Rifugio Monte Alben

Il Rifugio Monte Alben è situato sul versante sud-ovest dell'omonimo monte.
E' stato ricavato dalla ristrutturazione della vecchia Baita Piazzoli a cura dell'associazione "La Cordillera" ed è stato inaugurato nel mese di luglio 2022.
La Cordillera è un'Associazione di Promozione Sociale che si pone l’obiettivo di sostenere le missioni di Peñas, Santiago De Huata e Batallas situate nell’altipiano boliviano.

Primo itinerario: da Cornalba con il sentiero 503 dei Valloni
Con la statale 470 della Valle Brembana superiamo Zogno e poi, in località Ambria, prendiamo alla destra la provinciale 27 che sale verso il Passo Zambla.
Giunti a Serina, esattamente al km. 31, giriamo a destra e proseguiamo verso Cornalba con la SP 31 (Via Partigiani).
Lasciamo a destra la Chiesa di S. Pantaleone.
Arrivati a Cornalba troviamo subito alla sinistra il cimitero e alla destra la Chiesa di S. Pietro (parcheggi).
La strada si biforca e prendiamo verso sinistra Via Giovanni XXIII.
Giunti in fondo, giriamo a sinistra.
Subito dopo, alla sinistra (Via F.lli Cornetti) troviamo l'inizio del percorso 503. I segnavia indicano a sinistra: palestra di roccia free climbing, parco Monte Alben, Baite Monte Alben a ore 2.15, Baita Nembrini a ore 2.45, Monte Alben a ore 3.15, Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba, Cornalba-Baita Cassinetto. Alla destra c'è un piccolo parcheggio che troviamo interamento occupato. Continuiamo pertanto in discesa e dopo un tornante destrorso lasciamo la macchina in un altro parcheggio dove ci sono dieci posti auto, una fontana e una panchina (m. 890).

Ci incamminiamo con bella vista sulla Corna Bianca e percorrendo il tornante, ora sinistrorso, risaliamo fino ad imboccare sulla destra Via F.lli Cornetti (m. 900).
In leggera salita tra le case attraversiamo uno slargo con cabina postamat sulla destra e con vista sulla Corna Bianca in alto alla destra.
Dalla sinistra si innesta il secondo itinerario.
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo in salita (m. 905).

Alla sinistra troviamo una panchina e due cartelloni; il primo parla del Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba e il secondo di Cornalba. Alla destra c'è un piccolo parcheggio.
Subito dopo arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano, verso sinistra (sentiero H42): Variante Mercatorum direzione Serina (con Sentiero H02) h 1:00, km. 2,4; Falesia di arrampicata Corna Bianca h 0:20; Monte Alben Sentiero della Cornabusa h 3:15; diritto (sentiero H41): Brusada h 0:50, Baite dell'Alben con Sentiero CAI 503 h 2:00, Monte Alben con Sentiero CAI 503 h 3:30. Proseguiamo diritto in leggera salita.
Poco dopo troviamo un segnale stradale che preannuncia il divieto di transito ai veicoli fra 50 metri e superiamo una grata per lo scolo dell'acqua (m. 915).
Alla destra c'è una casa.
Camminando tra due recinzioni in ferro, percorriamo una curva verso sinistra seguita da una curva verso destra presso la quale troviamo una stanga alzata e un cartello che indica l'inizio del divieto precedentemente segnalato (m. 920).

Continuiamo tra gli alberi con il fondo sterrato. Alla destra c'è una rete di recinzione.
Percorriamo una curva verso sinistra e un breve tratto in discesa.
Proseguiamo in leggera salita e con il fondo in cemento (m. 925).

Presso una curva verso destra, un torrente scende dalla sinistra e passa sotto alla strada che in questo punto è protetta sul lato a monte da un muretto di pietre (m. 930).
In salita superiamo tre semicurve: sx-dx-sx e continuiamo con poca pendenza.
Cominciamo a trovare, di tanto in tanto, una canalina di ferro dentro una in cemento, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una panchina e alla destra ricomincia la rete metallica (m. 940).

All'esterno di una semicurva verso sinistra, su di una roccia vediamo una nicchia contenente una Madonna con Bambino (m. 945).

Subito dopo arriviamo ad una biforcazione. I segnavia indicano, diritto (H41): Brusada h 0:45, Baite dell'Alben con sentiero CAI 503 h 2:00, Monte Alben con sentiero CAI 503 h 3:30; a destra in discesa: Pagliarolo h 0:15. Continuiamo diritto.

In leggera salita, presso un tornante destrorso, superiamo un ruscelletto che attraversa la strada su di una base in cemento.
Continuiamo in lievissima discesa. Lasciamo a sinistra uno slargo.
In leggera salita e con una staccionata di legno alla destra, superiamo una semicurva verso sinistra (m. 945).

Alla sinistra troviamo una panchina e la Cappella del "Pret Zambel", un luogo molto caro ai cornalbesi e meta di preghiera per le donne in gravidanza. Nella cappella c'è un affresco che raffigura una scena della Via Crucis, Gesù che incontra le pie donne (m. 950). I segnavia indicano, diritto con il percorso H41: Brusada h 0:40, Baite dell'Alben Valloni-CAI 503 h 1:50, Monte Alben Valloni CAI 503 h 3:10; con il Sentiero Panoramico 503 che sale a sinistra: Baite Monte Alben h 2:00, Monte Alben h 3:20 (questo è il sentiero con cui rientreremo al ritorno). Proseguiamo diritto.
Dopo pochi passi su cemento continuiamo quasi in piano su sterrato. Alla sinistra c'è una rete metallica e, più in alto, vediamo una casa e una baitella.
Lasciamo a sinistra un cancello (m. 955). Per un tratto alla sinistra ci accompagna un muro di pietre.

Continuiamo nel bosco.
In leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra e in leggera salita una semicurva verso destra.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso.
Quasi in piano superiamo due curve sinistra-destra (m. 960).

Arriviamo ad una biforcazione. I segnavia indicano, diritto con il percorso H41: Brusada a ore 0:30, Valle del Ferro h 1:10, Barbata h 1:30: con il sentiero 503 Valloni a sinistra: Baite Monte Alben h 1:45, Monte Alben h 3:10. Lasciamo la strada per prendere il sentiero che sale a sinistra (m. 965).
Percorriamo un tratto con il fondo di pietre seguito da un'altro incassato tra terreno alla sinistra e roccette alla destra.
Superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 975).
Continuiamo su fondo roccioso. Alcune pietre formano dei rudimentali gradini.
Lasciamo a destra una roccetta che affiora dal terreno.
Proseguiamo quasi in piano con altri spuntoni di roccia che affiorano alla destra del sentiero (m. 980).

In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso presso il quale vediamo un bollo bianco-rosso (m. 985).
Continuiamo in salita con un tornante destrorso e alcune semicurve: sx-dx-dx-sx.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 995).

Con un tornante sinistrorso aggiriamo un masso (m. 1005).
Subito dopo percorriamo un tornante destrorso.
Cominciamo a trovare, in alcuni punti, un cordino sul lato a valle che non può certo servire come protezione ma è utile per evidenziare il bordo del sentiero in caso di neve, in particolar modo nei tratti un po' esposti.
Presso un tornante sinistrorso passiamo tra un masso alla sinistra e una roccia alla destra.
Continuiamo con un tratto incassato tra terreno e roccette presso il quale saliamo alcuni gradini di legno ed uno di pietra.

