Bivacco Baitel da la Bles

Il Bivacco Baitel da la Bles è situato a sud di Livigno, sul versante occidentale del M. della Neve (m. 2785).
Si tratta di una costruzione in pietre e cemento e con il tetto di legno. Contiene: un tavolone quadrato, tre cassepanche, quattro sedie, una stufa economica, un lavandino, uno scaffale e delle mensole con alcune stoviglie.
Sul soppalco c'è un tavolato con spazio sufficiente per almeno cinque persone ma senza materassi e coperte.
Sul retro dell'edificio ci sono la legnaia e un ripostiglio.
All'esterno ci sono: un tavolo con relative panche, altre due panche, due barbecue e una fontana con l'acqua che cade in un tronco scavato. Nei prati poco più in alto c'è una croce.
Il panorama mostra le cime circostanti e davanti, oltre la valle che non vediamo in quanto nascosta dagli alberi, gli impianti del Carosello 3000.

Primo itinerario: da Livigno (Parcheggio P6 - Tresenda)

Dal centro di Livigno prendiamo la strada che conduce verso il Passo della Forcola.
Giunti in Località Tresenda lasciamo la macchina nel parcheggio P6 alla destra della strada accanto ad una fontana con vasca di legno (m. 1890). I segnavia indicano alla sinistra della strada con Via Da li Mína: sentiero 102, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.05, Cheśéira da Li Mína a ore 1.
Un segnale stradale preannuncia il divieto di transito cento metri più avanti. Ci incamminiamo verso la Valle delle Mine tra prati recintati, inizialmente quasi in piano e poi in leggera salita. Alla destra vediamo una chiesetta e qualche casa.
Una stradina si stacca alla destra e si dirige verso l'Azienda Agricola La Trescènda.
Alla destra vediamo dei cavalli al pascolo. Nel prato alla sinistra c'è un tavolo con relative panche.
Lasciamo a destra l'Agriturismo la Tresenda.
Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli. Passiamo accanto al cartellone n. 2 "Prato stabile" della serie "Itinerario Botanico - Valle delle Mine"

Entriamo in un bosco di larici e subito troviamo un bivio. Alla destra ci sono un tavolo con relative panche e un barbecue. I segnavia indicano: Pónt da l'Al 1915 m; a destra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Li Mína, Cheśéira dal Vach a ore 1.20; a sinistra con il percorso 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Li Mína, Livìgn; dietro con il percorso 102: Parcheggio P6 a ore 0.05. Seguiamo la strada asfaltata che gira a sinistra e passa su di un ponte di legno.

Dopo il ponte la strada diventa sterrata e alla sinistra si staccano due sentieri. I segnavia indicano con la sterrata: percorso 119, Li Mína, Cheśéira da li Mína a ore 0.55, Bochéta da li Mína a ore 3, Agriturismo Alpe Mine a km. 3; con il sentiero di mezzo n. 100: Tröi da l'Āqua Gránda, Livìgn. Proseguiamo diritto in leggera salita con la sterrata.

Su di una pietra vediamo il n. 7 in un cerchietto, una freccia ed un bollo giallo (m. 1925). Di tanto in tanto troviamo un segnavia a bandierina rosso-bianco-rosso.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1930).
Proseguiamo in salita.
Passiamo accanto al cartellone n. 3 intitolato "Bosco di Larice". Subito percorriamo un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1950).
Un muro di pietre scende alla sinistra come rinforzo alla strada. Una scorciatoia sale a destra.

Dopo pochi passi arriviamo ad un tornante destrorso dove troviamo una panchina e due sentieri che prosegue diritto (m. 1970). I segnavia indicano seguendo il tornante con il percorso 119: li Mína, Alpe Mine a km. 2.5; con il sentiero 100 che prosegue diritto: Livigno; con l'altro sentiero in salita: Pozz da li Esc Tröi - Moton da l'Al; dietro con il percorso 119: Pónt da l'Al a ore 0.10. Seguiamo il tornante.
Cominciamo a trovare delle canaline di legno coperte da una piccola grata di ferro, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.

