Rifugio Crespi Calderini
- Altezza: m. 1850
- Gruppo: Piemonte
- Ubicazione: Alpe Bors
- Comune: Alagna Valsesia - VC
- Carta Kompass: 88 B6
- Coordinate Geo: 45°53'19.10"N 7°54'35.70"E
- Gestori: Francesca Chiarello e Davide Massaro
- Telefono gestori: 349 6304570 SOLO WHATSAPP
- Telefono rifugio 0163 020053
- Posti letto: 6
- Apertura: estiva
- Pagina inserita il: 03/11/2025
Il Rifugio Crespi Calderini è situato all'Alpe Bors (m. 1836).
E' l'ultimo edificio in fondo all'alpeggio.
Al piano inferiore ci sono la cucina e il dormitorio. Al piano superiore ci sono un locale con bar e alcuni tavoli e una terrazza coperta.
Per anni venne gestito degli "Amici dell'Alpe Bors", fino al 2000 quando venne acquisito dal CAI di Varallo Seria.
Primo itinerario: da Alagna Valsesia (parcheggio Wold) interamente a piedi
Da Milano prendiamo l'autostrada A8.
Ad un bivio proseguiamo verso sinistra con la A26/E62 (mentre a destra la A8 continua verso Varese). Poco dopo dobbiamo pagare il pedaggio.
Al bivio successivo (km. 21.6) andiamo a sinistra verso Genova (a destra invece si prosegue verso Gravellona Toce).
Passiamo per Borgomanero.
Al km. 145.5 prendiamo l'uscita per Romagnano Sesia.
Percorriamo due curve verso destra.
Alla prima rotonda proseguiamo diritto con la SP 299 dir.
Alla seconda rotonda continuiamo diritto in Via delle Rogazioni.
Alla terza rotonda, molto più grande delle precedenti, continuiamo diritto con la SP 299 (cartello Alagna a km. 62).
Attraversiamo una galleria.
Alla rotonda di Grignasco con la Madonna di Medjugorje, giriamo a sinistra continuando sulla SP 299.
Attraversiamo il Fiume Sesia.
Alla rotonda di Serravalle Sesia giriamo a destra (sempre SP 299).
Alla successiva rotonda (km. 36 circa) andiamo a sinistra (cartello Alagna - sempre SP 299 / Corso XXV Aprile).
Al km 38 attraversiamo Bornate.
Al km 39 circa percorriamo una curva verso destra.
Ad un bivio giriamo a destra (cartello Alagna a km. 50).
Ad una rotonda con statue raffiguranti una donna e due pecore [questa zona è famosa per la lavorazione della lana] proseguiamo diritto. Troviamo il cartello Borgosesia.
Ad un altra rotonda proseguiamo diritto (cartello Alagna a km. 42.7)
Alla destra della strada vediamo il Fiume Sesia.
Alla rotonda di Isoleta (km. 45) proseguiamo diritto.
Poco dopo ad una rotonda con il Memoriale degli Alpini, dove vediamo due statue raffiguranti Gesù e un Alpino, continuiamo diritto.
Passiamo da Doccio (Fraz. di Quarona). Troviamo due rotonde e in entrambi i casi proseguiamo diritto.
Passiamo per la località Ponte (km. 49 della SP 299) dove attraversiamo il Sesia portandoci alla sua destra.
Troviamo il cartello: "Benvenuti a Varallo".
Ad una rotonda proseguiamo diritto (cartello Alagna a km. 36)
Passiamo da Valmaggia (Fraz. di Varano) e dalla località Balangera.
Ad una rotonda proseguiamo diritto (cartello Alagna a km. 33).
A Vocca siamo al km. 60 della SP 299 e attraversiamo le località Centro e Chiesa.
Al km. 62 attraversiamo Bettola.
Arriviamo a Balmuccia (km. 65.5 della SP 299) dove lasciamo a destra la SP 10 che sale a Rima.