Dalla destra arriva un altro sentiero e giriamo a sinistra come indicato da una freccia rossa.
Presso un incassato tornante sinistrorso ignoriamo una traccia, chiusa da un cordino, che si stacca alla destra.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Davanti ad un segnavia 503 bianco-rosso, giriamo a destra trascurando una traccia che si stacca alla sinistra (m. 1020).
Subito percorriamo due tornanti sinistra-destra.
Salendo alcuni rudimentali gradini superiamo altri due tornanti sinistra-destra.
Presso un tornante sinistrorso segnalato da un bollo bianco-rosso, ignoriamo la traccia che esce alla destra. Subito dopo percorriamo un tornante destrorso (m. 1025).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1035).

Dopo pochi passi quasi in piano, proseguiamo in lievissima discesa.
Quasi in piano percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio. Una parete di roccia scende alla destra (m. 1035).
Continuiamo in lievissima salita con un tornante destrorso molto ampio.
Percorriamo un tornante sinistrorso incassato tra le rocce e saliamo dei rudimentali gradini di pietra (m. 1040).
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire.

Passiamo tra due rocce. Su quella alla sinistra c'è un bollo rotondo rosso.
Percorriamo un tornante sinistrorso tagliabile con una scorciatoia (m. 1050).
Subito dopo superiamo un tornante destrorso.
Continuiamo con un breve tratto incassato tra le rocce e saliamo due piccoli gradini di legno.

Percorriamo un breve tratto quasi in piano. Alla sinistra c'è una liscia parete (m. 1060).
Continuiamo in salita. Un cartello segnala che siamo sul sentiero partigiano.
Con una semicurva verso sinistra aggiriamo una roccetta che affiora dal terreno.
Attorno al sentiero vediamo altri massi e roccette.
Presso una curva verso sinistra aggiriamo un'altra roccetta.
Percorriamo un tratto in leggera salita, incassato tra rocce alla sinistra e il terreno alla destra.
In salita percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1080) e una serpentina sinistra-destra (m. 1090).

In leggera discesa transitiamo sotto al cavo di una teleferica che scorgiamo in alto oltre i rami. Su di un cartello leggiamo: "carichi sospesi, vietato sostare sotto il filo".
Superiamo due semicurve sinistra-destra.
Proseguiamo in salita, attorniati da rocce e massi.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1100).
Superiamo un tornante sinistrorso e, poco dopo, uno destrorso (m. 1110).
Continuiamo con alcune serpentine appena accennate.
Percorriamo alcuni tornanti: sx-dx-sx-dx (m. 1125).

Presso un tornante sinistrorso, quasi in piano, passiamo tra un masso e delle roccette (m. 1130).
Dopo un tornante destrorso riprendiamo a salire tra le rocce, terminate le quali percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1135).
Superiamo alcune semicurve e altri due tornanti sinistra-destra (m. 1145).
Per un tratto il sentiero è incassato tra roccette.
Saliamo due piccoli gradini di legno.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo quasi in piano (m. 1150).
Percorriamo un breve tratto in discesa.

In leggera discesa, presso un tornante destrorso, raggiungiamo il Torrente Val d'Ola; lo troviamo asciutto e lo attraversiamo per la prima volta (m. 1145).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido con una curva verso destra e due tornanti sinistra-destra.
Con poca pendenza superiamo un tornante sinistrorso (m. 1155).
Percorriamo un altro tornante sinistrorso ignorando un sentiero, chiuso da un cordino, che si stacca alla destra (m. 1160).
Su di un masso vediamo il segnavia 503 a bandierina.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1165) e due semicurve destra-sinistra (m. 1170).
Saliamo due piccoli gradini.
Con il sentiero incassato tra roccette e terreno superiamo una serpentina destra-sinistra (m. 1175).
Vediamo un bollo bianco-rosso su di una roccetta alla destra del sentiero (m. 1185).

All'esterno di un tornante destrorso troviamo un piccolo crocefisso e un vaso di fiori appesi ad una betulla. Un cartello di legno conferma che ci troviamo sul Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba, Cornalba-Baite dell'Alben (m. 1195).
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1200).
Saliamo due piccoli gradini di legno distanziati tra loro.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1210).
Saliamo un altro piccolo gradino di legno.
Alla destra troviamo una roccia con i bolli (m. 1220).

In discesa percorriamo una semicurva verso destra e in leggera discesa un ampio tornante sinistrorso. Alla destra c'è un tubicino dal quale non sgorga acqua. Riattraversiamo il letto in secca del Torrente Val d'Ola.
Al termine del tornante, dopo pochi passi su fondo roccioso, riprendiamo il sentiero e proseguiamo in leggera salita.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra e saliamo due gradini di legno.
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1230).
Dal sentiero affiorano delle roccette che possiamo aggirare da entrambi i lati (m. 1235).

Per un tratto alla destra ci sono delle protezioni realizzate con paletti di ferro e due cavi di plastica orizzontali (m. 1245).
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso.
Lasciamo a sinistra una parete di roccia e superiamo un tornante destrorso (m. 1255).
Su di una pietra vediamo il segnavia 503 a bandierina.
Superiamo delle semicurve: sx-dx-sx-dx-sx.
Proseguiamo in salita (m. 1270).
Presso due semicurve sinistra-destra vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso su di una roccia (m. 1275).
Dopo una semicurva verso destra continuiamo quasi in piano (m. 1285).
Saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Superiamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza.

Su di un albero alla destra del sentiero troviamo, una sopra l'altra, due sculture raffiguranti il volto di Gesù coronato di spine e il volto addolorato della Madonna (m. 1290).
Proseguiamo in salita.
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1295).
Continuiamo con un tornante destrorso parzialmente incassato tra le rocce (m. 1310).
Percorriamo un tornante sinistrorso seguito, poco dopo, da uno destrorso (m. 1320).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra.
Dopo un breve tratto quasi in piano proseguiamo in leggera discesa (m. 1330).

Presso una curva verso destra troviamo un'altra scultura raffigurante il volto di Gesù con la corona di spine.

Attraversiamo per la terza volta il letto asciutto del Torrente della Val d'Ola.
Continuiamo con un breve tratto abbastanza ripido su fondo roccioso seguito da un breve tratto in leggera salita su sentiero sterrato.
Allo scoperto percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1335).
Proseguiamo in salita su fondo roccioso e con una rudimentale staccionata di legno alla sinistra.

In leggera salita rientriamo nel bosco e percorriamo una semicurva verso sinistra seguita da un tornante destrorso molto ampio.
Tra radi alberi percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1350).
Continuiamo in salita nel bosco.
Saliamo dei rudimentali gradini di legno e di pietra.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1360) e due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1365).
Con poca pendenza superiamo un tornante sinistrorso.
Torniamo a salire. Con due semicurve destra-sinistra aggiriamo uno spuntone di roccia che esce alla sinistra del sentiero.
Troviamo un masso nel sentiero e lo aggiriamo alla sinistra (m. 1380).

Una fila di pietre di traverso al sentiero costringe un ruscelletto ad attraversarlo anziché seguirlo in discesa (m. 1385).
Con poca pendenza superiamo un'ampia semicurva verso destra.
Presso un tornante destrorso aggiriamo un gruppo di alberi nati dallo stesso ceppo (m. 1390).
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso incassato tra pietre e terreno. Saliamo tre gradini di legno. Continuiamo con un tornante destrorso.
Presso un tornante sinistrorso saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra (m. 1395).
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Saliamo due gradini di legno e percorriamo un tornante destrorso (m. 1405).
Superiamo due semicurve sinistra-destra seguite da un tornante sinistrorso.
Con poca pendenza percorriamo un tornante destrorso e riprendiamo a salire.

