Rifugio Passo Nota

Il Rifugio Passo Nota è situato nei pressi dell'omonimo passo, nell'entroterra gardesano, vicino al confine con la Provincia di Trento.
E' stato ricavato da una vecchia caserma della finanza. Accanto, a testimonianza dei passati bellici, ci sono un cannone, un mortaio e dei proiettili posizionati come paracarri a lato dell'ultimo tratto di strada.

E' possibile arrivare in auto fin nei pressi del rifugio, salendo dal Lago di Garda a Vesio (Frazione di Tremosine), attraversando la Valle di Bondo e continuando con 16 ripidi tornanti. 400 metri dopo l'ultimo tornante raggiungiamo il parcheggio sottostante il rifugio.

Itinerario da Pur di Ledro (TN) con il sentiero 421

Nonostante il rifugio sia in territorio bresciano, questo itinerario si svolge quasi interamente in territorio trentino.
La prima parte, dal Lago di Ledro fino allo scollinamento che precede il Passo Nota, nel periodo autunno-inverno è in ombra.

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita di Brescia Est (km. 228.8) e con la statale 45 bis continuiamo in direzione di Salò.
Al km. 65.7 circa, tra le gallerie che precedono Salò, seguendo le indicazioni per: Madonna di Campiglio, Val Sabbia, Lago d'Idro, lasciamo la SS 45bis e proseguiamo con la SP 45ter che dopo alcuni chilometri diventa la SP 237.
Trascuriamo le uscite per Vobarno, Sabbio Chiese e Barghe.
Attraversiamo: Nozza, Vestone, Lavenone, Idro, Anfo e costeggiamo la sponda occidentale del Lago d'Idro.
Arrivati a Ponte Caffaro, al km. 55.7, appena superato il ponte sul Fiume Caffaro, giriamo a destra in Via Campini.
Dopo il ponte sul Fiume Chiese ci immettiamo sulla SP 69 e andiamo a sinistra seguendo l'indicazione per Storo (mentre a destra si va a verso Bondone).
A Storo prendiamo sulla destra la SS 240.
Superiamo il Passo Ampola. Lasciamo a destra il Lago di Ampola. Attraversiamo Tiarno e Bezzecca e arriviamo a Ledro. Dopo la frazione di Pieve di Ledro, attraversiamo la frazione Mezzolago (con il Lago di Ledro alla destra) e arriviamo alla frazione Molina.
A Molina giriamo a destra, lasciamo la SS 240 e continuiamo a costeggiare il lago percorrendo Via al Lago fino alla frazione Pur. Inizialmente troviamo solo dei parcheggi a pagamento o a tempo.
Lasciamo a destra Via Val Maria e continuiamo diritto con Via Malga Cita.
Al bivio tra Via Malga Cita e Via Europa troviamo un parcheggio gratuito con annessi area pic-nic e fontana e vi lasciamo la macchina (m. 670).

A piedi continuiamo in lievissima salita con Via Malga Cita (un segnavia indica questa malga a km. 1.8). Alla sinistra abbiamo una fila di alberi e alla destra un prato con tavoli e panche.
Dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano, a sinistra con Via Casarino (segnavia 421): Passo Nota a ore 1.30, Rifugio Degli Alpini a ore 1.40, Prè; a destra con Via Malga Cita (segnavia 419): Malga Cita a ore 0.30, Malga Giù a ore 2, Bocca Caset a ore 3.30. Andiamo a sinistra come indicato anche da un bollo rosso-bianco-rosso su di un palo.
Subito lasciamo a sinistra una casa.
Poco dopo alla destra troviamo l'Hotel Maroni e un baitello verde in lamiera.
Continuiamo tra gli alberi.
Alla destra c'è una staccionata.
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo quasi in piano.
Alla destra vediamo due baite in legno e una casa.
Proseguiamo tra prati e alberi.

Lasciamo a sinistra una strada chiusa (m. 685). Troviamo dei segnavia che indicano diritto con il percorso 421: Val Fontanine, Passo Nota, Baita degli Alpini.
Continuiamo con pochissima pendenza tra gli alberi, oltre i quali si intravedono dei prati.
Alla destra troviamo l'azienda agricola Bosc del Meneghì (m. 690).
Tra gli alberi sul lato destro della strada vediamo due sculture di legno raffiguranti un orso e una civetta.
Poco dopo, da ambo i lati, vediamo dei filari d'uva (m. 695).

