Baita Vinargino

La Baita Alpina Vinargino è situata sul versante sud-occidentale del Monte Barro.
E' stata ricavata da un rustico in cattive condizioni dagli Alpini di Valmadrera che ogni anno vi festeggiano la festa del loro gruppo nella quarta domenica di maggio.
La Baita è aperta tutte le domeniche da maggio a settembre.

Primo itinerario: dal Piazzale Cappello degli Alpini in discesa

Percorrendo la statale 36 in direzione Lecco, arriviamo fino all'uscita di Civate (km 44.4).
Continuiamo in parallelo sul vecchio tracciato della statale che ora è diventata la provinciale 639.
Alla prima rotonda proseguiamo diritto.
Un centinaio di metri più avanti usciamo a destra.
Dopo un'altra rotonda continuiamo diritto con la provinciale 51 per circa 300 metri.
Giriamo a sinistra in Via Verdi, superiamo un passaggio a livello e arriviamo a Sala al Barro.
Ad una rotonda con tre cipressi proseguiamo diritto.
Superiamo un semaforo.
Quando di fronte troviamo un cartello di divieto si accesso, giriamo a destra in Via Busa.
Allo stop giriamo a sinistra in Via Staurenghi.
Lasciamo a sinistra la strada che passando dalla località Solaro riporta sulla ss 36 (che potremmo percorrere al ritorno).
Continuiamo con Via Como e arriviamo a Galbiate.
Passiamo in una strettoia a senso unico alternato regolato da un semaforo. Dopo Piazza Panzeri proseguiamo diritto con Via Cavour.
La strettoia termina in Piazza Angela Crippa dove giriamo a sinistra in Via Monte Barro.
Dalla destra arriva Via Unità d'Italia; le due strade si uniscono e diventano Via Balassi.
Più avanti la strada si restringe e sale con vari tornanti.
Presso un tornante destrorso lasciamo a sinistra la deviazione per Moia.
Arriviamo a Fogliaro.
Presso un tornante destrorso lasciamo a sinistra la strada per le Località Novella e San Materno.
In Località Fornaci (parcheggio) la strada, nei giorni festivi dal 1° Maggio al 30 Settembre, diventa vietata al traffico dei mezzi a motore.
Continuando raggiungiamo il Piazzale Cappello degli Alpini (m. 640) dal quale si gode di una bella vista sui laghetti sottostanti.

Prendiamo una stradina acciottolata che inizia in discesa tra il monumento al Cappello degli Alpini e una bacheca con due cartelloni che parlano del "Parco Archeologico dei Piani di Barra" e mostrano una cartina della zona. Alcuni segnavia indicano
- davanti con il sentiero 301: Parco Archeologico a ore 0.05, Cascina Novella a ore 0.20, Galbiate a ore 0.40;
- dietro verso destra con il sentiero 301: Culcinera a ore 0.10, Sasso della Vecchia a ore 0.35, Baita Pian Sciresa a ore 0.55;
- dietro con il sentiero 307: Torri Gote a ore 0.25, Roccolo di Costa Perla a ore 0.35, Galbiate a ore 1.05.
All'inizio della stradina vediamo la scritta "ANA 1991" realizzata con sassolini bianchi su fondo in cemento.

Alla destra troviamo un cartellone, che parla del Monte Barro e delle norme di comportamento all'interno del Sito Archeologico. Alla sinistra inizia una staccionata. Superiamo la prima di una serie di griglie per lo scolo dell'acqua che troveremo nel successivo tratto. In leggera discesa percorriamo una semicurva verso destra a metà della quale la stradina diventa sterrata.
La stradina prosegue in discesa coperta da due strisce di cemento in corrispondenza del passaggio delle ruote. Alla destra inizia un basso muretto.
Superiamo un'ampia semicurva verso destra.
Al termine della staccionata e del muretto continuiamo quasi in piano su sterrato ignorando un sentiero che sale a destra e un altro in leggera discesa alla sinistra.

Alla destra ci sono due pannelli con un altrettanti cartelloni intitolati: "I muri a secco: strutture essenziali per l'agricoltura di montagna" e "Echi di racconti orali". Più lontano c'è un zona con resti archeologici. Ci sono anche due bacheche con cartelloni, intitolati "Il Grande Edificio" e "Il Parco Archeologico dei Piani di Barra", davanti alle quali cinque panche di legno sono state sistemante a semicerchio (m. 610).
Continuiamo in leggera discesa.

Al termine di un'ampia semicurva verso sinistra prendiamo un largo sentiero che scende verso destra.
Ad un bivio continuiamo in discesa verso destra.
Percorriamo una curva verso sinistra e un semicurva verso destra.