Al km. 68 troviamo il cartello che segnala il Comune di Scopa.
Alla rotonda del km. 68.5 proseguiamo diritto.
Al km. 69 attraversiamo Muro (frazione di Scopa) e arriviamo a Scopa.
Al km. 72 passiamo per Scopello.
Al km. 73 passiamo per Pila.
Al km. 74 passiamo da Failungo (Fraz. di Pila).
Attraversiamo Piode.
Al km. 79 arriviamo a Campertogno.
Al km. 81 passiamo da Mollia.
Al km. 83 passiamo da Casa Capietto, Otra Sesia e Curgo.
Al km. 85 troviamo il cartello Alagna Valsesia.
Dopo Boccorio attraversiamo un tunnel.
Arriviamo a Riva Valdobbia.
Alla rotonda quasi al km. 91, giriamo a destra in Via Centro e proseguiamo fino al grande parcheggio Wold (m. 1265).
I primi posti auto che troviamo in questo parcheggio sono gratuiti e senza limiti di tempo (strisce bianche); gli altri sono a pagamento
(strisce blu). Per quelli a pagamento le tariffe sono: € 2,00 / 1 h e € 8,00 / giornata.
Bisogna digitare, sul tastierino dell'apposita colonnina, la targa della macchina e inserire la carta di credito (non il bancomat) o le monete
tenendo presente che non viene dato il resto.
Chi vuole accorciare il percorso utilizzando la navetta può vedere più sotto il secondo itinerario.
Usciamo dal parcheggio e ci incamminiamo in leggera salita seguendo la strada asfaltata.
Superiamo una semicurva verso destra.
Alla destra troviamo una casa e l'Oratorio di S. Maria Maddalena.
Percorriamo un'ampia curva verso sinistra all'interno della quale c'è una vecchia casa (m. 1275).
Subito dopo ignoriamo un ponte che attraversa il Sesia. Da questo punto il torrente ci accompagnerà per un po' e lo vedremo scorrere alla nostra destra.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1285) ed una verso sinistra. Alla sinistra abbiamo un muretto inizialmente in cemento e poi con massi sovrapposti.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 1305), superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo in leggera salita.
Una dopo l'altra, troviamo alla destra due grandi rocce che impediscono la veduta del Sesia (m. 1320).
Subito dopo, su una diga di massi, attraversiamo un suo affluente.
All'interno di una semicurva verso sinistra vediamo una casa. Superiamo una semicurva verso destra (m. 1330).
Troviamo due griglie, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Una sterrata, chiusa da una sbarra, sale alla sinistra. Continuiamo diritto in salita sulla strada asfaltata (m. 1340).
Un torrente, scende dalla sinistra e passa sotto alla strada (m. 1370).
All'interno di una semicurva verso destra c'è una grande roccia (m. 1375).
Con due semicurve destra-sinistra aggiriamo l'Oratorio di Sant'Antonio abate. La chiesetta probabilmente risale al 1646. Fino alla costruzione della strada asfaltata,
la mulattiera che saliva agli alpeggi passava sotto al suo portico dove era possibile sostare e ripararsi in caso di pioggia. Tra gli alberi del bosco, alla sinistra,
su una liscia parete verticale sono stati appesi alcuni quadretti in memoria di persone decedute (m. 1390).
Dopo la chiesetta, la strada continua con una semicurva verso destra e attraversa il Sesia su di un ponte. Noi invece non lo attraversiamo e continuiamo su sterrato.
Infatti il segnavia 206 indica alla sinistra del Sesia: Rifugio Pastore a 30 minuti, Rifugio Crespi Caldarini Alpe Bors, Col d'Olen.
Subito dopo, alla sinistra, troviamo una costruzione dell'acquedotto e un tavolo di legno con relative panche al riparo sotto una roccia.
Transitiamo sotto ad un cavo.
