIII e XIV secolo per controllare la strada di accesso alla Valvarrone. Era indicato con il nome di Castello di Olezio. Dell'antico impianto resta una torre in buono stato e qualche altro avanzo di torri, inglobate in edifici civili."
Con protezioni di ferro e un corrimano alla sinistra saliamo 13 gradini.
Dopo un tornante destrorso (m. 240) proseguiamo, dapprima con protezioni da entrambi i lati e poco dopo solo alla destra, e saliamo altri 40 gradini.
Sempre con dei gradini percorriamo tre curve dx-sx-dx e un tornante sinistrorso all'interno del quale c'è un cancello.
Proseguiamo tra due muri.
Lasciamo a destra un piccolo prato con un albero (m. 275).
Continuiamo con una serpentina sinistra-destra tra le vecchie case della Frazione Castello.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra e proseguiamo con poca pendenza.
Davanti ad una fontana con vaschetta, come indicato dal segnavia del Sentiero del Viandante, percorriamo una curva verso sinistra e subito dopo un tornante destrorso (m. 285).

Raggiungiamo la Torre di Orezia ai piedi della quale troviamo una santella con la statua di una Madonna. Con un tornante sinistrorso aggiriamo la torre.
Troviamo uno slargo con due tavoli di legno e relative panche. Alla destra c'è la Chiesa di San Leonardo. Quasi in piano passiamo tra la torre e la chiesa.
Continuiamo diritto in discesa.

Entriamo in un parcheggio, con otto posti auto gratuiti e senza disco orario, in fondo al quale troviamo un lavatoio al coperto. Ignoriamo la mulattiera per Vestreno che prosegue diritto in salita e, come indicato del segnavia del Sentiero del Viandante, giriamo a sinistra seguendo l'asfalto (m. 280).
In leggera discesa, con un ponte a due archi, passiamo sotto alla S.P. 67.

Arriviamo allo stop, al termine della Fraz. Castello. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a sinistra e dietro. Andiamo a sinistra e subito, seguendo i segnavia, con un tornante destrorso imbocchiamo una mulattiera alla destra che inizia in leggera discesa.
Passando su due pietre che coprono un ruscello percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo in discesa.
Alla sinistra della mulattiera scorre il ruscello.
Percorriamo un tornante sinistrorso all'interno del quale ci sono due muretti affiancati, come fosse una trincea (m. 265).
Proseguiamo tra gli alberi, quasi in piano, su sterrato.
Superiamo una semicurva verso destra.
Continuiamo con una staccionata di legno alla sinistra e uno slargo alla destra.

Raggiungiamo nuovamente la provinciale e la attraversiamo sulle strisce pedonali (m. 260).
Come indicato dal segnavia del Sentiero del Viandante seguiamo la provinciale camminando in leggera salita sul marciapiedi alla sua sinistra.
Percorriamo una semicurva verso destra.

Arriviamo alla rotonda con vista sull'imbocco della galleria che conduce sulla S.S. 36. Rimaniamo sul marciapiedi alla sinistra della strada che ora diventa Via Monastero.
Proseguiamo in leggera discesa, lasciamo a sinistra la centrale Enel e transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione (m. 260).
Subito dopo alla sinistra troviamo un altro parcheggio a pagamento con le stesse modalità e tariffe dei precedenti.
Percorriamo un tratto quasi in piano, tra case e recinzioni, e con vista su una piccola parte del lago alla sinistra (m. 255).
Passiamo sopra due grate vicine tra loro.
Ignoriamo un sentiero che sale a destra verso una tettoia.
Superiamo un'altra grata; alla sinistra c'è una rete di recinzione e alla destra un muretto.
Alla destra troviamo una fontana con vasca di pietra. Ci sono anche un mestolo legato ad una catena e un cartello che informa che l'acqua è potabile (m. 260).
Proseguiamo con poca pendenza. Superiamo altre due grate vicine tra loro. Una strada si stacca alla sinistra. Otto gradini in cemento salgono nel muro alla destra. Continuiamo diritto.
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra. Alla destra abbiamo il bosco e alla sinistra vediamo il lago (m. 265).
Poco dopo alla destra c'è un alto muro in cemento.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra ci sono due case.
Alla sinistra abbiamo un muretto in cemento sormontato da una rete. Alla destra c'è un muro di sostegno alla strada (m. 275).

Continuiamo in leggera discesa. Alla sinistra ci sono delle vecchie case ristrutturate. Sul muro alla destra vediamo il segnavia del Sentiero del Viandante.
Ignoriamo una strada con il fondo in cemento che scende a sinistra.
Dopo pochi passi la strada diventa sterrata e procede quasi in piano. Vediamo il segnavia del Sentiero del Viandante (m. 270).
Alla sinistra c'è la casa vacanze "Villa Annita".

Su di un ponte con il fondo in cemento e le sponde di ferro passiamo sopra alla condotta che porta l'acqua alla centrale idroelettrica Bonomi. In alto a destra vediamo l'uscita sud delle gallerie Dorio sulla S.S. 36.
Proseguiamo in leggera discesa su sterrato. Alla sinistra ci sono dei prati; alla destra il bosco e un prato nel quale vediamo delle arnie. Su di un cartello leggiamo: "Mielissa. Vendita diretta di prodotti dell'alveare".
Continuiamo con il fondo acciottolato tra un muretto a secco alla sinistra e un muro a secco alla destra.

Troviamo una vecchia stalla e un rudere alla sinistra; un altro rudere alla destra (m. 265).
Dopo quattro gradini di roccia proseguiamo in leggera discesa e superiamo una semicurva verso destra su sterrato (m. 260).
Ignoriamo un sentierino che sale a destra. Passiamo sotto tre cavi e continuiamo in discesa.
Trascuriamo sette gradini che salgono a destra.
Scendiamo alcuni gradini.
Proseguiamo in leggera discesa tra due muri; quello alla destra è sormontato da una rete. Davanti cominciamo a vedere Corenno Plinio (m. 250).
Dopo una semicurva verso destra, alla destra troviamo le tre vasche di un lavatoio parzialmente al coperto (m. 240).

