Bivacco Baitello al Lago del Monte

Il Bivacco Baitel dal Mont è situato, in posizione leggermente sopraelevata, sulla sponda nord-orientale dell'omonimo lago.
E' stato costruito negli anni 70 con il contributo dei volontari del Moto Club Trèla Pass di Livigno che ogni anno l'ultima domenica di luglio vi organizzano una festa.
Recentemente sono stati aggiunti: un nuovo locale alla sinistra, al quale si accede dall'esterno mediante una porta chiusa a chiave, e una torretta con campana davanti all'edificio.
Il bivacco dispone di due posti letto a piano terra e altri quattro su un soppalco raggiungibile con una scala a pioli; si tratta di semplici tavolati di legno senza materassi e coperte per cui per poterne usufruire è indispensabile quantomeno portarsi un sacco a pelo. Il baitello è inoltre dotato di: fornello con bombola, stufa economica, tavolo e sedie, stoviglie, cassetta di pronto soccorso. Servizi igienici in una piccola costruzione alla sinistra del bivacco mentre alla destra ci sono lavandini e piastre di cottura.

Primo itinerario: da Livigno parcheggio P7 (sentiero n. 151)

A Livigno prendiamo la strada per il Passo Forcola. Usciti dall'abitato vediamo un cartello che segnala il passo a 6 km. Successivamente sulla sinistra troviamo un grande parcheggio contrassegnato dalla sigla P7 e vi lasciamo la macchina (m. 1940).
Seguiamo la strada in direzione della Forcola, fino alla prima curva verso sinistra, dove la lasciamo per prendere sulla destra una sterrata chiusa al traffico. I segnavia indicano con il percorso 191: Tröi de li Téa a ore 0.20, Lach dal Mónt a ore 2.20, Val dal Mónt.

Camminiamo quasi in piano con uno steccato sulla destra. Ignoriamo un sentiero con il segnavia 105 che si stacca alla sinistra.
Poco dopo raggiungiamo la casera bassa dell'Alpe Campaccio dove è possibile acquistare formaggi e altri prodotti dell'alpeggio. Un cartello informa che l'alpeggio è proprietà del comune di Bormio e si estende per 712,7 ettari da quota m. 1950 a m. 2800.

Proseguiamo in leggera salita. Alla sinistra ci sono un muretto a secco e dei paletti.
Raggiungiamo un ponte con il quale superiamo il torrente che scende dalla Valle del Monte (m. 1960). Un cartello segnala il pericolo di piene improvvise.
Subito dopo c'è un bivio dove i segnavia indicano diritto con il sentiero 151: Val dal Mónt, Cheséira dal Mónt a ore 0.50, Lach dal Mónt a ore 2.10; a destra con il sentiero 191: Téa da li Sc'teblína a ore 0.05, Tröi de li Téa a ore 0.15, Livìgn.
Proseguiamo diritto in salita. La strada ora è asfaltata. Alla destra ci sono alcune protezioni in legno.

Raggiungiamo una grande casa dove l'asfalto termina e proseguiamo in leggera salita verso sinistra su sterrato (m. 1970).
Di tanto in tanto troviamo una canalina di legno per lo scolo dell'acqua posta di traverso alla strada.
Dopo un tornante destrorso riprendiamo a salire (m. 1985). Attorno ci sono alcuni pini, larici e cembri.
Superiamo altri due tornanti.
Dopo un altro tornante sinistrorso, tagliabile con una scorciatoia, passiamo accanto ad un casello dell'acquedotto. Un cartello stradale vieta il transito ai mezzi non autorizzati (m. 2025).
Camminiamo con poca pendenza ma, subito dopo il successivo tornante destrorso, riprendiamo a salire. Attorno ora c'è un maggior numero di alberi.
Lasciamo a sinistra un ripido sentiero che si stacca e rientra dopo due tornanti.
Percorriamo poi un altro tornante sinistrorso tagliabile con un sentierino (m. 2060).
Proseguiamo con minore pendenza fino ad un tornante sinistrorso oltre il quale c'è un bivio (m. 2080).

Qui i segnavia indicano a sinistra con il percorso 151 la variante bassa più breve: Val dal Mónt, Lach dal Mónt a ore 1.50, La Cólma a ore 3.10; a destra con il percorso 152 la variante alta più lunga: Cheséira dal Mónt a ore 0.30, Val dal Mónt, Lach dal Mónt a ore 2.10.
Proseguiamo verso sinistra (vedi più sotto alla voce "variante alta" l'altro percorso).

