Rifugio Rododendro

Il Rifugio Rododendro è situato in località Campelli, a monte di Cedrasco, in Val Cervia. E' l'ultimo edificio in alto a sinistra prima del bosco, preceduto da una chiesetta, ed è stato inaugurato nell'agosto 2014.
Al piano terra c'è un portico con tre tavoli e panchine, lavandino, forno a legna. Oltre il portico si entra in un locale dove troviamo una cucina completa con forno, fornello, lavandino, vari armadietti ecc., stufa a legna, tavolo con panche e sedie. Da qui, una porta conduce nel bagno ed un'altra nel ripostiglio-cantina. Al piano superiore, oltre ad un altro bagno, ci sono due camere con complessivi 10 posti letto su brande a castello completi di materassi, cuscini e coperte. Luce elettrica. Acqua sia all'esterno (chiusa d'inverno) che all'interno.
L'edificio di proprietà del comune è affidato in gestione al Gruppo Alpini di Cedrasco. Chi fosse interessato ad utilizzarlo, per informazioni, per prenotarlo e per ritirare le chiavi deve rivolgersi al Gruppo Alpini (tel.: 0342 563567).
Il panorama ci mostra il versante retico della Valtellina e in particolare il Disgrazia e i Corni Bruciati. Spostandoci un poco verso le altre case dell'alpeggio è possibile vedere anche il Pizzo Scalino.
Ricordo che la Val Cervia, nel periodo invernale, è quasi completamente in ombra.

Primo itinerario: in auto fin nei pressi

Lasciamo la SS 38 al km 27.2, all'altezza della stazione ferroviaria di S. Pietro Berbenno, che troviamo alla destra, e giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Colorina e Fusine.
Ad una rotonda andiamo a sinistra e poi, con un cavalcavia, scavalchiamo la SS 38.
Percorriamo Via alla Stazione. Superato il ponte sull'Adda, con la SP 16 arriviamo a Fusine.
Proseguiamo verso Cedrasco. All'inizio del paese (km. 12 della SP 16) giriamo a destra in Via Roma.
In fondo al rettilineo che costeggia il Torrente Cervio possiamo parcheggiare (se dobbiamo salire a piedi) accanto ad un ponte ad arco (m. 310).
Giriamo a sinistra (volgendo le spalle al ponte) e poco dopo a destra, sempre seguendo Via Roma. Un cartello indica la Val Cervia.
Più avanti giriamo a sinistra (fontana con panche alla destra).
Poco dopo arriviamo al punto in cui inizia la strada agro-silvo-pastorale Campelli-Arale lunga nove chilometri. Alcuni cartelli indicano il divieto di transito ai veicoli non autorizzati e a quelli con peso superiore a t. 10.
La strada è percorribile in auto pagando il pedaggio di € 3 valevole per una giornata. Il ticket da esporre sul cruscotto è acquistabile presso il Comune di Cedrasco, i negozi e i bar del paese e presso il Bar Libera di San Pietro Berbenno (Via Fontane 8) che è aperto dalle ore 6 del mattino.

Salendo troviamo varie deviazioni tutte ben segnalate:
- km. 0.0 inizio del tratto soggetto a pedaggio
- km. 0.9 inizio della mulattiera presso il secondo tornante sinistrorso (quarto complessivo). I segnavia indicano: Foppe a ore 0.10, Campelli a ore 2.15, Arale a ore 3.00/3.15
- km. 1.5 sentiero per Nigoletti a ore 0.40
- km. 3.7 cartello giallo Selvacce (m. 735) e segnavia sentiero per Campelli, F.le Nigoletti a ore 0.10, Cedrasco a ore 1
- km. 4.3 cartello giallo Foppe (m. 865) - incrocio mulattiera; segnavia sentiero destra: Campelli a ore 1.05, Arale a ore 2; sinistra: Cedrasco a ore 1.10.
- km. 5.3 cartello giallo Fienile Bratta (m. 1200) a 10 minuti
- km. 6.0 cartello giallo Bugli (m. 1062) a 15 minuti
- km. 6.5 cartello giallo Dosso (m. 1120)
- km. 7.2 cartello giallo Quatei (m. 1190) a 5 minuti
- km. 7.5 cartello giallo Campelli (m. 1220)

Lasciamo la macchina al tornante destrorso (m. 1210) dove il cartello giallo segnala la sterrata che prosegue diritto per Campelli.
Ci incamminiamo in leggera salita attorniati da alberi.
Più avanti, in alto a destra vediamo una casa raggiungibile con una stradina.
Quasi in piano raggiungiamo il primo gruppo delle case di Campelli (m. 1220).

