Capanna Meden
- Altezza: m. 2400
- Gruppo: Valtellina
- Ubicazione: Passo Meden
- Comune: Teglio - SO
- Carta Kompass: 93 D6
- Coordinate Geo: 46°13'23.00"N 10°03'33.10"E
- Gestore: CAI Teglio
- Telefono gestore: 347 3578756
- Telefono capanna: -
- Posti letto: 15 (+2 nel bivacco)
- Apertura: estiva in autogestione
- Pagina aggiornata il: 24/08/2025
La Capanna Meden è situata poco sotto l'omonimo passo (m. 2440) che collega la Provincia di Sondrio alla Val Poschiavo (Svizzera) e gode di una bella
veduta sulla catena delle Orobie.
E' stata ottenuta dalla ricostruzione di un vecchio ricovero del Genio Militare risalente alla prima guerra mondiale ed è stata inaugurata l'8 settembre 2024.
La struttura è perfettamente arredata.
Dispone di un locale cucina-refettorio con: cucina completa di fornello cinque fuochi, cappa a tre velocità, cassetti e armadietti pensili con piatti, pentole, posate,
bicchieri e altre stoviglie; rubinetto con acqua calda e fredda e lavello; viveri di prima necessità; prodotti per la pulizia. Inoltre ci sono: un
grande tavolo con relative panche e una stufa a legna. Essendo l'edificio ben coibentato ne basta poca per riscaldarlo (semmai ne inseriremo altra in
seguito), considerando anche che la legna viene portata su alla capanna in elicottero con notevole costo.
Una parete con armadietti senza sportello (utile per non lasciare in giro le nostre cose), divide questo locale dal reparto notte dove ci sono due file
sovrapposte con cinque posti letto cadauna, completi di materassi, cuscini e piumone.
Nel lato opposto dell'edificio ci sono: un locale privato chiuso a chiave e il bagno. Nel locale bagno troviamo: lavandino con acqua calda e fredda,
specchio, water e doccia. Per quanto riguarda la doccia, inserendo una moneta da 2 euro nell'apposita fessura possiamo far scendere acqua calda per
alcuni minuti dopo di che se vogliamo
prolungare la nostra permanenza sotto il getto d'acqua calda dovremo inserire un'altra moneta e così via (ribadisco che accetta solo monete da 2 euro).
Nel soppalco sopra il locale privato ci sono gli altri posti letto raggiungibili con una scaletta di legno.
Inoltre abbiamo illuminazione con luce elettrica e una ventina di prese della corrente.
All'esterno ci sono: un grande tavolo con panche; una fontana; la colonnina per la ricarica e-bike; la porta del locale bivacco che contiene due letti a
castello completi di materassi, cuscini, piumoni e luce elettrica; il lettore QR per aprire la porta d'ingresso; la porta del locale con triplice
funzione di legnaia, deposito bombole gas e cambio scarponi-ciabatte.
Ci sono inoltre una webcam, un faro che si accende automaticamente alla sera
e pannelli solari.
La connessione internet permette di comunicare solo con il sito della capanna in caso di bisogno.
La struttura viene concessa in autogestione. Prenotazione, pagamento e ricevimento QR via e-mail, il tutto in pochi minuti direttamente sul sito:
https://www.caiteglio.it/capanna-meden
Aprendo il sito troviamo una pagina con un calendario che ci mostra quanti posti letto dei 15 totali sono tuttora disponibili e prenotabili. Dobbiamo cliccare
sulla data di arrivo e su quella di partenza e indicare quanti siamo e se siamo soci CAI o di altri gruppi con reciprocità di trattamento con il CAI.
Il costo per pernottare è di € 15 a notte per i soci CAI e di € 20 per i non soci.
Si passa poi alla pagina dove bisogna indicare nome e cognome dei partecipanti e fornire un numero di telefono e un indirizzo e-mail.
Dopo di che veniamo guidati nell'effettuare il pagamento con carta di credito. Se tutto va a buon fine, riceviamo una e-mal con il QR valevole dalle ore 10
del giorno di arrivo fino alle ore 9 del giorno di partenza. Verrà anche fornito un numero di telefono e una e-mail da utilizzare in caso il lettore QR non
dovesse funzionare, in modo che ci possano comunicare come ovviare al problema.
(Per esempio, la porta di ingresso ha anche la toppa per inserire una chiave che evidentemente si trova, da qualche parte, in loco).
E' consigliabile fare uno screenshot del QR in modo da averlo sempre disponibile sul nostro smartphone anche in mancanza di
connessione internet.
Arrivati alla capanna, dobbiamo posizionare il QR sotto il lettore (a 15 cm. di distanza sembra essere la posizione migliore).
Primo itinerario: da Prato Valentino (Teglio-SO)
A Tresenda, al km. 54.6, lasciamo la SS 38 della Valtellina e imbocchiamo la SP 21 verso nord. [Un centinaio di metri più avanti inizia sull'altro versante la SS 39 dell'Aprica].
Arrivati a Teglio, seguiamo le indicazioni dapprima per Prato Valentino e poi per la Baita del Sole, puntuali ad ogni bivio, e percorriamo la comoda carrozzabile asfaltata fino al termine.
Lasciamo la macchina sulla striscia d'erba alla destra tra la Chiesetta di S. Valentino e la Baita del Sole, situate sull'altro lato della strada, che questa mattina ci appaiono ovattate dalla foschia.
Passiamo accanto ad un cartellone con una cartina della zona. Poco sotto alla Baita del Sole, troviamo i primi segnavia che indicano: Prato Valentino 1686 m
- davanti verso destra (segnavia 301 - S.I.): Passo Meden a ore 2.30, Lughina a ore 4.50, Tirano a ore 7.00, Saline a ore 1.20;
- davanti verso destra: Lago Regina a ore 3.20, Lago dei Matt a ore 3.40, Monte Combolo EEA a ore 4.40;
- a sinistra (segnavia S.I. - 301): Dalico a ore 1.30, Rifugio Erler - Val Fontana a ore 3.15, Rifugio Cederma Maffina a ore 7.00;
- a sinistra (segnavia 388): Verdumana - Sentiero del Sole a ore 0.45, San Ciun a ore 1.50, Teglio a ore 2.20;
- a destra (sentiero 391) : Incrocio S. Sole a ore 1.10, Brigna a ore 1.30, Piazza S. Eufemia -Teglio- a ore 1.50, La Piana a ore 1.25.