Passiamo accanto al cartellone n. 4 che parla della "Boscaglia di Ontano verde" (m. 1980).
Quasi in piano arriviamo ad una semicurva verso sinistra dove ignoriamo una stradina inerbita che continua diritto. Un segnale stradale ne vieta il transito ai veicoli.
Proseguiamo in salita. Un'apertura tra i larici consente una veduta panoramica sui monti e sul fondovalle.

Su di un masso alla sinistra c'è una piccola croce di ferro. In basso a destra tra gli alberi riusciamo a intravedere uno sbarramento sul torrente (m. 2005).
Continuiamo con poca pendenza e subito alla destra troviamo un'alta croce in ricordo di una persona scomparsa.
Pochi passi più avanti, alla sinistra ci sono una panca di legno e il cartellone n. 5 intitolato "Bosco di Pino Cembro".
Riprendiamo a salire. In basso alla destra vediamo scorrere un impetuoso torrente.

Superiamo una grande grata. Un sentiero scende al torrente. I segnavia indicano dietro con il percorso 117: Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.20, Pónt da l'Al a ore 0.25. Continuiamo diritto  (m. 2030).
Alla sinistra troviamo una panca (m. 2035).

Una scritta e delle frecce bianche e rosse su di un masso preannunciano a 20 metri il sentiero scorciatoia per il Baitel dal Moton da l'Al (m. 2050).
Poco dopo troviamo un'altra scritta su di una pietra: "Tröi Moton da l'Al". Lasciamo la sterrata e seguiamo il sentiero che sale a sinistra tra l'erba e cespugli di ginepro.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2085).

Entriamo nel bosco e, quasi in piano, arriviamo ad una biforcazione. Trascuriamo il sentiero in leggera salita verso sinistra e prendiamo l'altro che sale in modo abbastanza ripido.
Dopo questo strappo, percorriamo un tratto con poca pendenza seguito da uno quasi in piano tra cespugli di ginepro (m. 2100).
Ora saliamo ripidamente.
Ignoriamo una traccia che esce alla sinistra.
Superiamo un tratto in salita, uno in modo abbastanza ripido, un altro in salita ed uno con poca pendenza (m. 2115).

Uno scoiattolo alla nostra vista si arrampica velocemente verso la cima di un albero (m. 2140).
In salita superiamo due tornanti destra-sinistra (m. 2145).
Percorriamo due tratti con poca pendenza intervallati da uno quasi in piano.
Riprendiamo a salire. Alla destra c'è un grande cembro.

Raggiungiamo una piccola radura. Le scritte sugli alberi indicano a sinistra: "Moton da l'Al - Tröi x Pozz da Lì Esc"; a destra: "Tröi x al Baitel dal Moton Alt da l'Al". Proseguiamo in leggera salita con un tornante destrorso (m. 2170).
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso in salita.
Superiamo un tornante destrorso (m. 2185) e continuiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita.
Percorriamo un lungo tratto quasi in piano.

Su di un pezzo di corteccia appesa al tronco di un albero leggiamo: "Tröi Moton Baitel da l'Al". Proseguiamo in salita (m. 2195).
Pochi passi più avanti superiamo un tornante sinistrorso. Alcune radici formano dei rudimentali gradini.
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 2205).
Saliamo altri gradini formati dalle radici affioranti degli alberi.
Superiamo un tornante destrorso (m. 2220) e, dopo un lungo traverso, uno sinistrorso (m. 2240).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 2260).
Poco dopo superiamo un'altra coppia di tornanti destra-sinistra (m. 2270).
Continuiamo con dei zig-zag: dx-sx-dx-sx tra i cembri, alcuni molto grandi (m. 2280).
Ora gli alberi diventano radi e troviamo parecchi cespugli di ginepro. Percorriamo un tornante destrorso (m. 2295).