Superato un tornante destrorso, troviamo il percorso descritto nel secondo itinerario che sale dalla sinistra. Alla destra c'è una fontana con una grande vasca.
Continuiamo in salita con il fondo in cemento.
Percorriamo un ampio tornante destrorso. Vediamo alcune case isolate.
Dopo una curva a sinistra, ignoriamo una stradina che alla sinistra si dirige verso una casa.
Continuiamo in un bosco.
Presso un tornante destrorso trascuriamo un sentiero che prosegue diritto.
All'uscita dal bosco, con poca pendenza, percorriamo una curva a sinistra (m. 1245).
La stradina diventa acciottolata. Attorno ci sono dei prati.
Torniamo a salire. Alla destra c'è una casa le cui pareti esterne e i dintorni sono sono stati abbelliti dell'artista che vi abita. Un cartello ci da il benvenuto.
Continuiamo diritto verso altre case.

Alla sinistra, racchiusa in una recinzione, troviamo una chiesetta preceduta da un portico dove ci sono alcune panche e sedili di legno. La cappella contiene un altare e la statua della Madonna Salus Infirmorum, Rifugium Peccatorum. Alla destra c'è il monumento agli alpini. Il solito cartello giallo informa: Chiesetta dei Campelli (m. 1265). I segnavia indicano davanti: Arale a ore 1-1.10; dietro: Foppe a ore 1, Cedrasco a ore 2.10.
Subito dopo, sempre alla sinistra, in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla chiesetta, c'è il rifugio.

Tempo impiegato: ore 0.10 - Dislivello: m. 60
Data escursione: settembre 2016

Secondo itinerario: da Cedrasco con la mulattiera

Come descritto nel precedente itinerario arriviamo a Cedrasco a lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio alla sinistra del ponte ad arco sul Torrente Cervio (m. 310).
Ci incamminiamo quasi in piano seguendo Via Roma, volgendo le spalle al ponte.
Dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano a destra: Val Cervia, Campelli a ore 2.40, Arale a ore 3.30/3.45, Fienile Nigoletti a ore 1.20. Giriamo pertanto a destra, sempre seguendo Via Roma, che ora sale con poca pendenza e con il fondo di sanpietrini.
Tra le case del paese troviamo alla destra una fontana in cemento ed una panchina. Qui la strada gira a sinistra. Il fondo è in cemento.

Poco dopo, Via Roma diventa la strada agro-silvo-pastorale Campelli-Arale, lunga nove chilometri. La dobbiamo seguire per altri 900 metri prima di trovare la partenza della mulattiera. Alcuni cartelli indicano il divieto di transito ai veicoli non autorizzati e a quelli con peso superiore a t. 10.
Attraversiamo una grata per lo scolo dell'acqua e proseguiamo in salita. Alla sinistra troviamo dapprima una rete metallica oltre la quale vediamo delle case e poi delle protezioni dipinte di verde; alla destra c'è il bosco (m. 325).
Poi entriamo nel bosco formato in prevalenza da castagni.

Percorriamo un tornante destrorso all'esterno del quale c'è un muro coperto dal muschio (m. 335).
Poco dopo il muro si interrompe, dove scende ripidamente un torrente, e poi prosegue.

Accompagnati da protezioni dipinte di verde alla destra, arriviamo ad un tornante sinistrorso (m. 350).
Alla destra troviamo una costruzione in pietra recintata con un muretto sormontato da una rete metallica mentre alla sinistra, sul lato a valle, ci sono le protezioni dipinte di verde (m. 360).
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate.
Alla destra troviamo il letto asciutto di un piccolo corso d'acqua che scende ripidamente (m. 375).
Troviamo poi, sempre alla destra, un muretto lungo non più di quattro metri.
La strada torna ad essere asfaltata (m. 400).
Alla destra ci sono delle protezioni in pietra nel punto in cui precipita dall'alto un torrente che troviamo in secca.
Passiamo sotto a tre cavi.

Con delle protezioni alla sinistra percorriamo un tornante destrorso (m. 410).
Ripassiamo sotto ai tre cavi.
Alla sinistra troviamo un piccolo muretto come protezione verso un torrente che precipita e che troviamo privo di acqua.
Poco dopo, un cartello bianco-verde su di un muro alla sinistra informa che alcuni lavori lungo la strada sono stati effettuati con il contributo europeo.