Proseguiamo in un bosco di conifere. Alla destra troviamo altre due sculture raffiguranti un gallo e una gallina.
Lasciamo a sinistra una sterrata chiusa da una catena.
Alla sinistra ci sono una fontana con vasca in cemento e un idrante rosso a colonna per i pompieri.

Subito dopo la strada si biforca. Continuiamo quasi in piano verso destra come indicato dal segnavia 421 dipinto su di un albero. Da questo punto di tanto in tanto troveremo un bollo bianco-rosso. Troveremo anche delle canaline di legno che dirottano l'acqua piovana verso una buca a lato della strada.
Lasciamo a sinistra due baitelli.
Percorriamo un'ampia curva verso destra (m. 710).
Ignoriamo una stradina che si stacca alla destra.

Ad una biforcazione teniamo la sinistra e proseguiamo in salita (m. 715).
Trascuriamo una sterrata, chiusa da una sbarra bianca e rossa, che si stacca alla destra e conduce verso alcune case. Proseguiamo diritto con poca pendenza (m. 725).
Alla destra vediamo due baitelli di legno.

Raggiungiamo un'altra biforcazione dove ignoriamo la strada a destra e proseguiamo diritto. Due segnali stradali indicano il divieto di transito ai veicoli e il pericolo di incendi (m. 735).

Più avanti arriviamo ad un'altra biforcazione. I segnavia indicano con il percorso 421, a destra: Passo Nota a ore 1, Baita degli Alpini a ore 1.10, Prè; dietro: Pian di Pur a ore 0.20. Andiamo a destra in salita (m. 765).
Continuiamo con poca pendenza (m. 770).

Alla destra, un po' in dentro, vediamo una torretta-altana tra gli alberi (m. 775).
Proseguiamo in salita.
Vediamo un ometto accanto ad un albero con i bolli (m. 810).

Con poca pendenza superiamo una semicurva verso destra. La strada si riduce e sentiero (m. 820).
Alla sinistra scorre il Torrente Val Casarino. Alla destra abbiamo una parete di roccia.
Proseguiamo con un tratto su fondo roccioso, su due sentieri paralleli.
Poco dopo i due sentieri si ricompongono e superiamo due semicurve sinistra-destra. In questo punto il sentiero è accidentato e sembra di camminare nel letto asciutto del torrente il quale invece scorre più a sinistra (m. 830).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 835).
Continuiamo in salita.
Alla destra c'è una roccia (m. 845).
Il sentiero si divide e dopo pochi metri si ricompone (m. 850).

Ora il torrente scorre accanto al sentiero.
Percorriamo alcune serpentine appena accennate.
Alla destra troviamo un masso e una pietra spaccata in due coperta dal muschio (m. 870).
Subito dopo superiamo una semicurva verso sinistra. Ora il torrente scorre più in basso rispetto al sentiero.

Un sentiero, più stretto ma marcato dai bolli, esce alla destra e dopo alcuni metri rientra (m. 885).
Per un po' camminiamo al sole, tra alberi più radi (m. 910).
 
Incrociamo una stradina sterrata (m. 925). I segnavia indicano con il sentiero 421, diritto: Passo Nota, Rifugio Degli Alpini, Loano - Prè; dietro: Piani di Pur. Una freccia e una scritta rossa sul tronco di un albero indicano a sinistra con la sterrata: Pur e Molina. Continuiamo diritto in salita nel bosco.
Poco dopo il sentiero si divide per aggirare un albero. Entrambe le tracce subito girano a destra e ricompongono il sentiero (m. 935).

Percorriamo un tornante sinistrorso aggirando due grandi massi (m. 945).
Presso una curva verso destra vediamo un bollo rosso (m. 955).
Subito il sentiero si divide solo per aggirare un albero da entrambi i lati.
Superiamo due semicurve sinistra-destra e riprendiamo a camminare tra gli alberi.

Torniamo a sentire il fruscio del torrente che scorre più in basso alla sinistra (m. 970).
Troviamo una roccia che affiora alla destra del sentiero e subito percorriamo una curva verso destra (m. 980).
Percorriamo un tratto incassato nel terreno circostante.
Saliamo un gradino di roccia e altri tre formati da altrettante radici.
Continuiamo con poca pendenza (m. 990).
Riprendiamo a salire e superiamo due semicurve sinistra-destra.
All'esterno di una semicurva verso sinistra troviamo una roccetta (m. 1005).
Percorriamo un tratto con poca pendenza. Superiamo una semicurva verso destra.
Proseguiamo in salita tra alberi, alberelli e arbusti (m. 1020).