Dopo una semicurva verso sinistra, tra l'erba andiamo ad immetterci sul sentiero che attraversa a mezza costa il versante orientale della Valle di Livigno, dal Ristoro Val delle Mine a destra al Mottolino a sinistra. Alla sinistra c'è il Bivacco Baitel dal Moton da l'Al preceduto da una fontana con acqua sorgiva (m. 2310).
Proseguiamo verso sinistra, quasi in piano seppur con lievi saliscendi, tra prati e qualche larice, con bella vista sulla vallata.
Percorriamo una curva a destra in leggera discesa seguita da un'ampia curva a sinistra a metà della quale torniamo a salire con poca pendenza.
Troviamo una protezione in legno, lunga solo un metro, sul lato a valle (m. 2320).
Continuiamo quasi in piano con lievi saliscendi. Attorno c'è qualche larice in più.

Superiamo una curva a destra in leggera discesa assecondando un'ansa della montagna. Il sentiero è largo ma alla sinistra c'è un notevole precipizio.
Dopo una curva a sinistra riprendiamo a salire (m. 2305).
Quasi in piano, attorniati da cembri, percorriamo un tornante destrorso (m. 2315).
Continuiamo con due tratti in leggera discesa separati da uno quasi in piano, assecondando le anse della montagna.
Quasi in piano percorriamo una curva a sinistra molto ampia (m. 2310).
In leggera salita superiamo una semicurva verso destra.
Percorriamo due tratti quasi in piano intervallati da uno in leggera salita (m. 2335).
In leggera discesa superiamo una curva a destra.

Continuiamo con un lungo tratto in leggera discesa disegnando un largo giro verso sinistra durante il quale attraversiamo il Rio di Clus o con un guado o camminando su di un asse di legno (m. 2295).
Quasi in piano percorriamo una curva a destra e proseguiamo in leggera discesa (m. 2285).
In discesa superiamo un tornante destrorso (m. 2275).
Quasi in piano percorriamo una curva a sinistra (m. 2270).
Superiamo una curva a destra con delle vecchie protezioni di legno sul lato a valle.
Continuiamo tra radi cembri, dapprima in leggera salita e poi quasi in piano.

Proseguiamo in leggera discesa e, nei prati in basso alla sinistra, vediamo il Baitel da la Bles.
Raggiungiamo una palina con segnavia che indicano diritto con il sentiero 121: Camanèl di Planóŋ a ore 0.50, Seggiovia Sponda a ore 1, Teòla a ore 1.30 (da qui arriva il sentiero descritto nel secondo itinerario); dietro con il sentiero 121: Baitel dal Motóŋ da l'Al a ore 0.40, Cheśéira da Li Mína a ore 1; a sinistra in leggera discesa con il sentiero 122: Baitel da la Bles a ore 0.05, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.40, Livìgn. Prendiamo il sentiero alla sinistra (m. 2265).
Attorniati dai prati superiamo un tornante destrorso (m. 2255).
Proseguiamo in discesa. Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2245).
Continuiamo con alcune semicurve: sx-dx-sx e raggiungiamo il bivacco (m. 2230).

Tempo impiegato: ore 2.05 - Dislivello: m. 475 -135
Data escursione: agosto 2017

Nota: Per tornare a valle conviene prendere il sentiero che scende davanti al baitello con vari tornanti nel bosco fino ad intercettare il largo sentiero 100 dove i segnavia indicano a destra Livigno. Per tornare al punto di partenza dobbiamo invece seguirlo con vari saliscendi verso sinistra.

Secondo itinerario: da Livigno (Parcheggio P5 Teola)

Dal centro di Livigno prendiamo la strada statale 301 che conduce verso Trepalle e il Passo del Foscagno.
Al primo tornante sinistrorso già la abbandoniamo per proseguire diritto.
Poco dopo alla destra troviamo il Parcheggio P5 nel quale lasciamo la macchina accanto a un pannello con una cartina della zona e con la descrizione di alcuni sentieri (m. 1900).