Prendiamo la strada alla destra (m. 1690), che inizia in leggera discesa e continua quasi in piano.
In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso lasciando l'altra stradina che prosegue diritto. Nei prati vediamo alcune case.
Continuiamo con un tornante destrorso mentre alla sinistra vediamo il retro della Baita del Sole.
Incrociamo un'altra sterrata. Ignoriamo il cartello che indica a destra "scialpinismo". Proseguiamo diritto in salita (m. 1705).
Poco dopo troviamo una stradina inerbita che si stacca alla destra e continuiamo diritto.
Percorriamo un tornante sinistrorso all'interno del quale c'è una pista da sci. Proseguiamo in leggera salita tra larici, pini e betulle (m. 1720).
Continuiamo con un'ampia curva verso sinistra.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso ignorando una sterrata che si stacca alla destra (m. 1730).
Troviamo dei segnavia che indicano davanti: Saline a ore 0.40, Meden a ore 1.40. Un cartello segnala che stiamo percorrendo la strada agro-silvo-pastorale Prato Valentino - Baite Laù sulla quale
vige il divieto di transito ai veicoli non autorizzati.
Proseguiamo con un tornante destrorso.
Attraversiamo la pista da sci (m. 1740).
Continuiamo tra pini, larici e qualche betulla.
Transitiamo sotto alla Seggiovia biposto Fontanacce (m. 1755) che da Prato Valentino sale fino a quota m. 2150. Gli sciatori possono poi proseguire con la Sciovia Combolina fino a quota m. 2500
mentre gli escursionisti possono proseguire a piedi verso la Capanna Meden evitando la prima parte del percorso qui
descritto.
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in salita (m. 1760).
Dopo una semicurva verso sinistra proseguiamo con poca pendenza (m. 1775).
Superiamo altre due semicurve destra-sinistra. Alla destra oltre una fila di alberi vediamo un prato (m. 1780).
Alla destra troviamo il baitello con la "Vasca di Carico P. Valentino".
Subito dopo riattraversiamo la pista.
Percorriamo una semicurva verso destra e proseguiamo quasi in piano (m. 1800).
Arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano
- a destra (301 - S.I.): Passo Meden a ore 2.05, Lughina a ore 4.25, Tirano a ore 6.35, Saline a ore 0.55;
- a destra: Lago Regina a ore 2.55, Lago dei Matt a ore 3.15, Monte Combolo EEA a ore 4.15;
- dietro (301 - S.I.): Prato Valentino a ore 0.15, Teglio a ore 2.05, Rifugio Cederna Maffina a ore 8.15;
- a sinistra: nessuna indicazione.
Continuiamo con una semicurva verso destra, in leggera salita, seguendo la strada principale.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un albero.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1810) e uno sinistrorso (m. 1815).
Poco dopo superiamo due semicurve destra-sinistra vicine tra loro.
Ora gli alberi sono più radi (m. 1820).
Percorriamo una semicurva verso sinistra.
Arriviamo ad un tornante destrorso. I segnavia indicano
- diritto: Lago Regina a ore 2.50, Lago dei Matt a ore 3.10, Monte Combolo EEA a ore 4.10;
- diritto (301 - S.I.): Passo Meden a ore 2.00, Lughina a ore 4.20, Tirano a ore 6.30, Saline a ore 0.50;
- dietro (301 - S.I.): Prato Valentino a ore 0.30;
- a destra seguendo il tornante: nessuna indicazione.
Lasciamo la strada e continuiamo diritto su di una stradina inerbita (m. 1830).
Attraversiamo un prato dove troviamo un tavolo di legno con relative panche e alcuni vecchi segnavia poco leggibili. Come indicato da un bollo bianco-rosso, continuiamo diritto piegando leggermente
verso sinistra, in discesa tra gli alberi.
Poco dopo troviamo un bollo giallo-rosso ed uno bianco-rosso, superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in leggera salita (m. 1825).
Proseguiamo in lievissima salita, troviamo altri bolli e percorriamo due semicurve destra-sinistra. Subito dopo, quasi in piano, ne superiamo altre due.
Arriviamo ad una biforcazione. I segnavia raffigurano un escursionista con le ciaspole alla sinistra e uno con gli sci alla destra. Andiamo a sinistra (m. 1830).
Di tanto in tanto troviamo altri segnavia di colore giallo-rosso e bianco-rosso.
Continuiamo in leggera salita tra i larici.
Percorriamo un'ampia semicurva verso destra (m. 1835).
Proseguiamo in leggera discesa.
Dopo un'ampia semicurva verso sinistra continuiamo in lievissima salita (m. 1830).
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in discesa. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Percorriamo un tratto in leggera discesa e proseguiamo quasi in piano. Superiamo due semicurve destra-sinistra e vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1825).
Proseguiamo in leggera discesa. Troviamo un altro bollo bianco-rosso.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo in leggera salita.
Vediamo un paio di bolli di colore bianco-rosso e proseguiamo con pochissima pendenza.
Percorriamo un'ampia semicurva verso destra e continuiamo quasi in piano.
Un sentiero sale e si innesta dalla sinistra (m. 1840).
I segnavia indicano
- diritto (301 - S.I.): Passo Meden a ore 1.50, Lughina a ore 4.10, Tirano a ore 6.20, Saline a ore 0.40;
- diritto: Lago Regina a ore 2.40, Lago dei Matt a ore 3.00, Monte Combolo EEA a ore 4.00;
- dietro (301 - S.I.): Prato Valentino a ore 0.40, Teglio a ore 2.30;
- a sinistra in discesa (segnavia 388): Verdumana a ore 0.40, Teglio a ore 2.10
Continuiamo diritto e poco dopo arriviamo ad una biforcazione priva di indicazioni. Controlliamo la nostra cartina e proseguiamo verso destra in salita.
