Rifugio Baita Alpini di Gargnano

La Baita degli Alpini di Gargnano è situata in Località Briano sul versante sudoccidentale della Cima Còmer.
Dal rifugio si vedono una parte del Lago di Garda e i Monti Castello di Gaino (m. 870) e Pizzocolo (m. 1579).

Su due fogli appesi alla porta della baita leggiamo quando segue:

"UTILIZZO DELLA BAITA
La struttura è gestita dal Gruppo Alpini di Gargnano fin dalla sua costituzione ed inaugurazione (1985). Tale gestione continuerà in futuro fino a che il Gruppo Alpini di Gargnano sarà in grado di farlo.
La struttura è aperta al pubblico nella bella stagione (dalla primavera all'autunno), tutte le domeniche e le festività.
Un incaricato di turno è presente in tali giorni per l'accoglienza e la sorveglianza, in modo che gli utenti possano essere aiutati a vivere la giornata al rifugio nel modo più corretto e positivo possibile.
Il Gruppo non svolge servizio di ristorante e di bar tranne che in alcune occasioni particolari come l'annuale Festa Alpina di luglio.
Nei giorni di apertura tutti possono comunque utilizzare la struttura per farsi autonomamente da mangiare, usando sia la cucina interna, sia i focolari esterni.
Gli utenti possono utilizzare e servirsi di tutto quello che il Gruppo mette loro a disposizione: legna, posate, stoviglie, pentole, padelle, tavoli, vino, bevande, olio ... tranne naturalmente cibo e bevande.
Ogni singolo o gruppo lascerà al Gruppo Alpini un'offerta, un'oblazione, commisurata e adeguata a quanto usato e consumato nel rifugio stesso.
Tutti sono tenuti a lasciare il rifugio pulito ed in ordine.

INDICAZIONI PER GLI UTENTI
Si può arrivare con l'auto anche sul piazzale del rifugio per portarci persone o scaricare vettovaglie, ma non si può parcheggiare (tranne l'incaricato di servizio di turno).
Bisogna parcheggiare nello spazio apposito sottostante o negli spazi in fondo alla strada.
Utilizzare la struttura con correttezza ed educazione, sia per la sosta più o meno prolungata, sia per consumare i propri pasti portati da casa o preparati nel rifugio stesso, sia per bere qualcosa di proprio o messo a disposizione del rifugio, sia per riposarsi in caso di necessità.
E' vietato usare la baita e gli spazi attigui per il pernottamento, né con tende, né con lettini, sacchi a pelo, ecc.
Non sprecare acqua, legna, gas, luce, che per il Gruppo Alpini costano soldi e fatica.
Non usare il focolare interno per la cottura dei cibi.
Controllare i bambini per limitarne i giochi sfrenati o l'accesso a spazi che presentano pericoli.
Lasciare tutto in ordine e pulito; per quanto possibile, portare via le immondizie.
Lasciare al Gruppo Alpini delle offerte ragionevolmente equilibrate e proporzionate a quanto usato e consumato."


Lasciamo l'autostrada A4 al casello di Brescia Est (Km. 228.8) e prendiamo la Statale 45 Bis Gardesana Occidentale in direzione Salò.
Giunti a Gargnano, al Km 84.5, giriamo a sinistra e proseguiamo con la Provinciale 9.
Al Km. 7.3 della SP 9 giriamo a destra in Via Sasso. Ad un altro bivio andiamo ancora a destra.
Arrivati a Sasso lasciamo l’auto nel parcheggio all’ingresso dell'abitato (m. 535).

Ci incamminiamo quasi in piano verso il borgo. Alla destra vediamo in lontananza la chiesa di S. Antonio Abate.
Prendiamo Via Sasso, il vicolo lastricato che attraversa l'abitato. I segnavia indicano, diritto: 231, San Valentino a ore 0.40, Briano a ore 1.30, Comer a ore 2; a destra: 219, Musaga - BVG a ore 0.10, Gargnano a ore 0.50. Un altro cartello indica a destra il Giro dei borghi del Montegargnano it. 2 Chiesa di Sasso - Musaga.
Dopo un tratto in leggera discesa proseguiamo in leggera salita.

