Capanna Gesero

La nuova Capanna Gesero è situata in località Biscia, ai piedi della Cima delle Cicogne (m. 2201), sulla dorsale che divide la Valle di Arbedo (a nord) dalla Valle Morobbia (a sud).
E' stata ottenuta dal rifacimento di un vecchio edificio militare e inaugurata nel 2022.
Sostituisce la vecchia capanna che si trovava nei pressi dell'Alpe Gesero (m. 1765).
Il guardiano è presente nella stagione estiva.
Per l'accesso invernale chiamare i numeri di contatto che si trovano indicati alla capanna. I responsabili vi daranno un codice per sbloccare il lucchetto delle chiavi.
Per maggiori informazioni e per prenotare e-mail: gesero@utoe.ch - nicola.riva@bluewin.ch

Itinerario da Carena
Questo itinerario è escursionistico se dalla vecchia Capanna Gesero alla nuova in loc. Biscia si segue la sterrata.
Noi però abbiamo seguito la cresta. Il tratto che ne precede l'inizio (dal laghetto in avanti) a mio parere non è sufficientemente indicato anche se la direzione è abbastanza intuitiva, mentre la cresta è esposta sul lato destro.
Forse pare eccessivo classificare questo itinerario per Escursionisti Esperti comunque non è per tutti.

Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. 47.5 (uscita 47 Bellinzona Sud).
Ad una biforcazione teniamo la destra e ci immettiamo sulla Via Cantonale.
Troviamo il cartello che segnala l'inizio di Camorino.
Ad una rotonda (Coop) proseguiamo diritto (Via Monte Ceneri).
Arriviamo a Giubiasco.
Ad un semaforo continuiamo diritto.
Ad una grande rotonda (parco) giriamo a destra seguendo l'indicazione Valle Morobbia (inizialmente la strada si chiama Via Morobbia ma in seguito cambia nome varie volte pur essendo sempre la Via Cantonale).
Troviamo i cartelli che segnalano l'inizio di Lôro e di Pianezzo.
Ignoriamo poi la strada che sale a sinistra verso Paùdo.
Passiamo per Vellano, Carmena, Sant'Antonio, Melera e infine arriviamo a Carena.

All'inizio del paese lasciamo la macchina nel parcheggio gratuito e senza limiti di tempo, con 13 posti auto, alla sinistra della strada.
Passando accanto al baitello con i servizi igienici ci incamminiamo quasi in piano verso il centro del paese. La strada è asfaltata (m. 950).
Troviamo altri posti alla sinistra della strada dove però il parcheggio è consentito solamente per 24 ore.
Sempre alla sinistra vediamo una statua in metallo raffigurante un airone.
Continuiamo in lievissima salita. Ora la strada si chiama Via 29 Agosto.
Lasciamo a sinistra il ristorante Posta e una fontana con vasca di pietra.
Alla destra troviamo l'Osteria della Pace.

Raggiungiamo la piazza di giro con la fermata dell'AutoPostale linea 212 Carena - Giubiasco.
Alla destra troviamo il palazzo della "Dogana Svizzera Carena" accanto al quale vari segnavia indicano: Carena 959 m;
- a sinistra: Alpe di Croveggia 1 h 40 min, Alpe di Gesero 2 h 35 min, (vecchia) Cap. Gesero UTOE 2 h 45 min;
- dietro: Melera 20 min, Melirolo 30 min, Monti di Paudo 2 h, Paudo 2 h 30 min.
- diritto: Monti di Ruscada 1 h, Giggio 2 h 55 min, S. Jorio 3 h 50 min, Cap. Il Giovo (I) 4 h 40 min; Al Maglio 50 min, Alpe di Giumello 2 h 45 min, Btta di Sommafiume 4 h 35 min, Motto della Tappa 5 h 15 min; Alpe Levén 3 h 45 min, B.tta di Revolte 5 h 30 min, Camoghè 6 h 20 min.
Alla sinistra, tra le case, saliamo una gradinata acciottolata all'inizio della quale leggiamo: "Salita al Gesero".

Percorriamo due curve destra-sinistra (m. 970).
Continuiamo con altre due curve e con un prato alla destra.
Proseguiamo su di una mulattiera a gradini, tra le baite.

Ci immettiamo su di un viottolo e lo seguiamo verso destra (m. 975).
All'ultima baita giriamo a sinistra e proseguiamo in salita con un sentiero inerbito attorniato da un prato.
Dopo una curva verso sinistra continuiamo tra due recinzioni con pali di legno e reti metalliche (m. 985).
Proseguiamo con un prato alla sinistra e un muro di pietre a secco alla destra.
Con una curva verso destra aggiriamo una baita (m. 995).
Superiamo una semicurva verso destra seguita da un tornante sinistrorso e con un tornante destrorso ci immettiamo su di una strada asfaltata. La seguiamo verso destra in leggera salita.
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso ignorando una sterrata che prosegue diritto (m. 1000).