Percorriamo un breve tratto su sentiero in salita lasciando a destra una grande roccia.
Continuiamo con una breve discesa e un tratto quasi in piano in riva al fiume.
Davanti ad una salita, pieghiamo a destra seguendo una freccia e proseguiamo con un sentiero in leggera salita (m. 1405).
Poco dopo, con un breve tratto in ripida discesa, torniamo in riva al fiume e continuiamo in leggera salita su sentiero.
In leggera discesa superiamo due semicurve sinistra-destra. Vediamo il segnavia 206 (m. 1410).
Proseguiamo prevalentemente quasi in piano ma anche con brevi saliscendi e alcune semicurve, tra massi, arbusti e qualche albero. Mi pare inutile fare una dettagliata
descrizione di questo tratto.
Poi continuiamo in salita con alcuni rudimentali gradini di roccia (m. 1420).
Alla sinistra ci sono alcuni massi franati (m. 1430).
Proseguiamo su di una mulattiera.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1435).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo un sentiero che si stacca alla destra e sale direttamente all'Alpe Stiga (m. 1440).
Su rudimentali gradini di pietra raggiungiamo e superiamo un tornante destrorso (m. 1455).
Arrivati davanti alla casa dell'alpeggio percorriamo due tornanti sinistra-destra.
Passiamo sul retro della casa e della stalla (m. 1460).
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra (m. 1470).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1475).
Dopo altre due coppie di tornanti sinistra-destra (m. 1480-1485) la pendenza diventa ripida.
In salita raggiungiamo un tornante sinistrorso e in modo abbastanza ripido uno destrorso (m. 1505).
Continuiamo con altri tornanti: sx-dx-sx.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 1515) seguita da un tornante destrorso. Proseguiamo ripidamente.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra (m. 1525).
In salita arriviamo ad un tornante sinistrorso (m. 1530).
In modo abbastanza ripido percorriamo una curva verso sinistra e due tornanti destra-sinistra (m. 1535).
Continuiamo ripidamente con una semicurva verso sinistra e una curva verso destra (m. 1545).
Percorriamo un breve tratto su di una roccia liscia nella quale sono stati scavati dei gradini.
Proseguiamo con un tornante sinistrorso.
In modo abbastanza ripido superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1555).
Ad un bivio possiamo prendere entrambe le direzioni che poco dopo si ricongiungono.
Continuiamo in salita, attorniati da prati (m. 1565).
Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1570).
Raggiungiamo le prime baite dell'Alpe Pile. Alla destra ci sono una cappelletta e un Crocifisso.
Vediamo il segnavia 6. Passiamo accanto ad una fontana e sotto ad un portico e raggiungiamo il Rifugio Pastore (m. 1575).
Davanti vediamo il Monte Rosa.
Alcuni segnavia indicano dietro: Ponte S. Antonio 0h 20min, Alagna Valsesia 1h 00min.
Qui troviamo anche il pannello Punto 3 della serie: Parco Naturale Alta Valsesia "Sentiero Glaciologico". Vi leggiamo:
"ABRASIONE ED EROSIONE GLACIALE
Un ghiacciaio non è una massa stabile ancorata al terreno sul quale si trova, ma al contrario è una massa plastica che fluisce lentamente verso valle, per
effetto della gravità terrestre, intaccando e frammentando il letto roccioso sul quale scorre. La sua azione abrasiva viene spesso paragonata a quella di
una carta vetrata che sfrega a lungo e con forza su una superficie compatta.
ROCCE MONTONATE
Sono uno dei più comuni indicatori della presenza di un ghiacciaio in un'area attualmente deglaciata. Si presentano come dossi rocciosi arrotondati con
dimensioni da 1m. ad alcune centinaia di metri, allungati secondo la direzione di flusso del ghiacciaio. Il loro profilo longitudinale è arrotondato verso monte,
mentre verso valle si presenta più ripido e con la superficie frammentata. Nella fotografia sono presenti i solchi d'erosione lasciati dai frammenti di roccia
trasportati dal ghiacciaio e compressi sotto la sua enorme massa.