Raggiungiamo un prato (m. 605). Alla sinistra ci sono due cartelloni intitolati: "Lo stagno di Pra Puzzett" e "Pràa Pozzetto: cava di pietra per gli edifici". Alla destra, dopo una fontana con vasca scavata in una pietra, c'è lo stagno, lungo e stretto.
Costeggiamo lo stagno quasi in piano e continuiamo diritto in leggera salita.
Alla sinistra troviamo gli scavi archeologici che hanno portato alla luce l'edificio VII. Un cartello spiega che nelle vicinanze ci sono anche gli edifici VIII e IX ma solo il primo è stato completamente scavato.

Con pochi passi in salita raggiungiamo alcuni segnavia che indicano
- diritto con il sentiero 306: Scalogia a ore 0.05, Pian Sciresa a ore 0.40, Malgrate a ore 0.50;
- diritto e successivamente a sinistra con il sentiero 311: Palestra di Roccia a ore 0.25, Camporeso a ore 0.35, Sala al Barro a ore 1;
- dietro con il sentiero 307: Baita Alpini a ore 0.10, Roccolo di Costa Perla a ore 0.45, Galbiate a ore 1.15.
Passando nell'apertura di una staccionata, proseguiamo diritto in leggera discesa ed entriamo nel bosco (m. 610).
Il sentiero si divide solo per aggirare due alberi e si ricompone.
Percorriamo pochi passi quasi in piano.
Continuiamo in leggera discesa camminando su delle rocce affioranti.
Superiamo una semicurva verso sinistra e un breve tratto in discesa (m. 600).

Alla sinistra tra gli alberi cominciamo a vedere dall'alto la Baita degli Alpini in Loc. Vinargino.
In leggera discesa passiamo tra due massi (m. 595).
Superiamo tre semicurve sx-dx-sx (m. 590).
Percorriamo un tratto quasi in piano.

In leggera discesa raggiungiamo un incrocio al quale confluiscono cinque sentieri (m. 580). I segnavia indicano
- dietro con il sentiero 306/311: Parco Archeologico a ore 0.05;
- dietro-destra in salita con il sentiero 309: Culcinera a ore 0.15, Eremo Monte Barro a ore 0.25, Vetta a ore 1;
- a destra in discesa con il sentiero 306: Bosco del Faè a ore 0.15, Pian Sciresa a ore 0.35, Malgrate a ore 0.45, Cippo Alpini;
- diritto: non ci sono indicazioni;
- a sinistra in discesa con il sentiero 311: Palestra di Roccia a ore 0.20, Camporeso a ore 0.30, Sala al Barro a ore 0.55.
Scendiamo verso sinistra agevolati dalla presenza di una trentina di gradini di legno.
Verso il quindicesimo gradino alla destra inizia una staccionata/corrimano (m. 575).
Poco dopo, alla destra troviamo la Baita degli Alpini in Loc. Vinargino (m. 565).

Tempo impiegato: ore 0.20 - Dislivello: m. +5 -80
Data escursione: febbraio 2020

Secondo itinerario: da Sala al Barro (segnavia 311)

Percorrendo la statale 36 in direzione Lecco, arriviamo fino all'uscita di Civate (km 44.4).
Continuiamo in parallelo sul vecchio tracciato della statale che ora è diventata la provinciale 639.
Alla prima rotonda proseguiamo diritto.
Un centinaio di metri più avanti usciamo a destra.
Dopo un'altra rotonda continuiamo diritto con la provinciale 51 per circa 300 metri.
Giriamo a sinistra in Via Verdi, superiamo un passaggio a livello e arriviamo a Sala al Barro.
Ad una rotonda con tre cipressi proseguiamo diritto.
Al semaforo giriamo a sinistra in Via Felice Cavallotti.
In salita raggiungiamo una rotonda dove proseguiamo verso destra con Via Solaro (bisogna effettuare un intero giro attorno alla rotonda).
Dopo circa 200 metri giriamo a sinistra in Via del Marè (santella all'inizio) e lasciamo la macchina nel parcheggio alla sinistra della strada (m. 300).

Ci incamminiamo in leggera salita seguendo la strada asfaltata.
Presso un tornante sinistrorso troviamo altri parcheggi (m. 310). Alla destra si stacca il sentiero 311 che dobbiamo percorrere. I segnavia indicano con il sentiero: Camporeso a ore 0.15, Vinargino a ore 0.45, Parco Archeologico a ore 0.55; dietro: stazione F.S. di Sala al Barro a ore 0.15.
Saliamo alcuni gradini.
Subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con un sentiero in leggera salita. Alla destra ci sono una recinzione e una siepe.
Al termine della recinzione proseguiamo tra due muretti di pietre.