Dopo una trentina di metri troviamo un bollo bianco-rosso che ci conferma la corretta direzione.
Aggiriamo un alberello cresciuto nel mezzo del sentiero (m. 1865).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Usciamo dal bosco e continuiamo in salita con un ampio tornante destrorso. Vediamo un bollo su di un masso (m. 1910).
Proseguiamo attorniati da larici e cespugli di rododendro. Vediamo un segnavia che raffigura un escursionista munito di ciaspole (m. 1920).
Per un tratto alla destra non ci sono gli alberi e vediamo un prato.
Ad un bivio, il segnavia che raffigura l'escursionista con le ciaspole indica a sinistra e dietro. Continuiamo invece diritto (m. 1935).
Poco dopo troviamo un bollo bianco-rosso a conferma della giusta direzione.
Proseguiamo attorniati da prati e pochi alberi (m. 1955).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo una stradina che si stacca alla destra (m. 1960).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire. Alla sinistra ci sono pochi alberi mentre alla destra vediamo il Dosso Laù. Davanti, in alto e in lontananza, vediamo la seggiovia.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1975).
Presso un breve tratto quasi in piano, un muro scende alla sinistra a rinforzo del sentiero. Continuiamo in leggera salita (m. 1990).
Percorriamo un ampio tornante destrorso (m. 2000).
Continuiamo con un tornante sinistrorso, quasi a 360 gradi, attorniato da prati.
Raggiungiamo dei segnavia che indicano: Località Saline 2018 m;
- a sinistra: Lago Regina a ore 2.00, Lago dei Matt a ore 2.20, Monte Combolo EEA a ore 3.20;
- a sinistra (301 - S.I.): Passo Meden a ore 1.10, Lughina a ore 3.30, Tirano a ore 5.40;
- dietro (301 - S.I.): Prato Valentino a ore 0.50/1.10, Teglio a ore 2.40, Verdumana a ore 1.00;
Davanti vediamo la seggiovia. Alla sinistra c'è un grande masso. Andiamo a sinistra e ci immettiamo su di una larga sterrata (m. 2018).
Superiamo una semicurva verso sinistra seguita, poco dopo da una verso destra e continuiamo in salita (m. 2030).
Percorriamo un'altra semicurva verso sinistra.
Continuiamo con poca pendenza. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 2055).
Proseguiamo in salita tra radi alberi (m. 2080).
Continuiamo allo scoperto, con poca pendenza.
Superiamo una semicurva verso sinistra. In alto vediamo la seggiovia (m. 2095).
Un rivolo attraversa la strada.
All'esterno di un tornante destrorso troviamo un casello dell'acquedotto. Poco sopra ci sono alcune prese d'acqua. Su di un muro vediamo un bollo bianco-rosso (m. 2120).
Continuiamo in salita.
Superiamo una semicurva verso sinistra. In questo punto la strada è molto larga (m. 2125).
Presso un tornante sinistrorso i segnavia indicano
- a sinistra: Lago Regina a ore 1.50, Lago dei Matt a ore 2.10, Monte Combolo EEA a ore 3.10;
- a sinistra (301 - S.I.): Passo Meden a ore 1.00, Lughina a ore 3.20, Tirano a ore 5.30;
- dietro (301 - S.I.): Saline a ore 0.10, Prato Valentino a ore 1.10, Teglio a ore 3.00;
- davanti: Monte Brione a ora 0.50, Monte Calighè a ore 2.00;
- a destra (nessuna indicazione): si va alla stazione a monte della seggiovia Fontanacce (a circa 150 m. di distanza)
Seguiamo il tornante (m. 2140).
Alla destra vediamo la sciovia.
Percorriamo un tornante destrorso. Troviamo un bollo bianco-rosso. Alla destra vediamo in lontananza la stazione di arrivo della seggiovia (m. 2160).
Transitiamo sotto i cavi della sciovia (m. 2175). In alto alla sinistra vediamo il punto in cui termina.
Siamo attorniati da prati. Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia e continuiamo con maggiore pendenza (m. 2190).
Alla destra, una solitaria betulla sembra spuntare da un masso (m. 2200).
All'esterno di un tornante sinistrorso c'è un masso (m. 2205).
Davanti torniamo a vedere la sciovia. Percorriamo un tornante destrorso incassato nel terreno circostante (m. 2210).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2220).
Troviamo alcuni rododendri.
Percorriamo un tornante destrorso incassato nel terreno circostante (m. 2240).
Proseguiamo in salita con un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2250).
Alla destra si stacca una stradina segnalata da un bollo bianco-rosso. Possiamo seguirla o continuare con la sterrata principale (m. 2260)
• Andiamo a destra sulla stradina inerbita.
Poco dopo continuiamo in modo abbastanza ripido attorniati da erba e pietre. Davanti, in alto, vediamo dei pali che reggono delle reti.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso. Vediamo un bollo bianco-rosso (m. 2275).
Dopo un tornante destrorso ci immettiamo sulla sterrata principale.
• Continuiamo con la sterrata principale.
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo fino a trovare la stradina che si innesta dalla destra.
Riunitisi i due percorsi continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2285).
In leggera salita percorriamo una curva verso sinistra, accompagnati alla destra dalle grandi reti di protezione per gli sciatori. Vediamo un bollo bianco-rosso.
Al termine delle reti, troviamo dei segnavia che indicano
- a sinistra: Monte Brione a ora 0.40, Monte Calighè a ore 1.50;
- diritto: Lago Regina a ore 1.40, Lago dei Matt a ore 2.00, Monte Combolo EEA a ore 3.00;
- diritto (301 - S.I.): Passo Meden a ore 0.50, Lughina a ore 3.10, Tirano a ore 5.20;
- dietro (301 - S.I.): Saline a ore 0.20, Prato Valentino a ore 1.25, Teglio a ore 3.10;
Su di un cartello in tre lingue leggiamo: "Attenzione! Sentiero per bikers esperti. Tratti esposti."
Proseguiamo diritto in discesa (m. 2300).
Inizia qui un lungo traverso su sentiero a mezza costa, con vari saliscendi. Di tanto in tanto troveremo un bollo bianco-rosso.