Ci incamminiamo nella stessa direzione. Alla destra c'è un benzinaio Q8.
Subito dopo alla sinistra prende avvio una strada all'inizio della quale i segnavia indicano con il percorso 100 Tröi da l'Āqua Gránda, a sinistra: Baitèl da la Blés a ore 1.35, La Fórcola a ore 4.20; dietro: Lach de Livìgn a ore 1.20, Sómp Ēira a ore 1.40. La strada è asfaltata e procede in leggera salita, inizialmente con un muro alla sinistra e poco dopo con prati e alberi da entrambi i lati.
Passiamo sotto ad un cavo (m. 1905).
Alla sinistra ci sono delle case.

La strada diventa una sterrata agro-silvo-pastorale (Fior di Bosco - Larix Park) ed entra in un lariceto. Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli motorizzati non autorizzati (m. 1915).
Poco dopo troviamo una palina con vari segnavia che indicano a sinistra con il sentiero 124: Òlta de Chidíŋ a ore 0.20, Camanèl di Planón a ore 1.30, Baitèl da la Blés a ore 1.30; diritto con il percorso 100 Tröi da l'Āqua Gránda: Ristoro Fior di Bosco a ore 0.20, La Fórcola a ore 4.15; dietro con il percorso 100 Tröi da l'Āqua Gránda: Parcheggio P5 a ore 0.05, Livìgn. Andiamo a sinistra, in leggera salita.
Subito il nostro sentiero si unisce ad un altro che arriva dalla destra.
Pochi passi più avanti, ad una biforcazione teniamo la destra come indicato da un segnavia a strisce orizzontali. Un cartello segnala dietro il Larix Park (m. 1920).

Percorriamo un'ampia curva verso sinistra (m. 1925).
Il sentiero subito si biforca. Proseguiamo diritto mentre l'altro sentiero si stacca alla sinistra. Alla destra scorre un ruscello.
Quando i due sentieri si ricompongono percorriamo una curva verso sinistra.
Troviamo un'altra biforcazione e seguiamo il sentiero più grande verso sinistra.
Poco dopo superiamo un tornante destrorso (m. 1940).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1950).
Di tanto in tanto, sui tronchi degli alberi vediamo dei segnavia a strisce orizzontali di colore rosso-bianco-rosso.

Due sentieri, uno dopo l'altro, si immettono sul nostro, il primo provenendo da dietro-destra e il secondo da dietro-sinistra.
Proseguiamo in salita (m. 1960).
Ignoriamo un sentiero  che esce alla destra e continuiamo diritto come indicato da un segnavia a bandierina.
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire (m. 1970).

Percorriamo un tornante destrorso ignorando un piccolo sentiero che continua diritto (m. 1980).
Subito dopo superiamo un tornante sinistrorso.
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita. Alla sinistra c'è un prato (m. 1990).
Il sentiero si biforca; teniamo la destra ma, ad ogni modo, poco dopo l'altro sentiero rientra dalla sinistra.
Continuiamo con poca pendenza (m. 2005).
In salita percorriamo una curva verso sinistra.

Con il sentiero diviso in due, sbuchiamo alla destra della SS 301 nel punto un cui questa salendo effettua un tornante sinistrorso (m. 2010). Qui troviamo una sterrata che prosegue verso destra (cartello divieto di transito ai veicoli) e un sentiero che continua diritto. I segnavia indicano a destra con il percorso 123: Riŋ da Valfín a ore 0.05, Téa da li Téa a ore 0.30, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.30; diritto con il sentiero 124: Camanèl di Planóŋ a ore 1.10, Baitèl da la Blés a ore 1.10, Cheśéira da li Mína a ore 2.10; dietro: Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.15, Parcheggio P5 a ore 0.20. Continuiamo diritto con il sentiero che subito effettua un tornante sinistrorso.
Saliamo ripidamente.