Subito dopo troviamo un bivio e andiamo a destra (m. 320). (Comunque anche l'altro sentiero che prosegue diritto più avanti rientra nel percorso principale).
Continuiamo in salita seguendo una recinzione e lasciando a destra un cancello di ferro verde.
Poco dopo troviamo un altro cancello più piccolo del precedente.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra.

Ci immettiamo su di una strada (m. 340). I segnavia indicano, verso sinistra con il percorso 311: Camporeso a ore 0.15, Vinargino a ore 0.45, Parco Archeologico a ore 0.55 [in realtà il segnavia indica erroneamente 0.25]; dietro con il sentiero 311: Sala al Barro a ore 0.05, stazione F.S. Sala a ore 0.20; diritto: Galbiate a ore 0.25. Prendiamo la strada con il fondo in cemento in salita verso sinistra.
Superiamo una semicurva verso destra, seguita con minore pendenza da una verso sinistra.
Continuiamo quasi in piano. Attorno alla strada ci sono dei rovi.
Ignoriamo un largo sentiero che si stacca alla destra.
Proseguiamo con pochissima pendenza. Alla sinistra, tra gli alberi, riusciamo a scorgere il Lago di Annone.
Quasi in piano percorriamo due curve, entrambe verso destra.

Dalla sinistra rientra l'altro sentiero (m. 345).
Alla sinistra una stanga verde chiude l'accesso alla stradina che entra in una proprietà privata all'interno della quale vediamo una cascina.
Continuiamo con poca pendenza. Alla sinistra abbiamo la recinzione della cascina mentre alla destra c'è un basso muretto.
Passiamo dietro alla cascina (m. 355).

Proseguiamo in leggera discesa con vista sul Lago di Annone alla sinistra e con un bosco dall'altro lato.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 350).
Alla sinistra, oltre la recinzione, vediamo un garage-magazzino.
Continuiamo in leggera salita.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra molto ampia lasciando a sinistra un palastro di pietra e cemento (m. 355).
Alla sinistra, poco più in basso, ci sono dei giovani ulivi. In lontananza, verso sinistra vediamo il Cornizzolo, il M. Rai e i Corni di Canzo; in alto a destra vediamo l'Eremo.

Con poca pendenza raggiungiamo una vecchia cascina in cattive condizioni, preceduta da una grande vasca abbeveratoio in cemento. L'acqua che esce dalla vasca attraversa il percorso ma una passerella di legno permette di attraversarla senza bagnarsi (m. 365). I segnavia indicano diritto: Camporeso a ore 0.10, Vinargino a ore 0.40, Parco Archeologico a ore 0.50; dietro con il sentiero 311: Sala al Barro a ore 0.10, stazione F.S. Sala a ore 0.25. Continuiamo diritto in salita con un sentiero che costeggia la cascina.
Giunti in fondo, saliamo alcuni gradini e percorriamo due curve destra-sinistra (m. 370).
Riprendiamo la sterrata con la quale subito effettuiamo un tornante destrorso in leggera salita ignorando un sentiero che prosegue diritto (m. 375).
Alla sinistra ci sono un muro a secco e il bosco; alla destra un muretto scende a rinforzo della sterrata.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 385) e una verso sinistra (m. 395).

I segnavia indicano, con un sentiero che si stacca alla sinistra, alcune vie di arrampicata: l'Oasi, le Rovine, Placconata, Anfiteatro, Black Macigno, l'Isola dei Famosi. Continuiamo diritto in salita. Alla destra vediamo dei prati coltivati (m. 400).
Proseguiamo con poca pendenza. Alla sinistra abbiamo un muro di pietre.

Lasciamo la sterrata, che prosegue con due curve destra-sinistra verso Camporeso, e continuiamo verso sinistra con il sentiero 311. I segnavia indicano, diritto: Camporeso - Museo Etnografico a ore 0.05; a sinistra: Palestra di Roccia a ore 0.10, Vinargino a ore 0.35, Parco Archeologico a ore 0.45 e inoltre le Vie di arrampicata: Quattro Tracce, l'Orecchia, Cinque Scorpioni, Muro Giallo; dietro altre vie di arrampicata: l'Oasi, le Rovine, Placconata, Anfiteatro, Black Macigno, l'Isola dei Famosi. Ci sono anche un tavolo di legno con relative panche e una bacheca con tettuccio sulla quale vediamo due cartelloni; uno parla della Falesia di Galbiate e l'altro mostra una cartina della zona (m. 415).
Percorriamo un tratto con poca pendenza e continuiamo quasi in piano (m. 420).
Troviamo un tronco raso terra che fa da rinforzo al sentiero e un masso che forma un gradino in discesa.
Poco dopo riprendiamo a salire.
Due tronchi formano altrettanti gradini.
Continuiamo quasi in piano (m. 425).
Superiamo un breve tratto in leggera salita e un breve tratto quasi in piano.
Proseguiamo in salita verso la falesia.
Superiamo una serpentina destra-sinistra.