Subito troviamo due bivi a poca distanza l'uno dall'altro. Al primo bivio, una freccia indica di andare prima a sinistra e poi a destra e così facciamo.
Percorriamo un tratto quasi in piano e proseguiamo con poca pendenza (m. 530).

Raggiungiamo un incrocio. Alla sinistra ci sono una fontana e un lavatoio coperto da un tetto di legno. Un cartello avverte che l'acqua non è potabile. I segnavia indicano, diritto: 231, San Valentino - BVG a ore 0.40, Briano a ore 1.20, Comer a ore 2; dietro: 231,  BVG - Gargnano a ore 1; a destra: 231, Piazza di Sasso a ore 0.05, Gargnano via Musaga a ore 0.40. Continuiamo diritto e percorriamo un tratto asfaltato.

Lasciamo a sinistra un cancello e proseguiamo quasi in piano su sterrato. Alla sinistra c'è un muro (m. 535).
Troviamo un altro cancello alla sinistra. Alla destra vediamo il Lago di Garda. Transitiamo sotto dei cavi dell'alta tensione. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Troviamo altri due cancelli e lasciamo a destra un traliccio (m. 540).
Alla destra, poco sotto, c'è una casetta gialla.
Continuiamo con un muro alla sinistra e alberi alla destra. Superiamo una semicurva verso sinistra.
Quasi in piano entriamo nel bosco.

Presso una semicurva verso destra guadiamo un ruscello e proseguiamo con un sentiero in salita (m. 545). I segnavia indicano: 31, S. Valentino a ore 0.40, Briano a ore 1.10. Anche su di una pietra vengono indicati: S. Valentino, Briano e Comer.
Continuiamo con poca pendenza.
Superiamo una curva verso sinistra e percorriamo un breve tratto in salita su fondo roccioso.
Proseguiamo su sterrato con un tratto in leggera salita ed uno in salita (m. 555).
Vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra liscia nel sentiero.

Il sentiero diventa una mulattiera. Per un tratto la pendenza è abbastanza ripida poi diminuisce un poco (m. 585).
Presso una curva verso destra guadiamo un torrente (m. 590).
Con la mulattiera bagnata da un ruscelletto superiamo due semicurve sinistra-destra.

Percorriamo una curva verso destra (m. 600) seguita una verso sinistra attraversata da una canalina in metallo.
La pendenza aumenta. Troviamo un corto muretto a secco alla sinistra e poco dopo un corto muro alla destra (m. 620).
Continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 625).
La mulattiera ora è più larga (m. 640).
Superiamo un canalino in metallo (m. 650).
Per un tratto camminiamo su roccia liscia (m. 660).

Usciamo dal bosco e superiamo una curva verso sinistra con vista sul Lago di Garda (m. 665).
Continuiamo in modo abbastanza ripido su fondo roccioso. Il percorso si sdoppia ma poco dopo si ricompone.

Presso una curva verso sinistra un sentiero prosegue diritto (m. 680). Alla destra c'è una staccionata. I segnavia indicano, a sinistra: 231, Briano - Baita Alpini a ore 0.50, Comer a ore 1.30; diritto: 231, San Valentino a ore 0.10. Continuiamo con la descrizione del sentiero verso sinistra (vedi più sotto; l'altra per San Valentino). Rientriamo nel bosco.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo quasi in piano.
Presso una semicurva verso sinistra vediamo un bollo bianco-rosso. Dalla destra sale e si immette un sentiero (m. 690).
Dopo un breve tratto in salita alterniamo due tratti con poca pendenza ad altrettanti in salita.
Superiamo due serpentine appena accennate destra-sinistra (m. 710).
Il sentiero si divide, aggira delle roccette e si ricompone (m. 720).
Ad una biforcazione scegliamo di andare a destra, comunque poco dopo l'altro sentiero rientra (m. 725).