Percorriamo un tornante destrorso (m. 2025).
Vediamo alcune radici che affiorano dal sentiero.
Il sentiero si divide (la traccia a sinistra scorre poco più in alto) e si ricompone (m. 2040).
Superiamo un tratto incassato nel terreno circostante.
Saliamo due gradini di legno e ignoriamo una traccia che si stacca alla sinistra (m. 2050).
Dopo un tornante sinistrorso, continuiamo in leggera salita mentre la traccia rientra (m. 2055).

Attraversiamo una radura nella quale troviamo dei cespugli di ginepro e torniamo nel bosco (m. 2060).
Continuiamo quasi in piano (m. 2065).
Poco dopo, in leggera salita, percorriamo un tratto con il pendio che alla destra del sentiero scende ripidamente verso un ruscello (m. 2075).
Proseguiamo quasi in piano tra radi larici.
Con poca pendenza rientriamo nel bosco.

Superiamo due brevi tratti in leggera discesa separati da uno in leggera salita e, presso un tornante destrorso, guadiamo un ruscello (m. 2080).
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano presso una curva verso destra, guadiamo anche un suo affluente.
Proseguiamo in salita.
Tra radi larici percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio seguito da una semicurva verso destra.
Continuiamo con un tornante sinistrorso (m. 2100).
Con poca pendenza superiamo un altro tornante sinistrorso (m. 2105).
Torniamo a salire e percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 2110).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 2115).

Cominciamo a trovare delle mini staccionate di legno che delimitano il percorso per chi scende velocemente in bici e nel contempo proteggono da un'eventuale caduta fuori pista. Generalmente sono formate da un solo traverso sorretto da due pali verticali oppure da un palo e dal tronco di un albero.
Percorriamo alcuni tornanti: dx-sx-dx-sx-dx.
Il sentiero si biforca (meglio andare a destra, in leggera salita) e si ricompone (m. 2130).
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo in salita (m. 2135).
Superiamo una semicurva verso destra (m. 2140).

Camminiamo sopra delle radici che affiorano dal sentiero.
Con pochissima pendenza percorriamo un tornante destrorso (m. 2145).
Continuiamo in salita superando una curva verso sinistra e uno zig-zag sinistra-destra.
Dopo un tratto con poca pendenza, in salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2155).
Superiamo alcuni zig-zag sempre indirizzati dalle mini staccionate che delimitano il percorso per le biciclette.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2165) e uno destrorso (m. 2170).
Dopo un tornante sinistrorso (m. 2180), con poca pendenza ne superiamo uno destrorso (m. 2185).
Continuiamo con una serpentina destra-sinistra.

Proseguiamo in salita. Alla sinistra c'è una scorciatoia chiusa. Subito percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 2190).
Dopo pochi passi percorriamo un tornante sinistrorso e proseguiamo con poca pendenza (m. 2200).
Continuiamo con due tornanti destra-sinistra.
Poco dopo superiamo un tornante destrorso e proseguiamo in salita (m. 2205).
Percorriamo un tornante sinistrorso, seguito quasi in piano da uno destrorso e con poca pendenza da un altro sinistrorso (m. 2210).
Proseguiamo con un tornante destrorso in salita (m. 2215).

Subito dopo, alla sinistra, troviamo tre larici i cui tronchi sono cresciuti avvolgendosi come in un abbraccio.
Continuiamo con poca pendenza.
In salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2225) e una curva verso destra (m. 2230).

Dopo una curva verso sinistra, il sentiero si divide in due tracce. Entrambe vanno ad immettersi sul sentiero 121. I segnavia indicano a destra: Baitèl da la Blés a ore 0.35, Baitèl dal Motóŋ da l'Al a ore 1.05, Cheśéira da li Mína a ore 1.25; a sinistra: Seggiovia Sponda a ore 0.30, Teòla a ore 1, Livìgn; dietro con il sentiero 124: Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.40, Òlta de Chidíŋ a ore 0.25, Parcheggio P5 a ore 0.50. Andiamo a destra quasi in piano.
Poco dopo, in leggera salita, superiamo due semicurve destra-sinistra. Ora i larici sono più radi.
Continuiamo in salita.
Gli alberi terminano e proseguiamo attorniati da prati (m. 2255).
Quasi in piano percorriamo una semicurva verso destra (m. 2260).
Continuiamo in lievissima discesa.