Raggiungiamo la S. P. 72 (Via Pietro Badoglio), la attraversiamo sulle strisce pedonali ed entriamo nella Piazza Garibaldi di Corenno Plinio al centro della quale c'è il Monumento ai Caduti (m. 235). Alla destra ci sono il Castello, la Chiesa di San Tommaso di Canterbury e le Arche. Ci sono anche tre cartelli sui quali leggiamo:
1 -"Corenno Plinio Castello. Castello-recinto degli Andreani edificato su di una rupe che domina il centro abitato, mostra segni di un impianto originale di età comunale e di successive modificazioni trecentesche. Il circuito delle mura è difeso da due massicce torri merlate, in una delle quali si apre l'ingresso. In origine il castello era integrato nel sistema difensivo del borgo, di cui fino al XIX secolo si conservavano ampi resti".
2 -"Corenno Plinio. S. Tommaso Beckett. Consacrata nel 1356 da Roberto Visconti, eretta in parrocchia nel 1566, venne ulteriormente modificata, soprattutto nella zona presbiteriale, nel XVIII secolo. Le pareti interne, oltre a un affresco cinquecentesco raffigurante la Vergine, recano numerosi affreschi in gran parte databili al XIV secolo, emersi durante restauri del 1966."
3 -"Corenno Plinio. Arche Andreani. I tre monumenti funerari, uno dei quali era fino al 1870 all'interno della chiesa, vennero costruiti tra la fine del Duecento e il 1371 dalla famiglia feudataria del luogo. Rappresentano gli unici esempi sulle sponde del Lario di sepolcri monumentali di epoca gotica, impreziositi da numerosi rilievi scultorei, oggi in gran parte deteriorati. Un tempo ritenuti opera di maestri campionesi, sono considerati esempi dell'attività scultorea di epoca gotica diffusa in tutto il territorio comasco."
Più avanti verso destra arriviamo al "Belvedere". Oltre ad una bella veduta del Lario il panorama con l'ausilio di PeakVisor ci mostra i monti sulla sponda opposta: M. Grona (m. 1740), M. Bregagnino (m. 1905), M. Bregagno (m. 2107), M. Torresella (m. 2246), Cima di Gana Rossa (m. 2213), Cima dello Stagn (m. 2382), M. Cardinello (m. 2520), Pizzo Paglia (m. 2593), M. Duria (m. 2263), Pizzo Cavregasco (m. 2535), Pizzo Rabbi (m. 2452), Pizzo Ledù (m. 2505), Sasso Canale (m. 2411) e Monte Berlinghera (m. 1930).
Troviamo inoltre cinque tubicini puntatori accompagnati da altrettanti cartelli esplicativi intitolati: "Castello di Rezzonico", "Chiesa di San Bernardo", "Castello di Musso e Chiesa di Santa Eufemia", "Palazzo Gallio e Chiesa di Santa Maria del Tiglio", "Colle di Piona, Olgiasca"; per riuscire a distinguerli però non basta guardare nella giusta direzione ma occorrerebbe disporre di un binocolo.
Prendiamo poi uno dei quattro pittoreschi vicoli (chiamati scalotte) che scendono al lago, dove troviamo il molo e due spiaggette, e poi risaliamo con un altro.

Tornati sulla S.P. 72 riprendiamo il nostro cammino, quasi in piano, seguendo l'asfalto e lasciando a sinistra un parcheggio ai piedi del castello (m. 235).
Presso una semicurva verso destra transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Un segnavia del Sentiero del Viandante indica davanti e dietro.
Per non camminare sull'asfalto, prendiamo una mulattiera (Via Maronasso) che alla destra, poco più in alto, segue la strada in parallelo. Alla sinistra ci sono delle protezioni di ferro.
Passiamo sul retro di una santella rivolta verso la strada alla quale si può scendere con alcuni gradini di cemento. La santella contiene un quadro raffigurante una Madonna con Bambino.
Proseguiamo in leggera salita con vista sul lago.

Raggiungiamo il cimitero di Corenno. All'esterno ci sono due cappelle. La prima è alla destra, contiene un affresco raffigurante la Crocifissione e vi si accede salendo dodici gradini.
Dopo alcuni passi troviamo la seconda alla sinistra mentre alla destra ci sono una panchina e i gradini che salgono al cimitero (m. 245).
Continuiamo quasi in piano con una serpentina destra-sinistra.
Proseguiamo in leggera discesa con le protezioni alla sinistra e un muro di pietre a secco alla destra.

Alla destra troviamo un rubinetto con l'acqua che cade in una vaschetta di pietre e cemento (m. 240).
Continuiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una casa.
Alcuni gradini scendono a sinistra verso una vecchia stalla; altri salgono a destra verso un cancello.

In leggera salita raggiungiamo una cappella contenente un affresco semi-cancellato dal tempo. Quasi in piano la aggiriamo alla destra. Sul muro vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante.
Troviamo altre case alla sinistra.
Continuiamo con case e orti da entrambi i lati. Alla destra c'è una fontanella.
Proseguiamo quasi in piano. In basso alla sinistra, oltre al lago e alla strada, ora vediamo anche la ferrovia.
Continuiamo in leggera salita. Alla sinistra ci sono delle recinzioni di legno e una siepe; alla destra c'è sempre il muro.

Arriviamo ad una biforcazione. Il segnavia del Sentiero del Viandante invita a proseguire verso destra (m. 250).
Alla sinistra ci sono alcune case.
Proseguiamo in salita su di una mulattiera con alcuni rudimentali gradini di pietra. Alla sinistra ci sono delle protezioni con pali di legno e due traversi; alla destra c'è il bosco.
Percorriamo una curva verso destra e continuiamo con poca pendenza (m. 265).
Saliamo alcuni gradini in pietra e cemento.

In alto giriamo a sinistra e attraversiamo un torrente su di un ponte che ha il fondo di ferro traforato e sponde in ferro (m. 275).
Proseguiamo con una sterrata in leggera salita. Passiamo sotto tre cavi. Alla destra c'è un muro di pietre a secco. Un altro muro scende a sinistra a rinforzo della sede stradale.

Dalla destra scende un ripido torrente che passa sotto alla strada. Alla sinistra ci sono delle protezioni in ferro. Continuiamo in salita (m. 280).
Ora la strada è sterrata solo nella parte centrale mentre ai lati ci sono due strisce lastricate.

Ad una biforcazione i segnavia del Sentiero del Viandante indicano a sinistra e dietro. Andiamo a sinistra con una sterrata quasi in piano (m. 285).
In alto a destra ci sono gli edifici del Residence Dorio. In basso alla sinistra vediamo le case della Frazione Torchiedo.

Ci immettiamo su di una strada asfaltata mentre questa salendo effettua un tornante sinistrorso. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano diritto in salita e dietro. Seguiamo pertanto la strada in salita.
Alla sinistra c'è una siepe e alla destra un muro in cemento.
Un cartello informa che siamo in Loc. Panico - Via S. Pertini.

Raggiungiamo una rotonda con un noce nel mezzo (m. 305). Come indicato dal segnavia del Sentiero del Viandante proseguiamo diritto con una sterrata all'inizio della quale ci sono: una fontana con vasca di pietra, una colonnina antincendio e un cartello che parla della Chiesa di San Giorgio (che troveremo più avanti).
Camminiamo quasi in piano tra villette recintate.
Percorriamo una curva verso destra.
Continuiamo tra due siepi (alla sinistra c'è anche una staccionata).
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un breve tratto in leggera salita.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo quasi in piano con due case alla destra.

In discesa entriamo in un bosco e percorriamo due curve destra-sinistra. Alla sinistra c'è una staccionata di legno; alla destra un muretto di pietre.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra (m. 295).
Due rivoli scendono dalla destra.
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra e ignoriamo dei gradini che scendono a sinistra verso il Torrente della Valle dei Mulini.
Percorriamo un tratto quasi in piano, con il fondo in cemento, lasciando a destra una cascina.
Subito dopo, presso una curva verso sinistra, guadiamo il torrente che scende dalla destra facendo un piccolo salto.
Proseguiamo su sterrato. Lasciamo a destra una strada in salita chiusa da una stanga e proseguiamo con poca pendenza.

All'esterno di una curva verso destra troviamo un'antica chiesa accanto alla quale su di un cartello leggiamo: "Chiesa di San Giorgio in Mandonico, Parrocchia di S. Giorgio di Dorio. Tempio medioevale con modifiche del secolo XVII. Antica parrocchiale dal 1506 al 1787. Affreschi tardogotici dal 1422: San Giorgio a cavallo e il Drago; Madonna col Bambino; i Santi Michele, Antonio Abate, Gottardo." I segnavia indicano il Sentiero del Viandante a destra e dietro.
Davanti alla chiesa ci sono una panchina e la mulattiera che scende a Dorio. [Continuando diritto si può scendere alla stazione di Dorio in 15 minuti]. Andiamo a destra (m. 300).

