Rifugio Mine

Il Rifugio Mine occupa alcuni locali dell'omonima malga. Si trova in una grande radura ai piedi della Corna Rossa (m. 1540), con vista sul Monte Altissimo (m. 1703).
Generalmente è chiuso, eccezion fatta per la prima porta che da accesso a un corridoio e per il gabinetto situato al piano sottostante.
All'esterno ci sono una postazione per barbecue sotto un tetto, un tavolone in legno con relative panche e due fontane con vasca. Alla destra c'è una pensana che contiene anche la legnaia. In fondo ai prati c'è una fontana abbeveratoio.
Nella parte riservata alla malga, sotto ad un portico ci sono un tavolo con relative panche, una vaschetta-lavatoio e un'altalena.
Chi fosse interessato, per maggiori informazioni e per prenotarlo deve telefonare al n. 340 7005091.

Lasciamo la statale 42 della Valle Camonica a Cividate (km. 83.5) e con la provinciale 345 raggiungiamo Malegno. Continuiamo poi a sinistra con la provinciale 5. Superiamo Ossimo e arriviamo a Borno.
Seguiamo la provinciale e, nel centro di Borno, presso una curva verso destra continuiamo diritto con Via Fonte Pizzoli all'inizio della quale i segnavia indicano, con il percorso 1: Balestrini a ore 1, Malga Mine a ore 1.30, Altissimo a ore 2.30. Ci sono anche alcuni cartelli che indicano: Segheria, Santuario SS. Annunciata, Trattoria La Tegola.
In discesa raggiungiamo la segheria situata all'esterno di un ampio tornante sinistrorso.
Subito dopo alla destra troviamo uno slargo accanto al Torrente Trobiolo e vi lasciamo la macchina (m. 855).  Alcuni cartelli segnalano: il Santuario SS. Annunciata, il Sentiero dei Ciclamini, la Trattoria La Tegola e Balestrini (m. 1200) a 90 minuti. Alla sinistra vediamo delle case.

Ci incamminiamo quasi in piano seguendo la strada che consente il transito di una sola auto per volta.
Poco dopo attraversiamo il torrente su di un ponte con due staccionate di legno come protezione ai lati.
Entriamo in un bosco e subito ignoriamo un sentiero che sale alla destra.
Continuiamo con poca pendenza e superiamo una grata per lo scolo dell'acqua. Alla sinistra c'è un cancelletto.

Ad una biforcazione teniamo la sinistra trascurando la stradina alla destra che prosegue in leggera salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo poi con un muretto alla sinistra e un muro alla destra, entrambi di pietre.
Lasciamo a destra una stradina che comincia con il fondo in cemento e proseguiamo diritto in leggera discesa (m. 860).

Troviamo una panchina alla destra e una stradina che scende a sinistra seguendo la quale i cartelli indicano: Santuario SS. Annunciata, Sentiero dei Ciclamini. Continuiamo diritto (m. 855).
Alla sinistra ci accompagna una staccionata di legno.
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra molto ampia (m. 850).
La staccionata termina. Un'apertura tra gli alberi alla sinistra consente una veduta su Borno, la vallata e i monti.
Ignoriamo una sterrata che scende a sinistra verso un campo.

Continuiamo con poca pendenza.
Trascuriamo una stradina con il fondo in cemento che sale a destra. I segnavia indicano diritto la trattoria (m. 860).
Proseguiamo quasi in piano.
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso su di un albero.

Presso una curva verso sinistra, un cartello segnala: "Loc. Dassine/Piancogno". Un torrente passa sotto alla strada scorrendo dentro un grosso tubo (m. 870).
Troviamo subito una cascina alla sinistra e percorriamo una curva verso destra in leggera salita.
Per un tratto abbiamo un muretto alla sinistra e un muro alla destra, entrambi di pietre.

Raggiungiamo un bivio. Alla destra c'è la trattoria. I segnavia indicano verso destra con i percorsi 1-3: Balestrini a min. 40, Malga Mine a ore 1.10, Altissimo a ore 2.10. C'è anche un bollo rosso-bianco-rosso sul guard-rail. Continuiamo pertanto verso destra, in leggera salita nel bosco (m. 880).
Un ruscelletto passa sotto alla strada (m. 885).
Poco dopo ne troviamo un altro; questa volta alla destra c'è una staccionata di legno.

Ora la strada è incassata, alla sinistra tra il terreno e gli alberi mentre alla destra c'è un muro di pietre.
Un'apertura alla sinistra consente l'accesso a un prato (m. 900).
Il muro alla destra termina.

Alla sinistra troviamo una casa con l'insegna: "Casa dei Giasc" (m. 910).
Subito dopo, presso una curva verso destra, incrociamo una stradina e continuiamo con la nostra. Alla sinistra c'è la "Ca' dei Ciclamini".
Su di un palo in cemento alla destra vediamo il segnavia 1 in una bandierina di colore rosso-bianco-rosso.

Poco dopo, all'inizio del bosco, troviamo una biforcazione (m. 920). Ignoriamo la stradina in leggera discesa a sinistra e continuiamo quasi in piano con il fondo in cemento verso destra. Due segnali stradali indicano il divieto di transito a tutti i mezzi motorizzati non autorizzati.
Un cavo scorre in alto sopra le nostre teste.
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra.
Proseguiamo in salita (m. 930).