Accompagnati dalle protezioni sul lato destro della strada, arriviamo al tornante sinistrorso dove prendiamo la mulattiera che continua diritto (m. 435). I segnavia indicano seguendo la strada: Sentiero per Fienile Nigoletti a ore 1; con la mulattiera: Foppe a ore 0.10, Campelli a ore 2.15, Arale a ore 3.00/3.15.
Passiamo su di una grata per lo scolo dell'acqua e, dopo pochi passi su cemento, continuiamo con una mulattiera tra i castagni.

Attraversiamo un ponticello. Troviamo un bollo rosso su di una pietra e una vecchia protezione in ferro alla destra (m. 445).
Superiamo due serpentine sinistra-destra.
Alla sinistra troviamo una grata e una grande vasca in cemento mentre alla destra ci sono quattro paletti di ferro che reggono due cavi (m. 450).
Dopo la vasca, alla sinistra ci accompagna una roggetta in cemento.
Continuiamo in modo abbastanza ripido.

Lasciamo a sinistra un'altra costruzione e vediamo un bollo bianco-rosso sul muricciolo in cemento della roggetta.
Per un tratto alla sinistra c'è un muro.
Con poca pendenza percorriamo un'ampia curva a destra e proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 485).
Di tanto in tanto vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra.

Lasciando a sinistra delle robuste protezioni para massi, percorriamo due tornanti sinistra-destra tagliabili con una scorciatoia alla destra (m. 500).
La pendenza diminuisce un poco.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 515) ed uno destrorso (m. 525).
Il successivo tornante sinistrorso è tagliabile con una ripidissima scorciatoia (m. 545).
Prima di un tornante destrorso vediamo i bolli su di una pietra (m. 555).

All'inizio di un tornante sinistrorso, lasciamo a destra un masso coperto dal muschio e con un bollo bianco-rosso. Alla destra sentiamo scorrere un torrente tra gli alberi ma non riusciamo a vederlo (m. 565).
Dopo un tratto abbastanza ripido, la pendenza diminuisce un poco.
Troviamo una grossa pietra nella parte destra della mulattiera (m. 575).
Poco dopo superiamo un tornante destrorso.
Presso un tornante sinistrorso molto ampio sentiamo ancora il torrente che scorre in basso a destra (m. 585).
Ai lati della mulattiera ci sono alcune grosse pietre.
Vediamo un bollo bianco rosso dipinto su di una piccola lastra di pietra infissa di taglio nel terreno.

Percorriamo una curva a sinistra e torniamo a salire in modo abbastanza ripido (m. 595).
Superiamo un tornante destrorso (m. 615).
Sentiamo nuovamente il rumore del torrente che proviene da destra in basso. Continuiamo con uno zig-zag sinistra-destra. Attorno alla mulattiera ci sono delle grosse pietre.
Alla sinistra troviamo un albero con un incavo tra le radici e subito percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 625).
La pendenza diminuisce un poco.
Percorriamo un'ampia curva a sinistra tagliata da una scorciatoia, seguita da un'ampia curva a destra (m. 640).
Lasciamo a sinistra un canalino artificiale.

Dopo una curva a sinistra ci immettiamo sulla strada. Un segnavia ricurvo bianco rosso invita a seguire l'asfalto verso destra, in leggera salita (m. 665).
Superiamo un tornante sinistrorso dove troviamo un piccolo slargo e le protezioni dipinte di verde sul lato a valle.
Circa venti metri più avanti, prendiamo un sentiero che si stacca alla destra, segnalato da un altro segnavia ricurvo bianco rosso (m. 680).

Dopo alcuni passi il sentiero diventa una mulattiera e prosegue in salita.
Troviamo un masso alla sinistra (m. 690).
Accompagnati alla destra da un muretto formato da un masso seguito da varie pietre, arriviamo ad un tornante sinistrorso. In basso alla destra c'è una profonda gola nella quale sentiamo scorrere il torrente (m. 700).
Superiamo una cunetta nella quale dovrebbe scorrere un ruscelletto che attraversa la mulattiera. Lo troviamo asciutto.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 715).

Percorriamo un tornante sinistrorso ignorando una scorciatoia che continua diritto (m. 725).
Proseguiamo con un tornante destrorso (m. 735).
Alla sinistra troviamo un muretto con le pietre coperte dal muschio.
Al successivo tornante sinistrorso, dalla destra rientra la scorciatoia (m. 745).
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 755).
Ora nella mulattiera ci sono dei piccoli gradini.
In salita percorriamo un ampio tornante sinistrorso.
Poco dopo ne superiamo uno destrorso con un muretto di pietre all'esterno.