Fatti pochi passi percorriamo una curva verso destra e proseguiamo con ben poca pendenza attorniati da pini cembri.
Terminati gli alberi, continuiamo quasi in piano con delle rocce alla destra mentre sull'altro lato giù in basso scorre il torrente emissario del Lago del Monte.
Presso un ansa della montagna percorriamo un tornante sinistrorso guadando un torrente (m. 2100).
Percorriamo una curva a destra e proseguiamo alternando tratti quasi in piano ad altri in leggera salita superando vari rivoli che attraversano il cammino e vanno a gettarsi nel torrente. Sovente ci accompagna la bella fioritura rosa del camenerio presente in abbondanza ai bordi della sterrata.
Troviamo sulla destra un breve muretto di contenimento (m. 2140) e, più avanti, un casello dell'acquedotto (m. 2155).
Un torrentello attraversa passando sotto alla strada.
Raggiungiamo una palina con vari segnavia che indicano davanti: Lach dal Mónt a ore 1.25, La Cólma a ore 2.40; a destra con il percorso 152: Cheséira dal Mónt a ore 0.15, Cheséira dal Campác a ore 1, Parcheggio P7 a ore 1.05; dietro: Cheséira dal Campác a ore 0.40, Parcheggio P7 a ore 0.45. In realtà questa palina andava sistemata più avanti, al ponticello dove le due varianti tornano ad unirsi. Infatti il sentiero indicato a destra qui scorre più in alto.
Frattanto siamo arrivati al livello del torrente e camminando in leggera salita raggiungiamo il ponticello dove ritroviamo la variante alta che scende dalla destra tra i prati (m. 2165). In fondo alla valle è visibile il Monte Garone.

Oltre il ponte giriamo a destra e riprendiamo a salire con un ampio sentiero fra erba e cespugli. Poi la pendenza aumenta.
Dopo esserci allontanati un poco dal torrente, ci avviciniamo nuovamente.
Saliamo in modo abbastanza ripido verso una gola nella quale scorre il torrente (m. 2245). Il sentiero però non entra nella gola ma gira a sinistra inizialmente in salita e poi in modo abbastanza ripido.
Superato un tornante destrorso (m. 2275) proseguiamo in salita con una palizzata in legno alla sinistra che protegge il sentiero da un eventuale smottamento.
Terminata la palizzata la pendenza aumenta.
Percorriamo una curva a sinistra seguita da un breve tratto in leggera salita (m. 2310). Ora alla destra il pendio è scosceso e il sentiero in alcuni punti è bagnato.
Troviamo infatti dapprima un rivolo che lo attraversa poi torniamo a salire e guadiamo un torrentello che scende dalla sinistra. Quasi in piano superiamo altri due rivoli e arriviamo al guado di un torrente più grande del precedente; anch'esso scende dalla sinistra presso un ansa della montagna (m. 2340).

Riprendiamo a salire. Il sentiero si divide in due tracce che si avvicinano e allontanano più volte. Seguiamo sempre quella alla destra, più agevole e contrassegnata dai bolli.
Dopo un tornante a sinistra camminiamo quasi in piano (m. 2390) e dopo il successivo, in leggera salita. Superiamo altri tornanti.
Le due tracce si incrociamo un'altra volta (m. 2415). Ora però notiamo che quella a destra con i bolli sale in modo diretto e ripido mentre quella alla sinistra in modo più dolce e con vari tornanti. Optiamo pertanto per quest'ultima. Ci abbassiamo di qualche metro per superare il letto in secca di un corso d'acqua e riprendiamo a salire inizialmente con poca pendenza.
Continuiamo in salita con vari zig-zag mentre il sentiero si divide in più tracce che si intersecano.

