Bivacco Camillo e Giacomo

Il Bivacco Camillo e Giacomo è situato accanto alla Chiesetta dedicata alla Madonna del Gerù. Siamo in Val Torrezzo sulle alture a est del Lago d'Endine.

Il bivacco è formato da una grande tettoia con tavoli, panche e sedie; un locale cucina chiuso a chiave (guardando attraverso i vetri si vedono: forno, lavandino, tavolo, dispensa, alcune sedie e armadietti pensili); un camino all'aperto con legna e griglie; una cisterna per raccogliere l'acqua piovana e un gabinetto più lontano tra gli alberi. L'insegna recita: "Rifugio Camillo e Giacomo 1987 1997".

La chiesetta, preceduta da un altare, contiene la statua di una Madonna con Bambino davanti ad un affresco che mostra Monasterolo e il Lago d'Endine. Sulla parete interna di sinistra è raffigurata una frana tra le case e su quella alla destra quattro alpini con due muli in marcia verso un borgo montano.

Con l'autostrada A4 arriviamo a Bergamo. Alla grande rotonda dopo il casello prendiamo la prima a destra, vale a dire la SP 671 che più avanti diventa la SS 42.
Al km. 44.6 della SS 42 giriamo a destra e proseguiamo con la SP 76 (Via delle Valli).
Dopo km. 1.8, alla sinistra della provinciale troviamo un grande slargo sterrato con un pannello che mostra una cartina della zona e parla del Progetto "CamminaOrobie". Alla destra della provinciale si stacca Via Torrezzo all'inizio della quale i segnavia indicano: 612, Madonna del Gerù a ore 1.30, Colle di Caf a ore 2.40, Monte Torrezzo a ore 3.

Lasciamo la macchina e ci incamminiamo in leggera salita. La strada è asfaltata (m. 375).
Transitiamo sotto ai cavi dell'alta tensione. Alla destra abbiamo un muretto in cemento sormontato da una rete. Alla sinistra vediamo una parte del lago.
Troviamo due case alla sinistra e un pannello alla destra con un cartellone che parla della Valle del Torrezzo. Superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.

Continuiamo in salita nel bosco. Alla sinistra ci accompagna una rete metallica (m. 385).
All'esterno di un tornante destrorso troviamo un cancello.
Alla sinistra scorre il Torrente della Val Torrezzo (m. 395).
Con un tornante sinistrorso aggiriamo una vecchia cascina.

Presso un tornante sinistrorso, su di un ponte con protezioni di ferro ai lati, attraversiamo il torrente. Alla destra lo vediamo formare una cascata.
Dopo il ponte, alla destra c'è una casa. Accanto al campanello leggiamo: "Casetta in Canadà" (m. 415).
Percorriamo un tornante destrorso ignorando una sterrata che prosegue diritto; un segnale stradale ne vieta il transito ai ciclisti.
Ignoriamo una stradina che retrocede alla sinistra.
Superiamo un tornante sinistrorso. Passiamo su di una grata per lo scolo dell'acqua.
Subito percorriamo un tornante destrorso. Alla sinistra, cinque gradini di cemento conducono in un prato (m. 430).
La strada segue il torrente che ora scorre alla nostra destra. Alla sinistra abbiamo un muretto di pietre a secco sormontato da una rete.

Presso una curva verso sinistra (m. 455) troviamo dei segnavia che indicano, a destra superando un ponte e un cancello: 613B, Valle Spirola a ore 2, Monte Ballerino a ore 3.20, Colognola a ore 2.40, Prada; diritto: 612, Madonna del Gerù a ore 1.10, Colle di Caf a ore 2.20, Monte Torrezzo a ore 2.40; dietro: Monasterolo a ore 0.20.
Alla sinistra ci sono: un cancello, una croce e un cartello con la scritta: "Abbiamo un nemico in comune, il piromane. Difendi i boschi!".
Continuiamo fuori dal bosco seppur attorniati dagli alberi.

Lasciamo a sinistra Cascina la Rivetta (m. 465).
Alla sinistra ci sono dei prati e qualche albero, una stradina inerbita che ritorna verso la cascina e un bollo bianco-rosso.