Saliamo in modo abbastanza ripido e giriamo a sinistra, su fondo roccioso, accompagnati da una catena.
Continuiamo in salita e percorriamo un tornante destrorso.

All'esterno di un tornante sinistrorso si stacca un altro sentiero. Due scritte sui massi indicano, a sinistra "Comer diretto" e a destra "al pulpito". Andiamo a sinistra (m. 735).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido per un lungo tratto. In basso alla sinistra vediamo il letto asciutto di un torrente incassato nel terreno (m. 755).
Poi la pendenza diminuisce un poco (m. 795).
Superiamo una semicurva verso destra.

Poco dopo arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano a sinistra: 231, Briano a ore 0.40, Comer a ore 1.30 mentre a destra non ci sono indicazioni. Andiamo a sinistra.
Ad una biforcazione teniamo la sinistra come indicato da un bollo bianco-rosso (m. 810).
Il sentiero ora si divide in due tracce che si intersecano più volte e poi si ricompone.
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 830).
Dopo una curva verso sinistra proseguiamo in lievissima salita (m. 840). Tra gli alberi alla destra riusciamo a scorgere il lago.
Torniamo a salire. Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo con il sentiero incassato nel terreno circostante (m. 855).
Percorriamo un breve tratto quasi in piano (m. 865).
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra e Proseguiamo quasi in piano.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e una curva verso destra vicine tra loro.

Troviamo alcuni alberi caduti sopra al sentiero e rimasti a circa 170 cm. da suolo. In questo punto gli alberi del bosco sono prevalentemente castagni.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 875).

Pochi passi e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano, a destra: 231, Comer EE a ore 1; a sinistra: 231A, Briano - Baita Alpini a ore 0.20, Comer a ore 1.10, Denervo a ore 2; dietro: 231, Sasso a ore 0.50. Andiamo a sinistra in leggera salita.
Attraversiamo il letto di un ruscello che troviamo asciutto e continuiamo in salita.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 885).
Il sentiero nuovamente si scompone in due tracce che si intersecano varie volte. Seguiamo quella con i bolli. Poi si ricompone (m. 905).
Troviamo un cartello de "La Caminàa Storica" (m. 910).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 920) e un tornante sinistrorso molto ampio (m. 925).
Passiamo accanto ad un cartellone che parla del Sito di Interesse Comunitario Cima Comer e della Zona di Protezione Speciale Alto Garda Bresciano (m. 930).

Continuiamo con poca pendenza. In questo punto il bosco è rado ed è formato da quercioli.
Poi diventa più fitto (m. 950).
Percorriamo una semicurva verso sinistra molto ampia (m. 955).
Alla destra vediamo un baitello di legno.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 965).

Alla destra il bosco termina; ora abbiamo un prato con vista sulla Cima Comer.
Percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo quasi in piano (m. 970).
In leggera salita superiamo una curva verso destra e andiamo ad immetterci su una strada asfaltata. La seguiamo verso destra con pendenza minima. Il rifugio è già visibile davanti poco più in alto.

Ad una biforcazione i segnavia indicano: Briano loc. Destra 1000 m; a destra: 232, Baita Alpini a ore 0.05, Cima Denervo a ore 1.40, Cima Comer a ore 0.40; diritto: 232, Bocca Lovere a ore 0.40; dietro: 232, Sasso a ore 1.10. Andiamo a destra, in leggera salita, attorniati dai prati (m. 980).

Ignoriamo una sterrata che si stacca alla destra. Continuiamo diritto, in salita, con il fondo in cemento, tra due serie di pali di legno che reggono del filo spinato.
Poco dopo, alla sinistra troviamo il cancello e la recinzione del rifugio (m. 1007). I segnavia indicano con il sentiero 232 la prosecuzione verso Cima Denervo, Cima Comer e Premaur - Piazze.