Con poca pendenza saliamo dei gradini acciottolati. Alla destra c'è una staccionata.
Continuiamo su sentiero sterrato con una staccionata alla sinistra e una rete alla destra.
Percorriamo due curve destra-sinistra.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra ci sono una staccionata e una rete; alla destra un muro a secco (m. 305).
Ignoriamo dei gradini che scendono a sinistra e continuiamo con poca pendenza.

Raggiungiamo il vecchio borgo cinquecentesco di Mandonico e iniziamo ad attraversarlo quasi in piano.
Alla sinistra troviamo un tavolo di legno con relative panche e alla destra una panca.
Vediamo una targa del Sentiero del Viandante.
Ad una biforcazione teniamo la destra, vicino alla case.
Vediamo anche un bollo rosso.
Percorriamo due semicurve destra-sinistra. Un cartello su un masso informa che siamo a Mandonico.

Alla fine del borgo incrociamo una mulattiera. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti e dietro. Altri segnavia indicano, a destra in salita: Madonna di Bondo; a sinistra in discesa: Dorio. Proseguiamo diritto entrando in un bosco (m. 315).
Alla sinistra abbiamo delle protezioni di ferro e alla destra un muretto a secco.
Continuiamo tra due staccionate di legno.

Lasciamo a destra "El Crott" all'esterno del quale ci sono un tavolo con relative panche e una fontana con vasca quadrata in pietre e cemento. Percorriamo una curva verso sinistra attraversata da un rivolo.
Continuiamo tra due muretti.
Con una semicurva verso destra aggiriamo un rudere. Vediamo un bollo rosso.

Alla destra c'è una santella con un affresco raffigurante la Madonna con Bambino.
Poco dopo, un'apertura alla sinistra consente di vedere il lago. Alla sinistra ci sono due baite/stalle.
Proseguiamo con poca pendenza e con in fondo acciottolato. Vediamo una targa del Sentiero del Viandante.
Alla sinistra abbiamo un cordolo di grosse pietre e alla destra un muro di pietre a secco.

Quasi in piano percorriamo una curva verso destra e incrociamo un sentiero (m. 325).
Continuiamo in lievissima discesa.
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un tratto in leggera salita; dopo una semicurva verso sinistra superiamo un tratto in leggera discesa; dopo una semicurva verso destra continuiamo inizialmente quasi in piano e poi in leggera salita.

All'esterno di una curva verso destra troviamo una baita. Un segnavia indica con un sentiero che prosegue diritto: Valle degli Asini. Attraversiamo un torrente con un solo passo poiché in questo punto è molto stretto (m. 330).
Proseguiamo in salita con il fondo acciottolato. Alla sinistra scende un muro a rinforzo del sentiero.
Alla sinistra troviamo un cancelletto. Superiamo una semicurva verso destra (m. 335).
Continuiamo su di una mulattiera di ciottoli e gradini tra due muri a secco; quello alla sinistra è sormontato da una rete. Ora il bosco è solo alla destra.
Alla sinistra, oltre la recinzione, vediamo una stalla e il lago.
Superiamo una semicurva verso destra. Continuiamo con poca pendenza e con un basso muretto alla sinistra.

Presso una curva verso sinistra un ruscello passa sotto alla mulattiera.
Subito dopo percorriamo due tornanti destra-sinistra.
Proseguiamo con tre brevi tratti: in leggera discesa, quasi in piano e in leggera salita. Alla sinistra c'è un muretto di protezione a valle e alla destra un muro di pietre. Alla sinistra vediamo il lago.
Percorriamo un breve tratto in salita e continuiamo quasi in piano. Alla destra troviamo la prima coppia di tralicci affiancati, uno vecchio in disuso e l'altro nuovo con i cavi dell'elettricità. Ignoriamo una passerella di legno che sale a destra verso uno slargo (m. 355).
Continuiamo in salita. Passiamo sotto tre cavi. Alla sinistra abbiamo un muretto di pietre a secco; alla destra c'è il bosco.
Presso un tratto quasi in piano attraversiamo un rivolo incanalato. Alla sinistra c'è un cancelletto di legno.
Riprendiamo a salire. Troviamo un segnavia del Sentiero del Viandante. Il panorama, dietro verso sinistra, mostra ancora il Castello di Corenno.
Poco sotto alla sinistra vediamo una baita. Continuiamo con poca pendenza (m. 370).
Riprendiamo a salire (m. 380). In alto ci accompagnano in parallelo i cavi dell'alta tensione e alla sinistra abbiamo un'altra coppia di tralicci (uno vecchio e uno nuovo).

Entriamo in un bosco e percorriamo tre tornanti dx-sx-dx.
Davanti ad un muro, superiamo un altro tornante sinistrorso segnalato da una freccetta rossa (m. 395).
Subito dopo attraversiamo un torrente.
Vediamo parecchie felci in un prato alla sinistra.
Continuiamo con il bosco alla destra e poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 400).
Ora la mulattiera sale rettilinea. Alla sinistra c'è una coppia di tralicci (m. 410).
In un praticello alla sinistra vediamo due massi.
Proseguiamo quasi in piano con un muretto alla sinistra (m. 420).
Dopo alcuni passi in leggera discesa e in leggera salita continuiamo in salita passando sotto i cavi dell'alta tensione.
Torniamo nel bosco e superiamo una semicurva verso sinistra. Vediamo una targa del Sentiero del Viandante. Camminiamo tra castagni e cespugli di erica (m. 425).

Alla sinistra troviamo una panca di legno con bella vista sul dirimpettaio M. Bregagno, sul Lario, sulla penisola di Dervio, sul Castello di Corenno e su Dorio.
Entriamo in un fitto bosco e troviamo un sentiero che scende a sinistra. La scritta F.S. in rosso su di un albero indica che conduce ad una stazione.
Poco dopo percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 445).
Davanti ad una roccia superiamo una curva verso destra (m. 455).
Alla sinistra troviamo un tavolino e una panca di legno. Anche da questo punto è possibile ammirare il panorama (m. 460).
Proseguiamo sulla mulattiera con ciottoli e gradini.
Percorriamo una curva verso destra (m. 470).
Alla successiva curva verso sinistra cominciamo a vedere davanti la Cappella di San Rocco (m. 475).

Raggiungiamo la chiesetta, a picco sul lago, in uno splendido punto panoramico protetto da una staccionata di legno (m. 485). Vi troviamo anche vari tavoli con relative panche e una fontana con vasca di pietre.
In fondo all'area di sosta c'è il Rifugio del Gruppo Volontari Antincendi Boschivi di Dorio dedicato alla memoria del piccolo volontario Aron Dell'Era. L'edificio, sulla cui facciata c'è un portico, è chiuso e probabilmente è privato. A parte ci sono anche una struttura per grigliare al coperto e una statuetta raffigurante Santa Barbara (m. 490).