MARMITTE GLACIALI Sono forme di erosione dal caratteristico aspetto rotondeggiante e pareti levigate, scavate nella roccia su cui il ghiacciaio scorreva.
Durante la stagione calda parte del ghiaccio fonde e forma i torrenti epiglaciali che scorrono sulla superficie del ghiacciaio fino a quando incontrano un
crepaccio nel quale precipitano. L'acqua si raccoglie allora in torrenti subglaciali, che possono scorrere in pressione tra ghiaccio e roccia, come se fossero
in condotte forzate. Nel punto in cui si formano violenti vortici, i detriti trasportati dai corsi d'acqua subglaciali erodono la roccia sottostante
secondo un movimento circolatorio e scavano in pochi anni marmitte di grandi dimensioni."
Un altro cartello raccomanda di non disturbare i piccoli animali presenti nelle acque delle buche.
Un terzo cartello raffigura la parete sud del Monte Rosa con i nomi delle varie cime e località.
Continuiamo in leggera salita tra l'erba su di una mulattiera con il fondo di piccole pietre.
Giunti al termine del prato troviamo un bivio.
- dalla destra arriva il sentiero descritto più sotto, quello della navetta. In questo punto i due itinerari si congiungono.
- alla sinistra i segnavia indicano con il sentiero 206: A. Bors, Rif. Crespi Calderini min. 40.
Qui troviamo anche il pannello Punto 4 della serie: Parco Naturale Alta Valsesia "Sentiero Glaciologico". Vi leggiamo:
"I GHIACCIAI VALSESIANI
L'orografia scoscesa della testata della Valsesia, dovuta principalmente alla natura gneissica del substrato roccioso, la mancanza di ampie aree di alimentazione
dei ghiacciai a quote superiori ai 3000 m. e l'esposizione a sud del versante meridionale del Monte Rosa, rendono relativamente poco sviluppato il
glacialismo di questa valle, nonostante i 4554 m. di quota massima del bacino. Il limite delle nevi permanenti risulta influenzato, oltre che da questi fattori, anche
dall'entità delle precipitazioni. E' infatti l'apporto di nuova neve che determina la continua alimentazione dei ghiacciai. Lo studio dei
ghiacciai non riveste solo un interesse scientifico, ma anche pratico; le masse ghiacciate, infatti, rappresentano una grande riserva di acqua potabile e costituiscono
un efficace sistema di regolazione delle portate di acqua estive, influenzando l'equilibrio idrogeologico dell'intero bacino. La distribuzione mensile della neve fresca
ad Alagna Valsesia, da dati raccolti tra il 1932 e il 1989, mette in luce la dipendenza con il regime termico, essendo infatti il massimo in gennaio, in concomitanza
con le temperature più basse. L'evoluzione nel tempo dei totali pluviometrici annui di Alagna mostra un'apparente ciclicità ventennale."
Proseguiamo verso sinistra in salita con il sentiero 206.
Percorriamo una curva verso destra e dopo un breve tratto in leggera discesa ed un'altro breve tratto in leggera salita, continuiamo in un bosco di radi larici (m. 1600).
Affisso ad un albero vediamo il segnavia: 206 (6) Capanna F.lli Gugliermina (ex Valsesia) mt. 3212 a 5 ore EEA. Continuiamo in salita.
In lievissima salita percorriamo due curve sinistra-destra.
Un ruscelletto passa sotto al sentiero.
Proseguiamo in leggera salita tra prati e radi larici (m. 1605).
Dopo pochi passi in discesa, attraversiamo il letto di un torrente che troviamo asciutto e proseguiamo in salita.
Continuiamo in lievissima salita con varie semicurve appena accennate. Alla destra vediamo il Fiume Sesia.