Dopo pochi passi troviamo un segnavia che indica il percorso per escursionisti alla destra o dietro. Pertanto lasciamo la strada e prendiamo la mulattiera alla destra segnalata anche da un bollo bianco-rosso-bianco.
Presso un tornante destrorso troviamo una panchina alla sinistra. Continuiamo nel bosco.
All'esterno di una curva verso sinistra c'è una staccionata.

Davanti ad una casetta di legno con tanti sportelli colorati, percorriamo una curva verso destra (m. 1015).
Continuiamo con un muretto di pietre a secco alla sinistra e una recinzione alla destra realizzata con pali di legno che sorreggono una rete.
Percorriamo un tornante sinistrorso tra i noccioli (m. 1035).
Proseguiamo attorniati dai faggi.
Superiamo una semicurva verso destra (m. 1040).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
All'esterno di un tornante destrorso c'è una legnaia (m. 1050).

Attraversiamo una sterrata e, come indicato da un paletto con i bolli, proseguiamo diritto (m. 1060).
Camminiamo attorniati da ginestre, felci e vari arbusti e troviamo un altro paletto con i bolli.
In basso alla destra vediamo un casello dell'acquedotto (m. 1075). Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in modo abbastanza ripido.

Lasciamo a sinistra un'area recintata e proseguiamo in salita nel bosco (m. 1085).
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1095).
Dopo pochi passi continuiamo con altri tre tornanti: dx-sx-dx.
Superiamo un breve tratto con poca pendenza e proseguiamo in salita (m. 1105).

In leggera salita percorriamo un tornante sinistrorso seguito in modo abbastanza ripido da una serpentina dx-sx-dx-sx-dx. Alla sinistra c'è una zona con solo felci e pali che reggono dei cavi.
Torniamo tra gli alberi e superiamo un tornante sinistrorso (m. 1125).
Con vista sui cavi davanti a noi, percorriamo un tornante destrorso allo scoperto (m. 1130).
Continuiamo in salita tra radi alberi.

La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1140).
Per un tratto abbiamo alberi solo alla sinistra (m. 1150).
Continuiamo nel bosco (m. 1160).
In salita superiamo una semicurva verso sinistra, tra faggi e abeti.
Aggiriamo un albero cresciuto nel mezzo del sentiero.
Camminando su radici affioranti dal terreno percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1170).

Passiamo accanto ad una fontana con vasca in cemento, priva di acqua (m. 1180).
Dopo un breve tratto con poca pendenza, continuiamo in salita con delle serpentine appena accennate.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra (m. 1190).
Allo scoperto, per due volte, transitiamo sotto ai cavi. Alla sinistra c'è un palo in cemento. Percorriamo un tornante destrorso (m. 1200).

Rientriamo nel bosco.
Con poca pendenza superiamo una curva verso sinistra e proseguiamo in salita (m. 1205).
Camminiamo tra radi faggi.
Presso un tornante sinistrorso molto ampio troviamo un bollo bianco-rosso-bianco ricurvo (m. 1215).
Dopo un tratto con poca pendenza riprendiamo a salire e passiamo nuovamente sotto ai cavi (m. 1225).

Rientriamo subito nel bosco. Su di una pietra vediamo un bollo bianco-rosso-bianco.
Percorriamo un tornante destrorso.
Presso un breve tratto allo scoperto, percorriamo un tornante sinistrorso e rientriamo nel bosco (m. 1235).
Continuiamo con poca pendenza.
Superiamo una curva verso destra e torniamo a salire.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1250) ed uno sinistrorso (m. 1255).
Proseguiamo con un tratto di sentiero incassato nel terreno circostante.
Superiamo un tornante destrorso (m. 1270).
Troviamo una pietra nel sentiero.
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio (m. 1275).
Saliamo alcuni rudimentali gradini di pietra.
Proseguiamo con un tornante destrorso su gradini di roccia (m. 1285).
Subito dopo percorriamo un tornante sinistrorso.
Presso un tornante destrorso saliamo un gradino di pietra (m. 1290).
Continuiamo con un tornante sinistrorso molto ampio.

Presso un tornante destrorso aggiriamo una fontana con vasca in cemento. Qui abbiamo trovato l'acqua che scende da un rubinetto premendo un pulsante (m. 1300).
Proseguiamo con radi alberi alla destra dove rivediamo i cavi.
Percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1310).
Subito dopo presso un tornante destrorso saliamo un gradino di pietra.
Continuiamo con un tornante sinistrorso allo scoperto; alla destra c'è un palo.