Percorriamo un tornante sinistrorso tagliabile con una ripida scorciatoia.
Continuiamo con una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso.
Con il fondo roccioso superiamo una curva verso destra e un tornante sinistrorso (m. 1425).
Percorriamo una curva verso destra e un tornante sinistrorso.
Superiamo una semicurva verso sinistra con il sentiero incassato tra le rocce (m. 1435).

Un cordolo di pietra di traverso al sentiero costringe un ruscelletto ad attraversarlo anziché seguirlo in discesa.
Proseguiamo con poca pendenza tra radi alberi.
Percorriamo una curva verso destra, seguita da una verso sinistra attraversata da un ruscelletto.
Quasi in piano superiamo una semicurva verso sinistra.
In leggera salita rientriamo nel bosco.
Torniamo a salire con dei rudimentali gradini di pietra e di legno.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1450).
Di tanto in tanto troviamo qualche altro rudimentale gradino.
Con poca pendenza percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1460).
Superiamo una semicurva verso destra.

Ci abbassiamo di un paio di metri e attraversiamo per la quarta e ultima volta il letto in secca del Torrente della Val d'Ola (m. 1470).
Giriamo a sinistra, in leggera salita, verso un bollo bianco-rosso che vediamo poco più avanti.
Passando sotto due alberi ricurvi percorriamo un tornante destrorso.

Usciamo dal bosco (m. 1480). Con un sentierino tra i prati iniziamo a risalire i pascoli delle Baite dell'Alben. Davanti vediamo la croce sulla vetta dell'omonimo monte. Alla destra ci sono i contrafforti della cima dell'Alben. Alla sinistra faggi e abeti contornano i pascoli e, assieme alle rocce e ai prati, d'autunno formano una bella tavolozza di colori.

Raggiungiamo un crocefisso collocato sopra un masso e un cartello con la scritta: "Buon viaggio amico".

Subito dopo, alla destra, c'è la Baita di Sotto (m. 1500).
In salita attraversiamo i prati seguendo una traccia di sentiero, qualche bollo e qualche ometto.
Incrociamo per la seconda volta la teleferica. Su di un cartello leggiamo: "carichi sospesi, vietato sostare sotto il filo" (m. 1520).
Per un tratto, la traccia segue il cavo della teleferica, dapprima con poca pendenza e poco dopo in salita.
Cominciamo a vedere la Baita di Sopra alla sinistra del dosso davanti a noi (m. 1535).
Ora la traccia piega a sinistra e prosegue in leggera salita (m. 1545).
Troviamo delle roccette che affiorano tra l'erba.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1555).
Riprendiamo a salire e lasciamo a sinistra un solitario albero.

Raggiungiamo la Baita di Sopra (m. 1570). Dalla sinistra arriva il secondo itinerario. Vari segnavia indicano, davanti con il sentiero 502: P.so La Forca a ore 0.40, Monte Alben a ore 1.30; a destra: Foppi a ore 0.40, Barbata a ore 1.30; a sinistra con il sentiero 502: P.so del Sapplì a ore 0.40, Serina a ore 1.30, Cornalba -panoramico- a ore 1.30; dietro con il sentiero 503: Cornalba -Valloni- a ore 1.35. Continuiamo verso destra attraversando un prato in direzione del Rifugio Monte Alben che cominciamo a scorgere in lontananza.

Quasi in piano raggiungiamo dei segnavia che indicano verso destra: Foppi, Barbata.
Davanti abbiamo una pozza e, seguendo delle tracce tra l'erba, la aggiriamo alla sinistra.
Troviamo un masso alla sinistra continuiamo in leggera salita con un sentiero.
Proseguiamo in salita tra erba, cespugli e alcune pietre (m. 1585).
Alla destra abbiamo delle pietre chiare disposte dapprima in fila e poco dopo a mucchietti.
Continuiamo con poca pendenza (m. 1600).
Percorriamo due curve destra-sinistra. Ora davanti vediamo chiaramente il rifugio.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in leggera salita attorniati da erba e arbusti (m. 1610).
Superiamo due semicurve destra-sinistra. In questo punto davanti distinguiamo nettamente la croce sulla vetta del Monte della Croce.
Percorriamo una semicurva verso destra.
Passiamo tra un masso discosto alla sinistra e due massi vicini alla destra (m. 1625).
Poco dopo raggiungiamo il Rifugio Monte Alben (m. 1635).

Tempo impiegato: ore 2.20 - Dislivello: m. 765 -30
Data escursione: ottobre 2021

Ritorno con sent 502 + 503 Panoramico (in sintesi)
Tornati alla Baita di Sopra, anziché scendere a sinistra verso la Baita di Sotto, proseguiamo diritto con il sentiero 502.
Con una piccola deviazione in salita verso destra andiamo a vedere la Chiesetta di San Rocco.
Tornati sul 502 continuiamo in discesa tra boschi e radure.
Ignoriamo a sinistra il sentiero che in 20 minuti sale alla Cima Cornetti.
Lasciamo poi a destra il sentiero 502 che continua verso il Passo del Sapplì a ore 0.20, la Cascina Bianca a ore 0.40 e Serina a ore 1.20.
Alla biforcazione tra il sentiero 503 Panoramico a sinistra e il sentiero della Cornabusa alla destra, teniamo la sinistra.
Proseguiamo nel bosco in discesa, seppur con alcuni saliscendi, fino a sbucare sulla strada percorsa al mattino, accanto alla Cappella del "Pret Zambel".
Seguendo la strada verso destra torniamo a Cornalba e alla macchina.
 
Secondo itinerario: da Cornalba con il sentiero della Cornabusa
Con la statale 470 della Valle Brembana superiamo Zogno e poi, in località Ambria, prendiamo alla destra la provinciale 27 che sale verso il Passo Zambla.
Giunti a Serina, esattamente al km. 31, giriamo a destra e proseguiamo verso Cornalba con la SP 31 (Via Partigiani).
Lasciamo a destra la Chiesa di S. Pantaleone.
Arrivati a Cornalba troviamo subito: alla destra la Chiesa di S. Pietro e alla sinistra il cimitero nel cui parcheggio lasciamo la macchina (m. 885).

Proseguiamo diritto, in leggera salita, camminando sul marciapiedi sul lato sinistro di Via Giovanni XXIII.
Continuiamo quasi in piano tra le case. Alla sinistra troviamo una fontana e una panchina rossa mentre alla destra ci sono tre panchine (m. 900).
Raggiungiamo una piazzetta e saliamo una gradinata alla sinistra. I segnavia indicano,
- a sinistra (segnavia H41): Brusada h 0:50, Baite dell'Alben (con sentiero CAI 503) h 2:00, Monte Alben (con sentiero CAI 503) h 3:30;
- a sinistra (segnavia H42): Variante Mercatorum (Direzione Serina con Sentiero H02) h 1:00, Falesia Corna Bianca h 0:20, Monte Alben (Sentiero della Cornabusa) h 3:10.
Dopo due curve sinistra-destra i gradini terminano e sbuchiamo su una strada asfaltata: Via F.lli Cornetti. Alla destra c'è una cabina postamat; andiamo a sinistra in leggera salita.
Percorriamo un tornante destrorso e proseguiamo in salita (m. 905).