Percorriamo un tratto in salita ed uno con poca pendenza (m. 1615).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1620).
Quasi in piano superiamo altre due semicurve sx-dx.
Camminiamo attorniati da alcune grandi rocce. Le prime possono offrire riparo in caso di un improvviso temporale. Proseguiamo in salita. Vediamo il segnavia 206.
Passiamo tra due rocce. Poco dopo ne lasciamo un'altra a sinistra (m. 1630).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra e proseguiamo in leggera salita.
Tra varie roccette superiamo altre due semicurve sinistra-destra.
Con due semicurve sx-dx aggiriamo un masso con i bolli (m. 1635).
Quasi in piano, tra mucche al pascolo, percorriamo una semicurva verso destra.
Continuiamo con un breve tratto in leggera discesa, superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo in salita.
Attraversiamo un prato con vari massi, in leggera salita verso l'edificio dell'Alpe Casera Lunga. Raggiuntala, quasi in piano giriamo a destra (m. 1645).
In salita passiamo accanto ad un tavolo di legno con relative panche (m. 1650).
Al termine del prato vediamo un bollo rosso-bianco-rosso e continuiamo in leggera salita tra pietre e qualche masso (m. 1655).
Poco dopo il sentiero continua tra larici e rododendri (m. 1665).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e proseguiamo in leggera salita. Superiamo una semicurva verso destra.
Con una semicurva verso sinistra, quasi in piano aggiriamo una grande roccia.
Proseguiamo con poca pendenza, a lato del fiume. In alto alla destra vediamo in lontananza il Rifugio Barba Ferrero (m. 1670).
Subito dopo percorriamo una semicurva verso sinistra e ci allontaniamo dal Sesia, tra rododendri e felci.
Continuiamo in salita (m. 1685).
Alla destra vediamo un sorbo dell'uccellatore. Dopo pochi passi quasi in piano continuiamo in salita. Alla destra, poco sotto, c'è il Sesia.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza (m. 1700).
Su di un ponte di legno attraversiamo l'impetuoso Torrente Bors, affluente del Sesia (m. 1710).
Sull'altra sponda troviamo i segnavia che indicano con un sentiero che sale a sinistra a lato del torrente: Alpe Bors, Rifugio A. Crespi Calderini mt. 1830.
Una grande scritta sulla roccia, su fondo bianco e contornata da una cornice rossa, indica le possibili mete
a sinistra:
- 210 Alpe Bors/Rifugio Crespi-Calderini 1836m h 0.20; Bocchetta delle Pisse 2396m h 2.00
- Incrocio 210A per Dorsale K2-Alpe Fondecco h 0.20
- Cabinovia Balma 2206m Incrocio 210C per ruderi impianti miniere h 1.30
- Raccordo 210B per Passo Cimalegna 2515m h 2.30
diritto:
- 206 Alpe Muflicat 1818m Incrocio 210E per Dorsale K2 h 0.20; Capanna Gugliermina 3212m h 4.20
dietro:
- Rifugio Pastore 1575m, Incrocio 206A per Alpe Fum Bitz h 0.15
- Chiesa di S. Antonio 1391m Incrocio 207 per Wold-Alagna h 0.45
Andiamo a sinistra in salita.
Percorriamo un tornante destrorso e, poco dopo, uno sinistrorso.
Continuiamo con una curva verso destra.
Proseguiamo con un tornante sinistrorso tagliabile con un sentierino (m. 1725).
La pendenza diventa abbastanza ripida. Il sentiero si divide in due tracce parallele e poco dopo si ricompone (m. 1740).
Lasciamo a sinistra una grande roccia e percorriamo una serpentina destra-sinistra (m. 1745).
Il sentiero si divide e si ricompone (m. 1755). Percorriamo due tornanti destra-sinistra e continuiamo in salita. Dietro vediamo delle cime.
