Rifugio De Grandi Adamoli

Il Rifugio De Grande Adamoli è situato all'Alpe Cuvignone, sul versante settentrionale del Monte La Tegia.
A solo due minuti da cammino dal rifugio c'è un poggiolo panoramico dal quale si può godere una bella vista panoramica sul Lago Maggiore e sulla catena alpina e prealpina.

Primo itinerario: in auto

E' possibile raggiungere la struttura anche in auto tramite la provinciale 8 che sale da Cittiglio, lascia a destra Vararo (km. 6), e raggiunge il passo del Cuvignone (km. 9.5) per poi ridiscendere l'altro versante. Dopo km. 10.5 troviamo sulla sinistra una stradina sterrata che conduce al già visibile rifugio. La strada continua poi a scendere, con vari tornanti, verso Castelvaccana o Casalzuigno.

Secondo itinerario: da Vararo

Salendo da Cittiglio, al sesto chilometro della provinciale 8, troviamo sulla destra Vararo. Lasciamo la macchina nel vasto parcheggio all'inizio del paese di fronte al Bar Alpino (m. 745).
Lungo il percorso seguiremo i segnavia, una striscia bianca e una rossa, che troveremo frequentemente.
Ci incamminiamo verso destra, passando davanti al monumento ai caduti. Un cartello in legno indica, davanti a noi, la 5a tappa della 3V (Via Verde Varesina) che percorreremo in parte.
Passiamo tra le case del paese e arriviamo ad un bivio che precede una piazzetta dove c'è un altro piccolo parcheggio. Alcune scritte sui muri indicano a sinistra i Pizzoni (Via Gaggiolo) e diritto il sentiero storico, 5a tappa della 3V.
Attraversata la piazzetta, ignoriamo una stradina che continua diritto in ripida salita e giriamo a destra passando su un ponte. Da questo punto il traffico è consentito solo ai residenti e alle altre persone autorizzate.
Dopo pochi passi troviamo un altro bivio; anche qui andiamo a destra (Via della Piazza) una stradina che parte in leggera discesa e poi continua quasi in piano.
A sinistra vediamo una fontana poi, in leggera discesa, arriviamo al lavatoio. Un altro cartello indica la 3V (m. 740).
Al successivo bivio continuiamo diritto, seguendo le indicazioni. La stradina diventa sterrata.

Passiamo tra due muretti a secco e recinzioni metalliche.
Guadiamo un piccolo torrente che scende da sinistra e attraversa il cammino.
Dopo una curva a destra in leggera salita, continuiamo quasi in piano ed entriamo nel bosco.
Troviamo un altro bivio e seguendo i bolli andiamo a destra in lieve discesa.
Poi in leggera salita passiamo accanto ad un masso sul quale è stata dipinta una freccia rossa indicante le due direzioni di marcia.
Superiamo altri due piccoli torrenti ed un vecchio baitello.
Sulla destra vediamo un sentiero chiuso da una stanga formata con un tronco. Continuiamo diritto e arriviamo alla fine del bosco (m. 775).
Pieghiamo a sinistra e, tra i prati, iniziamo a salire ripidamente. In basso a sinistra vediamo le case di Vararo.

Giunti in vista di una madonnina su una roccia, giriamo a sinistra e poi subito a destra portandoci su un costone. A destra la vista spazia sulla Val Buseggia; a sinistra, c'è un bosco di betulle e un'altra valletta, oltre la quale, sul fianco della montagna, distinguiamo il guard-rail della provinciale.
Passiamo alla sinistra della madonnina (m. 820) ed arriviamo ad un bivio. Qui il sentiero si sdoppia ma più avanti torna ad unirsi.
Percorriamo un tratto in leggera salita, lasciando a destra una gobbetta, poi torniamo a salire ripidamente.
Il sentiero torna a dividersi (m. 900). Andando a destra, passiamo tra alcune roccette poi, anche questa volta, i due rami si uniscono.
Raggiungiamo uno slargo pianeggiante (m. 930). A sinistra ci sono dei faggi; a destra la vista spazia fino al Lago di Lugano.

Continuiamo in leggera salita tra pinetti e rade betulle. Ad un bivio, seguendo i bolli andiamo a destra. Il bosco diventa più fitto.
Torniamo a salire ripidamente. Sotto un grande faggio, troviamo un masso con dipinti vari segnavia (m. 965).
Ora alterniamo brevi tratti in lieve salita o in piano per poi tornare a salire ripidamente. Davanti a noi, più in alto, vediamo il guard-rail della provinciale. Sulla destra invece distinguiamo nettamente una croce in cima ad un colle.
Attraversata una bella faggeta, raggiungiamo la strada, all'ultimo tornante prima del passo (m. 1036). Vari segnavia indicano alle nostre spalle: Val Buseggia, Vararo a ore 1.15; a sinistra oltre il tornante: Passo Cuvignone, Casere, Laveno; a destra con una sterrata: Monte Crocetta (m. 1117), Pozzopiano - Aga.
Seguendo l'asfalto, in leggera salita, dopo un centinaio di metri raggiungiamo il Passo Cuvignone (m. 1050). La segnaletica stradale indica il confine tra i comuni di Civiglio e Castelvaccana.

Ora non ci resta che seguire l'asfalto in discesa per circa un chilometro.
Dopo quattro tornanti iniziamo a vedere dall'alto il rifugio e una parte del Lago Maggiore.
Superiamo il cartello che indica il km. 10 della SP 8. Poco dopo sulla sinistra c'è una casa tra gli alberi, più in alto rispetto alla strada.
Arrivati il successivo tornante, possiamo lasciare la provinciale e scendere per prati al sottostante rifugio.
Continuando invece lungo l'asfalto, raggiungiamo una stradina sterrata che si stacca sulla sinistra. A destra invece un segnavia indica il sentiero che sale al Monte Nudo (m. 1235) in un'ora.
Con la sterrata, attraversiamo una pineta lasciando a sinistra un baitello e poi, tra i prati, arriviamo al rifugio.

Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. 305 -73
Data escursione: marzo 2009

Escursioni partendo dal Rifugio:


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