Alla sinistra troviamo una panchina e due cartelloni; il primo parla del Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba e il secondo di Cornalba. Alla destra c'è un piccolo parcheggio.
Subito dopo arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano, verso sinistra (sentiero H42): Variante Mercatorum direzione Serina (con Sentiero H02) h 1.00, km. 2,4; Falesia di arrampicata Corna Bianca h 0.20; Monte Alben Sentiero della Cornabusa h 3.15; diritto (sentiero H41): Brusada h 0.50, Baite dell'Alben con Sentiero CAI 503 h 2.00, Monte Alben con Sentiero CAI 503 h 3.30. Andiamo a sinistra (m. 910).

Poco dopo, davanti alla "Villa al Parco Giusi", percorriamo un tornante destrorso, passiamo su di una grata e continuiamo con il fondo in cemento (m. 915).
Alla sinistra abbiamo una siepe. Alla destra ci sono: un prato, degli alberi, una cappella e un tavolo con relative panche.
Subito percorriamo una curva verso sinistra e poco dopo troviamo un piccolo parcheggio alla sinistra.
Ignoriamo una strada che si stacca alla destra.

Ad un bivio, davanti alla Corna Bianca, i segnavia indicano,
- a destra (segnavia H42): Falesia Corna Bianca h 0:15, Cornabusa h 0:25, Monte Alben (Sentiero della Cornabusa) h 3:10;
- diritto (segnavia H02): Variante Mercatorum (Direzione Serina) h 0:50 km 3,1.
Andiamo a destra con una stradina inerbita all'inizio della quale un picchetto nel mezzo impedisce il passaggio ai veicoli (m. 940).
Alla sinistra abbiamo un muro di pietre a secco sormontato da una rete e alla destra una staccionata di legno.
Dopo una curva verso sinistra, continuiamo con una rete alla sinistra e dei paletti di ferro che reggono due cavi alla destra (m. 945).
Con una semicurva verso sinistra entriamo nel bosco. Alla sinistra c'è ancora la rete (m. 955).
Continuiamo con il fondo lastricato (m. 970).
Alla destra troviamo una panchina e una piccola grotta. Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 980).

Presso un tornante destrorso, un cartello segnala sia diritto che alla destra il Sentiero Partigiano. Lasciamo la stradina e continuiamo diritto con il sentiero (m. 1000).
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita. Superiamo una semicurva verso sinistra, lasciando a destra un masso, seguita da una verso destra.
Percorriamo un breve tratto quasi in piano.
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 1005).
Saliamo dei rudimentali gradini di pietra.
Percorriamo un tratto incassato tra le rocce.

Con poca pendenza percorriamo una semicurva verso destra. Alla sinistra c'è un tronco collocato orizzontalmente che, quanto meno, segnala un verticale precipizio (m. 1015).
Un cartello indica di prestare attenzione ai carichi sospesi.
In salita superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo con poca pendenza.
Riprendiamo a salire (m. 1020). Lasciamo a destra una parete di roccia e pieghiamo a sinistra.
Percorriamo un breve tratto in leggera salita.
Continuiamo in modo abbastanza ripido con una parete rocciosa alla destra.
Superiamo una semicurva verso sinistra.

Saliamo alcuni gradini di roccia e percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1035).
Protetti a valle da paletti di ferro che reggono due cavi, percorriamo un tornante destrorso (m. 1040).
Continuiamo con altri due tornanti sinistra-destra (m. 1045).
Tra le rocce superiamo un altro tornante sinistrorso.

Presso un tornante destrorso troviamo la croce metallica in memoria del Partigiano Callisto Sguazzi "Peter" (m. 1050). In basso vediamo Cornalba e il campanile della chiesa dal quale i nazifascisti potevano colpire con una mitragliatrice i partigiani che passavano lungo il sentiero.
Con poca pendenza superiamo un tratto di sentiero tra rocce affioranti dal terreno.
Dopo una curva verso destra continuiamo in salita.
Alla destra troviamo una corta staccionata con due paletti di ferro e due rami di traverso.
Tra le rocce percorriamo una curva verso destra e continuiamo in modo abbastanza ripido con il fondo di pietre e con rudimentali gradini (m. 1065).
Davanti ad una verticale roccetta effettuiamo un tornante sinistrorso (m. 1070).
Alla sinistra troviamo una staccionata simile alla precedente.
Saliamo alcuni gradini di pietra e percorriamo un tornante destrorso (m. 1080).

Subito arriviamo ad un bivio dove teniamo la destra.
Lasciamo a destra una roccia appoggiata ad altre e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1090).
Continuiamo con ripide serpentine: dx-sx-dx.
In leggera salita percorriamo una curva verso sinistra con protezioni a valle, simili alle precedenti (m. 1095).
Proseguiamo ripidamente.
Con poca pendenza superiamo una curva verso sinistra passando tra due faggi (m. 1100).
Superiamo una semicurva verso destra e un tratto abbastanza ripido.
Continuiamo in leggera salita con una curva verso sinistra.

Percorriamo un tornante destrorso aggirando delle rocce (m. 1110).
Ora il sentiero prosegue tra alberi e rocce.
Saliamo due gradini di legno.
Superiamo due semicurve destra-sinistra.
Continuiamo su fondo roccioso, ripidamente.
Dopo un gradino di legno superiamo due semicurve sinistra-destra.
Continuiamo con delle serpentine dx-sx-dx.

Presso un tornante sinistrorso troviamo un cartello di legno sul quale, accanto al busto di una Madonna col Bambino leggiamo: "Cornabusa la Grotta". Proseguiamo diritto con due passi in leggera discesa e continuiamo in piano con una staccionata alla destra. Subito dopo raggiungiamo una grotta chiusa da un cancello oltre il quale otto gradini salgono verso un altare e verso una statua della Madonna di Lourdes collocata più in alto di fronte a Bernadette. La grotta si apre ai piedi di un'alta parete verticale. All'esterno ci sono: un tavolo di legno con relative panche e una panca in pietra e cemento. Un altro cartello segnala: "Cornabusa 1123".

Ritorniamo al tornante e proseguiamo con poca pendenza.
Percorriamo una curva verso destra e continuiamo in salita.
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1145).
Torniamo a salire e superiamo altre due semicurve destra-sinistra (m. 1150).
Il sentiero si divide solo per aggirare due alberi nati dallo stesso ceppo.
Subito dopo percorriamo due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1160).

Mentre passiamo tra due rocce, su di un cartello leggiamo: "Salve Regina" (m. 1165).
Continuiamo con delle serpentine: dx-sx-dx, seguite da un tornante sinistrorso.
Con poca pendenza superiamo delle semicurve: dx-sx-dx (m. 1170).

In salita percorriamo un tornante destrorso trascurando una traccia che prosegue diritto (m. 1175). Poco dopo, presso un tornante sinistrorso, la traccia rientra.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1185).
Continuiamo ripidamente salendo dei rudimentali gradini.
Dopo un tornante sinistrorso proseguiamo con delle serpentine: sx-dx-sx (m. 1195).
Passiamo tra due rocce.
Attraversiamo uno slargo.
Vediamo uno strano cartello che potrebbe raffigurare due mele o delle castagne o chissà cos'altro (m. 1205).