Nuovamente il sentiero si sdoppia e si riunisce accanto al pannello Punto 5 della serie: Parco Naturale Alta Valsesia "Sentiero Glaciologico" (m. 1760).
Vi leggiamo:
"EROSIONE GLACIALE A GRANDE SCALA
Durante i lunghi periodi freddi, le valli precedentemente incise dai fiumi vengono invase dai ghiacciai, che le rimodellano rettificandone la morfologia. Esse diventano
più ampie e rettilinee, venendo adeguate all'esigenza di trasportare il maggior volume di ghiaccio. La sezione trasversale di una valle
glaciale presenta il tipico profilo a U. Il substrato roccioso che ospita il ghiacciaio si presenta sempre estremamente frantumato per la continua azione di "gelo
e disgelo" sull'acqua di infiltrazione. Quando questa, gelando, aumenta di volume, esercita una continua pressione all'interno della fratture,
isolando così blocchi rocciosi anche di notevoli dimensioni.
VALLE SOSPESA
Il ghiacciaio principale possiede una maggiore capacità erosiva rispetto ai ghiacciai tributari, costituiti da colate di minor spessore. Tutto ciò va ad influire sui piani
di erosione che vengono a trovarsi a livelli differenti; il fondovalle di un ghiacciaio tributario, infatti, risulta sopraelevato rispetto
a quello della valle principale. Durante la fase di ritiro il ghiacciaio lascia a quote più elevate gli sbocchi delle valli tributarie che diventano "VALLI SOSPESE".
Esse si raccordano alla valle principale mediante un salto roccioso percorso, in genere, da una cascata."
Subito dopo percorriamo due tornanti destra-sinistra e continuiamo in modo abbastanza ripido. Alla sinistra c'è sempre l'impetuoso Torrente Bors.
Percorriamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 1775).
Proseguiamo con una serpentina destra-sinistra (m. 1785).
Continuiamo con altri due tornanti destra-sinistra.
Lasciamo a destra l'ingresso della miniera S. Maurizio (m. 1790).
Proseguiamo con due semicurve destra-sinistra su gradini di pietra.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1800) e uno sinistrorso (m. 1805).
Alla sinistra ci accompagna una staccionata. Dopo un tornante destrorso continuiamo in salita.
Giunti ai piedi di una verticale parete proseguiamo con un tornante sinistrorso (m. 1810).
Continuiamo con protezioni alla sinistra.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1815).
Alla destra troviamo una cappellina in memoria di una persona deceduta (m. 1825).
Superiamo una semicurva verso destra.
Arriviamo all'Alpe Bors (m. 1829) situata nell'omonimo vallone percorso dal torrente.
In leggera salita percorriamo i vicoli, tra le vecchie case di pietra, seguendo i cartelli che indicano il rifugio.
L'ultimo edificio è quello del Rifugio Crespi Calderini (m. 1850).
Tempo impiegato: ore 2 / Dislivello: m. +605-20 / Lunghezza km. 5
Data escursione: settembre 2025
Secondo itinerario: da Alagna Valsesia (parcheggio Wold) utilizzando la navetta
Come descritto nel primo itinerario arriviamo ad Alagna e lasciamo la macchina nel parcheggio Wold (m. 1265).
Chi vuole accorciare il cammino può utilizzare il bus-navetta per il tratto dal parcheggio Wold alla località Acqua Bianca. Per conoscere in quali giorni il servizio è attivo,
gli orari e le tariffe valide per il 1925 questo è il sito ufficiale:
https://www.eventivalsesia.info/notizie-dal-territorio/navette-estive-2025-ad-alagna-orari-fermate-e-biglietti-per-acqua-bianca-ca-di-janzo-e-santantonio/
Paghiamo il biglietto presso il baitello situato accanto al capolinea della navetta e saliamo a bordo.
La navetta ci conduce fino al piazzale che si trova nei pressi della Cascata dell'Acqua Bianca (m. 1495).
