Passo Cavallino

Il Rifugio Passo Cavallino è situato presso l'omonima località dove confluiscono le strade che salgono da Vobarno, Treviso Bresciano e Capovalle. Pertanto è raggiungibile anche in auto.

Itinerario da Eno

Questo itinerario è indicato sulla carta Kompass con il n. 476 ma lungo il cammino non abbiamo mai trovato questo segnavia.

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita di Brescia Est (km. 228.8) e con la statale 45 bis continuiamo in direzione di Salò.
Al km. 65.7 circa, tra le gallerie che precedono Salò, seguendo le indicazioni per: Madonna di Campiglio, Val Sabbia, Lago d'Idro, lasciamo la SS 45bis e proseguiamo con la SP 45ter che dopo alcuni chilometri diventa la SP 237.
Prendiamo l'uscita per Vobarno.
Percorrendo Via Sottostrada arriviamo ad una rotonda e andiamo a sinistra in Via Provinciale che poi diventa Via Battisti.
Dopo una curva a sinistra la strada diventa Via Migliorini. Presso questa curva dobbiamo girare a destra in Via Forno che poi diventa Via Fustegnago (strada per Cavallino della Fobbia).
A San Martino, lasciamo a destra la strada per Cecino e continuando diritto arriviamo a Eno, piccolo borgo che troviamo all'esterno di un tornante sinistrorso.

Anziché addentrarci nelle viuzze, proseguiamo oltre il tornante per circa 150 metri fino a trovare sulla destra un parcheggio con sedici posti auto (m. 615). La strada continua in salita fino al passo e al rifugio.
Lasciamo la macchina, ci incamminiamo e in leggera discesa torniamo all'ingresso del paese dove troviamo un cartello che segnala un'antica cava di marmo nero.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra ci sono: un altro parcheggio più piccolo e una fontana con vasca in pietra tra due sedute; alla destra: un affresco raffigurante Che Guevara e una panchina (m. 605).
Subito dopo la fontana troviamo un cartello che segnala alla sinistra il sentiero per la chiesa della Madonna di Roane [Questo sentiero lo abbiamo percorso al ritorno]. Continuiamo invece diritto, tra le case di Eno.

Prima di arrivare alla chiesa prendiamo una strada alla sinistra all'inizio della quale un cartello indica: Corpaglione P.
Usciti dal borgo continuiamo con una sterrata iniziando ad addentrarci nella valle del Torrente Agna. Un segnale stradale vieta il transito ai ciclisti.
Ignoriamo una stradina che scende a destra.
Alla sinistra c'è il bosco mentre alla destra c'è una recinzione con paletti di ferro che reggono una rete. Cominciamo a trovare dei bolli gialli (m. 625).
Davanti, in alto, già vediamo in lontananza uno degli edifici situati al Passo Cavallino.

All'interno di una curva verso sinistra troviamo una cappellina con un dipinto raffigurante Sant'Antonio e alcuni animali (m. 630).
Lasciamo a sinistra una vecchia cascina. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 640).
Proseguiamo in salita con il fondo in cemento e cominciamo a trovare delle canaline, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Su sterrato percorriamo una curva verso sinistra e con il fondo in cemento la successiva verso destra (m. 650).
Di tanto in tanto troviamo dei bolli gialli o bianco-rossi.

Passiamo tra due rocce (m. 660).
Quasi in piano, su sterrato, transitiamo sotto a dei cavi dell'alta tensione.
Dopo una curva verso sinistra percorriamo un tratto in discesa.
Continuiamo quasi in piano con delle serpentine appena accennate. Cominciamo ad udire il rumore del torrente che proviene dal fondo valle alla nostra destra.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra c'è una roccetta con un bollo giallo.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra.

Quasi in piano percorriamo due tornanti sinistra-destra.
Continuiamo in leggera discesa con alcune semicurve: sx-dx-sx-dx-sx-dx.
Quasi in piano superiamo un'ampia curva verso sinistra.

Per un tratto i cavi dell'alta tensione scorrono paralleli sopra alla strada.
Lasciamo a destra un traliccio.
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo in discesa e dopo una curva verso destra in leggera discesa.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio.
Continuiamo quasi in piano (m. 650).
Ignoriamo un sentierino che scende a destra.

Su di un palo di ferro dipinto di rosso vediamo una freccia gialla che indica le due direzioni.
Subito percorriamo due semicurve sinistra-destra.
Dopo pochi passi in leggera salita, continuiamo in leggera discesa con una vecchia rete alla destra.
Quasi in piano superiamo alcune serpentine appena accennate.