Vediamo che tra il sentiero che stiamo risalendo e l'altro che avevamo lasciato c'è un solco al centro del quale si erge un dosso sulla cui sommità è stata collocata una croce.
Proseguiamo sempre a zig-zag e con pendenza poco accentuata aggirando dalla sinistra il dosso (m. 2570).
Più avanti i prati terminano; ora camminiamo tra pietre e sfasciumi.
Ci spostiamo poi un poco verso destra. Con pochi passi scendiamo e risaliamo due volte per superare due piccoli valloncelli nel secondo dei quali scorre il torrente emissario del lago.
Subito dopo il sentiero si unisce all'altro che aveva aggirato il dosso dalla destra. Davanti c'è il lago e sulla sponda opposta vediamo il bivacco.
Dalla sinistra scende il sentiero descritto nel terzo itinerario.
Su di una palina alcuni segnavia indicano: Lach dal Mónt m. 2606; davanti con il sentiero 151: Baitèl dal Mónt a ore 0.05; dietro con il sentiero 151: Val dal Mónt, Cheśéira del Mónt a ore 1.20; Cheśéira dal Campác a ore 1.40; a sinistra con il sentiero 151: La Cólma a ore 1.20, Sómp i Crap Néir a ore 1.40, Baitèl dal Gras di Agnégl a ore 2. Quasi in piano iniziamo a costeggiare il lago.
Percorriamo poi un tratto in posizione sopraelevata per tornare, poco dopo, al livello del lago.
Attraversiamo un ruscelletto.
Infine, con pochi passi in salita, raggiungiamo il bivacco (m. 2615)

Tempo impiegato: ore 2 - Dislivello: m. 675
Data escursione: agosto 2011

Secondo itinerario: Variante alta (n. 152)

Al bivio dove i percorsi 151 e 152 si dividono andiamo a destra in salita (m. 2080).
Dopo un tornante destrorso entriamo nel bosco (m. 2090).
Percorriamo un tornante sinistrorso seguito da un'altra coppia di tornanti ravvicinati oltre i quali la pendenza aumenta (m. 2115).
Più avanti camminiamo in leggera salita. Alla sinistra la valle si apre (m. 2150). Il bosco è ormai terminato e attorno ci sono prati e radi alberi.
Passiamo accanto un crocefisso (m. 2170).
Subito dopo attraversiamo il letto in secca di un ruscello.

Percorriamo due semicurve passando accanto ad una vasca abbeveratoio.
Superiamo altre curve camminando quasi in piano (m. 2180) mentre due rivoli attraversano la strada.
Percorriamo un tornante a sinistra assecondando un ansa della montagna dove un torrente scende dalla destra e passa sotto alla strada (m. 2190).
Proseguiamo con poca pendenza passando sotto un bel larice alto, che troviamo sulla destra, poco prima di un tornante destrorso (m. 2200).
Un ruscello attraversa la strada passandole sotto in un tubo (m. 2210).

Circondati dai prati, superiamo una curva verso destra e, quasi in piano, raggiungiamo la casera alta dell'Alpe Campaccio composta da una lunga stalla e da una baita; le lasciamo entrambe alla sinistra (m. 2220).
Ora iniziamo a scendere inizialmente con poca pendenza e superiamo dei tratti infangati da alcuni rivoli che attraversano il cammino. Alla sinistra il pendio precipita ripidamente.
Poi la pendenza aumenta. Superiamo, una dopo l'altra, due piccole costruzioni in cemento di un acquedotto (m. 2190).
Con un ripido sentiero tra i prati, scendiamo fino al ponticello di legno dove ritroviamo il percorso principale che arriva dalla sinistra (m. 2165) con il quale continuiamo fino al bivacco.

Tempo impiegato: ore 2.20 - Dislivello: m. 730-55
Data escursione: agosto 2011

Terzo itinerario: da Livigno parcheggio P9 (sentiero n. 154-151)

A Livigno prendiamo la strada per il Passo Forcola e la percorriamo fino a trovare sulla destra il piccolo parcheggio P9 Baitèl dal Gras di Agnégl nel quale lasciamo la macchina (m. 2100).
Seguiamo la strada in leggera salita e dopo 200 metri troviamo sulla destra l'inizio del sentiero 154 (m. 2110). I segnavia indicano: La Cólma a ore 1.10, I Lach da la Fórcola a ore 1.50, Lach dal Mónt a ore 2.30. Alla sinistra poco più in basso c'è il Baitèl dal Gras di Agnégl (m. 2099). Un torrente passa sotto alla strada.
Lungo il cammino, di tanto in tanto troveremo un bollo rosso-bianco-rosso.