Continuiamo in leggera discesa su sentiero più stretto.
Troviamo una freccia blu che indica la nostra direzione di marcia (m. 2290).
Proseguiamo quasi in piano con una semicurva verso sinistra molto ampia.
Continuiamo in leggera salita. Ai lati del sentiero ci sono delle pietre franate.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra. Sentiamo il fischio di una marmotta.
Alla sinistra troviamo una fontana con vasca di pietre. Su di una targa, a cura del Gruppo Alpini di Teglio e dei Cacciatori di Teglio, datata luglio 2022, leggiamo: "Dedicata al
Viandante, ricordando chi è andato avanti." L'acqua è fresca ma il sapore ci sconsiglia di berla (m. 2300).
Dopo pochi passi e una curva verso destra, troviamo un'altra freccia blu.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Dopo un tratto in leggera salita, continuiamo quasi in piano.
Un solitario larice ci regala un po' d'ombra sull'assolato sentiero.
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo in salita (m. 2305).
In questo punto, alla destra, abbiamo uno scosceso pendio. Il sentiero è abbastanza largo per camminare in sicurezza, un po' meno per i ciclisti.
Percorriamo un tratto quasi in piano con alcuni rododendri alla sinistra (m. 2315).
Una dopo l'altra superiamo due coppie di semicurve sinistra-destra.
In leggera discesa attraversiamo una zona con pietre franate. Il sentiero però è stato ben sistemato. Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Alla sinistra troviamo un altro larice solitario (m. 2310).
Dapprima quasi in piano e poco dopo in leggera salita attraversiamo un'altra zona franata. Anche qui il sentiero è in buone condizioni.
Continuiamo in salita con il sentiero coperto da pietruzze.
Quasi in piano attraversiamo un altro tratto franato ma anche qui non ci sono problemi. Troviamo alcuni ometti.
Riprendiamo il sentiero, in leggera discesa.
Proseguiamo quasi in piano (m. 2300).
Percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra e cominciamo a vedere in lontananza il tetto rosso della Capanna Meden.
Proseguiamo in leggera discesa. In basso vediamo due vecchie stalle.
Continuiamo quasi in piano (m. 2295).
Superiamo una semicurva verso sinistra in leggera salita ed una verso destra in lievissima discesa.
Percorriamo un'altra semicurve verso sinistra, quasi in piano (m. 2290).
Presso un breve tratto in discesa, vediamo un muro che scende a destra a rinforzo del sentiero.
Troviamo un palo fissato ad una roccia. Percorriamo un tratto con poca pendenza ed uno in salita.
Ai lati del sentiero ci sono alcune pietre franate mentre in alto tra l'erba vediamo delle capre al pascolo (m. 2305).
Lasciamo a sinistra una grande roccia (m. 2315).
Il sentiero ora è coperto da piccole pietre. La Capanna Meden scompare alla vista.
Percorriamo una semicurva verso destra molto ampia, che inizia con poca pendenza e prosegue in salita (m. 2330).
Presso una curva verso sinistra i segnavia indicano
-
a sinistra: Monte Combolo - Combolina a ore 1.50, Monte Calighè a ore 1.10, Monte Brione EEA a ore 2.10;
- a sinistra e poi a destra: Lago Regina a ore 1.10, Lago dei Matt a ore 1.30, Monte Combolo EEA a ore 2.30;
- a sinistra e poi a destra (301 - S.I.): Passo Meden a ore 0.20, Lughina a ore 2.40, Tirano a ore 4.50;
- dietro (301 - S.I.): Saline a ore 0.45, Prato Valentino a ore 1.50, Teglio a ore 3.35;
Poco sopra alla sinistra ci sono un altare e una croce in memoria di Simone Valli morto all'età di 20 anni per un incidente sul lavoro. In basso a destra vediamo un laghetto.
Davanti torniamo a vedere la capanna, ancora lontana.
Giriamo a sinistra in leggera discesa (m. 2345).
Quasi in piano guadiamo un ruscello.
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano e riprendiamo a salire (m. 2350).
Dopo una curva verso destra continuiamo in modo abbastanza ripido.
In salita superiamo una semicurva verso sinistra. In basso alla destra vediamo sempre il laghetto mentre la capanna da questo punto non è visibile (m. 2365).
Percorriamo delle serpentine appena accennate (m. 2370).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2375). Torniamo a vedere la capanna ma poco dopo scompare nuovamente.
Percorriamo una semicurva verso destra seguita da un tornante sinistrorso (m. 2395).
Presso un tornante destrorso torniamo a vedere la capanna, questa volta definitivamente (m. 2400).
In salita percorriamo un tratto parzialmente lastricato e attorniato da massi (m. 2410).
Continuiamo in lievissima salita su sentiero sterrato. Vediamo la capanna, davanti, poco più in basso (m. 2415).
Quasi in piano superiamo tre semicurve: dx-sx-dx (m. 2420).
Con un tratto in discesa, passando accanto agli ultimi segnavia, raggiungiamo la Capanna Meden (m. 2400).
Tempo impiegato: ore 3 / Dislivello: m. 800 -90 / Lunghezza km. 7.5
Data escursione: giugno 2025
Seggiovia
E' possibile ridurre la fatica utilizzando la seggiovia biposto Prato Valentino (m. 1700) - Fontanacce (m. 2150) e da lì proseguire a piedi.
Per quanto riguarda: tariffe, date di apertura e quant'altro, vedere il sito: https://alpeteglio.com/
La seggiovia dovrebbe funzionare solo fino al 31 luglio 2025 e poi fermarsi definitivamente.
Tempo occorrente: ore 1.20 / Dislivello: m. 325 -75 / Lunghezza km. 3.5
Secondo itinerario: da Cavaione in Val Poschiavo (Svizzera)
Lasciamo la statale 38 a Tirano (km. 62.9) per prendere sulla sinistra la strada per la Val Poschiavo che sale verso i valichi della Forcola e
del Bernina.
Dopo alcuni chilometri, a Campocologno, entriamo in Svizzera. La strada diventa la Nazionale 29.