Passiamo accanto ad una targa marmorea a ricordo di un escursionista deceduto e subito percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 775).
Al termine del tornante ignoriamo una scorciatoia che si stacca verso destra.
Dopo pochi passi quasi in piano torniamo a salire e superiamo un tornante destrorso (m. 790).

Arrivati davanti ad un traliccio, percorriamo un tornante destrorso subito seguito da uno sinistrorso presso il quale la scorciatoia rientra.
Transitiamo sotto un fascio di cavi attorcigliati e camminiamo in parallelo con quelli dell'alta tensione.
Lasciamo a sinistra un traliccio ed una grossa pietra (m. 800).
Proseguiamo con poca pendenza. La mulattiera diventa sentiero (m. 815).
Torniamo a salire. Alla sinistra ci sono delle vecchie protezioni di legno ed un muro che scende a rinforzo del sentiero.

Subito dopo ritroviamo la strada asfaltata, la attraversiamo e, come indicato da una freccia blu, ripartiamo con una mulattiera (m. 835).
Presso una curva a destra ignoriamo una sterrata che scende a sinistra (m. 840).
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione.

Ad un bivio privo di indicazioni andiamo a destra (m. 850).
Alla sinistra troviamo subito una fontana con vasca.
Poco dopo, alla sinistra, troviamo una costruzione su palafitte in un prato seguita da un gazebo e da una casa mentre alla destra c'è sempre il bosco. Siamo in località Foppe (m. 865).
Dopo la prima casa giriamo a sinistra e proseguiamo in leggera salita tra altre case.
In salita percorriamo un'altra curva a sinistra.

Attraversiamo la strada asfaltata (m. 880). Alcuni segnavia indicano: Foppe m. 865; diritto: Campelli a ore 1.05, Arale a ore 2; dietro: Cedrasco a ore 1.10.
Accanto ad un pilone in cemento, ci infiliamo in un viottolo che sale in modo abbastanza ripido tra due file di alberi oltre ai quali ci sono dei prati. Il fondo inizialmente è in cemento con delle pietre inserite di taglio per formare dei piccoli gradini.
Dopo alcuni passi, continuiamo con una mulattiera con piccoli gradini. Alla sinistra c'è un muretto di pietre e oltre gli alberi vediamo due case.
Proseguiamo con la mulattiera incassata tra due muretti
Percorriamo una curva a destra (m. 910).
Dopo alcuni passi quasi in piano torniamo a salire.
Con poca pendenza superiamo un ampio tornante sinistrorso, seguito da uno destrorso in salita (m. 925).
Percorriamo una curva a sinistra (m. 935)

Ci immettiamo sulla strada asfaltata e la seguiamo verso destra in leggera salita (m. 945).
Alla sinistra ci accompagna un basso muretto di cemento.
Con il fondo in cemento percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 950).
Dopo il tornante la strada torna ad essere asfaltata.
Davanti, alcune aperture tra gli alberi, consentono una veduta sui monti del versante retico della Valtellina.

Percorriamo un tornante con il fondo in cemento e proseguiamo su asfalto (m. 960).
Proseguiamo con due serpentine appena accennate sinistra-destra. Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.
All'esterno del successivo tornante c'è uno slargo (m. 970).
Poco dopo, ignoriamo una stradina che si stacca alla sinistra. Un cartello giallo informa che in dieci minuti conduce a Bratta.

Con il fondo in cemento percorriamo un tornante sinistrorso e subito torniamo a camminare su asfalto (m. 990).
Alla destra troviamo dapprima una parete rocciosa, poi un muro e poi un basso muretto di pietre.
Un'apertura tra gli alberi alla sinistra consente una veduta sulla vallata.

Percorriamo un tornante destrorso in cemento e continuiamo su asfalto (m. 995).
Per un tratto, alla sinistra, c'è un cordolo in cemento (m. 1015).
Proseguiamo in salita (m. 1025).
Dopo tre metri con in fondo in cemento torniamo a camminare su asfalto (m. 1040).
Percorriamo una curva a sinistra. Continuiamo con poca pendenza.
Alla sinistra c'è una rete che impedisce la caduta sulla strada di pietre e terriccio.
Continuiamo con due curve sinistra-destra vicine tra loro.

