Capanna Sociale Baita Cernello

La Capanna Sociale Baita Cernello è situata in Valgoglio nei pressi dell'omonimo lago.
Negli anni 50 era una costruzione di servizio per gli operai che lavoravano nella realizzazione della vicina diga. In seguito venne utilizzato dai pastori come ricovero per le mandrie. Infine nel 1978 è stata risistemata e trasformata in rifugio.

L'apertura dipende dalla disponibilità dei soci volontari, che normalmente si impegnano per tutta la settimana.
Non trattandosi di un rifugio, ma di una capanna sociale CAI autogestita, è sempre opportuno verificare l'apertura e la disponibilità di posti al telefono 330 931419.
La sede della sottosezione CAI di Alzano Lombardo è situata in Via Giorgio Paglia 11 (tel.: 035 511544 - email: info@caialzano.it) ed è aperta il martedì e venerdì dalle ore 20.30 alle 22.30.

Con la provinciale 49 risaliamo l'Alta Valle Seriana. Al km. 39 la lasciamo per imboccare sulla sinistra la provinciale 49 bis con la quale raggiungiamo Valgoglio. Al bivio dopo l'abitato, continuiamo diritto con la Via San Rocco.
Al bivio successivo troviamo diversi segnavia che indicano:
Baita Cernello (ore 3 sentiero 228), Passo Portula (ore 4.30 sentiero 230), Rifugio Calvi (ore 5.20 sentiero 226), Passo Aviasco (ore 5 sentiero 229), Rifugio Laghi Gemelli (ore 6 sentiero 214), Capanna Cai Lago Nero (ore 3 sentiero 268), Lago di Aviasco (ore 3.30 sentiero 268), Traversata in Val Sanguigno (ore 5.30 sentiero 267).
I segnavia, attaccati alla parete sulla destra, non specificano quale delle due direzioni dobbiamo prendere. Comunque a sinistra si va in piano verso la centrale Enel dove termina la strada; a destra si sale verso la località Bortolotti.
Prendiamo la stretta stradina sulla destra con la quale arriviamo fino al tornante di fronte al Ristoro 5 Laghi. Sulla destra c'è uno slargo dove lasciamo la macchina (m. 1139). E' possibile proseguire oltre il tornante fino ad arrivare il località Becc dove sulla sinistra c'è un parcheggio a pagamento. Occorre però acquistare preventivamente un "gratta e sosta" al costo di 5 euro presso il comune, la biblioteca o gli esercizi pubblici.

Alcuni segnavia dipinti su di una pietra indicano il Lago Nero e la Baita Cernello diritto davanti a noi.
Superiamo una stanga che troviamo alzata, e ci incamminiamo su di una stradina asfaltata che parte alla sinistra della condotta dell'Enel, un grosso tubo di colore verde che porta alla centrale di Aviasco l'acqua captata dai bacini artificiali superiori. Poco dopo lo scavalchiamo con un ponticello.
Continuiamo tra gli alberi passando sotto i cavi dell'alta tensione.
La salita diventa ripida poi, con minore pendenza, raggiungiamo una casa (m. 1205).
In piano la aggiriamo sulla sinistra; con una passerella a griglia superiamo il tubo, passiamo davanti alla casa con un sentiero e poi, con un'altra passerella identica alla prima, torniamo alla destra del tubo.
Pochi passi più avanti c'è una fontana con vasca sulla destra.
Passiamo sotto il tubo, lasciamo una baita alla nostra sinistra e arriviamo all'inizio dell'abetaia.

Troviamo subito un bivio e seguendo i bolli andiamo a destra in leggera salita.
Superiamo un rivolo che attraversa il sentiero. Su una roccia vediamo i segnavia n. 228 e n. 268.
In salita raggiungiamo un bivio (m. 1235). I segnavia indicano di andare a destra; in realtà possiamo anche continuare diritto in quanto le due tracce scorrono parallele e poi tornano ad unirsi.
Poco più avanti ignoriamo un sentiero che scende a sinistra.
Saliamo ripidamente. Dopo una curva verso destra, attraversiamo una piccola radura.

Ci riavviciniamo alla tubazione e, ignorando un sentiero che prosegue passandoci sotto, giriamo a sinistra come indicato dai segnavia (m. 1305).
Continuiamo nel bosco in salita. Al bivio successivo andiamo a destra (m. 1320).
Vediamo un cartello che indica una "Zona a maggior tutela".
Percorriamo un tratto con minore pendenza per tornare poi a salire ripidamente con alcuni tornantini.
Superiamo un masso solitario sul quale sono stati dipinti i segnavia.
Più avanti la pendenza diminuisce e passiamo nuovamente sotto il grosso tubo (m. 1380).
Con un tratto allo scoperto passiamo anche sotto i cavi dell'alta tensione poi rientriamo nel bosco e torniamo a salire ripidamente.

Percorriamo un tratto con minore pendenza poi riprendiamo a salire ancora in modo ripido.
Il sentiero si sdoppia ma subito si ricongiunge.
Poi, in leggera salita, sfioriamo un torrente sulla destra e ci immettiamo su di una sterrata (m. 1455). I segnavia indicano a sinistra: Nero e Cernello; a destra: S. Antonio e Valgoglio; dietro: Bortolotti, S. Rocco, Bar Ristoro, Valgoglio. Una scritta in giallo su di un albero indica in Pizzo Pradella a sinistra.

