Bivacco la Preda

Il Bivacco la Preda è situato nei castagneti tra Carcente e Breglia.
Si tratta di una costruzione in pietra a due piani. Il piano terra è chiuso a chiave. Al piano superiore c'è un solo locale con camino, due tavoli, due panche, due sedie e diversi libri.
Davanti al bivacco scorre un ruscelletto.
E' il posto ideale per passare una mezza giornata in totale tranquillità meditando o leggendo un libro.

Da Como percorriamo la statale 340 Regina fino a Menaggio, proseguiamo con la 340dir, superiamo le gallerie e arriviamo ad Acquaseria (comune di San Siro).
Dopo il ristorante "da Luigi", prendiamo la seconda a sinistra: Via Don Giacomo Galli.
Alla sinistra troviamo subito un parcheggio dove vi sono anche due panchine, una fontana e due cartine stilizzate della zona (m. 220).

Lasciata la macchina ci incamminiamo in salita e, dopo la prima casa, di colore giallo, giriamo a sinistra in Via Cesare Cantù volgendo le spalle al palazzo del Comune.
Più avanti ci immettiamo su Via Alessandro Manzoni. Andiamo a destra e dopo pochi passi giriamo a destra in Via Regina Margherita.

Subito alla sinistra troviamo la mulattiera che dobbiamo percorrere (m. 235).
Alla sinistra c'è un muro con un corrimano e alla destra un muretto sormontato da una rete.
Passiamo sotto ad un portico e sbuchiamo in Via Cesare Battisti. La attraversiamo e riprendiamo la mulattiera.
Percorriamo alcuni zig-zag sx-dx-sx (m. 245).
Troviamo una fontana con vaschetta e subito giriamo a destra.
Percorriamo una curva a sinistra sempre attorniati da case e mura (m. 250).
Arrivati al civico 65, giriamo a destra e saliamo con dei gradini.
Ignoriamo due viottoli che si staccano alla sinistra.
Giriamo poi a sinistra e saliamo una scala a gradini in cemento. Alla destra c'è una protezione che fa anche da corrimano.

Sbuchiamo su di una strada asfaltata, la attraversiamo e, passando tra due garages, riprendiamo la mulattiera che ora ha un piccolo gradino ogni metro circa (m. 270).
Giriamo a destra, saliamo dei gradini in cemento e ritroviamo la strada che ha appena effettuato un tornante sinistrorso e in questo punto ne compie uno destrorso (m. 280).
Alla destra c'è un parcheggio, alla sinistra una fontana con vasca. In basso a destra vediamo il Lago di Como (m. 285).
Continuiamo quasi in piano su sterrato con alcune semicurve.
Attraversiamo un torrente su di un ponte.

Siamo arrivati a Pezzo. Camminiamo in salita con un muretto alla sinistra e una siepe di passiflora alla destra.
Proseguiamo con un muro alla sinistra e le case del borgo alla destra. Alla sinistra, in una nicchia, c'è una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes (m. 300).
Continuiamo quasi in piano tra le case. Alla destra troviamo una colonnina antincendio per i pompieri e alla sinistra una fontanella (m. 310).
Seguendo una freccia bianca giriamo a sinistra e riprendiamo a salire.
Percorriamo una curva a sinistra.
Proseguiamo con uno zig-zag destra-sinistra lasciando a destra una fontanella.
Dopo un tratto con poca pendenza, presso una curva a destra troviamo un'altra presa d'acqua per i pompieri e riprendiamo a salire.

Giriamo a destra. Vediamo un cartello ed una freccia che indicano: San Martino e Semnago (m. 335).
Proseguiamo con un muro di pietre alla sinistra e una vecchia casa alla destra.
Un tubo di ferro bianco a forma di U rovesciata chiude parzialmente il passaggio.
Continuiamo con la mulattiera a gradini ed entriamo nel bosco.
Percorriamo due curve sinistra-destra e un tornante sinistrorso, vicini tra loro.
Superiamo altri due tornanti destra-sinistra.

Presso il successivo tornante destrorso troviamo un cartello con la scritta: "Io vivo qui" (m. 370).
Con poca pendenza percorriamo un ampio tornante sinistrorso e continuiamo in salita (m. 380).
Alla sinistra troviamo una vecchia casa a tre piani alla quale si accede con un cancelletto di legno (m. 395).
Ora il bosco è formato in prevalenza da castagni. Dopo una curva a sinistra la pendenza aumenta.
Nel muretto alla sinistra ci sono alcuni piccoli gradini che consentono di risalirlo. Subito percorriamo una curva a destra (m. 405).
Continuiamo con un'altra curva a destra che ha delle protezioni in ferro all'interno, subito seguita da una a sinistra (m. 415).