Il sentiero inizia con poca pendenza attorniato dai prati.
Percorriamo due curve destra-sinistra.
Attraversiamo una zona caratterizzata dalla presenza di parecchi ginepri e arbusti (m. 2130).
Per due volte percorriamo pochi passi in discesa e in salita; nel primo caso guadiamo anche un ruscello (m. 2145).
Superiamo due serpentine destra-sinistra a poca distanza l'una dall'altra.
Percorriamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in salita attorniati da pietre (m. 2165).
Proseguiamo con poca pendenza tra i ginepri (m. 2170).
Riprendiamo a salire (m. 2195).
Dopo una semicurva verso destra, lasciamo a destra un masso (m. 2205).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2220).

In lievissima discesa raggiungiamo e attraversiamo il letto di un torrente che troviamo asciutto.
Subito percorriamo una curva verso destra e continuiamo con poca pendenza.
Dopo una semicurva verso sinistra percorriamo un tratto abbastanza ripido (m. 2230).
Vediamo i bolli su di una roccetta affiorante dal terreno alla destra del sentiero (m. 2255).
Superiamo un tratto con poca pendenza e riprendiamo a salire (m. 2265).

Con una parete rocciosa alla destra saliamo i primi 25 gradini di legno ricavati tagliando a metà delle vecchie traversine ferroviarie (m. 2285).
Poco dopo ne superiamo altri 7.
Percorriamo pochi passi quasi in piano e in leggera salita. Superiamo una semicurva verso destra (m. 2300).

Il sentiero sale in modo abbastanza ripido, su sterrato nella parte sinistra e con 8 gradini di legno nella parte destra.
Troviamo anche un solitario gradini di legno (m. 2315).
Un ruscelletto scende ripido dalla destra.
Saliamo 49 gradini di legno (m. 2320).

Riprendiamo il sentiero e aggiriamo alla sinistra una bassa roccia che affiora dal terreno (m. 2340).
Superato un altro gradino di legno la pendenza diminuisce un poco.

Attraversiamo il letto asciutto di un ruscelletto.
Dopo una curva verso destra possiamo proseguire su sterrato nella parte sinistra del sentiero oppure con 14 gradini di legno nella parte destra (m. 2345).
Percorriamo un tornante destrorso e continuiamo con 5 gradini di legno (m. 2350).
Subito dopo, presso un'ampia curva verso sinistra, saliamo 9 gradini.
Dopo pochi passi, percorriamo un tornante destrorso seguito da uno sinistrorso presso il quale saliamo 9 gradini di legno (m. 2365).
Superiamo un breve tratto in leggera salita e uno quasi in piano.
In modo abbastanza ripido saliamo 18 gradini di legno al termine dei quali percorriamo un tornante destrorso (m. 2370).
Subito dopo, presso un tornante sinistrorso troviamo 3 rudimentali gradini di pietra e 3 di legno.
Continuiamo con poca pendenza. Superiamo 2 gradini di legno.
Pochi passi più avanti riprendiamo a salire su sterrato nella parte sinistra del sentiero oppure con 38 gradini di legno nella parte destra (m. 2385).
Troviamo altri sette gradini di legno.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2395).
Continuiamo con un tornante sinistrorso, prima del quale ci sono 3 gradini e dopo altri 2 (m. 2400).
Superiamo un breve tratto quasi in piano e torniamo a salire.
Presso un ampio tornante destrorso, saliamo due gradini i legno (m. 2405).
Proseguiamo su sterrato alla sinistra oppure con 8 gradini di legno alla destra del sentiero.

Presso una semicurva verso sinistra un ruscelletto attraversa il sentiero.
Pochi passi più avanti continuiamo, su sterrato nella parte sinistra del sentiero o con 42 gradini di legno alla destra (m. 2420).
Superiamo uno zig-zag sinistra-destra (m. 2430).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Subito dopo un rivolo incrocia il sentiero. Proseguiamo con altri 16 gradini di legno.

Anche un ruscelletto attraversa il sentiero. In alto alla destra vediamo una croce (m. 2440).
Pochi passi più avanti percorriamo un tornante destrorso e saliamo 4 gradini di legno.
Continuiamo con poca pendenza e con il sentiero bagnato da un rivolo.
Saliamo 14 gradini di legno.
Percorriamo una curva verso sinistra (m. 2450).
Proseguiamo con 3 gradini di legno nella parte sinistra del sentiero oppure su fondo roccioso alla destra.