Rientriamo nel bosco (m. 1320).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido.
Percorriamo un tornante destrorso.
Continuiamo con un tornante sinistrorso incassato tra il terreno e qualche pietra.
Superiamo una serpentina destra-sinistra (m. 1330).
Saliamo otto gradini di pietra.
Percorriamo un tornante destrorso incassato nel terreno circostante (m. 1340).
Proseguiamo con un tornante sinistrorso su radici affioranti.
Continuiamo con un tornante destrorso seguito da una semicurva verso sinistra (m. 1350).
Percorriamo un tratto allo scoperto e transitiamo sotto ai cavi (m. 1355).
Poco dopo, presso un tornante sinistrorso passiamo nuovamente sotto ai cavi.

Saliamo dei rudimentali gradini di pietra e subito rientriamo nel bosco (m. 1365).
Percorriamo un tornante destrorso.
Allo scoperto passiamo accanto ad un palo e sotto ai cavi (m. 1375).

Subito dopo torniamo nel bosco.
Presso un tornante sinistrorso troviamo una fila di pietre collocate di traverso per dirottare l'acqua alla destra del sentiero.
Torniamo allo scoperto, passiamo sotto ai cavi e troviamo una fontana con vasca di pietra (m. 1390).
Percorriamo subito un tornante destrorso e, quasi in piano, ripassiamo sotto ai cavi (m. 1395).

Rientriamo nel bosco. Alla sinistra c'è un grande faggio.
Continuiamo in leggera salita con faggi alla sinistra e pini alla destra.
Proseguiamo in salita. Alcune radici affiorano dal terreno (m. 1400).
In leggera salita superiamo due semicurve sinistra-destra e continuiamo quasi in piano (m. 1415).
Dopo un tratto in salita, con poca pendenza percorriamo una semicurva verso sinistra (m. 1425).
Superiamo una semicurva verso sinistra e continuiamo in salita (m. 1430).
Percorriamo due tornanti sinistra-destra vicini tra loro (m. 1435).

Aggiriamo due faggi nati dallo stesso ceppo e cresciuti nel mezzo del sentiero (m. 1445).
All'interno di un tornante sinistrorso sono state collocate delle pietre di rinforzo (m. 1460).
Con poca pendenza percorriamo un ampio tornante destrorso allo scoperto e subito rientriamo nel bosco (m. 1470).
In salita superiamo una serpentina sinistra-destra camminando su delle radici che affiorano dal sentiero (m. 1480).
Troviamo altre radici (m. 1500).
Percorriamo un tratto abbastanza ripido anch'esso passando sopra delle radici.
Continuiamo con un tornante sinistrorso risalendo rudimentali gradini di pietra (m. 1505).

Allo scoperto superiamo due semicurve destra-sinistra. Il sentiero si biforca e teniamo la destra (m. 1510).
Alcune pietre formano dei rudimentali gradini. Rientriamo nel bosco e proseguiamo con poca pendenza (m. 1515).
Aggiriamo una pietra nel mezzo del sentiero.
Dopo un tratto quasi in piano proseguiamo con poca pendenza (m. 1520).
Allo scoperto transitiamo sotto ai cavi e percorriamo una curva verso destra (m. 1530).

Arrivati davanti ad un mare di felci, giriamo a destra (m. 1540).
Camminando su un sentierino tra l'erba ripassiamo sotto ai cavi.
Proseguiamo con felci alla sinistra e ginestre alla destra (m. 1550).

All'esterno di un tornante destrorso, più in basso vediamo una baita (m. 1555).
Superiamo una serpentina sx-dx-sx-dx, vediamo un paletto con i bolli e rientriamo nel bosco.
Continuiamo allo scoperto, passiamo sotto ai cavi e percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1565).
Presso un tornante destrorso aggiriamo i pali in cemento e transitiamo sotto ai cavi (m. 1570).

Proseguiamo in un corridoio erboso con una lunga serpentina sx-dx-sx-dx-sx-dx-sx-dx, inizialmente sotto ai cavi, poco dopo alla loro destra e infine alla loro sinistra.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 1610).
Percorriamo altre due semicurve destra-sinistra (m. 1620).
Proseguiamo con due tornanti destra-sinistra.
Dopo un tornante sinistrorso continuiamo in salita nel bosco (m. 1625).
Saliamo due gradini di pietra.
Proseguiamo con due tornanti destra-sinistra vicini tra loro (m. 1630).
Percorriamo un tornante destrorso (m. 1635).
Saliamo vari gradini di legno fissati da picchetti (m. 1645).
Continuiamo con poca pendenza sempre attorniati da conifere ma allo scoperto. Alla destra vediamo la fila di pali e cavi che continua (m. 1660).