Ripartiamo in salita nel bosco seguendo la mulattiera di ciottoli e gradini.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 505).
Poco dopo la pendenza diventa abbastanza ripida e transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.
Torniamo nel bosco e superiamo uno zig-zag sinistra-destra in salita (m. 520).
Presso una semicurva verso sinistra lasciamo a destra un masso (m. 525).
Passiamo tra alcune rocce. Ora la mulattiera è sempre acciottolata ma senza gradini (m. 545).
Continuiamo quasi in piano su sentiero sterrato (m. 550).
Superiamo una semicurva verso destra e un breve tratto in salita.
Proseguiamo quasi in piano.

Percorriamo una semicurva verso destra e vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante. Alla sinistra ci sono due tavoli con relative panche con vista panoramica sul Laghetto di Piona, sulla parte alta del Lario e sulle cime del Gruppo del Sasso Manduino. Continuiamo in leggera discesa (m. 550).
Per un tratto camminiamo su fondo roccioso.
Proseguiamo in discesa con ciottoli e rudimentali gradini.

Presso una curva verso sinistra, una scritta poco leggibile su di una roccetta indica a destra il sentiero che sale al M. Piazzo. Seguiamo la curva a sinistra come indicato da una freccetta rossa (m. 545).
Percorriamo un tratto quasi in piano su sterrato (m. 535).
Scendiamo un gradino di pietra.
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo in leggera salita con il fondo lastricato.
Continuiamo in leggera discesa.

Proseguiamo quasi in piano tra i castagni. Alla destra vediamo una roccia coperta dal muschio e un paio di tralicci (m. 530).
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione e percorriamo un breve tratto in leggera salita.
Continuiamo in discesa mentre i cavi dell'alta tensione scorrono sopra alle nostre teste. Alla sinistra vediamo il Lario e il Gruppo del Sasso Manduino.

Scendiamo alcuni piccoli gradini intagliati nella roccia.
Lasciamo a sinistra due tralicci e proseguiamo in leggera salita.
Continuiamo in leggera discesa con un muretto di protezione alla sinistra. In basso vediamo il lago e il promontorio di Piona (m. 520).

Alla destra troviamo un baitello senza l'uscio che contiene solo delle panche di pietra. Su di una targa, accanto ad una Madonnina con Bambino, leggiamo: " I doriesi del Circolo Monte Legnone in memoria dei compaesani caduti nelle grandi guerre. 16 VIII 1960."
Continuiamo in discesa e, dopo una semicurva verso sinistra, in modo abbastanza ripido su rudimentali gradini di pietra (m. 510).
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in leggera discesa su sterrato (m. 505).
In leggera salita, lasciamo a sinistra un traliccio e torniamo a camminare su mulattiera.
Proseguiamo quasi in piano con i cavi dell'alta tensione che ci seguono in parallelo sopra le nostre teste.
Continuiamo in leggera salita.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa tornando nel bosco.

Riprendiamo a salire con la mulattiera di ciottoli e gradini.
Presso un tratto quasi in piano, alla destra vediamo un quadretto raffigurante una Madonna con Bambino (m. 520).
Torniamo a salire. Alla destra vediamo un masso che cadendo si è arrestato contro il tronco di un albero. Troviamo il segnavia del Sentiero del Viandante e una roccia coperta dal muschio (m. 525).
In leggera salita passiamo tra alcune rocce cadute tempo fa. Vediamo due tralicci e proseguiamo in lievissima discesa.
Riprendiamo a salire. Superiamo una semicurva verso sinistra, all'esterno della quale c'è un masso, e una semicurva verso destra.
Continuiamo in leggera salita nel bosco (m. 530).
Proseguiamo quasi in piano con una parete rocciosa alla destra (m. 535).
In leggera salita lasciamo a destra un'altra coppia di tralicci.
Continuiamo quasi in piano su sterrato (m. 540).

Attraversiamo una gola tra due pareti di roccia. In alto a destra vediamo un'altra coppia di tralicci.
Proseguiamo con una staccionata di protezione alla sinistra.
Percorriamo un tratto in leggera discesa, uno quasi in piano ed uno in leggera salita. Alla sinistra in alcuni punti riusciamo a scorgere tra i rami la parte alta del Lario.
Continuiamo quasi in piano con una rudimentale vecchia staccionata alla destra (m. 540).
Percorriamo due curve destra-sinistra, vicine tra loro, attorniati da due staccionate.
Con poca pendenza superiamo una serpentina appena accennata sinistra-destra (m. 545).
In salita percorriamo un'altra serpentina e vediamo una targa del Sentiero del Viandante.
Transitiamo sotto i cavi dell'alta tensione, percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo in salita (m. 550).

Superiamo una semicurva verso destra ed entriamo nel bosco. Ai lati, in aggiunta alla due staccionate, ci sono anche due file di pietre.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e un tornante destrorso (m. 565).
Subito dopo, presso un tornante sinistrorso, lasciamo a destra una vecchia stalla.
Fatti alcuni passi, alla sinistra troviamo un rudere. Una piccola targa informa che siamo a "Rossecco" (m. 570).

Dalla destra scende una liscia roccia obliqua. Superiamo una semicurva verso destra (m. 585).
Dopo un tratto quasi in piano, percorriamo un tornante sinistrorso e riprendiamo a salire con rudimentali gradini di pietra.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 590).
Passiamo tra alcune rocce.
Alla sinistra abbiamo un muretto di pietre a secco (m. 600).

Ad una biforcazione teniamo la destra.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso destra. Lasciamo a sinistra un traliccio e transitiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 605).
Continuiamo con poca pendenza. In basso a sinistra vediamo alcune case.
Superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo quasi in piano.
Vediamo altre case in basso a sinistra; alcune vecchie e altre ristrutturate.
Ad una biforcazione un cartello informa che siamo a "Perdonasco". I segnavia indicano a destra: Rainelda. Il Sentiero del Viandante prosegue diritto in discesa (m. 610).
Continuiamo quasi in piano. Su un cartello giallo leggiamo: "A 100 mt 'il dosso' con vista mozzafiato su alto lago, inizio Val Chiavenna, Valtellina e incontro delle Province di CO-LC-SO".
Aggiriamo alla destra una roccetta affiorante nel sentiero sulla quale vediamo una targa del Sentiero del Viandante.
Proseguiamo nel bosco con poca pendenza. Un rivolo attraversa il sentiero.
Alla sinistra, per alcuni metri, abbiamo un muretto a secco.
Percorriamo un breve tratto in salita su mulattiera acciottolata (m. 620).

Proseguiamo quasi in piano tra pietre e sterrato. Troviamo due cartelli; su quello più grande e con il fondo verde leggiamo: "Questo percorso attraversa proprietà private iniziando da questo fiume [?!] fino al prossimo (circa 250 metri). Il proprietario desidera preservare la sua privacy e l'ambiente naturale. Per preservare l'area si prega di rimanere sul sentiero previsto e mantenere pulita l'area. La caccia è vietata. Grazie." Su quello più piccolo: "Proprietà privata. Cani in libertà. Abbaiano ma non mordono. Cammina tranquillamente. Grazie."
Continuiamo in leggera salita e aggiriamo un albero cresciuto nel mezzo del sentiero.
Vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante. Alla destra c'è un prato.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra.
In basso alla sinistra vediamo una baita. Il sentiero, che in questo tratto è molto largo, si divide e subito si ricompone.
Lasciamo a sinistra un masso.
Nel centro del sentiero troviamo un altro masso basso (m. 600).
Passiamo accanto ad un cartello verde, uguale al precedente, rivolto a chi proviene dall'opposta direzione. Con una semicurva verso destra aggiriamo una roccia.