Presso una semicurva verso destra, un ruscello passa sotto alla strada dentro ad un tubo. Poco più in basso vediamo il torrente (m. 655).
In leggera salita percorriamo una semicurva verso destra con il fondo in cemento.
Dopo una canalina per lo scolo dell'acqua, la strada torna sterrata.
Superiamo una semicurva verso sinistra.

Con un breve tratto in leggera discesa raggiungiamo un affluente del Torrente Agna. L'acqua scorre in parte sopra alla strada e in parte sotto in un tubo (m. 675).
Continuiamo dapprima in salita con il fondo in cemento e poi con poca pendenza su sterrato.

Alla sinistra, sotto ad una roccia sporgente, vediamo una madonnina (m. 680).
Quasi in piano, su cemento, superiamo un altro affluente; anche questo passa sia sopra alla strada che sotto in un tubo.
Riprendiamo a salire con delle semicurve appena accennate. Attorno alla strada ci sono dei massi.
Proseguiamo su sterrato e, presso una curva verso sinistra, troviamo una freccia gialla e un bollo bianco-rosso (m. 695).
Dopo una curva verso destra torniamo a camminare con il fondo in cemento.
Superiamo altre due curve destra-sinistra (m. 705).
Dopo una canalina per lo scolo dell'acqua, la strada ritorna sterrata. Superiamo alcune semicurve.

Arriviamo ad un bivio (m. 715). La sterrata alla sinistra è quella marcata dai bolli gialli. Prendiamo invece quella alla destra in leggera salita.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 720).
Con il fondo in cemento superiamo una curva verso destra.
Alterniamo due brevi tratti sterrati ad altrettanti su cemento.
All'esterno di una curva verso sinistra c'è uno slargo (m. 740).
Ignoriamo una traccia che si stacca alla sinistra (m. 745).
Proseguiamo su sterrato in leggera salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Un rivolo attraversa la strada passandole sotto in un tubo.

Percorriamo due semicurve sinistra-destra trascurando sia il sentiero che alla destra porta ad una capanna diroccata che una sterrata che si stacca verso sinistra in salita (m. 755).
Continuiamo quasi in piano e, poco dopo, ignoriamo una sterrata che esce alla destra (m. 760).
Alla sinistra troviamo uno slargo. Proseguiamo in leggera salita.
Superiamo due semicurve destra-sinistra. Su di una pietra vediamo un bollo bianco-rosso (m. 770).

Continuiamo in salita e, all'esterno di un tornante sinistrorso, troviamo delle gabbie contenenti pietre (m. 780).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso con uno slargo alla sinistra (m. 790).
In leggera salita superiamo un'ampia curva verso sinistra.
Ignoriamo un sentierino che sale a sinistra (m. 800).
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra.
In leggera discesa percorriamo un tornante destrorso che un rivolo attraversa passandogli sotto.

Dopo pochi passi quasi in piano, alla sinistra troviamo una cascina. Sopra l'uscio leggiamo: "Val Pegle m. 823". Su di una parete c'è una meridiana. Attorno ci sono: una fontana, un tavolo con due panchine, due sedili ricavati da tronchi tagliati. Qui termina la strada (m. 805).
Ora dobbiamo cercare il sentiero con il quale proseguire. Alla destra della cascina c'è un grande prato in cima al quale, oltre gli alberi, vediamo in lontananza un traliccio e una casa bianca; è quella la direzione che dobbiamo prendere. Da questo punto non troveremo più alcun bollo.
Risaliamo il prato, lasciando a sinistra un orto, e giunti in fondo, rientriamo nel bosco (m. 825).
Seguendo delle tracce puntiamo verso una vecchia cascina.
Poco dopo ci immettiamo su di una sterrata che subito effettua una curva verso destra. La seguiamo in salita (m. 840).
Percorriamo due curve sinistra-destra (m. 850).

Lasciamo a destra un prato e raggiungiamo la vecchia cascina presso la quale anche questa sterrata termina (m. 860).
Attraversiamo il piccolo prato sul retro della cascina e rientriamo nel bosco.
Piegando leggermente a sinistra, seguiamo una traccia che, per un breve tratto, sale in modo abbastanza ripido.
Quasi in piano superiamo due curve sinistra-destra e riprendiamo a salire in modo abbastanza ripido (m. 885).
Dopo una curva verso sinistra la pendenza diminuisce un poco (m. 890).
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 895).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire. Ora il sentiero è più evidente.
Superiamo una curva verso sinistra seguita, in leggera salita, da un tornante destrorso (m. 905).