Dopo un breve tratto in salita, quasi in piano raggiungiamo dei segnavia che indicano, diritto: Sentiero Panoramico Monte Alben; a destra: Baita Zambelli. Continuiamo diritto in leggera salita. Alla destra c'è una staccionata (m. 1210).
Vediamo delle pietre coperte dal muschio.
Continuiamo, in modo abbastanza ripido, con dei gradini di legno.
Superiamo tre semicurve: sx-dx-sx (m. 1225).
Proseguiamo in salita con dei gradini ben sistemati.
Percorriamo un tornante destrorso.
Saliamo un gradino e poco dopo altri due.
Continuiamo con poca pendenza (m. 1235).

Percorriamo un ampio tornante sinistrorso e proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Di tanto in tanto troviamo qualche gradino di legno.
Presso un tornante destrorso aggiriamo una roccetta con i bolli (m. 1245).
Accompagnati da una staccionata di legno percorriamo quattro tornanti: sx-dx-sx-dx.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1255).
Aggiriamo due alberi nati dallo stesso ceppo.
Saliamo altri gradini.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.

Arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano, a sinistra: Monte Alben con il Sentiero Panoramico; a destra: B. Zambelli. Continuiamo verso sinistra con poca pendenza (m. 1260).
Vediamo dei bolli rossi sugli alberi. Lasciamo a destra una parete rocciosa e continuiamo in salita.
Camminiamo su delle pietre.
In leggera salita riprendiamo il sentiero.
Dopo una semicurva verso destra proseguiamo in salita e dopo una semicurva verso sinistra con poca pendenza.
Percorriamo un tornante destrorso e poco dopo uno sinistrorso (m. 1270).
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 1280).
Quasi in piano superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1285).
Percorriamo alcuni passi in salita.
Quasi in piano superiamo una curva verso sinistra seguita da una semicurva anch'essa verso sinistra in salita.
Continuiamo con una semicurva verso sinistra e una curva verso destra.
Dopo alcuni passi quasi in piano proseguiamo in salita (m. 1295).

Continuiamo in modo abbastanza ripido. Il bosco è più fitto (m. 1300).
Proseguiamo con poca pendenza (m. 1310).
Lasciamo a sinistra una roccia.
Le radici degli alberi circostanti affiorano nel sentiero (m. 1320).
Dopo un breve tratto in leggera discesa, continuiamo in salita.
Superiamo due semicurve sinistra-destra.

Arriviamo ad un bivio (m. 1330). I segnavia indicano, a sinistra con il sentiero 503: Baite dell'Alben h 0:50, Monte Alben h 2:15; a destra con il Sentiero Panoramico 503: Cornalba h 0:50; dietro con il Sentiero della Cornabusa H42: Cornalba h 0:40.
Vediamo un bollo bianco-rosso. Superiamo una semicurva verso destra tra pietre.

Continuiamo con un sentiero in salita che si apre come un corridoio tra gli alberi.
Con una serpentina passiamo tra due roccette affioranti dal terreno (m. 1345).
Di tanto in tanto troviamo qualche roccetta accanto al sentiero.
La pendenza, poco alla volta, aumenta.
Per un breve tratto sembra di camminare nel letto di un torrente asciutto.
Dopo due semicurve destra-sinistra riprendiamo il sentiero tra gli alberi che in questo punto è più largo (m. 1370).
Percorriamo un altro tratto su sentiero pietroso che pare il letto di un ruscello asciutto  (m. 1385).

Usciamo dal bosco e risaliamo una larga radura con un sentiero inerbito, attorniati da conifere (m. 1400).
Un cartello di legno segnala che siamo sul Sentiero Partigiano Martiri di Cornalba verso le Baite dell'Alben (m. 1425).

Con poca pendenza raggiungiamo altri segnavia (m. 1440) che indicano con il sentiero 503, davanti: Baite dell'Alben h 0:30, Monte Alben h 1:50; dietro: Cornalba (Sentiero della Cornabusa H42) h 0:50, Cornalba (Sentiero Panoramico) h 1:00.
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero si mantiene sul margine destro della radura. Alla sinistra in lontananza vediamo la Baita Cascinetto.

In salita rientriamo nel bosco.
Su di una roccia semicoperta dal muschio vediamo un bollo bianco-rosso.
Continuiamo con poca pendenza (m. 1455).
Dopo un breve tratto allo scoperto torniamo nel bosco (m. 1460).
Proseguiamo in salita. Lasciamo a sinistra un masso (m. 1470).
Superiamo due semicurve destra-sinistra e continuiamo quasi in piano (m. 1475).

Ora il bosco è solo alla destra del sentiero. Proseguiamo con poca pendenza.
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1480).

Dopo alcuni passi in discesa, riprendiamo a salire e passiamo tra due paletti di legno. Troviamo una palina con segnavia che indicano dietro: Cornalba (Sentiero della Cornabusa H42) h 0:50; Cornalba (Sentiero Panoramico) h 1:00. Ci immettiamo su di un altro sentiero che arriva da dietro-sinistra (m. 1485).
Continuiamo tra gli alberi. Saliamo un gradino di legno.
Superiamo un tratto incassato tra una roccetta alla sinistra e il terreno alla destra. Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso.

Sbuchiamo in un'altra radura, nel mezzo della quale scorre il sentiero.
Raggiungiamo un masso con delle scritte e una palina con dei segnavia (m. 1500) che indicano,
- davanti (segnavia 502): Baite dell'Alben h 0:20, Passo La Forca h 1:00, Monte Alben;
- dietro verso sinistra (segnavia 502): Passo del Sapplì h 0:20, Cascina Bianca h 0:40, Serina h 1:10;
- dietro (segnavia 503): Cornalba (Cornabusa) h 1:00; Cornalba (Panoramico) h 1:10.
Continuiamo diritto, in leggera salita, tra erba e roccette.
Passiamo tra delle rocce (m. 1520).

Quasi in piano attraversiamo una radura e lasciamo a sinistra una pozza recintata con paletti di legno che reggono un cavetto di ferro.
Continuiamo tra massi e alberi (m. 1525)
Proseguiamo in leggera salita.

Ad un bivio, lasciamo a destra il sentiero che prosegue passando tra due grandi massi e prendiamo quello a sinistra segnalato da un bollo bianco-rosso.
Dopo alcuni passi in leggera discesa continuiamo quasi in piano e attraversiamo una piccola radura con il sentiero che si mantiene sul lato sinistro (m. 1530).
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso sinistra e un tratto incassato nel terreno circostante.

Attraversiamo un'altra radura e, giunti in fondo, presso una curva verso sinistra troviamo dei segnavia che indicano: a sinistra il Rifugio Monte Alben a 30 minuti e a destra la Cima Cornetti a 20 minuti. Andiamo a sinistra in leggera discesa (m. 1540).
Superiamo una semicurva verso destra.

Raggiungiamo una grande radura con qualche grossa pietra tra l'erba. Davanti vediamo il M. Alben.
Quasi in piano passiamo tra delle roccette e continuiamo con poca pendenza.
Torniamo nel bosco (m. 1555).
Dopo un breve tratto in leggera discesa, continuiamo quasi in piano.
Terminati gli alberi, percorriamo un breve tratto in leggera discesa e proseguiamo quasi in piano. Alla destra c'è una radura nella quale vediamo una pozza.
Superiamo una semicurva verso destra.

Davanti, poco più in alto, vediamo la Chiesetta di San Rocco.
Aggiriamo un masso alla sinistra.
Percorriamo una curva verso destra e una semicurva verso sinistra in salita.
Lasciamo a sinistra un sentierino che sale a San Rocco (m. 1560).

