Capanna Pianturin

Si tratta di due costruzioni in sasso situate a mezza montagna sui Monti di Cadenazzo; una adibita a cucina con stufa a legna, gas, camino e sala pranzo e l'altra a dormitorio con dodici posti letto, stufa ed un servizio completo di doccia. L'energia elettrica per l'illuminazione è prodotta da un impianto solare mentre l'acqua calda da un impianto a gas. All'esterno ci sono: fontana, griglia per grigliate e terrazza con tavoli.
I due edifici, di proprietà del Patriziato di Cadenazzo, sono stati inaugurati nel 1980 e ristrutturati nel 2018.
Per maggiori informazioni, per prenotare e per ritirare le chiavi inviare una e-mail a: cascine@patriziatocadenazzo.ch
Proseguendo oltre l'abitato si possono raggiungere una cappelletta contenente un affresco risalente alla fine del 1400, raffigurante una Madonna col Bambino e un punto panoramico con vista su tutto il Piano di Magadino, dalla parte alta del Lago Maggiore al Bellinzonese.
Nel mese di agosto, il Patriziato di Cadenazzo organizza la giornata della "Fescta di Munt".

Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. 40 (uscita 48 Rivera).
Proseguiamo con Via Monteceneri e saliamo al valico del Monte Ceneri (m. 554) che divide il Cantone Ticino in due regioni: Sopraceneri e Sottoceneri.
Scendiamo l'altro versante e arriviamo a Cadenazzo.
Qui lasciamo Via Monteceneri che gira a sinistra e proseguiamo diritto con Via Camoghè.
Alla destra troviamo Via A Pianturin, la strada che termina diventando il sentiero per salire alla Capanna e dove ci sono anche la chiesa e diversi parcheggi ma tutti privati o riservati.
Prendiamo pertanto la successiva strada alla destra, Via Carà, che dopo alcune curve diventa Via Ala Revöira. La strada è sempre asfaltata ma è stretta e consente il passaggio di una sola vettura. Di tanto in tanto troviamo uno slargo per lo scambio. Non ci sono protezioni a valle.
Con questa strada sottopassiamo l'autostrada e la ferrovia.
Presso un tornante destrorso troviamo due cartelli che indicano verso destra ai Monti di Pianturin e l'agriturismo La Vigna mentre diritto un'altra strada (Via Ronco Magnoni) comincia a scendere. Guardando avanti, dopo una trentina di metri vediamo uno slargo alla sinistra della strada e vi lasciamo la macchina (m. 435).

In leggera salita torniamo indietro e seguiamo le indicazioni per Pianturin e l'agriturismo.
Alla sinistra ci sono tre vecchie case.
Proseguiamo con una siepe alla sinistra e una recinzione alla destra con paletti di legno che reggono una rete a quadrotti.
Un ruscelletto passa sotto alla strada (m. 450).

Continuiamo tra gli alberi.
Alla sinistra ci accompagna un cordolo di pietra.
All'esterno di un tornante sinistrorso molto ampio c'è uno slargo (m. 455).
Terminati gli alberi, alla destra troviamo una vecchia casa recintata.
Continuiamo seguendo una recinzione con pali di metallo e una rete. Più in basso alla destra vediamo un vigneto.
Lasciata a destra una casa, subito percorriamo un ampio tornante destrorso con vista sulla parte alta del Lago Maggiore (m. 465).
Al termine del tornante un torrente passa sotto alla strada. Davanti, più in basso, vediamo l'autostrada.

Un cartello segnala, con una stradina che scende a destra, l'agriturismo La Vigna situato nel mezzo del vigneto. Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 470).
Alla fine del tornante un cartello segnala i Monti di Pianturin. Qui c'è anche una barriera che un cartello ricorda di tenere chiusa. Ignoriamo una strada che si stacca alla destra.

Dopo pochi passi, lasciamo la strada e prendiamo il sentiero, contrassegnato da bolli di colore bianco-rosso-bianco, che inizia con quattro gradini di legno e sale alla destra (m. 480).
Entriamo in un bosco di castagni.
La pendenza aumenta (m. 500).

Raggiungiamo un quadrivio dove incrociamo un altro sentiero contrassegnato da bolli rotondi color arancione. Continuiamo diritto, seppur piegando leggermente a destra, come indicato da un segnavia rosso-bianco-rosso ricurvo (m. 545).
Inizialmente saliamo in modo abbastanza ripido e poi ripidamente (m. 565).
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 580).
Subito dopo troviamo una pietra nel mezzo del sentiero e un gradino di legno fissato da due picchetti di ferro.
Aggiriamo il vecchio ceppo di un albero (m. 590).
Superiamo una semicurva verso destra e una curva verso sinistra (m. 595).
Saliamo diversi gradini di legno.
Dopo una semicurva verso sinistra ne saliamo altri sedici.