Presso una semicurva verso sinistra un cartello informa che stiamo arrivando a "Sparesèe".
Tramite un ponticello, con il fondo in cemento e le sponde di legno, attraversiamo il Torrente della Val di Noh.
Vediamo il segnavia del Sentiero del Viandante e camminiamo, quasi in piano, sul viottolo che attraversa il borgo.
Alla destra troviamo una fontana con vasca quadrata di fronte alla quale ci sono due panche di pietra. Un altro piccolo cartello ricorda che siamo a "Sparesée".
Su di una parete esterna di una casa sono stati appesi vari vecchi strumenti della vita lavorativa contadina (praticamente un museo all'aperto).
Al termine del borgo proseguiamo con un sentiero. Accanto ad una delle ultime case c'è un lungo tavolo di legno con relative panche.
Ignoriamo un largo sentiero che scende a sinistra.
Alla destra troviamo l'ultima casa e un tavolo in cemento.
Vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante. Poco sotto, alla sinistra, c'è una chiesetta.

Raggiungiamo il parcheggio nel quale notiamo la presenza di 12 auto, numero elevato per un giorno feriale di primavera. Passiamo accanto al tricolore e imbocchiamo una sterrata in leggera discesa nel bosco.
Dapprima quasi in piano e poco dopo in leggera salita, percorriamo alcune serpentine appena accennate.
Continuiamo in salita con il fondo in cemento.

Poco dopo arriviamo ad un bivio (m. 620). I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a sinistra e dietro. Altri segnavia indicano, dietro: Sparesèe, Perdonasco, S. Rocco; a destra: Vezzée, Rainelda, Monte Bedolesso, D.O.L.; diritto: Falgareu; a sinistra: Posallo, Colico. Andiamo a sinistra in leggera discesa.
Dopo una semicurva verso sinistra percorriamo un breve tratto quasi in piano e dopo una semicurva verso destra continuiamo in leggera discesa.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 615).
Continuiamo con un tratto in leggera salita ed uno quasi in piano.
Superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo in leggera salita.

Un cartello segnala a 50 metri la presenza di un appostamento fisso per la caccia.
Percorriamo un tratto quasi in piano, uno in discesa ed uno in leggera discesa.
Vediamo un segnavia del Sentiero del Viandante e continuiamo in discesa (m. 610).
Superiamo una semicurva verso destra.

Poco dopo, ad una biforcazione, ignoriamo la sterrata alla sinistra e proseguiamo diritto quasi in piano con il fondo in cemento (m. 585).
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera discesa.
Quasi in piano percorriamo due curve destra-sinistra (m. 580).
In discesa superiamo una semicurva verso sinistra e quasi in piano una verso destra (m. 575).

Dalla destra scende un torrente che passa sotto alla strada. Alla sinistra, per alcuni metri, c'è una protezione di ferro dipinta di bianco (m. 570).
In discesa superiamo due semicurve verso destra.

Subito dopo troviamo una stanga aperta e un segnale stradale, rivolto a chi sale, che indica che la strada è agro-silvo-pastorale e il transito è consentito solo ai veicoli autorizzati. Ignorando una sterrata che si stacca alla destra, percorriamo un tornante sinistrorso assai ampio, praticamente a 360 gradi (m. 550).
Continuiamo in leggera discesa.
Presso un tornante destrorso ignoriamo una sterrata sbarrata che prosegue diritto (m. 540).
Superiamo due semicurve verso destra.
Presso un tornante sinistrorso troviamo una targa del Sentiero del Viandante (m. 520).

Poco sotto alla destra, oltre una recinzione con dei pali che reggono una rete, vediamo l'"Agriturismo La Sorgente" (apparentemente in disuso). Poco dopo ne raggiungiamo il cancello (m. 510).
Superiamo tre semicurve: sx-dx-sx.
Vediamo un baitello nel prato alla destra.
Poco dopo, con vista sul lago, percorriamo un tornante destrorso aggirando due stalle (m. 495).
Alla sinistra ci sono una rete e un baitello di legno in un prato.
Torniamo tra gli alberi.
Un rivolo passa sotto alla strada.

Percorriamo delle serpentine appena accennate: dx-sx-dx. In basso alla sinistra, oltre una siepe, c'è una casa. Sulla siepe è strada simpaticamente posizionata una finestra, oltre i vetri della quale vediamo il panorama sul lago (m. 475).
Passiamo sotto ad un cavo. Alla sinistra una stradina in cemento scende alla casa.

Presso una curva verso sinistra, su di un ponte con il fondo in cemento e le sponde di ferro, attraversiamo il Torrente della Valle Merla (m. 465).
Ora alla sinistra ci sono un muretto in cemento sormontato da una recinzione e un cancello oltre il quale vediamo una casa.
Un altro ramo dello stesso torrente passa sotto alla strada (m. 460).
Alla sinistra vediamo una palina gialla del metanodotto e un prato.

Presso una semicurva verso sinistra troviamo i segnavia del Sentiero del Viandante che indicano davanti e dietro. Altri segnavia indicano: Posallo m 436; con una stradina che retrocede verso destra: Sommafiume a ore 2.10, Fortificazioni Artesso a ore 2.30, Roccoli Lorla -Prima tappa- a ore 3.30. C'è anche un cartello che parla della Dorsale Orobica Lecchese. Qui lasciamo il Comune di Dorio ed entriamo in quello di Colico (m. 445).
Continuiamo su asfalto. Alla destra c'è il "Ristorante Posallo".
Proseguiamo tra prati, pochi alberi e alcune case sparse.

Arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano; Posallo; a sinistra in discesa: Strada Vegia, Laghetto, Crottino - Olgiasca; dietro: Posallo, Sentiero del Viandante, Dorsale Orobica Lecchese. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. [A sinistra si può scendere alla stazione di Piona in 30 minuti]. Andiamo a destra, in leggera salita,con il fondo in cemento (m. 435).

Alla sinistra abbiamo un muretto in cemento sormontato da una rete; alla destra c'è una baita.
Superiamo due semicurve sinistra-destra aggirando una casa recintata (m. 440).
Alla sinistra, oltre delle protezioni di ferro, scorre il Torrente Perlino.

Troviamo dei segnavia che indicano, davanti con il sentiero 10: Alpe Bedolesso, Alpetto, Roccoli Lorla; dietro: Sentiero del Viandante, Posallo - Inizio DOL (Dorsale Orobica Lecchese) a ore 0.10; alla sinistra: Sentiero del Viandante. Andiamo a sinistra in leggera discesa (m. 445).

Quasi in piano, guadiamo il torrente e subito troviamo un bivio. I segnavia indicano: Torrente Perlino m 425; a destra: Sentiero del Viandante, Chiesa di San Rocco a ore 0.15, Torre di Fontanedo a ore 0.50; a sinistra: Percorso dei Torrenti, Colico centro a ore 0.30, Forte Montecchio - Lusardi a ore 0.45. Andiamo a destra in salita; nella parte sinistra la strada è sterrata mentre nella parte destra ci sono dei gradini.
Percorriamo una curva verso destra e continuiamo con una sterrata (m. 450).
Dopo un breve tratto in leggera discesa, tra gli alberi alla sinistra troviamo quattro tavoli di legno con relative panche.