Alla destra c'è una parete rocciosa. Cominciamo a trovare delle canaline di metallo o di cemento, di traverso alla stradina, per lo scolo dell'acqua.
Per un tratto la stradina procede incassata tra due pareti di terra coperte dall'erba.
Vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso su di un palo di metallo (m. 945).
Percorriamo una semicurva verso destra seguita da un tornante sinistrorso presso il quale un ruscelletto passa sotto (m. 955).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 970).
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra vediamo diversi ciclamini (m. 975).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Continuiamo con un'ampia semicurva verso sinistra (m. 985).
Percorriamo altre due semicurve sinistra-destra.
Proseguiamo quasi in piano e, all'esterno di una curva verso sinistra troviamo una panca di legno (m. 1000).
Dopo un tratto in salita, continuiamo con poca pendenza (m. 1010).
Per un tratto la stradina scorre incassata tra due pareti di terreno coperto dall'erba.

Un ruscelletto scende dalla destra e attraversa la stradina scorrendo in una canalina di ferro (m. 1020).
Dopo una semicurva verso destra riprendiamo a salire.

Presso un tornante destrorso ignoriamo una stradina che prosegue diritto in salita. Vediamo il segnavia 1 a bandierina. La stradina ora è asfaltata (m. 1045).
Continuiamo con poca pendenza (m. 1055). Vediamo dei bolli di colore rosso-bianco-rosso su alcuni alberi.
Percorriamo un altro tratto con la stradina incassata nel terreno circostante.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1070).

Proseguiamo in salita con il fondo in cemento. Vediamo diversi ciclamini (m. 1090).
Alterniamo tre brevi tratti su asfalto ad altrettanti su cemento (m. 1105-1115).
Continuiamo in leggera salita con un altro tratto su asfalto seguito da uno su cemento (m. 1125).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1135).
Per un tratto la stradina è incassata nel terreno circostante.

Raggiungiamo un bivio (m. 1150). I segnavia indicano diritto, con il percorso 1: Malga Mine a min. 25, Pagherola a min. 50; a destra con il percorso 2: Fonte Pizzoli a 20 min., Borno a ore 1. Alla destra c'è una casa. Continuiamo diritto. La stradina torna ad essere incassata nel terreno.
Alla sinistra ci sono alcuni tronchi incrociati, come rinforzo per impedire eventuali smottamenti.

Arriviamo a un incrocio (m. 1165). In cartello informa che siamo in Loc. "Balestrini 1171 m". La stradina alla destra entra in una proprietà privata; quella alla sinistra termina dopo pochi passi. Continuiamo diritto, con poca pendenza, in un fitto bosco. Vediamo dei bolli di colore rosso-bianco-rosso sugli alberi.
Alla destra c'è una recinzione con pali di legno che reggono due cavi. Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Vediamo diversi ciclamini.
La stradina prosegue con un altro tratto incassato nel terreno circostante.

Dopo una semicurva verso sinistra troviamo una fontanella (m. 1180). L'acqua esce da un rubinetto e cade in un tronco scavato che contiene una vaschetta di metallo. Alla destra c'è un grande cartello con una cartina della zona. I segnavia indicano con un sentiero che scende a sinistra: Balestrì-Predulì, Pianborno, Erbanno. Continuiamo diritto, quasi in piano. La stradina ora è sterrata.
Percorriamo un breve tratto in leggera discesa e proseguiamo quasi in piano. Anche qui, attorno alla stradina ci sono diversi ciclamini.

Arriviamo a una biforcazione (m. 1185). Continuiamo con la stradina lasciando a sinistra un sentiero. I due percorsi, per alcuni metri, sono separati da una staccionata di legno.
Superiamo una semicurva verso sinistra in leggera salita.
Continuiamo in salita con la stradina incassata nel terreno circostante.
Proseguiamo quasi in piano (m. 1195).
Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso e continuiamo con poca pendenza.
Superiamo tre semicurve: dx-sx-dx.
All'esterno della successiva semicurva verso sinistra c'è una roccia calcarea (m. 1210).

Raggiungiamo un'altra biforcazione (m. 1215). Ignoriamo la stradina sterrata alla sinistra e continuiamo diritto in salita con il fondo lastricato.
Al termine di questo tratto in salita anche la nostra stradina ritorna sterrata. Dopo pochi passi quasi in piano e in discesa, l'altra stradina rientra dalla sinistra. Continuiamo quasi in piano (m. 1225).
Poco dopo riprendiamo a salire. Solo per pochi metri ci sono due strisce in cemento in corrispondenza del passaggio delle ruote.
Continuiamo con la stradina incassata nel terreno circostante.

Quasi in piano percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia, seguita da una semicurva verso destra con poca pendenza (m. 1240).
Riprendiamo a salire (m. 1255).
Con il fondo lastricato superiamo una curva verso sinistra e continuiamo in leggera salita su sterrato (m. 1260).
La stradina prosegue incassata, in salita e con il fondo lastricato (m. 1275).
Torniamo a camminare con poca pendenza su sterrato (m. 1290).

Troviamo dei segnavia che indicano con un sentiero alla sinistra: Tambù, Madonnina Nera, Pianborno, Erbanno, Predulì e Solstizio Trail. Continuiamo diritto (m. 1295).
Percorriamo pochi passi in leggera salita e una semicurva verso destra.
Raggiungiamo una stanga bianco-rossa, uno spazio per parcheggiare e il cartello "strada senza uscita". Continuiamo in salita con il fondo acciottolato.

All'uscita dal bosco troviamo i pascoli di Malga Mine e proseguiamo su sterrato. Davanti vediamo l'edificio, che comprende il rifugio e la malga, con il M. Altissimo sullo sfondo.
Superiamo una semicurva verso sinistra e in lievissima discesa lo raggiungiamo (m. 1315).

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello m. 470 -10
Data escursione: settembre 2019

Escursioni partendo dal Rifugio:


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