Quasi in piano rientriamo nel bosco.
Passiamo ai piedi della chiesetta. Un cartello segnala il Rifugio Monte Alben a 15 minuti.
Percorriamo un tratto in leggera discesa ed uno in leggera salita.
Con una semicurva verso destra usciamo dal bosco.
Superiamo altre due semicurve sinistra-destra.

Raggiungiamo la Baita di Sopra (m. 1570) e troviamo il sentiero 503 dei Valloni che arriva dalla destra. Vari segnavia indicano, a sinistra con il sentiero 502: P.so La Forca a ore 0.40, Monte Alben a ore 1.30; diritto: Foppi a ore 0.40, Barbata a ore 1.30; dietro con il sentiero 502: P.so del Sapplì a ore 0.40, Serina a ore 1.30, Cornalba -panoramico- a ore 1.30; a destra con il sentiero 503: Cornalba -Valloni- a ore 1.35. Continuiamo diritto attraversando un prato in direzione del Rifugio Monte Alben che cominciamo a scorgere in lontananza.

Quasi in piano raggiungiamo dei segnavia che indicano verso destra: Foppi, Barbata.
Davanti abbiamo una pozza e, seguendo delle tracce tra l'erba, la aggiriamo alla sinistra.
Troviamo un masso alla sinistra continuiamo in leggera salita con un sentiero.
Proseguiamo in salita tra erba, cespugli e alcune pietre (m. 1585).
Alla destra abbiamo delle pietre chiare disposte dapprima in fila e poco dopo a mucchietti.
Continuiamo con poca pendenza (m. 1600).
Percorriamo due curve destra-sinistra. Ora davanti vediamo chiaramente il rifugio.
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in leggera salita attorniati da erba e arbusti (m. 1610).
Superiamo due semicurve destra-sinistra. In questo punto davanti distinguiamo nettamente la croce sulla vetta del Monte della Croce.
Percorriamo una semicurva verso destra.
Passiamo tra un masso discosto alla sinistra e due massi vicini alla destra (m. 1625).
Poco dopo raggiungiamo il Rifugio Monte Alben (m. 1635).

Tempo impiegato: ore 2.20 - Dislivello: m. 770 -20
Data escursione: settembre 2022
 
Terzo itinerario: da Serina (sentiero 502)
Con la statale 470 della Valle Brembana superiamo Zogno e poi, in località Ambria, prendiamo alla destra la provinciale 27 che sale verso il Passo Zambla.
Giunti a Serina, lasciamo a destra il Parco degli Alpini e poco dopo anche il cimitero.
Continuiamo per altri 200 metri fino a trovare alla destra della SP 27 l'inizio del nostro itinerario e alla sinistra una strada che scende al sottostante grande parcheggio nel quale lasciamo la macchina (m. 830).

Risaliti sulla provinciale, la attraversiamo e prendiamo un viottolo, chiuso da una sbarra che consente il passaggio solo ai pedoni, all'inizio del quale i segnavia 502 indicano: Cà de Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zocc - Valpiana) h 0:50, Casina Bianca h 1:40, Monte Alben h 3:50 (Passo Sapplì).
Saliamo tredici gradini e proseguiamo con il fondo acciottolato, tra case e recinzioni. Di tanto in tanto superiamo una grata per lo scolo dell'acqua.
Vediamo una meridiana in terracotta su di una casa alla sinistra (m. 850).

Sbuchiamo su una strada asfaltata. La attraversiamo e proseguiamo diritto con Via Pineta (m. 855).
Presso una curva verso sinistra ignoriamo Via Italia che si stacca alla sinistra e, poco dopo, anche Villaggio Alberi alla destra (m. 860).
Lasciamo a destra Casa le Betulle mentre alla sinistra vediamo il M. Arera.
Subito percorriamo una curva verso destra (m. 875).
Presso un tornante sinistrorso trascuriamo Via Redort che esce alla destra.
Poco dopo lasciamo a destra Via Piazzoli (m. 880).

Ora camminiamo sul marciapiedi alla destra della strada.
Ignoriamo una strada in discesa, alla sinistra, che conduce verso alcune casa di Via Pineta. Vediamo il primo dei bolli di colore bianco-rosso-bianco che ci accompagneranno lungo il cammino. Alla sinistra vediamo il M. Castello; dietro alla sinistra il M. Gioco (detto anche M. Zucco). Continuiamo con poca pendenza.
Lasciamo a sinistra una strada in leggera discesa che porta ad altre case di Via Pineta, e alla destra una strada che si stacca in leggera salita. Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 895).

Troviamo il cartello Via Lega Lombarda. Un altro cartello preannuncia il divieto di transito ai veicoli 60 metri più avanti.
Ignoriamo una strada che si stacca a sinistra in discesa verso alcune case di Via Lega Lombarda e, dopo pochi passi, percorriamo una curva verso destra (m. 905).
Troviamo i segnavia 502 che indicano diritto: Cà di Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zocc - Valpiana) h 0:40, Casina Bianca h 1:30, Monte Alben h 3:30 (Passo Sapplì).
Alla sinistra c'è una strada chiusa da una stanga. Continuiamo diritto con Via Lega Lombarda.
Oltre una staccionata alla sinistra, vediamo diverse case.

Dopo una semicurva verso destra l'asfalto lascia il posto al cemento (m. 915).
Proseguiamo in salita. Alla destra c'è una recinzione con paletti di legno e due cavi (m. 920).
Alla sinistra vediamo una grande casa, in muratura al piano terra e in legno a quello superiore. Continuiamo con pochissima pendenza (m. 930).
Superiamo una semicurva verso destra e proseguiamo tra due recinzioni. Alla sinistra vediamo il M. Castello.

Ad un bivio i segnavia indicano
- a destra (segnavia 502): Cà di Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zocc - Valpiana) h 0:30, Casina Bianca (con sentiero H10) h 1:20, Monte Alben h 3:20 (Passo Sapplì);
- dietro (segnavia H09): Serina (Località Pinetina) h 0:05 km. 0,3;
- a sinistra (segnavia H09): Serina (Località Tesì) h 0:10.
Andiamo a destra in salita (m. 940).
Alla sinistra abbiamo gli alberi; alla destra, oltre una recinzione, vediamo un prato.

Presso una semicurva verso destra la strada diventa sterrata (m. 945).
Superiamo una semicurva verso sinistra con paletti ai lati, di legno alla sinistra e di metallo alla destra.
Subito percorriamo una curva verso destra ignorando una traccia sterrata che prosegue diritto. Cominciamo a trovare delle canaline per lo scolo dell'acqua, di traverso al percorso. Continuiamo in salita con il fondo in cemento (m. 960).
Passiamo tra due massi coperti dal muschio.
Percorriamo una curva verso sinistra.

Con la strada, nuovamente sterrata, arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano
- con il sentiero 502 alla destra: Monte Alben h 3:20 (Passo Sapplì), Casina Bianca h 1:15;
- con la strada che gira a sinistra (segnavia H09): Cà di Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zicc) h 0:25, Valpiana h 0:30.
Prendiamo il sentiero alla destra (m. 970).
Subito giriamo a sinistra in lievissima salita, con il sentiero che si sdoppia e si ricompone, e continuiamo in salita in un bosco di faggi.
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto recintato (m. 975).