Ci immettiamo su di un'altra mulattiera (m. 425). I segnavia indicano a sinistra in leggera salita: Carcente a ore 0.30, San Martino a ore 0.15; a destra in leggera discesa: Mastena a ore 0.30, Marena a ore 0.45, Rezzonico a ore 1; dietro: Pezzo, Acquaseria. Andiamo a sinistra.
Troviamo alla destra un'altra vecchia casa a 3 piani. Questa ha le porte dipinte di giallo.
Subito dopo arriviamo ad un bivio e, come indicato da una freccia, giriamo a destra aggirando la casa.
Continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 435).
Dopo uno zig-zag sinistra-destra la pendenza diminuisce un poco.
Alla destra ci sono delle protezioni in ferro.
Un rivolo attraversa la mulattiera poco prima di un tornante sinistrorso (m. 455).
In modo abbastanza ripido percorriamo tre tornanti dx-sx-dx vicini tra loro. (m. 465).

All'esterno del successivo tornante sinistrorso scorre un torrente (m. 475).
Continuiamo con alcuni zig-zag dx-sx-dx; quest'ultimo passando accanto ad un tombino.
Superiamo un rivolo che scorre sotto ad una grata.

Presso un tornante sinistrorso (m. 495), alcuni segnavia segnalano dei terrazzamenti, informano che siamo arrivati a San Martino Semnago e indicano: Carcente a ore 0.20, Breglia a ore 1.20.
In alto, davanti vediamo la chiesa e alla destra un lavatoio con questo curioso cartello: "E' proibito lavare indumenti mortuari".
Presso il successivo tornante destrorso troviamo una croce ed una minuscola cassetta per le elemosine.

Raggiungiamo le prime case di San Martino; alla destra con alcuni gradini si può scendere al lavatoio.
Proseguiamo in leggera salita. In basso a destra vediamo il Lago di Como.
Su di una casa leggiamo la scritta: Semnago. Altre scritte segnalano dietro: Acquaseria; davanti verso destra: Lucena. Proseguiamo con un tornante sinistrorso.
Torniamo a salire. Alla destra troviamo una fontana con vasca sulla quale è stato indicato l'anno 1900.
Lasciamo a destra il percorso per Treccione indicato da una freccia.

Quasi in piano raggiungiamo la piazzetta nella quale troviamo la Chiesa, la Locanda S. Martino e il Monumento ai Caduti (m. 530). Qui arriva e termina una stradina asfaltata.
La mulattiera, in leggerissima salita, aggira la piazzetta alla destra. Su di una casa una scritta indica la direzione per Carcente.
Proseguiamo con un sentiero. Con un tornante destrorso aggiriamo una casa recintata.
Torniamo a salire.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 540).
Con una curva a destra aggiriamo un garage in lamiera costruito su di una palafitta.
Sbuchiamo sulla strada asfaltata e seguendo una freccia andiamo a destra in leggera salita.

Poco dopo troviamo una stradina asfaltata che si stacca con un tornante a sinistra. I segnavia indicano a sinistra: Carcente a ore 0.15, Breglia a ore 1.15; diritto Treccione a ore 0.15, Marena a ore 0.45, Rezzonico a ore 1. Andiamo a sinistra.
Poco dopo ignoriamo una sterrata che scende a sinistra. Un cartello informa che conduce all'Azienda Agricola San Martino (vendita formaggi di capra).
Prendiamo poi un sentiero che sale a destra (m. 565) all'inizio del quale i segnavia indicano: Carcente a ore 0.10, Breglia a ore 1.10.

Tornati sulla mulattiera alla destra troviamo una cappella chiamata: "Gesieu" (m. 575).
Continuiamo tra gli alberi con poca pendenza e con un muretto di pietre alla destra. In basso a sinistra vediamo la strada asfaltata.
Un sentiero si immette salendo dalla strada (m. 585).
Riprendiamo a salire. In questo punto, alla sinistra ci sono pochi alberi e possiamo così vedere il Lago di Como.

Attraversiamo un torrente su di un ponte che ha un muretto alla destra e cinque pilastrelli collegati per mezzo di due sbarre di ferro alla sinistra (m. 605).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido. Troviamo alla sinistra una stalla ed una casa. Subito dopo alla destra c'è un lavatoio (m. 615).
Continuiamo con poca pendenza tra una recinzione alla sinistra e un muro di pietre alla destra.