Continuiamo per km. 2.1, arriviamo a Campascio e giriamo a sinistra in Via Principale seguendo le indicazioni per Cavaione, M. Scala.
Ad un incrocio proseguiamo diritto. La strada è sempre asfaltata ma diventa più stretta e non sempre ci sono protezioni a valle.
Vediamo una cascata che scende dalla destra e molto più avanti attraversiamo una galleria.
Dopo vari tornanti raggiungiamo il borgo di Cavaione che la strada aggira alla destra.
Al termine dell'abitato, alla sinistra troviamo: una fontana con vasca semicircolare in pietra, un parcheggio gratuito con otto posti auto e la
fermata dell'AutoPostale Cavaione Brusio linea 713 (pulmino dalle 8 alle 18, riservazione obbligatoria 1 ora prima della partenza al numero
telefonico gratuito +41 800 126126).
I segnavia indicano: Cavaione 1298 m;
- davanti: Bastian 40 min, Bratascia 1¼ h, Li Piani 2½ h; Giümelin; Tre Croci 3¼ h, Le Prese 6 h; Pescia Bassa 2 h, Pescia Alta
2¾ h, Col d'Anzana 3¼ h; Lagh dal Mat 4¾ h;
- dietro: Campascio 1¼ h su un cartello e 2 h su un altro;
- dietro verso sinistra: Rossat 45 min, Piana 1 h, Lughina 1¾ h.
Il Rifugio Anzana, non indicato su questi segnavia, si trova tra Pescia Bassa e Pescia Alta.
E' possibile arrivare in auto fino a Pescia Bassa. Noi invece parcheggiamo la macchina e ci incamminiamo seguendo la strada (m. 1320).
In leggera salita percorriamo una semicurva verso sinistra aggirando una roccia. Alla destra c'è il bosco.
Superiamo una semicurva verso destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1340).
Alla destra c'è un masso. In basso alla sinistra vediamo Tirano.
Poco sotto ci sono i tetti delle case di Cavaione (m. 1360).
Superiamo una semicurva verso destra.
In alto alla destra cominciamo
a vedere la bianca Chiesa di Santa Croce.
Presso una curva verso destra aggiriamo una grande casa situata un poco più in alto (m. 1390).
Alla sinistra scendono dei prati e a lato della strada ci sono delle protezioni con paletti di metallo e traversi di legno.
Presso un tornante destrorso vediamo la statuetta di una madonna in una nicchia (m. 1400).
Superiamo una semicurva verso sinistra. In alto alla sinistra torniamo a vedere la chiesa (m. 1415).
Ignoriamo un ripido sentiero che sale alla sinistra.
Percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale ci sono uno slargo e delle protezioni (m. 1435).
Continuiamo con un muro di pietre cementate alla destra.
Ora vediamo la chiesa davanti a noi. Ignoriamo una sterrata che scende a sinistra.
Lasciamo a sinistra la chiesa situata un poco più in basso rispetto alla strada (m. 1450).
Subito percorriamo una curva verso destra.
Ignoriamo una sterrata che si stacca con un tornante destrorso e sale verso alcune case. Continuiamo diritto (m. 1465).
Percorriamo una curva verso sinistra molto ampia (m. 1480).
Notiamo che in alcuni tratti ci sono le protezioni a valle e in altri mancano.
Superiamo una semicurva verso destra.
Proseguiamo con una semicurva verso sinistra.
Subito dopo, presso un tornante destrorso, una sterrata si stacca alla sinistra. I segnavia indicano: Bastian 1485 m;
- a sinistra: Pescia Bassa 1¼ h, Pescia Alta 2 h, Col d'Anzana 2½ h, Lagh dal Mat;
- dietro: Cavaione 30 min, Campascio 1¾ h;
- a destra: Bratascia 35 min, Li Piani 1¾ h, Tre Croci 2½ h; Giümelin 2½ h.
Proseguiamo con la sterrata alla sinistra (m. 1495).
Poco sotto alla sinistra vediamo due baite.
Subito percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1500).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1510).
Alla sinistra troviamo uno slargo con spazio sufficiente per parcheggiare circa otto auto (m. 1520).
Subito percorriamo una curva verso sinistra mentre un ruscello attraversa la strada passandole sotto.
Superiamo due semicurve destra-sinistra attorniati dagli alberi (m. 1540).
Percorriamo una semicurva verso destra e cominciamo a trovare delle canaline, in ferro e cemento, per lo scolo dell'acqua.
Presso un tornante destrorso allo scoperto, i segnavia indicano a destra Pescia Bassa e dietro Cavaione. Ignoriamo una sterrata che
continua diritto (m. 1560).
Subito rientriamo nel bosco.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1570).
Allo scoperto percorriamo altre due semicurve destra-sinistra.
Subito dopo, presso un tornante destrorso con il fondo in cemento e con uno slargo all'esterno, troviamo dei segnavia che indicano
- diritto: Rossat, Piana;
- seguendo il tornante: Bratascia, Pescia Bassa;
- dietro: Cavaione.
Seguiamo il tornante (m. 1585). La strada torna sterrata
e rientra nel bosco.
Percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1600).
Alla sinistra abbiamo un muro di pietre coperte dal muschio.
Presso un tornante sinistrorso con il fondo in cemento, troviamo dei segnavia che indicano:
- seguendo il tornante: Pescia Bassa;
- diritto con una sterrata: Bratascia;
- dietro: Cavaione.
Seguiamo il tornante. La strada torna sterrata (m. 1605).
Un cavo, sorretto da pali di legno, ci accompagna e scorre sopra di noi.
Un ruscelletto passa sotto alla strada (m. 1620).
Continuiamo allo scoperto ma con gli alberi ai lati.
Alla destra abbiamo un muro di pietre (m. 1635).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Proseguiamo con delle serpentine appena accennate (m. 1645).
Alla destra troviamo delle gabbie piene di pietre.
Torniamo nel bosco e superiamo una semicurva verso destra (m. 1650).
Alla destra riprende il muro di pietre parzialmente coperte dal muschio. Alla sinistra c'è uno spazio sufficiente per parcheggiare tre auto.
Terminato il muro ricominciamo le gabbie con le pietre (m. 1660).