Presso un tornante sinistrorso, un cartello giallo segnala che la stradina che prosegue diritto conduce a Bugli in quindici minuti (m. 1055).
Percorriamo due metri su cemento lasciando a destra delle protezioni, nel punto in cui scende un ruscello che troviamo asciutto.
Subito dopo ignoriamo un sentiero che sale a destra (m. 1065).
Continuiamo in lievissima salita con delle serpentine appena accennate.

Presso un tornante destrorso, un cartello informa che siamo in località Dosso. Una freccia blu invita a lasciate la strada per proseguire diritto con una sterrata (m. 1090).
Dopo alcuni passi in salita, alla destra troviamo due case e una panca di legno.
Continuiamo quasi in piano con una stradina inerbita.
Dopo una terza casa, la stradina termina.

Prendiamo un sentiero che prosegue diritto tra l'erba, con vista sul fondo valle in basso alla sinistra.
Continuiamo con alberi alla sinistra mentre alla destra c'è sempre il prato.
Lasciamo a sinistra due vecchie baite.
Passiamo accanto ad un masso.

Rientriamo nel bosco immettendoci su di una mulattiera che a sinistra scende e alla destra sale con poca pendenza. C'è anche un sentiero che prosegue diritto. Andiamo a destra (m. 1095).
Poco dopo, continuiamo in salita accompagnati da una fila di pietre alla destra. Di tanto in tanto troviamo un bollo bianco-rosso.
Tra gli alberi, in basso a destra, riusciamo a vedete l'ultima delle tre case che abbiamo aggirato.

Arriviamo ad un bivio (m. 1120). Lasciamo a sinistra una stradina che passa accanto ad un casello dell'acquedotto e proseguiamo diritto.
Dopo un tornante sinistrorso la pendenza aumenta. Stiamo camminando in un bosco formato da pini e faggi.
Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1150).
Proseguiamo con poca pendenza e lasciamo a sinistra un grande slargo.
Superiamo un'ampia curva a sinistra (m. 1165).

Poco dopo alla destra troviamo una fontana con vasca in cemento.
Alla sinistra ci sono un garage ed una casa. Ignoriamo una stradina che si stacca verso sinistra (m. 1175).
Passiamo accanto ad un tombino cementato.
Superiamo un tratto con maggiore pendenza.

In leggera salita percorriamo una curva a sinistra ignorando un sentiero che continua diritto (m. 1190).
Proseguiamo in salita. Alla sinistra troviamo un palo metallico che regge un fascio di cavi intrecciati.
Superiamo una curva a destra.
Con una staccionata alla destra arriviamo ad un tornante sinistrorso (m. 1205).
Alla destra c'è un muro di pietre.
Passiamo nuovamente sotto al fascio di cavi intrecciati.

Arriviamo ad un bivio. Il percorso in leggera discesa alla sinistra è chiuso da una stanga. Andiamo a destra in salita e transitiamo nuovamente sotto al fascio di cavi intrecciati.
Raggiungiamo l'acquedotto e le prime case di Campelli.

Davanti ad una fontana con vasca in cemento, ci immettiamo sulla sterrata che proviene dalla strada asfaltata (vedi il primo itinerario). Proseguiamo verso sinistra (m. 1220).
Continuiamo in salita con il fondo in cemento.
Percorriamo un ampio tornante destrorso. Vediamo alcune case isolate.
Dopo una curva a sinistra, ignoriamo una stradina che alla sinistra si dirige verso una casa.
Continuiamo in un bosco.
Presso un tornante destrorso trascuriamo un sentiero che prosegue diritto.
All'uscita dal bosco, con poca pendenza, percorriamo una curva a sinistra (m. 1245).
La stradina diventa acciottolata. Attorno ci sono dei prati.
Torniamo a salire. Alla destra c'è una casa le cui pareti esterne e i dintorni sono sono stati abbelliti dell'artista che vi abita. Un cartello ci da il benvenuto.
Continuiamo diritto verso altre case.

Alla sinistra, racchiusa in una recinzione, troviamo una chiesetta preceduta da un portico dove ci sono alcune panche e sedili di legno. La cappella contiene un altare e la statua della Madonna Salus Infirmorum, Rifugium Peccatorum. Alla destra c'è il monumento agli alpini. Il solito cartello giallo informa: Chiesetta dei Campelli (m. 1265). I segnavia indicano davanti: Arale a ore 1-1.10; dietro: Foppe a ore 1, Cedrasco a ore 2.10.
Subito dopo, sempre alla sinistra, in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla chiesetta, c'è il rifugio.

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 960
Data escursione: ottobre 2016

Escursioni/Ascensioni partendo dal Rifugio:


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