Percorriamo un tratto incassato nel terreno circostante (m. 1050).
Troviamo un grosso rospo nel mezzo del sentiero, che al nostro passaggio rimane immobile cercando di mimetizzarsi tra foglie e pietre, e rientriamo nell'umido bosco (m. 1055).
Superiamo una curva verso sinistra, seguita da una verso destra con minore pendenza (m. 1065).
Continuiamo con una semicurva verso destra e poi con una verso sinistra.

Con pochissima pendenza percorriamo un tornante destrorso molto ampio, quasi a 360° (m. 1080).
Proseguiamo in leggera salita facendo attenzione a non inciampare a causa di alcune radici tagliate raso terra nel mezzo del sentiero.
Continuiamo quasi in piano. Per un tratto il sentiero è bagnato da un rivolo (m. 1095).
Proseguiamo nel bosco con poca pendenza.

Presso un'ampia curva verso sinistra attraversiamo il torrente (m. 1095).
Torniamo a salire. Superiamo una semicurva verso destra (m. 1110).
Percorriamo un tratto su fondo roccioso.
Il sentiero si divide e poco dopo si ricompone.
Presso una curva verso destra aggiriamo una roccetta (m. 1120).
Continuiamo in leggera salita nel bosco.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1125).
Riprendiamo a salire.
Dopo una semicurva verso destra con il sentiero incassato nel terreno circostante, percorriamo un breve tratto su fondo roccioso.
Con poca pendenza superiamo due semicurve destra-sinistra.

Percorriamo un tornante destrorso molto ampio, praticamente a 360° (m. 1140).
Continuiamo con un tornante sinistrorso su fondo sabbioso, attorniati da pini mughi.
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra.
Torniamo nel bosco. Il sentiero è incassato nel terreno circostante (m. 1150).

Ignoriamo un sentiero che esce alla destra.
Continuiamo con il nostro sentiero, incassato tra terreno e roccia.
Percorriamo due curve destra-sinistra seguite da un tornante destrorso (m. 1165).
Dalla destra rientra, in ripida salita, l'altro sentiero.

Con il fondo roccioso percorriamo una curva verso destra.
Saliamo un gradino di roccia (m. 1180).
Presso una curva verso sinistra ne saliamo altri due (m. 1185).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1195).
Continuiamo quasi in piano (m. 1200).

Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio.
Riprendiamo a salire.
Superiamo un tratto incassato nel terreno circostante (m. 1215).
Continuiamo in leggera salita. In basso a sinistra vediamo il Lago di Ledro.
Lasciamo a sinistra un baitello di legno per la caccia.

Ci immettiamo su di una sterrata che in questo punto effettua un tornante sinistrorso. I segnavia indicano con il percorso 421, verso destra: Passo Nota, Baita degli Alpini, Leano - Prè; dietro: Pian di Pur, Val di Ledro. Seguiamo la sterrata verso destra. La parte quasi completamente in ombra del percorso è terminata; ora cammineremo al sole.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 1225).
In leggera discesa superiamo un'ampia curva verso destra.
Continuiamo, attorniati da prati nei quali vediamo alcune pecore al pascolo.

Passiamo nell'apertura tra una staccionata e ci immettiamo su di un'altra sterrata (m. 1210). I segnavia indicano: Passo Nota 1206 m.; a destra: Baita degli Alpini (già visibile) a ore 0.05, Passo Prà della Rosa a ore 0.40; a sinistra con il percorso 421: Passo Bestana a ore 0.15, Bocca dei Fortini a ore 0.30, Prè a ore 2; dietro con il percorso 421: Pian di Pur a ore 1, Val di Ledro. [Riassumendo, per quanto interessa a noi: a sinistra si va verso il Bivacco Baita Segala mentre a destra verso il Rifugio Passo Nota e il Rifugio Pedercini. Tutte e tre le strutture sono visitabili nella stessa giornata.]

Andiamo a destra in leggera discesa.
Alla sinistra vediamo uno stagno recintato.
Ad una biforcazione (m. 1205) lasciamo la sterrata che continua a scendere e prendiamo sulla destra una stradina lastricata che sale con poca pendenza verso il rifugio.
Superiamo una stanga.
Percorriamo una curva verso destra all'esterno della quale troviamo dei vecchi proiettili posizionati come fossero dei paracarri.
Lasciamo a sinistra un mortaio e un cannone e raggiungiamo il Rifugio Passo Nota (m. 1210).

Tempo impiegato: ore 1.45 - Dislivello m. 560 -20
Data escursione: settembre 2020

Escursioni partendo dal Rifugio:


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