Torniamo a camminare allo scoperto (m. 1665).
All'esterno di una semicurva verso sinistra troviamo uno slargo (m. 1675).
Percorriamo una semicurva verso destra inizialmente accompagnati dalle gabbie con le pietre e poco dopo da un muro (m. 1680).
Superiamo due semicurve sinistra-destra e una curva verso sinistra (m. 1685),
Continuiamo con un'ampia semicurva verso destra (m. 1705).
Percorriamo un tratto nel bosco.
Torniamo allo scoperto e superiamo una semicurva verso sinistra. Ignoriamo una sterrata inerbita e continuiamo in salita
con un muro alla destra (m. 1715).
Rientriamo nel bosco e superiamo una semicurva verso destra (m. 1725).
Alla destra troviamo altre gabbie, questa volta disposte in una sola fila e non sovrapposte come le precedenti (m. 1730).
Presso una curva verso sinistra i pali con un cavo di legno terminano (m. 1740).
Troviamo uno slargo alla sinistra e superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1750).
Percorriamo una semicurva verso destra all'interno della quale c'è un muro (m. 1755).
Torniamo allo scoperto e, con poca pendenza, percorriamo un'ampia semicurva verso sinistra. Alla destra troviamo altre gabbie
disposte su più strati (m. 1760).
All'intermo di un tornante destrorso sale una stradina inerbita (m. 1770).
Continuiamo con un muro di pietre alla destra.
Presso un tornante sinistrorso un torrente attraversa la strada passandole sotto (m. 1780).
Proseguiamo con un muro alla destra e superiamo due semicurve destra-sinistra.
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso ignorando una sterrata che prosegue diritto in discesa verso una casa recintata
(m. 1785).
Camminiamo tra due file di paletti di legno che reggono un cavo. Un rivolo passa sotto alla strada. In alto alla destra vediamo
una casa e una bandiera.
Uno dopo l'altro, superiamo due torrenti che attraversano la strada passando sotto ad altrettanti ponticelli realizzati con assi di
legno (m. 1805).
Alla sinistra c'è uno slargo, ultima possibilità per parcheggiare. I segnavia indicano
- con una strada alla destra: Li Piani, Tre Croci;
- dietro: Bratascia, Cavaione;
- diritto: Pescia Bassa.
Proseguiamo diritto lasciando a destra una costruzione in cemento (m. 1820).
Poco dopo alla destra si stacca la strada di accesso all'Alpe Pescia Bassa (latteria). Anche qui troviamo dei segnavia che indicano: Pescia
Bassa 1832 m;
- diritto: Pescia Alta 45 min, Col d'Anzana 1¼ h, Lagh da la Regina 2¼ h, Lagh dal Mat 2¾ h;
- dietro: Cavaione 1¼ h, Campascio 2½ h.
Ci sono anche tre segnali stradali che indicano: divieto di transito alle auto, moto e biciclette; portata massima consentita 18 t;
larghezza massima m. 2.3.
Ignoriamo una strada che scende alla sinistra e proseguiamo diritto con poca pendenza (m. 1832).
Alla destra troviamo una panchina e un cartello che indica diritto il Rifugio Anzana.
Quasi in piano superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 1840).
Camminiamo attorniati da prati mentre gli alberi sono più lontani.
Superiamo una semicurva verso destra e una curva verso sinistra vicine tra loro.
Percorriamo una curva verso destra tra radi larici (m. 1845).
In leggera salita passiamo tra due larici.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in salita. Ora la sterrata ha due strisce di cemento in corrispondenza del passaggio
delle ruote di quei veicoli che hanno il permesso per transitare su questa strada (m. 1855).
Alla sinistra ci sono tre massi.
La strada torna ad essere interamente sterrata. Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza (m. 1870).
Percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra scorre il Torrente Saent (m. 1875).
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 1885).
Attraversiamo il torrente su di un ponte di legno con protezioni solo alla sinistra, lato a valle (m. 1890).
Proseguiamo con poca pendenza tra larici e prati. Passiamo sotto ad un cavo (m. 1895).
Riprendiamo a salire e percorriamo un tornante destrorso seguito da due semicurve sinistra-destra (m. 1905).
Quasi in piano riattraversiamo il torrente su di un ponticello di legno senza le sponde (m. 1915).
Continuiamo in salita con la strada inerbita ma con due strisce sterrate in corrispondenza del passaggio delle ruote.
Passiamo su di un altro ponticello di legno con le sponde formate da due paletti di ferro che reggono due traversine di legno (m. 1920).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
All'interno di un tornante sinistrorso c'è un masso (m. 1930).
Poco dopo, in leggera salita, percorriamo una semicurva verso destra.
Presso una semicurva verso sinistra un ruscelletto attraversa la strada passando sotto un ponticello di legno con la sola sponda di sinistra
(m. 1945).
Subito percorriamo una semicurva verso destra.
Alla destra troviamo delle gabbie contenenti pietre.
Con pochissima pendenza superiamo una curva verso sinistra e attraversiamo il torrente su di un ponte senza le sponde (m. 1955).
Proseguiamo in leggera salita e percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo quasi in piano con una curva verso sinistra (m. 1970).
Subito attraversiamo un torrente in secca su di un ponticello di legno senza sponde.
Proseguiamo in leggera salita (m. 1975).
Dopo un tratto in salita continuiamo quasi in piano (m. 1985).
Presso un tornante sinistrorso attraversiamo il torrente su di un ponte di legno (m. 1995).
In leggera salita superiamo due semicurve destra-sinistra seguite da un tornante destrorso (m. 2005).
Proseguiamo in salita.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2015).
Dopo un tornante destrorso continuiamo con poca pendenza (m. 2030).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso e cominciamo a vedere il Rifugio Anzana (m. 2040).
Ancora due tornanti sinistra-destra e lo troviamo sul lato destro della strada (m. 2050).
Continuiamo in leggera salita verso Pescia Alta come indicato da un segnavia.
Proseguiamo in salita. Alla destra cominciamo a vedere, tra gli alberi, le baite e le stalle di Pescia Alta (m. 2065).