Accompagnati alla destra da robuste protezioni di ferro arriviamo ad un tornante sinistrorso all'esterno del quale troviamo un cappella e una panchina. Nella cappella c'è un quadro raffigurante San Carlo. Sopra la porta leggiamo: "Ass. pensionati Monasterolo".
Subito dopo, un cartello segnala il confine del parco ed un'altro indica verso destra il Sentiero dei Sassi Erranti. Seguiamo il tornante come indicato da una freccia bianca e rossa dipinta su di una pietra (m. 485).
Rientriamo nel bosco e percorriamo un tratto abbastanza ripido.
Poco dopo la pendenza diminuisce. Alla sinistra, oltre una fila di alberi, vediamo un prato e una casa poco più in basso.

Raggiungiamo il cancello del B&B Cascina Piazzoli accanto al quale c'è una statua raffigurante la Madonna di Lourdes. Continuiamo con un tornante destrorso. Ora la strada è sterrata e un segnale stradale ne vieta il transito ai veicoli eccetto quelli autorizzati (m. 510).
Alla sinistra abbiamo una rete, oltre la quale un cartello segnala la presenza di animali al pascolo.
Un sentiero sale e si immette da destra.

Cominciamo a trovare dei tombini/pozzetto e delle canaline in cemento, di traverso alla sterrata, per deviare l'acqua piovana. Nella prima scorre un rivolo (m. 520). Una dopo l'altra ne superiamo altre cinque.
Accanto alla sesta canalina ignoriamo un sentiero che si stacca e retrocede verso sinistra in salita (m. 555).

Dopo la settima percorriamo una semicurva verso destra e continuiamo con maggiore pendenza e con il fondo in cemento (m. 565).
Presso l'ottava superiamo una semicurva verso sinistra (m. 570).
Alla destra vediamo il torrente.
Lasciamo a destra uno slargo erboso.
Percorriamo una semicurva verso destra. Uno dopo l'altro, troviamo due massi alla destra (m. 585).

Dell'acqua sgorga da un tubicino alla sinistra e attraversa la sterrata dentro una canalina.
Subito dopo arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano, a destra: 613A, Valle Spirola a ore 1.40, Monte Ballerino a ore 3.10, Colognola a ore 2.30; a sinistra: 612, Madonna del Gerù a ore 0.30, Colle di Caf a ore 1.40, Monte Torrezzo a ore 2; dietro: Monasterolo a ore 0.40. Vediamo il segnavia 612 a bandierina su di un masso. Un cartello segnala il pericolo di frane. Teniamo la sinistra. Ora il fondo è in cemento (m. 605).

Superiamo un'altra canalina per lo scolo dell'acqua.
Dopo una semicurva verso sinistra (m. 625) percorriamo una semicurva verso destra all'interno della quale ci sono alcuni massi (m. 635).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido alternando tratti su cemento ad altri sterrati.
Continuiamo poi su sterrato (m. 645).

Troviamo uno slargo alla destra (m. 665).
Poco dopo un cartello segnala i giorni per la caccia al cinghiale in questo settore (mercoledì, sabato e domenica nei mesi di ottobre, novembre e dicembre).
Uno dopo l'altro, troviamo due massi tra gli alberi alla destra (m. 670 - 690).
All'esterno di una curva verso destra c'è uno slargo. La pendenza diminuisce (m. 705).

Dalla destra sale e si immette una stradina inerbita (m. 710).
Poco dopo, con il fondo in cemento, percorriamo una curva verso destra seguita da un tornante sinistrorso all'interno del quale troviamo delle gabbie piene di pietre (m. 720).
Proseguiamo su sterrato. Presso un breve tratto quasi in piano ignoriamo una stradina inerbita alla sinistra.
Continuiamo in salita.

Percorriamo una semicurva verso sinistra e continuiamo allo scoperto. Gli alberi attorno alla sterrata ora sono meno alti (m. 730).
Davanti vediamo una verticale parete e percorriamo un tornante destrorso (m. 740).

Poco dopo raggiungiamo uno slargo. Alla sinistra c'è la chiesetta, davanti il bivacco e alla destra alcune panche addossate a una staccionata (m. 750).

Tempo impiegato: ore 1.10 - Dislivello: m. 375
Data escursione: maggio 2021

Escursioni partendo dal Bivacco:


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