Il Rifugio Prim'Alpe (Centro di Educazione Ambientale Legambiente) è situato in Via delle Alpi, lungo uno degli itinerari che da Canzo salgono verso ai Corni.
La struttura dispone di una grande cucina ben attrezzata, di una sala da pranzo e di una sala attività con 60 posti disponibili.
Al secondo piano ci sono docce e servizi igienici con acqua calda. Le camere sono così composte: 1 camerata da 14 posti, 1 camera da 4, 1 camerata da
18 posti, 1 camera da 6 per un totale di 42 posti complessivi.
Viene concesso in autogestione ai Circoli di Legambiente e ad altri gruppi o associazioni.
Del complesso fanno parte anche la corte e il museo che, nell'orario di apertura di quest'ultimo, sono accessibili a chiunque.
Clicca qui per conoscere il regolamento per l'utilizzo della struttura.
Con la provinciale 41 Vallassina, superiamo Erba, costeggiamo il Lago del Segrino e arriviamo fino a Canzo.
Percorriamo le vie del paese (Via Volta,
Piazza Garibaldi, Via Mazzini, Via delle Rimembranze, Via de Gasperi, Via Paradiso, Via Sombico, Via Monte Rai e Via Gajum) seguendo le indicazioni per Gajum
e trovando vari parcheggi.
Se possibile, proseguiamo fino in fondo a Via Gajum dove lasciamo la macchina nei pressi del Torrente Ravella.
Da qui partono due itinerari che si ricongiungono davanti alla Terz'Alpe: a sinistra Via per le Alpi e diritto Via per San Miro.
I segnavia indicano: Fonte di Gajum m. 483;
- a sinistra, con il sentiero n. 1: Via Ferrata, Corni; con il sentiero 4: Moregallo; con il sentiero 5: Corni; e inoltre: Sentiero Spirito del Bosco,
Sasso Malascarpa a ore 0.30, I Alpe a ore 0.30, III Alpe a ore 0.45, Rifugio SEV a ore 1.45;
- diritto, con il sentiero n. 2: S. Miro, Terz'Alpe; con il sentiero 6: Alpe Alto, Cornizzolo; con il sentiero 7: Cornizzolo.
Dopo pochi passi altri segnavia indicano: Sentiero Geologico Giorgio Achermann, La Colma a ore 2,
Riserva Naturale Sasso Malascarpa a ore 2.45, San Miro a ore 0.40, III Alpe a ore 1.40, Rifugio SEV ai Corni a ore 2.30, Ceppo dell'Angua a ore 1.30, Rifugio SEC a ore 2.20,
M. Cornizzolo a ore 2.40.
Ci sono anche tre cartelloni intitolati: "I sentieri della Val Ravella", "Sentiero Geologico", "I Geositi dell'Insubria".
Andiamo a sinistra con una stradina dal fondo acciottolato, in leggera salita nel bosco.
Alla sinistra ci accompagna una staccionata che più avanti lascia il posto a
una rete metallica. In questo punto sulla destra si stacca un sentiero. Continuiamo diritto.
Alla destra c'è una grande casa (m. 505) e successivamente dei gradini che salgono verso un piccolo cancello.
Presso una curva verso destra la recinzione termina. La pendenza diminuisce un poco.
Lasciamo a sinistra un cancello. Continuiamo tra siepi e reti (m. 520).
(Più avanti troveremo altri cancelli, alcuni dei quali realizzati semplicemente con un tubo e una rete.)
Presso un tornante destrorso ignoriamo un sentiero che prosegue diritto (m. 535).
Alla destra troviamo un cancelletto giallo.
All'esterno di un tornante sinistrorso c'è un cancello verde (m. 545).
Il prossimo tornante destrorso possiamo tagliarlo con un sentiero sulla destra. Anche qui c'è un cancello all'esterno del tornante (m. 560).
Subito dopo ignoriamo un sentiero che sale a sinistra.
Anche al successivo tornante, sinistrorso, troviamo un cancelletto; questo è di colore giallo. La pendenza aumenta un poco (m. 570).
Alla sinistra ci accompagna una vecchia recinzione, terminata la quale, sul lato opposto troviamo tre massi (m. 590).
Ora la vecchia recinzione è sulla destra.
Nei pressi di un baitello in legno, un sentiero si stacca a sinistra e un cartello indica in dialetto: "Sentee dal Repussin - Canz" (m. 610).
Subito dopo, all'esterno di un tornante destrorso, troviamo un cancello verde.
Proseguiamo tra due vecchie reti metalliche.
Dopo una semicurva verso destra percorriamo un tornante sinistrorso (m. 630).
Alla destra troviamo l'agriturismo "In Valentina". Alla sinistra su di un cartellone della Ersaf leggiamo: "Foreste di Lombardia - Foresta Corni di Canzo" (m. 640).
Ora la vecchia recinzione è solo alla destra mentre alla sinistra ci sono dei pini.
Un basso muretto a secco ci accompagna sul lato destro. Ci addentriamo nella pineta (m. 655).
Incrociamo un sentiero (m. 680).
Subito dopo, alla sinistra, un cartellone segnala la stazione n. 7 del Sentiero Naturalistico dello Spaccasassi e parla del "Bosco artificiale". Alcuni segnavia indicano,
diritto: Sentiero Naturalistico dello Spaccasassi; a sinistra: Cresta di Cranno a ore 0.30, Sass de la Prea a ore 0.40, Cranno-Asso a ore 1.10. Continuiamo diritto.
In salita superiamo due tornanti destra-sinistra (m. 690). La pendenza diminuisce.
Con la stradina incassata nel terreno circostante, percorriamo due semicurve destra-sinistra. Alla destra ci accompagna un muretto a secco (m. 710).
Troviamo un cartellone con la scritta: "Foresta Demaniale Regionale Corni di Canzo Prim'Alpe". Alla destra si staccano due larghi sentieri. I segnavia indicano che il primo è il Sentiero Naturalistico dello Spaccasassi
mentre il secondo conduce al Belvedere di Pra Batòn.
Pochi passi più avanti, alla sinistra, troviamo l'antica cascina ora trasformata nel Rifugio Prim'Alpe, Centro di Educazione Ambientale, una struttura eco-sostenibile di formazione e
di vacanza gestita da Legambiente (m. 725).
Davanti cominciamo a vedere i Corni. A destra ci sono dei prati e una bella fontana che butta acqua in due grandi vasche. Nei prati ci sono vari tavoli e panche in
legno e alcuni barbecue. Tre cartelloni parlano della "Foresta regionale dei Corni di Canzo", "L'ambiente naturale" e "L'ambiente umano".
Sulla destra inizia il sentiero denominato "Lo Spirito del Bosco" lungo il quale sono state sistemate alcune sculture lignee di Alessandro Cortinovis.
Tempo impiegato: ore 0.30 - Dislivello: m. 242
Data escursione: febbraio 2021
|