Il sentiero si divide in due. Quello alla destra con pochi passi sale tra l'erba verso la croce che avevamo già notato poco prima. Una targhetta ricorda "Silvestri Battistin, colui che per fede realizzò quest'opera." Il sentiero principale invece attraversa un ruscelletto verso sinistra e poi lo costeggia in leggera salita.

Poco dopo raggiungiamo un incrocio di sentieri. I segnavia indicano: La Cólma 2466 m;
- a destra con il sentiero 151: Lach dal Mónt a ore 1.20, Sómp i Crap Néir a ore 2, Val dal Mónt;
- a sinistra con il sentiero 151: I Lach da la Fórcola a ore 0.40, La Fórcola a ore 0.50;
- davanti con il sentiero 154: Val del Fèŋ, Funivia Diavolezza a ore 1.45, Svizzera;
- dietro con il sentiero 154: Baitèl dal Gras di Agnégl a ore 0.50, Parcheggio P9 a ore 0.50.
Andiamo a destra e dopo pochi passi in discesa attraversiamo nuovamente il ruscelletto.
Proseguiamo in leggera salita tra i prati e lasciamo a sinistra una panchina.

Il sentiero subito si divide e teniamo la destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2480).
Presso un tornante destrorso vediamo un segnavia bianco-rosso ricurvo. Proseguiamo in salita.
Con poca pendenza superiamo due semicurve sinistra-destra.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2490).

Continuiamo in salita. In basso alla sinistra vediamo una stalla situata oltre il sottostante bivio tra i sentieri 151/154.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2510).
Proseguiamo in leggera salita. Alla destra è ancora visibile il Passo della Forcola.
In salita superiamo un tornante sinistrorso (m. 2515).
Continuiamo con poca pendenza.

Davanti a noi vediamo, in lontananza, una catena di monti. Percorriamo un tornante destrorso (m. 2530).
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2540). Riprendiamo a salire (m. 2550).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2560).
Continuiamo con poca pendenza e superiamo tre tornanti: dx-sx-dx (m. 2580).
Torniamo a salire. Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2595).
Percorriamo un tratto con poca pendenza.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 2600).
Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.

Dopo un tornante destrorso continuiamo in salita (m. 2620) e dopo uno sinistrorso con poca pendenza (m. 2625).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2630).
In salita superiamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 2635).
Per un tratto camminiamo su fondo roccioso.
Continuiamo su sentiero sterrato.

Davanti a una parete rocciosa, effettuiamo un tornante sinistrorso (m. 2655).
Poco dopo superiamo un tornante destrorso seguito da una semicurva verso sinistra (m. 2665).
Con poca pendenza percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2675). Alla sinistra possiamo ancora vedere, in lontananza, il Passo della Forcola.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 2680).

Per circa tre metri risaliamo un canalino roccioso quasi verticale, aiutandoci con le mani e agevolati dalle presenta di alcune pietre sporgenti. Nel mentre, un gipeto volteggia poco sopra di noi, poi si allontana disegnando cerchi sempre più ampi nel cielo.
Usciti dal canalino percorriamo un tornante destrorso in leggera salita tra l'erba (m. 2685).
Proseguiamo quasi in piano attorniati dapprima da piccole pietre e poi tra pietre più grandi e alcuni massi (m. 2690).
Superiamo una semicurva verso destra.
Riprendiamo a salire su sentiero sterrato.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2700).
Continuiamo con un ampio tornante destrorso. Attorno al sentiero ci sono varie pietre (m. 2705).
In questa zona diverse tane delle marmotte hanno scavato le loro tane.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2710).
Proseguiamo con poca pendenza e percorriamo altri tornanti: destra (m. 2715), sinistra (m. 2720), destra (m. 2730) e sinistra (m. 2735).
Continuiamo in salita con un tornante destrorso molto ampio (m. 2740).

Con il fondo di ghiaietto e pietrisco percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2750). Alla sinistra possiamo ancora vedere il Passo della Forcola.
Con poca pendenza superiamo un tornante destrorso e riprendiamo a salire (m. 2755).
Dopo un tornante sinistrorso continuiamo in leggera salita (m. 2760), dopo uno destrorso in salita e dopo un altro sinistrorso in leggera salita (m. 2765).
Percorriamo un tornante destrorso.
Proseguiamo in salita con uno zig-zag sinistra-destra (m. 2775).
Tra le pietre vediamo un po' d'erba.
Percorriamo un tornante sinistrorso lasciando alla destra una buca con delle pietre (m. 2785).
Superiamo un tornante destrorso e continuiamo in salita.