Incrociamo un altro sentiero. I segnavia indicano
- a destra (sentiero 502): Casina Bianca h 1:10, Monte Alben h 3:15 (Passo Sapplì);
- dietro verso sinistra (sentiero H09): Serina (Località Pinetina - Località Tesì h 1:15 km. 0.6;
- a sinistra (sentiero H09): Cà di Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zocc) h 0:20, Valpiana h 0:25;
- dietro verso destra (sentiero H09): Serina (Sentiero della Fopa Bironda) h 0:25 km. 1.0, Cornalba (Collegamento Variante Mercatorum H02) h 1:10 km 3.0.
Seguiamo il sentiero 502 verso destra (m. 995).

Troviamo alcuni massi coperti dal muschio, in prevalenza alla sinistra del sentiero.
Alla sinistra c'è un grande masso (m. 1015).
Percorriamo una curva verso destra e una semicurva verso sinistra (m. 1030).
Con una curva verso sinistra aggiriamo un masso coperto dal muschio.

Ad una biforcazione vediamo i bolli da entrambi i lati. Poco dopo, infatti, il sentiero si ricompone (m. 1045).
Il sentiero nuovamente si divide. Seguiamo quello alla destra ma ben presto ritroviamo l'altro che rientra dalla sinistra (m. 1055).
Passiamo accanto a un albero con i bolli di colore bianco-rosso-bianco sia a strisce orizzontali che verticali.
Subito aggiriamo un altro albero situato nel mezzo del sentiero e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 1065).
Alla destra troviamo un masso coperto dal muschio.

Ad un bivio, come indicato dai bolli, lasciamo il sentiero che continua diritto in leggera discesa per prenderne un altro a sinistra in salita (m. 1080).
Subito arriviamo ad una biforcazione dove teniamo la destra e proseguiamo in modo abbastanza ripido. Dopo due curve sinistra-destra ritroviamo l'altro sentiero (m. 1090).
In salita, presso un tornante sinistrorso, incisa su di un tronco tagliato, vediamo una scritta che non riusciamo a decifrare.
Il sentiero di divide in tre parti e i bolli indicano quello alla destra ma dopo una semicurva verso sinistra si ricompone.

Subito dopo raggiungiamo una palina con dei segnavia e un masso alla destra e ci immettiamo su di una sterrata. I segnavia indicano
- dietro (segnavia 502): Serina h 0:30;
- a sinistra in discesa (segnavia H08): Cà di Zocc (Inizio Anello Pista Cà di Zocc) h 0:30 km 2.2, Valpiana h 0:40.
- sul masso alla destra vediamo il segnavia 502.
Andiamo quindi a destra, quasi in piano (m. 1110).

Poco dopo, presso un tornante destrorso molto ampio, troviamo altri segnavia che indicano verso sinistra con il sentiero 502: Monte Alben h 3:00 (Passo Sapplì), Casina Bianca h 0:50. Lasciamo la strada e prendiamo il sentiero che sale verso sinistra.
Il sentiero subito si divide in due parti che girano a destra e si ricompone.
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in salita (m. 1120).

Ad un bivio i segnavia indicano alla destra la Corna della Monega. Andiamo invece a sinistra (m. 1140).
Continuiamo con poca pendenza (m. 1145).
Presso una semicurva verso sinistra aggiriamo delle roccette.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1155).
Superiamo due curve destra-sinistra.

Presso una curva verso destra, troviamo una fila di pietre allo scopo di dirottare l'acqua piovana a lato del sentiero (m. 1165).
Saliamo in modo abbastanza ripido con delle serpentine: dx-sx-dx-sx (m. 1175).
Aggirando un masso percorriamo un tornante destrorso seguito da uno sinistrorso (m. 1180).
Dopo un tornante sinistrorso incassato tra le rocce proseguiamo in salita (m. 1185).
Con poca pendenza, superiamo una semicurva verso sinistra seguita da un tornante destrorso e continuiamo in salita (m. 1195).

Percorriamo una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso (m. 1205).
Proseguiamo con due curve destra-sinistra (m. 1210).
Superiamo un gradino realizzato con un tronchetto di legno.
Percorriamo un breve tratto con il sentiero incassato tra pietre e terreno.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra (m. 1220).

Passiamo tra alcuni massi (m. 1225).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso seguito da uno destrorso con il quale aggiriamo un masso.
Percorriamo un tratto con poca pendenza. Troviamo un masso alla sinistra e, dopo alcuni passi, un'altro alla destra (m. 1230).
Saliamo un gradino di legno. Nella parte destra del sentiero c'è una pietra (m. 1235).
Proseguiamo con delle serpentine: sx-dx-sx-dx (m. 1255).
Per un tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
Superiamo una semicurva verso sinistra e un breve tratto con poca pendenza (m. 1265).
Saliamo un gradino di legno e percorriamo un tratto incassato nel terreno circostante. Saliamo altri gradini di legno.
Al termine del tratto incassato percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1275).
Dopo pochi passi percorriamo un tornante destrorso all'interno del quale c'è una staccionata.
Continuiamo con due tornanti sinistra-destra.
Superiamo un gradino di legno. Poco dopo ne troviamo un altro, fissato con due picchetti.

Una lunga radice affiora alla destra del sentiero (m. 1285).
Saliamo un gradino di legno. Alla destra c'è una roccetta (m. 1300).
Subito percorriamo un tornante sinistrorso.
Presso una semicurva verso destra un tronco fa da gradino e presso una semicurva verso sinistra saliamo un gradino di pietra.
Dopo alcuni passi quasi in piano riprendiamo a salire (m. 1305).
Continuiamo in modo abbastanza ripido con dei gradini di pietra e di legno.
Proseguiamo in salita con delle serpentine appena accennate (m. 1320).
Percorriamo un tornante destrorso incassato tra terreno e pietre (m. 1325).
Con poca pendenza arriviamo ad un tornante sinistrorso e proseguiamo in salita.
All'esterno di un tornante destrorso troviamo un tronco collocato orizzontalmente (m. 1335).

Ripidamente, tra roccette, arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano
- a destra (segnavia 502): Monte Alben h 2:20 (Passo Sapplì);
- a sinistra (segnavia H11): Casina Bianca h 0:15, Pian della Mussa (Collegamento Anello Pista di Fondo Conca dell'Alben) h 0:40, Passo di Zambla h 1:50;
- dietro (segnavia 502): Cà di Zocc (Collegamento Anello Pista Cà di Zocc) h 1:00, Valpiana h 1:10, Serina h 0:50.
Andiamo a destra, dapprima con poca pendenza e poco dopo in salita (m. 1340).

Davanti ad una roccia verticale percorriamo un tornante sinistrorso e continuiamo con poca pendenza (m. 1350).
Superiamo un breve tratto incassato tra le rocce.
Alla destra troviamo una roccia con i bolli.

In alcuni punti alla sinistra è stata tesa una corda probabilmente allo scopo di segnalare il bordo del sentiero in caso di neve.
Superiamo un gradino di roccia (m. 1365).
Percorriamo un tornante destrorso e riprendiamo a salire (m. 1370).
Passiamo tra due rocce che affiorano dal terreno (m. 1375).
Subito dopo superiamo un tornante sinistrorso.

In lievissima pendenza percorriamo due tornanti destra-sinistra presso i quali troviamo un gradino di legno e due di pietra.
Proseguiamo in leggera salita.
Per un tratto, alla sinistra, ci sono delle rudimentali protezioni di legno.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1385).