In leggera salita entriamo nel bosco.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un albero.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 455).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido e con una staccionata di legno alla sinistra.
Continuiamo con un tornante destrorso. Alla sinistra ci sono una panchina, una rete metallica e una veduta del Lario; alla destra c'è il bosco (m. 475).

Ignoriamo una sterrata che scende a sinistra e proseguiamo nel bosco con poca pendenza.
Camminiamo tra due reti metalliche.
Passiamo accanto ad un albero con il tronco incavato e troviamo i segnavia del Sentiero del Viandante e del Sentiero dei Torrenti. Continuiamo con una rete alla sinistra e un muro di pietre a secco sormontato da una rete alla destra.
Troviamo due cancelli di ferro, uno per lato. Ora c'è solo la rete alla sinistra. La sterrata è incassata nel terreno circostante.
Superiamo due semicurve, entrambe verso sinistra, e continuiamo in salita (m. 480).

Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso molto ampio all'interno del quale si stacca un sentiero, chiuso da una catena, che entra in una proprietà privata (m. 490).
Proseguiamo con un muretto a secco alla destra.
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra e continuiamo quasi in piano (m. 495).

Alla sinistra troviamo la Chiesa di S. Rocco e la Cascina Candida. Alla destra ci sono un prato e un padiglione con cucina da campo e con vari tavoli e panche. Sul retro della chiesa c'è una fontana con vaschetta di pietra. Su di un cartello leggiamo: "Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, Parrocchia di S. Bernardino di Villatico. Costruzione romanica ripresa nei secoli XV e XVI. Affreschi dei secoli XV e XVII: Cristo in Gloria fra gli Evangelisti e Profeti; i Santi Antonio, Agnese, Sebastiano; Ultima cena; Martirio di San Sebastiano; i Santi Rocco e Sebastiano (sec. XVII)". Ci sono anche altri due cartelli che parlano della chiesa in modo più dettagliato. Alla sinistra vediamo uno scorcio del lago. Una targa del Sentiero del Viandante invita a proseguire (m. 500).
Alla sinistra, oltre una recinzione vediamo una villetta e delle arnie; alla destra abbiamo un muretto di pietre a secco.
Superiamo una semicurva verso sinistra. In alto alla destra vediamo una casa con un muro di recinzione.

Continuiamo nel bosco. Vediamo un albero segato in modo da formare una rudimentale sedia.
Con una semicurva verso destra aggiriamo una piccola casa a due piani.
Alla sinistra, oltre un basso muretto coperto dal muschio, c'è un prato.
Subito dopo alla sinistra troviamo una vecchia stalla (m. 505).

In leggera salita ci immettiamo su di una stradina asfaltata. Un cartello informa che siamo a S. Rocco. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano diritto e dietro. Continuiamo diritto in leggera discesa.
Lasciamo a destra una vecchia stalla.
Siamo in un fitto bosco e percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia.
Continuiamo con una serpentina destra-sinistra ignorando una stradina che sale a destra (m. 500).
Alla destra vediamo il rudere di una stalla.

All'interno di una semicurva verso destra troviamo: una santella con la statua di una Madonna con Bambino e due tavoli con relative panche (m. 495).
Superiamo una semicurva verso sinistra all'esterno della quale c'è una roggetta per lo scolo dell'acqua. In basso a sinistra vediamo un rudere tra gli alberi.
Ignoriamo un sentiero che sale a destra accompagnato da una staccionata-corrimano (m. 485).
Presso una semicurva verso destra vediamo una casa azzurra, recintata da un muro, in alto alla destra. Alla sinistra, oltre gli alberi, riusciamo a scorgere il lago.

Rientriamo nel bosco e percorriamo una curva verso destra. Qui alla destra retrocede una stradina. I segnavia indicano con questa stradina: Loc. Monte Croci; 1A, Alpe Rossa, Alpe Temnasco, Monte Legnone; diritto seguendo la strada: 1A, Acqua la Fevra, Colico. Proseguiamo diritto (m. 480).
Subito dopo superiamo una semicurva verso sinistra.

Usciamo dal bosco. Presso un ampia curva verso sinistra un rivolo scende dalla destra ed entra nella piccola roggia che accompagna la strada (m. 475).
In alto alla destra vediamo una vigna e una baita.
All'esterno di un tornante destrorso molto ampio abbiamo una vecchia staccionata e una rete.
All'interno di un tornante sinistrorso molto ampio c'è una staccionata, oltre la quale vediamo una casa (m. 465).
Torniamo tra gli alberi. Alla destra vediamo alcune vecchie case e il Mulino dei Murgana del XVIII secolo che fu utilizzato fino al 1903. Un pannello ne racconta la storia (m. 460).

Subito dopo raggiungiamo un bivio con alcune paline che recano diversi segnavia.
Sulla prima palina: Acqua La Fevra m. 456; a destra: Rifugio Scoggione (con segnalazione se chiuso o aperto), sent. 1B, Alpe Prato, Alpe Scoggione, Monte Legnone; dietro: 1A, Alpe Rossa, Alpe Temnasco, Monte Legnone, Percorso del Torrenti, Chiesa di San Rocco a ore 0.25, Posallo - Inizio DOL a ore 0.40.
Sulla seconda palina: Torrente Inganna m. 452; diritto: Sentiero del Viandante, Torre Medievale a ore 0.40, Fontanedo - Sant'Elena a ore 1; alla destra: Anello di Fontanedo ore 1, Torre medievale a ore 0.20, Fontanedo - Sant'Elena a ore 0.40.
Sulla terza palina: a sinistra: Anello Sentiero dei Mulini, Villatico, Colico.
Infine c'è anche un cartello di legno che indica davanti: Robustello Osteria Tipica.
Proseguiamo diritto. Il Torrente Inganna passo sotto o anche sopra alla strada a seconda della portata; alla destra c'è un muro di protezione.

Subito percorriamo una curva verso destra e troviamo un bivio accanto alla "Vecchia Osteria Robustello". Qui ci sono altri segnavia che indicano: Robustello m 447; Sentiero del Viandante davanti e dietro; a destra: Anello di Fontanedo, Torre medievale a ore 0.20, Fontanedo - Sant'Elena a ore 0.40. Continuiamo diritto in discesa tra gli alberi.
Passiamo sopra una grata per lo scolo dell'acqua.
Alla sinistra vediamo una costruzione rotonda in cemento e il letto del torrente ben arginato. Percorriamo una semicurva verso destra (m. 430).

Rientriamo nel bosco.
Proseguiamo con gli alberi solo alla destra e ignoriamo una strada che si stacca alla sinistra (m. 415).
Alla sinistra c'è una rete. Davanti vediamo in lontananza le grandi antenne del Pian di Spagna.
Ignoriamo una stradina che si stacca all'esterno di una curva verso a destra (m. 395).
Con un tornante sinistrorso molto ampio aggiriamo due case recintate da una rete. Tre cerbiatte all'improvviso attraversano la strada e correndo spariscono tra gli alberi.
Accanto ad un cancello, una stradina sale a destra. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti e dietro (m. 370).
Ignoriamo una sterrata alla sinistra. Camminiamo tra due muretti; quello alla sinistra è sormontato da una siepe e quello alla destra da una rete.

Lasciamo a destra un casello dell'acquedotto (m. 355).
Superiamo due semicurve sinistra-destra attorniati da alcune case. Dietro vediamo il M. Legnone.