In leggera salita raggiungiamo una palina con dei segnavia che indicano, a sinistra: Sómp i Crap Néir a ore 1.10; davanti con il sentiero 151: Lach dal Mónt a ore 0.25, Val dal Mónt, Cheśéira dal Campác a ore 2.10; dietro con il sentiero 151: La Cólma a ore 0.40, Baitèl dal Gras di Agnégl a ore 1.30, La Fórcola a ore 1.30. Dietro vediamo il più grande dei Laghi della Forcola (Lej Grand). Continuiamo diritto quasi in piano e passiamo accanto a un ometto (m. 2790).

Camminando su sabbietta e attorniati da pietre cominciamo a scendere verso il Lago del Monte.
Dopo pochi passi in discesa abbastanza ripida percorriamo un breve tratto in leggera discesa (m. 2785).
Scendiamo agevolati da alcuni rudimentali gradini di roccia.
Superiamo un breve tratto in leggera discesa.
In discesa percorriamo una curva verso destra e una verso sinistra.
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano (m. 2780).
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
In leggera discesa percorriamo una curva verso destra seguita da un tornante sinistrorso (m. 2775).
Attorno al sentiero ci sono varie pietre.
Dopo una semicurva verso sinistra continuiamo in discesa.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 2760).

Su sabbietta superiamo un tornante sinistrorso tagliabile con un sentierino (m. 2755).
Percorriamo un tratto in leggera discesa e uno breve quasi in piano (m. 2745).
In discesa superiamo una curva verso destra seguita da un tornante sinistrorso.
Alla sinistra abbiamo una parete rocciosa. Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo in discesa.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.

Terminata questa prima parte della discesa verso il lago, proseguiamo in leggera salita (m. 2725).
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio.
Dopo una curva verso destra, superiamo due tratti in leggera discesa separati da uno più breve in discesa.

Raggiungiamo un grande ometto (m. 2715).
Superiamo un breve tratto in leggera salita e continuiamo in leggera discesa passando accanto a un altro ometto.
Superiamo due semicurve sinistra-destra. Troviamo altri ometti.

Davanti, in basso, cominciamo a vedere buona parte del lago e il bivacco alla sua sinistra.
Percorriamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2710).

In discesa attraversiamo un piccolo nevaio (m. 2705).
Continuiamo quasi in piano (m. 2695).
Riprendiamo a scendere, ben presto in modo abbastanza ripido (m. 2680).
Con una curva verso sinistra aggiriamo una roccetta affiorante dal terreno (m. 2675).
Percorriamo un ripido tratto su scivolosa sabbietta.
Continuiamo in leggera discesa (m. 2665).
In discesa superiamo due curve sinistra-destra vicine tra loro (m. 2660).
Proseguiamo in leggera discesa. Ora possiamo vedere il lago interamente (m. 2650).
Superiamo due semicurve destra-sinistra vicine tra loro.
Percorriamo un tratto in discesa e uno in leggera discesa.

Con un breve ripido tratto scendiamo al torrente emissario del lago e lo attraversiamo camminando su delle pietre affioranti dall'acqua.

In leggera salita andiamo a immetterci sul sentiero che parte dal parcheggio P7, precedentemente descritto. Su di una palina alcuni segnavia indicano: Lach dal Mónt m. 2606; a sinistra con il sentiero 151: Baitèl dal Mónt a ore 0.05; a destra con il sentiero 151: Val dal Mónt, Cheśéira del Mónt a ore 1.20; Cheśéira dal Campác a ore 1.40; dietro con il sentiero 151: La Cólma a ore 1.20, Sómp i Crap Néir a ore 1.40, Baitèl dal Gras di Agnégl a ore 2. Andiamo a sinistra e iniziamo ad aggirare il lago.
Percorriamo poi un tratto in posizione sopraelevata per tornare, poco dopo, al livello del lago.
Attraversiamo un ruscelletto.
Infine, con pochi passi in salita, raggiungiamo il bivacco (m. 2615).

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 705 -190
Data escursione: settembre 2019

Escursioni/ascensioni partendo dal Bivacco:


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