Scesi dalla navetta prendiamo alla destra una strada lastricata che sale nel bosco. I segnavia indicano i rifugi aperti: Rifugio Pastore 30 min. - Rifugio Barba Ferrero
2 h 20 min - Rifugio Calderini 1 h 30 min.
Su di un altro cartello leggiamo: Rifugio Francesco Pastore 1575m ore 0.20 - Rifugio Crespi-Calderini 1836m ore 1.00 - Rifugio Barba Ferrero 2250m ore 2.00 - Rifugio
Gugliermina ex Valsesia 3212m ore 5.00 - Rifugio Luigina Resegotti 3624m ore 6.00.
Superiamo una curva verso sinistra e il ponte di legno sul Rio Mittlentail (m. 1515). Proseguiamo con poca pendenza.
Subito percorriamo un tornante destrorso e riprendiamo a salire.
Ad un bivio i segnavia indicano
- diritto: (segnavia 7a) Colle del Turlo m. 2738 ore 3.10 - Rif. Pastore 30 min, Orto Botanico.
- a sinistra: (segnavia 207) Rifugio Crespi Calderini Alpe Bors.
Altri segnavia sono scritti sulla roccia ma sono poco leggibili.
Andiamo a sinistra sui rudimentali gradini di una mulattiera che sale ripidamente a serpentina.
Raggiungiamo una cascata che vediamo oltre un precipizio protetto da una rete a quadrotti. Su di un cartello leggiamo: "Caldaie del Sesia". Qui troviamo
anche il pannello Punto 2 della serie: Parco Naturale Alta Valsesia "Sentiero Glaciologico". Vi leggiamo:
"FORRE E CASCATE
L'erosione glaciale crea una morfologia dominata dall'alternanza di ripiani e gradinate, dovuta al modo di scavare del ghiacciaio che tende ad aumentare ed esaltare il
dislivello dei salti già esistenti. I ripiani posti a quote differenti vengono raccordati, in genere, da spettacolari cascate che possono raggiungere altezze di centinaia di metri.
I gradoni, già incisi in un primo tempo dai corsi d'acqua subglaciali (che scorrono in pressione alla base del ghiacciaio e che possiedono quindi un'elevata capacità erosiva), vengono
ulteriormente incisi, dopo la deglaciazione, dai corsi d'acqua di superficie e a seconda della compattezza e della resistenza della roccia si formano gole più o meno profonde."
Percorriamo una curva verso destra e proseguiamo in salita (m. 1540).
Continuiamo con una curva verso sinistra.
Un ruscelletto passa sotto alla mulattiera.
Subito percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1555).
Con una curva verso sinistra usciamo dal bosco e proseguiamo attorniati da un prato (m. 1570).
Percorriamo una curva verso destra seguita da due tornanti sinistra-destra. La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1580).
Quasi in piano attraversiamo un ponte di legno. Scavalchiamo il Rio Testanera.
Raggiungiamo un incrocio di sentieri e vari segnavia (m. 1590).
Tre segnavia su fondo rosso indicano
- diritto (segnavia 207): Rifugio Barba Ferrero, Alpe Vigne mt. 2250 1 h 50 min
- a sinistra (segnavia 206): Rifugio Pastore, Alpe Pile mt. 1575 5 min
- a sinistra (segnavia 206a): Rifugio Crespi Calderini, Alpe Bors mt. 1836 45 min
Altri segnavia indicano
- diritto (segnavia 207): Alpe Vigne Superiore 2250 m. h. 1.45; Rifugio Barba Ferrero 2250 m.; Capanna L. Resegotti EEA 3624 m. h. 5
- a destra (segnavia 207F): GTA - Raccordo per Colle del Turlo 207A 2738 m. h. 3.00
Anche su di un masso sono indicate le stesse mete.