Arrivati ai piedi della verticale parete troviamo un bivio. I segnavia indicano le varie vie di arrampicata, a sinistra:  l'Oasi, le Rovine, Placconata, Anfiteatro, Black Macigno, l'Isola dei Famosi; a destra: l'Orecchia, Cinque Scorpioni, Muro Giallo. Andiamo a destra come indicato da una freccia rossa (m. 440).
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso ignorando un altro sentiero che continua diritto.

Saliamo ripidamente alcuni rudimentali gradini. Alla sinistra ci sono delle protezioni di ferro dipinte di verde.
Presso un tornante destrorso le protezioni terminano (m. 460).
Dopo un breve tratto con minore pendenza, superiamo un tornante sinistrorso.
Continuiamo con ripidi gradini e con le protezioni alla sinistra.

Quasi in piano effettuiamo un tornante destrorso protetto a valle. L'assenza di alberi in questo punto consente una bella veduta panoramica sul sottostante Lago di Annone (m. 470).
Terminate le protezioni continuiamo con alberi alla sinistra, rocce e alberelli alla destra.
Riprendiamo a salire.
Presso un tornante destrorso ignoriamo una traccia che prosegue diritto e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 490).
Ora saliamo ripidamente con alcune serpentine: sx-dx-sx-dx.
Percorriamo un tratto con poca pendenza che termina presso una curva verso sinistra (m. 500).
Torniamo a salire ripidamente con altre serpentine: sx-dx-sx.
Dopo una curva verso destra la pendenza diminuisce un poco (m. 515).
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 525).
Superiamo una semicurva verso sinistra seguita da una curva verso destra (m. 530).
Continuiamo con due curve verso sinistra.

Il sentiero si divide (m. 540). I segnavia indicano, diritto con il sentiero 311: Vinargino a ore 0.15, Parco Archeologico a ore 0.25; dietro con il sentiero 311: Palestra di Roccia a ore 0.10, Camporeso a ore 0.20, Sala al Barro a ore 0.45. Il sentiero alla destra (segnalato solo dalle targhette del Trofeo Mazzoleni) conduce direttamente al Parco Archeologico. Continuiamo diritto con il sentiero 311.
Saliamo tre gradini di legno.
Presso una semicurva verso sinistra troviamo una rete metallica che cinge un'area alla destra. Un'altra rete inizia alla sinistra del sentiero che prosegue in discesa tra alberelli (m. 545).
Al termine della discesa giriamo a destra (m. 535).

Continuiamo quasi in piano con protezioni alla sinistra e pareti rocciose alla destra. Il sentiero è diventato una stradina sterrata.
Poco dopo percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia.
Molto bello il panorama che comprende, in basso: Valmadrera, il Lago di Annone e il Lago di Pusiano; più in alto: il complesso benedettino di S. Pietro, il Rifugio Consiglieri e il Cornizzolo; spostandoci un poco verso destra vediamo il Monte Rai mentre ancora un poco più a destra c'è il terrazzo naturale di San Tomaso sormontato dai Corni di Canzo.
Superiamo una semicurva verso destra. Notiamo che ci troviamo sopra alle due gallerie parallele della SS 36 che attraversano il Monte Barro. In basso vediamo un grande parcheggio, accessibile al pubblico solo nei festivi, dal quale sale una sterrata che conduce fino alla Baita Vinargino.

Poco dopo ci immettiamo su questa sterrata nel punto in cui effettua un tornante sinistrorso. I segnavia indicano con il sentiero 311, dietro: Palestra di Roccia a ore 0.15, Camporeso a ore 0.25, Sala al Barro a ore 0.50; diritto in salita: Vinargino Baita Alpina a ore 0.10, Parco Archeologico a ore 0.25.
In leggera salita rientriamo nel bosco.
Percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 540).

Presso una semicurva verso sinistra ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra in leggera salita e continuiamo diritto quasi in piano.
Con pendenza minima arriviamo a una semicurva verso sinistra.
Dopo un breve tratto in leggera discesa proseguiamo in leggera salita.
Superiamo una semicurva verso destra. Davanti cominciamo a vedere la baita (m. 555).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano, continuiamo con poca pendenza e raggiungiamo la Baita Alpina Vinargino (m. 565).

Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. 280 -15
Data escursione: febbraio 2020

Escursioni partendo dal Rifugio:


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