Presso un tornante sinistrorso ignoriamo un sentiero sbarrato che prosegue diritto (m. 910).
In salita percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo con poca pendenza (m. 920).
Superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo con il sentiero leggermente incassato nel terreno circostante.

Presso un tornante sinistrorso proseguiamo diritto con un altro sentiero perché il passaggio alla sinistra è sbarrato (m. 930).
Dopo una curva verso sinistra e pochi passi quasi in piano ci ritroviamo a monte del tratto sbarrato e riprendiamo in primo sentiero (m. 940).
Con poca pendenza percorriamo una curva verso sinistra e un tornante destrorso.
Riprendiamo a salire con delle serpentine appena accennate.

Ad una biforcazione, ignoriamo la traccia alla sinistra incassata nel terreno circostante e proseguiamo diritto (m. 955).

Davanti vediamo un'automobile capovolta e parzialmente coperta da tronchi. Prima di raggiungerla il sentiero gira a destra, quasi in piano (m. 965).
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso subito seguito da un tornante destrorso incassato nel terreno.
Dopo un tratto quasi in piano, in leggera salita superiamo un tornante sinistrorso. In questo punto, in alto alla destra, per un attimo torniamo a vedere il traliccio e la casa bianca situati al passo (m. 970).

Per un tratto il sentiero è incassato; alla sinistra ci sono delle rocce mentre alla destra rocce e terreno.
Proseguiamo nel bosco e alla destra torniamo a vedere il traliccio e la casa bianca.
Percorriamo una curva verso destra.
Poco dopo ignoriamo un sentiero che retrocede verso sinistra in salita (m. 985).

Percorriamo pochi passi quasi in piano. Il sentiero è un po' esposto alla destra dove precipita un alberato pendio.
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso (m. 995).
Con pochi passi in leggera discesa superiamo una curva verso destra. Il tratto un po' esposto termina.

Continuiamo in salita.
Quasi in piano superiamo una curva verso sinistra (m. 1000).
Attraversiamo un ruscelletto quasi asciutto.
Dopo pochi ripidi passi, in leggera salita pieghiamo a destra.

Attraversiamo un ruscelletto su di una passerella con piccoli tronchi.
Con un breve tratto in leggera discesa aggiriamo un albero sradicato e tagliato.
In salita percorriamo due curve destra-sinistra.
Percorriamo un tratto incassato tra rocce coperte dall'erba (m. 1005).
Con poca pendenza superiamo due curve destra-sinistra.
Quasi in piano percorriamo un breve tratto incassato.
Superiamo un tornante sinistrorso e una semicurva verso destra (m. 1010).
Continuiamo con un tratto incassato tra roccette alla sinistra e terreno coperto dall'erba alla destra.
In leggera salita percorriamo una curva verso sinistra.
Superiamo un altro tratto incassato tra roccette alla sinistra e terreno erboso alla destra. Davanti torniamo a vedere la casa bianca e il traliccio.

Terminati i tratti di sentiero incassati, percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1020).
Aggiriamo alla sinistra un albero sradicato.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1030).
Di tanto in tanto, tra gli alberi, riusciamo a vedere la casa bianca in alto a destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1040).
Continuiamo con un tornante destrorso tagliabile con un sentierino.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
In alto verso sinistra vediamo delle case bianche.
Percorriamo una semicurva verso destra (m. 1060).

In leggera salita superiamo un tornante sinistrorso (m. 1070).
Poco sopra, alla destra, vediamo una casa bianca.
Alla sinistra ora abbiamo una recinzione con pali di ferro e una rete verde (m. 1085).

Poco dopo andiamo a sbucare al Passo Cavallino, di fronte a una casa gialla (m. 1090). Alla sinistra ci sono dei segnavia su fondo tricolore; alla destra un pannello che parla dell'Alta Via dei Forti, una cartina e altri segnavia.
Attraversiamo l'incrocio formato dalle strade che qui convergono, lasciando a sinistra una santella con la statua di una madonnina, e raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello m. 535 -60
Data escursione: marzo 2019

Nota

Per il ritorno possiamo seguire la strada asfaltata che scende a Vobarno. Dopo una mezzora di cammino, alla sinistra troviamo la chiesa della Madonna di Roane (m. 923).
Aggirata la chiesa, sul retro prendiamo un sentiero segnalato, di tanto in tanto, da cartelli che indicano le due direzioni: Eno e Roane.
Il sentiero scende ripidamente con vista sul Monte Zingla; solo nell'ultima parte la pendenza diminuisce.
Tempo impiegato ore 1.30.

Escursioni partendo dal Rifugio:


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