Percorriamo un tornante destrorso e arriviamo a Carcente (m. 630). Dietro vengono indicate San Martino e Acquaseria.
Camminiamo tra le case del borgo dapprima in salita e poi in modo abbastanza ripido.
Dopo un tratto con un corrimano alla sinistra, giriamo dapprima a sinistra e subito dopo a destra seguendo una freccia nera e una scritta poco leggibile che indica Breglia (m. 650).

Quasi in piano attraversiamo una piazzetta. Verso sinistra c'è un lavatoio. Giriamo invece a destra e raggiungiamo la chiesa.
Poco prima della chiesa prendiamo la mulattiera che sale a sinistra.
Percorriamo uno zig-zag sinistra-destra. Seguiamo una freccia bianca.
Passiamo sotto ad un portico.

Arriviamo ad un bivio dove incrociamo la Via dei Monti Lariani contrassegnata da segnavia a bandierina con il n. 3. (m. 660). Un cartello di legno indica a destra verso l'alto: Ai Monti; a destra: Treccione; a sinistra: Breglia. Andiamo a sinistra.
Quasi in piano arriviamo ad una biforcazione. Tenendo la sinistra scavalchiamo un ruscelletto che sbuca da sotto un ponte (cartello: El Rio) e passiamo accanto ad una fontana con vasca.
Alla sinistra c'è un un albero di banane.
Presso una curva a destra superiamo una griglia.
Continuiamo con case e recinzioni alla sinistra ed un muro dall'altro lato. In una nicchia nel muro c'è una madonnina (m. 665).
Troviamo poi un orto alla destra.

Dopo una curva a destra rientriamo nel bosco.
Troviamo alla sinistra delle robuste protezioni in ferro, simili ad una cancellata dipinta di verde. Passiamo sopra ad una griglia.
Continuiamo, dapprima in leggera salita e poi quasi in piano, con altre protezioni in ferro alla sinistra ed un muro di pietre alla destra. Nel muro è stata ricavata una scaletta.
In leggera discesa arriviamo ad una curva a destra (m. 675).

Proseguiamo dapprima in discesa e poi con minore pendenza. Vediamo un segnavia a bandierina con il n. 3.
Alla sinistra troviamo una pietra infissa di taglio nel terreno (m. 665).
Quasi in piano percorriamo un'ampia curva a destra e cominciamo a sentire il fragore del torrente della Val di Greno.
Alla sinistra (lato a valle), in alcuni punti ci sono delle protezioni di legno. Percorriamo una curva a destra ed una a sinistra.
Continuiamo con un'ampia curva a destra.
In leggera salita superiamo una curva a sinistra con protezioni a valle e continuiamo quasi in piano.
Dopo una curva a destra troviamo delle protezioni a valle, dapprima in ferro verde e poi altre, piuttosto vecchie, in legno.
In leggera discesa percorriamo una curva a sinistra (m. 660).
Dopo un tratto in discesa, con minore pendenza ne percorriamo un'altra, anch'essa verso sinistra, attraversando il letto di un torrente che troviamo in secca (m. 650).
Continuiamo con una curva a destra.

Quasi in piano raggiungiamo uno slargo dove troviamo una madonnina (cartello: La Madonna della Valle) e due piccoli tavoli in legno con relative panche (m. 645). Alla sinistra c'è un ponte, con il fondo in cemento e le sponde di ferro, con il quale attraversiamo il torrente.
Dopo il ponte giriamo a sinistra e, poco dopo, riprendiamo a salire.
Troviamo un segnavia a bandierina con il n. 3 presso una curva a destra (m. 655).
Saliamo ripidamente. Passiamo accanto a due paletti; forse reggevano un corrimano che ora non c'è più.
Dopo un tornante sinistrorso la pendenza diminuisce (m. 665).

Percorriamo una curva a destra ignorando un sentiero che scende a sinistra e passando accanto ad una pietra con: il segnavia 3 a bandierina, una freccia blu ed un segmento rosso (m. 680).
Dopo un tratto abbastanza ripido la pendenza diminuisce un poco.
Superiamo un'ampia curva a destra, scavalchiamo un ruscelletto e arriviamo al bivacco.

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello: m. 515 -35
Data escursione: ottobre 2015

Escursioni partendo dal Rifugio:


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