Superiamo una semicurva verso destra (incassata e con una verticale parete alla sinistra) ed una verso sinistra.
Alla destra troviamo due tronchi, collocati orizzontalmente, come protezione.
Proseguiamo in salita su fondo roccioso. Alla destra ci sono altri tronchi a protezione (m. 1400).

Presso un tornante sinistrorso passiamo accanto ad una parete di roccia obliquamente rivolta verso il sentiero (m. 1405).
Continuiamo su sentiero sterrato, attorniati da roccette.
Presso un tornante destrorso saliamo due gradini di legno (m. 1410).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra (m. 1415).
Proseguiamo con il sentiero coperto di pietre.

All'inizio e alla fine di un tornante sinistrorso troviamo un gradino di legno (m. 1425).
Superiamo una serpentina destra-sinistra e saliamo un altro gradino di legno.
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra seguiti da cinque gradini di legno e, subito dopo, percorriamo un tornante destrorso (m. 1435).
Il sentiero si divide, aggira un masso e si ricompone. Alla destra ci sono delle protezioni.
Poco dopo percorriamo un tornante sinistrorso, saliamo un gradino di legno e continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 1440).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra. Superiamo una semicurva verso sinistra e un tornante destrorso (m. 1450).
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1460).
Superiamo un breve tratto con poca pendenza.
Dopo un tornante destrorso proseguiamo in salita.

Percorriamo un tratto incassato tra le rocce (m. 1465) nel quale superiamo un tornante sinistrorso, saliamo un gradino di legno, continuiamo con altri tornanti dx-sx-dx-sx e saliamo un altro gradino di legno.
Terminato il tratto incassato, percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1480).
Presso un tornante destrorso saliamo un gradino di legno fissato con due paletti di legno (m. 1485).
Continuiamo con una serpentina sx-dx-sx-dx che termina incassata tra le rocce.

In leggera salita raggiungiamo il Passo Sapplì. Proseguiamo in leggera discesa passando accanto a dei segnavia di legno che indicano: Passo Sapplì 1490 m; davanti: M. Alben 1.30 h; dietro: Valpiana 1.10 h.

Poco dopo, alla sinistra troviamo un bassorilievo rettangolare raffigurante il volto della Madonna del Sapplì e la scritta Ave Maria.
Troviamo anche dei segnavia che indicano: Passo Sapplì 1486 m;
- dietro (segnavia 502): Casina Bianca h 0:30, Cà di Zocc (Collegamento Valpiana - Anello Pista Cà di Zocc) h 1:15, Serina h 1:10;
- davanti (segnavia 502): Rif. Monte Alben h 1:00, Monte Alben h 2:00.
Quasi in piano attraversiamo una radura al centro della quale c'è una pozza recintata con paletti di legno che reggono due cavetti metallici.
In leggera salita arriviamo al termine della radura dove troviamo un ometto.

Continuiamo tra gli alberi con il sentiero incassato tra terreno e roccette.
Lasciamo a destra una roccia con i bolli.
Quasi in piano attraversiamo un tratto allo scoperto (m. 1495).
Ad una biforcazione teniamo la sinistra in leggera discesa.

In leggera salita rientriamo nel bosco.
Troviamo un cartello "Divieto di Caccia" (m. 1506).
In un tratto allo scoperto, alla sinistra, vediamo un quadretto, raffigurante il volto di Cristo incoronato di spine, collocato ai piedi di un albero sul tronco del quale sono state appese innumerevoli catenine del rosario.

Proseguiamo quasi in piano nel bosco e troviamo, uno dopo l'altro, altri due cartelli che segnalano il divieto di caccia.
Continuiamo in salita (m. 1515).
Dopo un tratto di sentiero in leggera salita incassato tra roccette proseguiamo quasi in piano (m. 1525).
In leggera discesa percorriamo un tratto allo scoperto e, poco dopo, quasi in piano rientriamo nel bosco.

All'inizio di un tratto in leggera discesa passiamo tra due rocce.
Scendiamo ripidamente passando tra due roccette (m. 1520).
Dopo un tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano e troviamo un altro cartello che segnala il divieto di caccia.
Passiamo tra due gruppi di rocce e proseguiamo in discesa.
Il sentiero si divide e subito si ricompone (m. 1505).
Continuiamo quasi in piano e troviamo un altro cartello che segnala il divieto di caccia.

Attraversiamo una radura nella quale troviamo un masso con delle scritte e una palina con dei segnavia (m. 1500) che indicano
- davanti (segnavia 502): Baite dell'Alben h 0:20, Passo La Forca h 1:00, Monte Alben;
- dietro verso sinistra (segnavia 502): Passo del Sapplì h 0:20, Cascina Bianca h 0:40, Serina h 1:10;
- dietro (segnavia 503): Cornalba (Cornabusa) h 1:00; Cornalba (Panoramico) h 1:10.
Qui il nostro sentiero si unisce a quello che proviene da Cornalba e continuiamo come già descritto nel secondo itinerario fino al Rifugio Monte Alben (m. 1635).

Tempo impiegato: ore 2.50 - Dislivello: m. 850 -45
Data escursione: aprile 2023

ESCURSIONI PARTENDO DAL RIFUGIO:
  • al Passo La Forca in ore 0.30
  • al Monte Alben in ore 1.20
  • al Passo Sapplì in ore 0.50
  • a Serina in ore 1.40
  • a Cornalba -Panoramico- in ore 1.40
  • a Cornalba -Valloni- in ore 1.25






Dati del Rifugio Monte Alben

Altezza:
m. 1635
Gruppo:
Val Brembana
Ubicazione:
NW M. Alben
Comune:
Cornalba - BG
Carta Kompass:
104 B7
Coordinate Geo:
45°51'52.70" N
9°46'23.50" E
Gestore:
Associazione
La Cordillera
Telefono gestore:
-
Telefono rifugio
0345 1776235
Posti letto:
18
+6 bivacco
Apertura:
estiva e week-end
Pagina aggiornata
il: 05/05/2023
Il Rifugio Monte Alben La vecchia Baita Piazzoli Primo itinerario: La Corna Bianca I segnavia dove inizia il percorso La Cappella del "Pret Zambel" ... con affresco raffigurante Gesù che incontra le pie donne Inizio del sentiero Incontriamo i ragazzi della "Cordillera" carichi come muli Crocifisso su di una betulla Volti di Gesù coronato di spine e della Madonna Altro volto di Gesù coronato di spine Colori d'autunno nel bosco Colori d'autunno nel bosco Il Crocifisso poco prima della Baita di Sotto La Baita di Sotto Il M. Alben dalla Baita di Sotto Colori d'autunno Verso la Baita di Sopra Seguendo per un tratto il cavo della teleferica Quasi arrivati alla Baita di Sopra La Baita di Sopra Pozza M. Alben - Cima Croce Ritorno (sentiero 502 + 503 Panoramico) - Cappella di San Rocco Interno della cappella Scendiamo tra boschi e radure ... fino a rientrare sul percorso dell'andata alla Cappella del "Pret Zambel" Secondo itinerario: chiesetta La croce in memoria del Partigiano Callisto Sguazzi "Peter" La Grotta della Cornabusa Segnavia Mucche sul sentiero nei pressi del rifugio Terzo itinerario - Partenza da Serina Pascolo Un masso coperto dal muschio Un masso con segnavia Roccia obliqua verso il sentiero Il Passo Sapplì Ave Maria Una pozza dopo il passo Arriviamo al rifugio La bandiera boliviana Insegna del rifugio

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