Arriviamo ad un incrocio dove apprendiamo di aver percorso Via Chiaro. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Lasciamo a sinistra Via Piazza-Gorla e giriamo a destra in Via Bonella (m. 330).
Continuiamo in leggera discesa. Presso una curva verso sinistra ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra e un altro che prosegue diritto. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano a sinistra e dietro. Proseguiamo verso sinistra, in discesa (m. 325).

Superiamo un breve tratto acciottolato. Alla sinistra c'è una santella con un affresco, raffigurante il volto della Madonna, sotto al quale c'è una fontana con vasca di pietra mentre alla destra c'è un lavatoio.
Passiamo su di una grata per lo scolo dell'acqua e continuiamo in leggera discesa su asfalto.
Ignoriamo una strada che, quasi in piano, si stacca alla sinistra. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti a dietro (m. 310).
Dopo pochi passi giriamo a destra.
Alla sinistra c'è un prato.

Via Bonella diventa Via al Chiarello e i segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti e dietro.
Dopo alcuni passi passiamo su di una grata e lasciamo a destra un casello dell'acquedotto. Continuiamo su sterrato con un prato alla sinistra e il bosco alla destra (m. 305).
Alla sinistra troviamo un casello dell'acquedotto recintato e passiamo su di una grata (m. 290).
Troviamo altre case. La strada torna ad essere asfaltata (m. 280).
Subito dopo alla sinistra si stacca Via al Bas mentre alla destra c'è una fontana con due cannelle e con vasca di pietra. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti e dietro (m. 275).
Continuiamo in discesa con un prato alla sinistra e il bosco alla destra.
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Alla destra c'è un casello dell'acquedotto.
Vediamo le paline di un metanodotto.

Percorriamo una semicurva verso sinistra, superiamo  una grata e sottopassiamo la S.S. 36 da destra verso sinistra.
Continuiamo quasi in piano e vediamo una targa del Sentiero del Viandante (m. 255).
Percorriamo una curva verso destra e proseguiamo in leggera discesa con un prato alla sinistra.

Dopo un'altra curva verso destra, quasi in piano ripassiamo sotto alla sola corsia in direzione sud della S.S. 36.
Percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo camminando tra le due corsie, naturalmente più in basso.
Ignoriamo una strada che si stacca in salita alla destra. I segnavia del Sentiero del Viandante indicano davanti e dietro.

Passiamo nuovamente sotto la corsia sud della S.S. 36, verso sinistra. Lasciamo a sinistra Via alla Fontana Vecchia che attraversa la fraz. Curcio e continuiamo diritto con Via Strada Granda come indicato da una targa del Sentiero del Viandante.
Camminiamo in lievissima discesa tra due cordoli in cemento; quello alla sinistra è sormontato da una rete. Da entrambi i lati della strada ci sono alcune case.
Continuiamo con prati e qualche casa alla sinistra; prati e alberi alla destra.

Raggiungiamo un incrocio dove i segnavia del Sentiero del Viandante indicano a destra e dietro. Lasciamo a sinistra Via la Stradeta e giriamo a destra in Via Biasett (m. 230).
In leggera salita superiamo una semicurva verso sinistra e ignoriamo una stradina che sale a destra.

Con una curva verso destra aggiriamo il B&B "Casa del Viandante" e ignoriamo una sterrata che prosegue diritto (m. 235).
Poco dopo, ad un bivio, i segnavia del Sentiero del Viandante indicano verso sinistra e dietro.
Con un tornante sinistrorso in leggera discesa, aggiriamo un casello della corrente recintato.
Troviamo subito un bivio dove i segnavia del Sentiero del Viandante indicano diritto e dietro. Ignoriamo pertanto una strada alla destra e continuiamo diritto con il fondo in cemento.
Camminiamo dapprima in leggera discesa e poco dopo quasi in piano, tra gli alberi. Dalla sinistra arriva il rumore del traffico sulla S.S. 36 (m. 230).

Terminato il bosco, alla destra troviamo una fontana con due vasche.
Proseguiamo su sterrato tra alcune case e recinzioni.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo con pochissima pendenza.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra e rientriamo nel bosco.

Ad un bivio teniamo la sinistra come indicato dal segnavia del Sentiero del Viandante. Percorriamo un tratto allo scoperto.
Rientriamo nel bosco e continuiamo con poca pendenza.
Alla destra c'è una costruzione in cemento e alla sinistra un masso (m. 240).
Proseguiamo accompagnati alla sinistra da una fila di pietre.
Troviamo un masso con un bollo bianco-rosso alla sinistra mentre alla destra ci sono un muretto coperto dal muschio e una targa del Sentiero del Viandante (m. 250).

Continuiamo con una parete di roccia alla destra (m. 265).
Proseguiamo su sentiero lastricato. Alla sinistra abbiamo una staccionata (m. 270).
Vediamo una targa del Sentiero del Viandante su di una roccetta alla destra. Alla sinistra un'apertura tra gli alberi consente una veduta su una zona industriale con vari capannoni (m. 275). Lasciamo il comune di Colico (LC) ed entriamo in quello di Piantedo (SO).
Su di una grande roccia bassa alla sinistra vediamo una targa del Sentiero del Viandante (m. 280).
Proseguiamo in leggera discesa, troviamo uno slargo e ignoriamo un sentiero che scende a sinistra. Continuiamo diritto quasi in piano.
Vediamo una targa del Sentiero del Viandante su di una parete rocciosa alla destra.
Continuiamo dapprima in lievissima salita; poco dopo in leggera discesa ignorando dei ripidi gradini di legno che salgono alla destra (m. 280).

Dopo pochi passi arriviamo ad un bivio dove, seguendo il segnavia del Sentiero del Viandante, lasciamo il sentiero che continua diritto e percorriamo un tornante verso sinistra in discesa.
Dopo un tornante destrorso proseguiamo in leggera discesa e dopo uno sinistrorso in discesa.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 265).
Alla sinistra troviamo una roccia liscia con una targa del Sentiero del Viandante.
In leggera discesa superiamo una curva verso sinistra e continuiamo in discesa (m. 255).
Proseguiamo con serpentine appena accennate.
In leggera discesa percorriamo una curva verso destra (m. 240).

Poco dopo usciamo dal bosco. Alla destra ci sono alberi e una tettoia attrezzata con tavoli, panche e un forno. Davanti abbiamo il Santuario di Santa Maria delle Grazie e del Suffragio in Valpozzo.
Dietro alla chiesa ci sono il campanile staccato dal corpo principale e il monumento ai Caduti (m. 230). Il Sentiero del Viandante ufficialmente termina qui.
Ora dobbiamo raggiungere la stazione ferroviaria più vicina, quella di Colico.

Alla destra della chiesa prendiamo una stradina, su ciottoli e sampietrini, all'inizio della quale due segnavia indicano il Cammino Mariano delle Alpi e il Cammino di San Colombano. Percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo in discesa con protezioni di ferro dipinte di verde alla sinistra.
Ignoriamo alla destra il sentiero Cà Lec.
Con le protezioni da entrambi i lati percorriamo un tornante destrorso.

Superiamo una stanga chiusa e raggiungiamo una cappellina contenente la statua di una Madonna con Bambino. I segnavia indicano dietro: Valpozzo. Con un tornante sinistrorso ci immettiamo su Via Colico e la seguiamo verso sinistra, quasi in piano, sul lato destro della strada dove c'è un marciapiedi protetto da una serie di "Ո". Alla sinistra della strada vediamo una fontana e una panca scavata nel tronco di un albero (m. 205).
Attraversiamo un parcheggio.
Troviamo alcune indicazioni tra le quali quella che indica diritto la superstrada per Lecco e Milano.
Vediamo un baitello recintato e dei prati sul lato sinistro della strada; alcune case e siepi alla destra.
Alla destra troviamo alcune paline del metanodotto.