Quasi in piano percorriamo una curva verso destra.
In leggera discesa, poco prima di un bivio, raggiungiamo una palina con dei segnavia che indicano: Pescia Alta 2055 m;
- a sinistra: Col d'Anzana 40 min, Lagh da la Regina 1 ¼ h, Lagh dal Mat 1 ¾ h
- a destra: Li Piani 35 min
- dietro: Rifugio Anzana 10 min, Pescia Bassa 30 min, Cavaione 1 ¾ h, Campascio 3 h
Andiamo a sinistra e attraversiamo un prato, in leggera salita, seguendo i paletti con tre strisce orizzontali di colore bianco-rosso-bianco.
Terminato il prato, pieghiamo leggermente a sinistra e proseguiamo con un sentiero attorniato da rododendri e alberelli (m. 2075).
Vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco su di una pietra.
In salita percorriamo una curva verso sinistra (m. 2085).
Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 2095).
Continuiamo in salita.
Percorriamo una curva verso destra (m. 2105).
Dopo pochi passi quasi in piano, ignoriamo una traccia che si stacca alla destra e proseguiamo diritto in leggera discesa.
Percorriamo un tratto quasi in piano e continuiamo in leggera salita tra i larici. Vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco.
Dopo alcuni passi in leggera discesa e una curva verso destra, troviamo dei segnavia che indicano
- a sinistra: Col d'Anzana, Lagh da la Regina, Lagh dal Mat
- a destra: Lagh da la Regina, Lagh dal Mat
- dietro: Rifugio Anzana
Quanto al passo Meden e alla sottostante Capanna Meden non ci sono indicazioni.
Avendo percorso entrambi i sentieri (andata a sinistra e rientro da destra) posso dire che:
a) se ci interessa solo raggiungere la Capanna Meden e non ci interessano i laghi conviene prendere il sentiero alla sinistra, un po' più lungo ma
senza tratti esposti, con il quale passeremo prima dal Col d'Anzana e poi da un bivio dove alla destra sono indicati i laghi e diritto il Passo Meden
raggiunto il quale scenderemo alla Capanna Meden. Sentiero E (escursionistico).
b) se ci interessa solo vedere i laghi conviene prendere il sentiero alla destra che sale direttamente al Lago della Regina e poi da li verso destra,
passando accanto a tre laghetti senza nome, raggiunge il Lago del Matt. Sentiero E (escursionistico).
c) per chi invece vuole vedere i laghi e poi proseguire verso la Capanna Meden, conviene prendere il sentiero alla destra, più corto dell'altro.
Visitati i laghi si torna al Lago della Regina dove abbiamo due possibilità per proseguire, entrambe per escursionisti esperti.
c1 (sconsigliato) - Proseguire diritto in ripida salita su pendio franoso, poi giunti in cima, scendere l'opposto versante verso il Passo Meden (dove
si rientra nel percorso di sinistra) e da li scendere alla Capanna Meden [Questo percorso non lo abbiamo fatto di persona].
c2 (meno impegnativo ma da fare con prudenza) - Proseguire verso sinistra percorrendo, con qualche saliscendi, un traverso esposto e senza
protezioni. Poi il sentiero risale tra le rocce (qui ci sono delle catene passamano). Infine attraversato un prato ci portiamo sul percorso di sinistra
dove troviamo i segnavia che indicano dietro i laghi e a destra il Passo Meden. Raggiungiamo in salita il Passo Meden e scendiamo alla Capanna Meden.
Noi andiamo a sinistra verso il Col d'Anzana (m. 2115).
Vediamo delle mucche al pascolo. Presso una semicurva verso sinistra attraversiamo un ruscelletto e continuiamo in salita su sentiero inerbito.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 2125).
Proseguiamo in leggera salita tra rododendri e alberelli (m. 2130).
Superiamo una semicurva verso destra e continuiamo in salita.
Percorriamo un tratto quasi in piano (m. 2140).
Dopo un'altra semicurva verso destra proseguiamo dapprima in salita e poco dopo quasi in piano.
Continuiamo con delle serpentine appena accennate.
Per un tratto, un rivolo bagna il sentiero (m. 2145).
Percorriamo una curva verso sinistra bagnata da un ruscelletto (m. 2155).
Vediamo un segnavia rosso e giallo.
In lievissima salita seguiamo una traccia inerbita. Alla sinistra vediamo quello che pare il letto di un laghetto asciutto m. 2165).
Superiamo una semicurva verso sinistra. La traccia torna sentiero.
Troviamo un segnavia bianco-rosso-bianco. Alla sinistra abbiamo un prato, e rododendri da entrambi i lati ma principalmente alla destra (m. 2170).
Presso una curva verso destra vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco su di una pietra. Proseguiamo in salita.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo in lievissima salita (m. 2180).
Attraversiamo il letto di un ruscello che troviamo asciutto e proseguiamo con poca pendenza tra larici e rododendri.
Vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco ed uno rosso-giallo (m. 2190).
In salita percorriamo una curva verso sinistra (m. 2195).
Troviamo un segnavia rosso-giallo (m. 2200).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2210).
Arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano: Col d'Anzana 2224 m;
- a sinistra: Lughina 1 ¾ h
- a destra: Lagh da la Regina 50 min, Lagh dal Mat 1 ¼ h, Bocchetta Meden 45 min
- dietro: Pescia Alta 30 min, Rifugio Anzana 20 min [sarebbe più corretto il contrario]
In alto, davanti, vediamo la statua di una madonna.
Se ci spostiamo un poco a sinistra troviamo altri segnavia che indicano a sinistra
- con il S.I. 301: Prato Valentino a ore 3.20, Villa di Tirano a ore 4.00, Tirano a ore 4.30
- con il sentiero 395: Campione a ore 1.00, Bratta - Sentiero del Sole a ore 2.30, Bianzone a ore 4.30
- con il sentiero 397: Nemina di Mezzo a ore 1.35, Incrocio - Sentiero del Sole a ore 2.50, Bianzone a ore 4.10
Nei prato dietro-sinistra vediamo un piccolo monumento in memoria di una persona deceduta.
Proseguiamo verso destra in direzione della Bocchetta Meden.