Andiamo a sinistra, dapprima quasi in piano e poi in salita. Un cartello su di un albero indica i Laghi e Valgoglio nelle due direzioni di marcia.
Subito dopo troviamo un bivio. Andiamo diritto e attraversiamo un prato dove ci sono una panchina sulla destra e una fontana con vasca in legno a sinistra.
Torniamo tra gli alberi e alterniamo alcuni tratti in salita ad altri con minore pendenza.
Raggiungiamo una radura (m. 1535). Su un masso c'è una piccola croce e su un altro una targa a ricordo di uno sfortunato escursionista. Il sentiero si divide ed i segnavia indicano di andare a sinistra: Capanna Lago Nero a ore 1.30 (sent. 268), Capanna Cernello a ore 1.30 (sent. 228), Lago d'Aviasco a ore 2.30 (sent. 268), Val Sanguigno ore 4.30 (sent. 267).

In leggera salita raggiungiamo un gruppo di alberi. Sulla destra ci sono una grande roccia con una bassa grotta e altri macigni.
Torniamo a salire ripidamente e subito arriviamo ad un bivio. Andiamo a destra.
Tra alberi ormai radi, continuiamo con alcuni gradoni in pietra.
Superiamo vari tornanti.
Dopo un tornante sinistrorso, ci si para davanti un larice nato alla destra del sentiero e cresciuto in obliquo tanto da ostruirne parzialmente il passaggio (m. 1610).
Contorniamo ora una parete rocciosa, ripidamente e con alcuni gradini di roccia. A sinistra la vista si apre e regala un'ampia veduta sulla vallata.

Continuiamo con alcuni paletti che reggono due funi, a protezione, sulla sinistra.
Ad un bivio, lasciamo la traccia che continua diritta verso la tubazione e giriamo a destra. Saliamo alcuni gradini in pietra.
Dopo il successivo tornante, con sei gradini scavalchiamo il tubo e passiamo sotto i cavi dell'alta tensione (m. 1660).
Raggiungiamo due grandi rocce accostate una all'altra. Attorno ci sono vari cespugli di rododendro.
Davanti, tra gli alberi, cominciamo a vedere una grande cascata.
Superiamo un altro tornante, a sinistra, vicino al tubo e poi ripidamente raggiungiamo un grande masso piatto sulla sinistra, ottimo punto panoramico sulla cascata (m. 1720). E' d'obbligo sostare un attimo e scattare qualche foto.

Continuiamo ripidamente con alcuni gradini di pietra e ripassiamo accanto al tubo.
Saliamo con alcuni tornantini. A questo punto il tubo entra nella roccia (m. 1750). Davanti vediamo un traliccio bianco e rosso e la stazione di arrivo della funivia di servizio dell'Enel.
Ad un tornante destrorso troviamo delle protezioni a sinistra ed un cartello che mette in guardia da possibili piene improvvise chi volesse avventurarsi nella valletta a fianco. Continuiamo a zig-zag.
In alto su di un cucuzzolo vediamo la Capanna Giulia Maria alla sinistra di un traliccio.
Il fondo del sentiero ora è roccioso e a sinistra ci sono delle protezioni.
Poi in leggera discesa raggiungiamo il bivio che precede la casa dei guardiani delle dighe e altre costruzioni dell'Enel (m. 1800). In alto a destra vediamo le due dighe che chiudono i Laghi Sucotto e Cernello.
Il sentiero si divide e i segnavia indicano diritto con il sentiero 268: Capanna Lago Nero a ore 0.45, Lago D'Aviasco a ore 1.45; diritto con il sentiero 267: Valsanguigno ore 3.45; a destra con il sentiero 228: Capanna Cernello a ore 0.45.

Andiamo a destra abbastanza ripidamente tra pietre, ciuffi d'erba e rododendri poi giriamo a sinistra e quasi in piano ci avviciniamo alla diga del Lago Sucotto. Quindi torniamo a salire e la raggiungiamo (m. 1850).
Passiamo tra un baitello a destra, ed un ponticello metallico seguito da una scaletta a sinistra che consentono di salire sopra la diga. Davanti, in alto, vediamo il rifugio Cernello.
Iniziamo ad aggirare il lago verso destra e passiamo sotto i cavi della corrente.
All'estremità orientale del lago troviamo un sentiero che sale da destra e si unisce al nostro.
In leggera salita, con alcuni gradini in pietra e una fune a lato, cominciamo ad alzarci rispetto al Lago Sucotto.
Dopo un tratto pianeggiante riprendiamo a salire con alcuni zig-zag, poi continuiamo diritto in leggera salita tra erba e massi.
Davanti torniamo a vedere il rifugio. Dopo un breve tratto in salita, ne percorriamo altri con poca pendenza, in piano o in lieve discesa.
Infine torniamo a salire e raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello: m. 817
Data escursione: giugno 2009

Escursioni/Ascensioni partendo dalla Capanna Sociale:


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