Tempo impiegato: ore 1.25 - Dislivello: m. 477 -5
Data escursione: maggio 2021

Cima Comer

Lasciata a sinistra la Baita degli Alpini continuiamo in salita tra due file di alberi oltre i quali vediamo dei prati.
Ad un bivio i segnavia indicano, a destra con il sentiero 232: Cima Denervo a ore 1.30, Cima Comer a ore 0.30; diritto con il sentiero 233: Bocca Lovere a ore 0.40; dietro con il sentiero 232: Sasso. Andiamo a destra in leggera salita (m. 1025).

Poco dopo troviamo un altro bivio dove i segnavia indicano, diritto: Senter dèl Luf ore 0.10, Cima Comer - cresta E.E. ore 0.40; a sinistra: Cima Denervo a ore 1.30, Cima Comer a ore 0.30, Piazze a ore 1.20; dietro: Baita Alpini a ore 0.05, Briano, Sasso a ore 1.20. Andiamo a sinistra, nel bosco.
Poco dopo dalla sinistra rientra un sentiero che proviene dal primo bivio dopo la Baita Alpini e continuiamo diritto in salita.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1050).
Dopo altre due semicurve destra-sinistra continuiamo in leggera salita (m. 1060).
La pendenza aumenta (m. 1065).
Percorriamo un tornante destrorso seguito, con poca pendenza, da uno sinistrorso (m. 1075).
Riprendiamo a salire (m. 1090).

Superiamo un tornante destrorso (m. 1100).
Attorniati dai faggi percorriamo altri due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1110).
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 1125) e uno destrorso (m. 1130).
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo uno slargo (m. 1135).

Proseguiamo con un lungo tratto in salita (m. 1145).
Passiamo tra due roccette (m. 1175).
Poco dopo, in leggera salita, percorriamo un tornante destrorso.

Pochi passi più avanti arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 232: Cima Denervo a ore 1.10, Malga Premaur a ore 0.30, Piazze a ore 0.50; diritto: Cima Comer a ore 0.15. Continuiamo diritto (m. 1180).
Passiamo sopra delle radici.
Dopo un breve tratto quasi in piano, percorriamo una curva verso sinistra e riprendiamo a salire (m. 1185).
Superiamo un altro tratto quasi in piano e proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1190).
Attorno al sentiero ci sono delle roccette (m. 1200).
Percorriamo alcune semicurve: dx-sx-dx-sx-dx.
Superiamo uno zig-zag sx-dx (m. 1225).

Percorriamo un corridoio tra le rocce e in fondo ne usciamo con uno zig-zag destra-sinistra (m. 1230).
Superiamo un breve tratto sterrato, quasi in piano.
Saliamo cinque gradini di legno.
Troviamo una roccia che possiamo aggirare da entrambi i lati (m. 1235).
Proseguiamo quasi in piano su sentiero sterrato.
In salita superiamo una semicurva verso sinistra.
Continuiamo con poca pendenza e saliamo un gradino di legno.

Dopo pochi passi in discesa proseguiamo in leggera salita (m. 1240).
Gli alberi ora sono più radi.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1250).
Dopo un breve tratto in salita proseguiamo con poca pendenza.

Raggiungiamo l'osservatorio per l'osservazione dei rapaci. Qui troviamo un baitello di legno con due sole pareti e il tetto, una panchina e un cartellone che parla di questi uccelli e spiega come questo punto sia il migliore per osservarli durante la migrazione. I segnavia indicano, a sinistra con il sentiero 231: Comer/Cima a ore 0.05; dietro con il sentiero 232A: Briano - Baita Alpini a ore 0.30, Sasso a ore 1.40; dietro verso destra con il sentiero 231: Sasso E.E. a ore 1.40.
Dopo pochi passi, alla destra troviamo un balcone in posizione panoramica sul Lago di Garda. Il sentiero prosegue con un tornante sinistrorso.