Camminiamo quasi in piano in un bosco di larici.
Un altro sentiero scende dalla sinistra e si innesta sul nostro.
Continuiamo tra cespugli di rododendro
Di tanto in tanto troviamo un segnavia bianco-rosso-bianco.
Il sentiero, ben sistemato, attraversa i massi di una vecchia frana (m. 2230).
In leggera salita arriviamo al termine della frana e proseguiamo tra piccoli larici e cespugli di rododendro.
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo quasi in piano (m. 2240).
Proseguiamo con alcune semicurve vicine tra loro.
Alla sinistra troviamo altri massi franati; la parete che scende dalla sinistra ne è coperta.
Continuiamo con pochissima pendenza attorniati da cespugli di rododendro e alcuni larici (m. 2245).
Vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco su di una roccia e attraversiamo un ruscello (m. 2250).
Percorriamo una curva verso sinistra.
Scavalchiamo un ruscelletto.
Passiamo accanto ad un paletto di legno con tre strisce di colore bianco-rosso-bianco nella parte alta (m. 2260).
Attraversiamo un altro ruscello e continuiamo in salita. Percorriamo una semicurva verso destra seguita da un'ampia curva verso sinistra attorniati dall'erba (m. 2270).
Troviamo un altro paletto-segnavia come il precedente.
Lasciamo a destra una roccia che affiora obliquamente dal terreno (m. 2280).
Passiamo accanto ad un altro paletto-segnavia e percorriamo un tratto abbastanza ripido (m. 2285).
Dopo una curva verso destra proseguiamo con poca pendenza (m. 2290).
Fatti pochi passi, percorriamo un tornante sinistrorso e riprendiamo a salire (m. 2295).
Seguiamo una traccia tra l'erba.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Subito dopo percorriamo un ripido tratto (m. 2300).
Raggiunto un altro paletto-segnavia proseguiamo in leggera salita (m. 2315).
In salita, per un tratto fiancheggiamo un ruscelletto che scorre alla nostra sinistra.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2325). Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Seguiamo ripidamente delle tracce di sentiero e troviamo un altro paletto-segnavia.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo in salita (m. 2345).
Percorriamo un'altra semicurva verso destra e un breve tratto quasi in piano (m. 2355).
Superiamo una semicurva verso sinistra.
Proseguiamo in salita attorniati da erba e rocce. Costeggiamo le rocce che si trovano alla nostra sinistra.
Alla destra, una dopo l'altra, troviamo due piccole pozze colme d'acqua.
Continuiamo verso una palina con segnavia, che vediamo davanti, e la raggiungiamo (m. 2375). I segnavia indicano
- verso destra: Lagh da la Regina, Lagh dal Mat
- dietro: Col d'Anzana
- diritto: Bocchetta Meden, Prato Valentino, Teglio
[Il sentiero alla destra (E.E.) lo abbiamo percorso al ritorno per passare dai laghi]
Proseguiamo diritto piegando leggermente verso destra. Seguiamo delle tracce di sentiero dapprima con poca pendenza e poi in salita.
Raggiungiamo un paletto-segnavia (m. 2400).
Subito dopo passiamo accanto ad una roccetta sormontata da alcune pietre che formano un ometto. Continuiamo in modo abbastanza ripido.
Pieghiamo leggermente a destra e raggiungiamo un altro paletto-segnavia (m. 2410).
Continuiamo in salita su tracce di sentiero. Sparite le tracce, raggiungiamo un altro paletto-segnavia (m. 2425).
Proseguiamo diritto sempre in salita fino al successivo paletto-segnavia (m. 2430).
Sempre diritto, con un tratto in leggera salita ed uno quasi in piano arriviamo ad un altro paletto-segnavia (m. 2435).
Continuiamo in leggera salita e vediamo un segnavia bianco-rosso-bianco su di una pietra.
Quasi in piano raggiungiamo una palina con gli ultimi segnavia "svizzeri" che indicano: Bocchetta Meden 2440 m;
- davanti: Prato Valentino, Teglio
- dietro: Lagh da la Regina; Col d'Anzana
Poco dopo, in leggera discesa, arriviamo al cippo di confine e troviamo anche i segnavia "italiani" che indicano: Località Passo Meden 2440 m;
- a destra in salita: Monte Combolo - Combolina a ore 2.05
- a destra in salita E.E.: Lago della Regina a ore 0.50, Lago del Matt a ore 1.10, Monte Combolo a ore 2.10
- davanti: Saline a ore 1.00, Prato Valentino a ore 2.05, Teglio a ore 3.50, Col d'Anzana a ore 1.05, Lughina a ore 2.25, Tirano a ore 4.35
Continuiamo diritto in discesa e cominciamo a vedere il tetto della Capanna Meden.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2425).
Proseguiamo subito con un tornante destrorso aggirando un masso.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 2415).
Dopo tre passi in salita e pochi altri quasi in piano, continuiamo in leggera discesa. Alla sinistra vediamo la capanna.
In leggera salita andiamo ad unirci all'altro sentiero che sale da Prato Valentino. Qui troviamo gli ultimi segnavia e una scritta che indica dietro i laghi.
Giriamo a sinistra.
Con un ultimo tratto in discesa raggiungiamo la Capanna Meden (m. 2400).
Partendo da Cavaione -
Tempo impiegato: ore 4.30 / Dislivello: m. 1140-60 / Lunghezza km. 10.9
Partendo da Pescia Bassa -
Tempo impiegato: ore 2.40 / Dislivello: m. 640-60 / Lunghezza km. 5.6
Data escursione: ottobre 2023 - agosto 2025
Escursioni partendo dal Rifugio:
- al Passo Meden in ore 0.05
- al Rifugio Anzana in ore 1.00
- a Cavaione in ore 2.45
- al Lago della Regina in ore 0.55
- al Lago dei Matt in ore 1.15
- al Monte Combolo EEA in ore 2.15
- a Saline in ore 0.55
- a Prato Valentino in ore 2.00
- a Teglio in ore 3.45
- a Col d'Anzana in ore 1.00
- a Lughina in ore 2.20
- a Tirano in ore 4.30
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