Con poca pendenza arriviamo ad un bivio (m. 2265). I segnavia indicano diritto con il sentiero 121: Baitèl da la Blés a ore 0.30, Baitèl dal Motóŋ da l'Al a ore 1, Cheśéira da li Mína a ore 1.20; dietro con il sentiero 121: Seggiovia Sponda a ore 0.40, Teòla a ore 1.10, Livìgn; dietro verso sinistra con il sentiero 125: Camanèl di Planóŋ a ore 0.25, Rifugio Mottolino a ore 0.50, Sómp Ēira a ore 1.20. Continuiamo diritto.

Proseguiamo in salita tra radi larici (m. 2270). Dietro verso destra vediamo Livigno e la prima parte del lago.
Percorriamo un tratto con poca pendenza (m. 2285).
Continuiamo quasi in piano attorniati da prati da entrambi i lati e da qualche larice alla destra. Superiamo un'ampia semicurva verso destra (m. 2300).
Percorriamo un tratto in lievissima discesa e uno in lievissima salita.
Quasi in piano superiamo due semicurve verso sinistra.
Continuiamo tra radi larici.
Percorriamo un tratto in discesa ed uno quasi in piano.
Proseguiamo in leggera discesa. Davanti, in basso verso destra, cominciamo a vedere il Baitel da la Bles.

In discesa arriviamo al guado di un ruscello che troviamo quasi asciutto (m. 2275).
Continuiamo con poca pendenza e con delle semicurve mentre il baitello scompare alla vista coperto da un gruppo di larici.
Quasi in piano percorriamo una curva verso sinistra e continuiamo in discesa.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso destra molto ampia.
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 2270).
In leggera discesa superiamo una curva verso destra molto ampia e attraversiamo due rivoli.
Dopo un tratto quasi in piano, in leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra.
Percorriamo una semicurva verso destra molto ampia e attraversiamo un rivolo.

Arriviamo ad una biforcazione (m. 2265). Di fronte arriva il sentiero descritto nel primo itinerario. I segnavia indicano a destra in leggera discesa con il sentiero 122: Baitel da la Bles a ore 0.05, Tröi da l'Āqua Gránda a ore 0.40, Livìgn; diritto con il sentiero 121: Baitel dal Motóŋ da l'Al a ore 0.40, Cheśéira da Li Mína a ore 1; dietro con il sentiero 121: Camanèl di Planóŋ a ore 0.50, Seggiovia Sponda a ore 1, Teòla a ore 1.30. Prendiamo il sentiero alla destra.
Attorniati dai prati superiamo un tornante destrorso (m. 2255).
Proseguiamo in discesa. Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2245).
Continuiamo con alcune semicurve: sx-dx-sx e raggiungiamo il bivacco (m. 2230).

Tempo impiegato: ore 1.35 - Dislivello: m. 400 -70
Data escursione: settembre 2018

Nota: Per tornare a valle conviene prendere il sentiero che scende davanti al baitello, con vari tornanti nel bosco, fino ad intercettare il largo sentiero 100 che seguiamo verso destra (segnavia Livigno).
Ad una biforcazione teniamo la sinistra (mentre a destra viene segnalato il sentiero 123).
Su strada sterrata attraversiamo il Larix Park ammirando le varie statue scolpite nel legno degli alberi. Verso la fine del lariceto, lasciamo a destra il sentiero 124, percorso all'andata, chiudendo l'anello.
Continuiamo diritto su strada asfaltata fino al parcheggio P5.

Escursioni partendo dal Bivacco:


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