Davanti, poco più in alto, ci sono l'Alpe Fum Bitz con la Casa del Centro Visite e il Giardino Botanico.
Andiamo a sinistra in discesa su di una mulattiera acciottolata.
Percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo su gradini di pietra.
Continuiamo con un tornante destrorso.
Proseguiamo con un tornante sinistrorso su ciottoli.
Subito percorriamo un tornante destrorso e continuiamo su gradini.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo in leggera discesa.
In piano attraversiamo il ponte coperto, molto alto sul sottostante Sesia.
Percorriamo una curva verso destra.
Saliamo alcuni gradini.
Percorriamo una curva verso sinistra
e continuiamo in salita su di una mulattiera lastricata.
Quasi in piano attraversiamo un prato. Superiamo una semicurva verso sinistra. Davanti vediamo il Rifugio Pastore (m. 1575). Alla destra i segnavia indicano con il sentiero
206: A. Bors, Rif. Crespi Calderini min. 40.
Andiamo a destra e proseguiamo come descritto nel primo itinerario.
Tempo impiegato: ore 1.30 / Dislivello: m. +385 -30 / Lunghezza km. 2.6
Data escursione: settembre 2025
NOTE: Salita al Belvedere
Dal rifugio non sono visibili il Monte Rosa e i suoi ghiacciai.
Bisogna proseguire in salita dietro al rifugio fino a raggiungere un punto panoramico dove troviamo due tavoli (lontani l'uno dall'altro) con relative panche.
Troviamo anche il
pannello Punto 6 della serie: Parco Naturale Alta Valsesia "Sentiero Glaciologico" sul quale leggiamo:
"CIRCO GLACIALE
Uno degli elementi più comuni del paesaggio glacializzato è il cosiddetto "CIRCO". Esso viene definito come un largo avvallamento dal fondo piatto e poco
inclinato, circondato da pareti verticali; verso valle, prima del ripido gradino che lo raccorda alla valle principale, il circo presenta spesso una contropendenza di rocce
montonate o un deposito morenico che può determinare la formazione di un piccolo lago.
BACINO GLACIOLACUSTRE
Durante la fase tardi-glaciale (avvenuta circa 12.000 anni fa) il ghiacciaio principale depositò un ampio cordone morenico laterale sbarrando il vallone di Bors. Questo
deposito morenico è ancora parzialmente conservato tra l'Alpe Fondecco e l'Alpe Bors e testimonia quanto fosse esteso il ghiacciaio a quei
tempi. In seguito al cambiamento delle condizioni climatiche, la lingua glaciale di Bors si ridusse ad un ghiacciaio di circo dalla cui fusione si originò un bacino lacustre.
Mentre il fondo del lago si copriva di depositi, il torrente emissario erodeva il cordone morenico fino a sfondarlo, causando un rapido
svuotamento del bacino." (m. 1895)
Si può proseguire ancora, lungo un crinale dal quale si può ammirare il panorama, sempre che non sia avvolto dalle nuvole come purtroppo è capitato a noi.
Escursioni/ascensioni partendo dal Rifugio:
- al Rifugio Barba Ferrero (m. 2250) all’alpe Vigne
- al Rifugio F.lli Gugliermina (ex Valsesia - m. 3212) alla Parrot (impegnativo)
- al Bivacco Resegotti (m. 3624) alla Cresta Signal
- ai Corni di Faller (m. 3128)
- al Monte Piglimò (m. 2894)
- alla Punta Grober (m. 3494)
- alla Punta Vittoria (m. 3435)
- alla Bocchetta delle Pisse (m. 2410) in ore 2 circa
- a Macugnaga (m. 1327) per il Colle del Turlo (m. 2738) in 5 ore
- a Gressoney (m. 1385) per il Colle delle Pisse (m. 2396) e il Col d’Olen (m. 2881) in 6 ore
Alcuni percorsi sono impegnativi. Prima di partire controllare sempre meteo e aperture.
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