Ignoriamo Via Tre Confini che si stacca alla destra. Qui ci troviamo nel punto di convergenza tra i comuni di Piantedo (SO), Gera Lario (CO) e Colico (LC).
Passiamo accanto al cartello che segnala l'inizio di Colico. Ora Via Colico diventa Via al Confine.
Alla destra vediamo un rudere.
Alla sinistra c'è la "Eden Guest House". Alla destra troviamo una cabina elettrica ed una del metano.
Superiamo una semicurva verso destra.
Alla destra c'è uno slargo sterrato mentre alla sinistra vediamo un laghetto e il ristorante-pizzeria "Fuentes al Laghetto".
Troviamo altri cartelli segnavia che indicano diritto il centro di Colico e l'Abbazia di Piona.

Passiamo sotto alla S.S. 36.
Continuiamo con prati e alberi alla sinistra mentre alla destra ci sono alcune ditte.
Alla sinistra vediamo una piazzola ecologica.
Lasciamo a destra Via Madriasco. Qui i cartelli stradali indicano: a destra per Lecco e Milano e diritto per il centro di Colico.
Poco dopo, sempre alla destra, ignoriamo anche Via Caronio.
Alla destra ci sono altre ditte.

Arriviamo all'incrocio con Via la Croce. Continuando diritto, dopo trecento metri, andremmo a sbucare sulla S.P.72 seguendo la quale si raggiunge la stazione. Poiché preferiamo evitare di camminare a lato di una strada trafficata, decidiamo di utilizzare un percorso alternativo utilizzando strade e stradine più tranquille. Pertanto giriamo a sinistra (m. 220).
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Camminiamo tra prati e case. Davanti verso sinistra vediamo il M. Legnone.
Giunti allo stop giriamo a destra in Via la Stradeta.
Alla sinistra ci sono delle case; alla destra solo prati.
Allo stop ci immettiamo su Via alla Chiesa che arriva dalla sinistra e proseguiamo diritto.
Troviamo il cimitero alla destra e due parcheggi, uno per lato.
Proseguiamo tra case e recinzioni.
Ignoriamo alla sinistra dapprima Via Portone e poco dopo Via Palerma Vecchia.

Ora, sia girando a destra in Via Stallone che continuando diritto con Via al Boscone finiremmo sulla provinciale, pertanto giriamo a sinistra in Via Deserto, in leggera salita.
Lasciamo a destra una cabina elettrica.
Percorriamo una curva verso destra (m. 250).
Alla sinistra c'è la Chiesa della Madonna di Lourdes e alla destra Via La Madoneta. Proseguiamo diritto (m. 260).
Continuiamo quasi in piano. Alla destra, in alcuni punti, vediamo uno scorcio del Lario.
Ignoriamo Via La Fabbrica che si stacca alla destra. Alla sinistra ci sono dei prati e una veduta del M. Legnone.

Attraversiamo il Torrente Inganna su di un ponte (m. 265).
Presso una semicurva verso sinistra lasciamo a destra Via al Guado (che potremmo anche utilizzare) e continuiamo diritto con Via Campione.
Alla destra troviamo una fontana con tre vasche. Un cartello avverte che l'acqua non è potabile.

Giriamo a destra in Via Baronia e proseguiamo in discesa.
Troviamo Via al Guado che arriva dalla destra e poco dopo ignoriamo Vicolo Traverso alla sinistra (m. 240).
Ad un incrocio, con Via Famiglia Cornello alla sinistra e Via Inganna alla destra, proseguiamo diritto.
Percorriamo una curva verso sinistra.
Poco dopo Via Baronia riceve Via al Bacco che arriva dalla sinistra (m. 220).
Raggiungiamo la S.P. 72, la attraversiamo sulle strisce pedonali e ci troviamo in Piazza Roma davanti alla stazione ferroviaria di Colico (m. 215).

Prendiamo il treno delle 16.37 che in 17 minuti ci riporta a Dervio (stazioni intermedie: Piona e Dorio). Costo Euro 1.80 (anziani over 60 donne e over 65 uomini Euro 1.40).
Clicca qui per scaricare il PDF con l'orario ferroviario (poi guarda le ultime pagine).

ALTRE METE STACCANDOSI DAL SENTIERO DEL VIANDANTE:
  • al Monte Piazzo
  • alla Madonna di Bondo
  • al Monte Bedolesso
  • a Sommafiume
  • alle Fortificazioni di Artesso
  • al Rifugio Roccoli Lorla
  • al Forte Montecchio - Lusardi
  • all'Alpe Rossa e all'Alpe Temnasco
  • al Rifugio Scoggione
  • alla Torre medievale di Fontanedo
  • alla Chiesa di S. Elena
Dati Sentiero del Viandante. Tappa Dervio - Colico.

Dislivello:
m. 795 -795
Distanza:
km. 19.5
Tempo impiegato:
ore 5.40
Difficoltà:
escursionistica
Carta Kompass:
91 D1-2-3
Coordinate Geo:
Dervio
Stazione
ferroviaria
46°04'39.60"N
9°18'22.35"E
-
Colico
Stazione
ferroviaria
46°08'16.50"N
9°22'31.30"E
Data escursione
maggio 2022
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il: 08/05/2022
La stazione di Dervio Il parcheggio della stazione Fontana con affresco Tra i vicoli della Frazione Castello a Dervio La Torre di Orezia La Chiesa di San Leonardo Il lavatoio poco dopo il Castello di Dervio Vista sul Lario Veduta dal ponte sopra la condotta che scende alla Centrale Bonomi Arriviamo a Corenno Plinio Il Castello di Corenno Il Castello di Corenno La Chiesa di San Tommaso di Canterbury Uno dei vicoli del borgo Alcune case di Corenno Plinio Il molo Uno scorcio di Corenno vicino al lago Il Lario da Corenno Una cappellina tra Corenno e Dorio Panorama Il guado del Torrente Valle dei Mulini La Chiesa di San Giorgio in Mandonico Attraversiamo il vecchio borgo di Mandonico  "El Crott" Santella con affresco raffigurante la Madonna con Bambino Un tratto di sentiero Vista su Dorio Altro punto panoramico La Cappella di San Rocco La Cappella di San Rocco Panorama verso il Bregagno e verso la parte alta del Lario Il Rifugio del Gruppo Volontari Antincendi Boschivi di Dorio Panorama verso il Gruppo del Sasso Manduino Vista sul Laghetto di Piona Baitello Perdonasco Il ponticello prima di Sparesèe Fontana Attraversiamo Sparesèe La Chiesetta Curiosa finestra sopra alla siepe Bivio a Posallo Il guado del Torrente Perlino La Chiesa di S. Rocco a Villatico Veduta sul lago da S. Rocco Santella Il guado del Torrente Inganna Vecchia Osteria a Robustello Affresco Il Santuario Madonna di Valpozzo nel Comune di Piatedo Il Santuario Madonna di Valpozzo nel Comune di Piatedo Il campanile La stazione di Colico Al termine di ogni tappa prendiamo il treno per tornare indietro

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