Passiamo accanto ad una panchina di legno. Siamo sulla larga cresta finale con bella vista panoramica da entrambi i lati e in particolare riconosciamo le cime del Monte Baldo, del M. Castello di Gaino, del M. Pizzoccolo e del M. Spino.
Dopo un tratto abbastanza ripido, in salita raggiungiamo la nuova croce metallica e la statua di una Madonnina.
Continuando, poco dopo raggiungiamo anche la vecchia croce di legno infissa in un mucchio di pietre. A poca distanza ci sono altri segnavia che indicano: Cima Comer Q. 1279 slm; diritto con il sentiero 232: Briano - Baita Alpini a ore 0.25, Sasso a ore 1.40, Cima Denervo a ore 1; dietro con il sentiero 231: Osservatorio rapaci a ore 0.05, Sasso E.E. a ore 1.30.

Dalla Baita degli Alpini alla Cima Comer: Tempo impiegato: ore 0.40 - Dislivello: m. 272
Da Sasso alla Cima Comer: Tempo impiegato: ore 2.05 - Dislivello: m. 749-5

Eremo di San Valentino

Su di un cartello deteriorato dal tempo, collocato al bivio per S. Valentino, riusciamo a leggere quanto segue:
"La tradizione racconta che il piccolo e isolato edificio venne costruito da alcuni gargnanesi per sfuggire alla violenta epidemia di peste del 1630. Ma, sebbene il culto di San Valentino si sia diffuso in passato soprattutto in relazione alle epidemie, l’eremo non viene menzionato prima del 1673.
L’eremo fu abitato da almeno tre eremiti: di uno parla una relazione del 1684, seguito nel 1760 da Giovanni Marchetti, mentre l’ultimo fu Geremia Paladini che, giunto da Casson Veronese nel 1849, morì a Sasso nel 1865
."

Al bivio di quota m. 680 prendiamo il sentiero che continua diritto quasi in piano.
Continuiamo in leggera salita. Il sentiero si divide per aggirare alcuni alberi e si ricompone.
Proseguiamo quasi in piano nel bosco. Superiamo una semicurva verso destra.

Dopo una curva a sinistra cominciamo a scendere (m. 685).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 680).
Ora scendiamo ripidamente con rudimentali gradini e percorriamo alcuni tornanti accompagnati da catene passamano fissate alle pareti rocciose.
Percorriamo poi un breve tratto sterrato, quasi in piano, con una roccia alla sinistra e una parziale veduta sul lago alla destra.
In leggera discesa passiamo tra due rocce.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo quasi in piano (m. 650).

Riprendiamo a salire e percorriamo due tornanti sinistra-destra.
Allo scoperto, percorriamo un tornante sinistrorso con vista sul lago e sulla sottostante Gargnano (m. 660).
Superiamo una serpentina destra-sinistra.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e torniamo tra gli alberi.
Continuiamo con poca pendenza e con una parete di roccia alla sinistra (m. 665).
In salita superiamo una curva verso sinistra.
Proseguiamo allo scoperto con il panorama alla destra.
Alla sinistra c'è una catena (m. 675).

Spingiamo l'antica porta dell'Eremo la quale, dopo il passaggio, si richiude da sola per via di una pietra appesa ad una corda che fa da contrappeso.
Alla sinistra abbiamo un'altra catena mentre alla destra, dove un tempo c'era un muro, ora il pendio precipita ripidamente. Subito dopo c'è una catena anche alla destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso.
Saliamo rudimentali gradini di pietra, con la catena solo alla destra (m. 680).
Superiamo un tornante destrorso e continuiamo con una catena alla sinistra (m. 685).
Passiamo tra due rocce.
Proseguiamo quasi in piano su sentiero sterrato.
Con pochissima pendenza raggiungiamo l'Eremo (m. 690).

Dal bivio di quota m. 680 all'Eremo di San Valentino: Tempo impiegato: ore 0.15 - Dislivello: m. 45 -35
Da Sasso all'Eremo di San Valentino: Tempo impiegato: ore 0.45 - Dislivello: m. 195 -40

Escursioni partendo dal Rifugio:


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