Sbuchiamo sulla strada asfaltata. I segnavia indicano: Monti del Cassinello 620 m;
- dietro seguendo il sentiero: Cadenazzo Chiesa 40 min, Cadenazzo Stazione 55 min;
- dietro seguendo la strada: Monti dei Bassi 15 min, S. Antonino 55 min;
- con una strada che si stacca a sinistra: Pianturino 25 min, Robasacco 1 h 50 min; Neveggio 1 h, Cima di dentro 1 h 25 min;
- seguendo la strada verso destra non ci sono indicazioni [è la strada che prosegue asfaltata fin quasi a Pianturino].
Prendiamo la strada che si stacca alla sinistra in salita.

Poco dopo questa strada termina in uno slargo davanti alle prime vecchie baite di Cassinei (Monti del Cassinello).
Tra le prime costruzioni vediamo una freccia rossa e la scritta Piantürin che segnalano un sentiero alla destra. Prendiamo questo sentiero in salita nel bosco (m. 630).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 640) e uno sinistrorso (m. 650).
Superiamo una semicurva verso destra seguita da un'altra verso sinistra incassata nel terreno circostante. Continuiamo in leggera salita.
Percorriamo un tornante destrorso.

Alla sinistra c'è un prato nel quale vediamo una casa. Alla destra c'è un palo di legno con il segnavia rosso-bianco-rosso.
Continuiamo in salita. Percorriamo una curva verso sinistra passando accanto ad un altro palo come il precedente (m. 675).
Attraversiamo il prato lasciando a sinistra la casa e riprendiamo il sentiero che gira a sinistra (m. 685).
Dopo un breve tratto con poca pendenza proseguiamo in salita. In lontananza vediamo Bellinzona.
Alterniamo due tratti quasi in piano ad altrettanti in leggera salita.

Raggiungiamo un'area recintata e una fontana con vasca di pietra. Come indicato da un segnavia ricurvo continuiamo verso destra (m. 705).
Camminiamo con pochissima pendenza.
Percorriamo un tornante sinistrorso tagliabile con una corta scorciatoia (m. 715).
Dopo una curva verso destra, in leggera salita attraversiamo un prato (m. 725).

In cima al prato ci immettiamo sulla strada asfaltata. I segnavia indicano a sinistra e dietro. Andiamo a sinistra e, poco dopo, raggiungiamo lo slargo dove la strada asfaltata termina (m. 735). Qui troviamo due cartelli, a cura del Comune e del Patriziato di Cadenazzo, che mostrano una cartina e parlano dei Monti di Piantürin. Vi leggiamo:
"Il Patriziato di Cadenazzo vi dà il benvenuto sui Monti di Piantürin, nucleo di alcune cascine riattate ed adibite a costruzioni secondarie negli anni '80-'90.
Piantürin è uno splendido pianoro situato a 792 msl, conosciuto fin dal Medioevo con la denominazione di Pian Turino e, fino agli anni '60, un tipico luogo della transumanza fra il piano e l'alpe.
La valle Piantürina vantava la presenza di un filo a sbalzo fra Calmagnone e Piantürin, per il trasporto di materiale, caduto in disuso e smantellato dopo la costruzione della strada forestale (oggi proprietà del Comune di Cadenazzo).
Molti i sentieri che negli anni sono stati tracciati per raggiungere i Monti di Piantürin, alcuni di essi ancora praticabili.
Piantürin è valorizzato nel suo contesto naturale, dal nucleo di cascine, dalla piazza della fontana, dalla Capélina, dal suo punto panoramico Al Sass con splendida vista su tutto il  Piano di Magadino e dalle due cascine (dormitorio e refettorio) del Patriziato che accoglie visitatori da tutto il mondo.
I monti di Piantürin sono luogo di pace e di tranquillità. Una volta all'anno, durante il mese di agosto, il Patriziato di Cadenazzo organizza la giornata della Fescta di Munt, momento molto gradito dalla popolazione per una giornata di ritrovo conviviale, festa, gioia e divertimento.
"

Continuiamo verso destra in salita con una stradina sterrata sbarrata con un palo di ferro per impedire il passaggio ai veicoli. C'è anche un cartello con la scritta "bici a mano".
Alla destra c'è un prato.

Passiamo tra le baite di Pianturino camminando in leggera salita su un viottolo. Troviamo varie sculture e una fontana con vasca di pietra.
Tra le baite ci sono i due edifici (cucina-refettorio e dormitorio) del Patriziato accanto ai quali sono stati posizionati i segnavia che indicano: Pianturino 758 m;
- diritto: Neveggio 40 min, Cima di dentro 1 h;
- dietro: Monti del Cassinello 15 min, Cadenazzo Stazione 1 h 10 min; Monti dei Bassi 30 min, S. Antonino 1 h 10 min;
- a destra: Calmagnone 40 min, Meggiaga 55 min, Robasacco 1 h 25.

Tempo impiegato: ore 1 - Dislivello: m. 325
Data escursione: marzo 2023

Escursioni partendo dalla Capanna:


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