Attraversiamo un cancelletto di legno da richiudere dopo il passaggio (m. 1670). A questo punto possiamo dire che due terzi del dislivello ormai è alle nostra spalle.
Continuiamo dapprima in salita e poco dopo in leggera salita tra i prati dove vediamo gruppi di mucche highlander al pascolo (m. 1685).

Presso un tornante destrorso, quasi in piano guadiamo un ruscello (m. 1690).
Tra l'erba seguiamo una traccia e dei bolli di colore bianco-rosso-bianco. Percorriamo una curva verso sinistra e proseguiamo con poca pendenza.
Continuiamo in salita costeggiando una fila di alberi alla nostra sinistra (m. 1700).
Terminata la fila vediamo un bollo bianco-rosso-bianco e continuiamo quasi in piano seguendo la traccia tra l'erba (m. 1725).
Superiamo una semicurva verso destra. Troviamo altri alberi e li seguiamo rimanendo alla loro destra.

Poco dopo la nostra traccia si immette su di un'altro sentiero (m. 1730).
Continuiamo tra radi alberi.
Attraversiamo una radura.
Proseguiamo tra gli alberi, inizialmente radi e poco dopo più fitti (m. 1735).
Seguendo le tracce sbuchiamo in un'altra radura e la attraversiamo. Vediamo un paletto con un bollo bianco-rosso-bianco (m. 1750).
Troviamo un masso alla sinistra e continuiamo tra gli alberi (m. 1755).
Ne troviamo un'altro alla destra e proseguiamo in lievissima discesa.
Quasi in piano attraversiamo una radura.
Il sentiero si divide e poco dopo si ricompone (m. 1760).

Con poca pendenza arriviamo ad un bivio dove i segnavia indicano
- dietro: alpe di Croveggia, Cadena;
- diritto: Alpe di Gesero, Cap. Gesero UTOE;
- a sinistra: Sasso Guidà, Laghetti della Costa, Bellinzona FFS; Cap. Genzianella.
Qui abbiamo due possibilità. La più semplice è raggiungere l'Alpe di Gesero e seguire la sterrata che collega la vecchia Capanna Gesero a quella nuova in loc. Biscia.
In alternativa seguendo tracce, qualche bollo, le targhette della "Scenic Trial" e cercando di individuale i pali con i cavi che in seguito torneranno ad accompagnarci, andando sempre verso Est EstSudEst (vedi la cartina), possiamo raggiungere la cresta tra la Valle di Arbedo (a nord) e la Valle Morobbia (a sud) e seguirla con alcuni passaggi esposti fino a ritrovare la sterrata poco prima di arrivare alla nuova Capanna Gesero. Questo secondo percorso è più diretto ma anche più impegnativo.

Scegliamo il secondo (m. 1765).

In leggera discesa ci dirigiamo verso un laghetto (praticamente una pozza) recintato con paletti di legno che reggono due file di cavi, lo raggiungiamo e lo lasciamo a sinistra (m. 1755).
Troviamo un cartellino giallo attaccato ad una pietra che indica la Capanna Gesero alla Biscia. Andiamo a destra in leggera salita mentre in basso alla sinistra vediamo la strada e una vecchia baita.
Troviamo una targhetta della "Scenic Trial" (m. 1775).
Passiamo accanto ad un rudere e continuiamo in modo abbastanza ripido verso gli alberi e pali con i cavi che torniamo a vedere davanti (m. 1780).
Vediamo un bollo azzurro su di una pietra (m. 1795).
Raggiunti i primi alberi troviamo una targhetta della "Scenic Trial" e un sentiero che si dirige verso sinistra; lo seguiamo (m. 1800).
Poco dopo il sentiero gira a destra e diventa una traccia in salita.
Tra rododendri ed erba passiamo sotto i cavi (m. 1815).
Vediamo un bollo arancione su di una pietra. Poco dopo ne troviamo uno azzurro.
Continuiamo quasi in piano transitando sotto i cavi e lasciando a sinistra un palo (m. 1820).
Alla destra, sotto ad un albero, c'è un baitello diroccato.
Troviamo un bollo bianco-rosso-bianco e una targhetta della "Scenic Trial" e continuiamo diritto in salita tra l'erba (m. 1820).
La traccia, poco a poco, si va trasformando in sentiero.
Vediamo un bollo azzurro su di una pietra (m. 1845).
Poco dopo superiamo due semicurve sinistra-destra.
La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1850).
Vediamo un bollo azzurro su di una pietra. Alla destra ci sono i pali con i cavi (m. 1855).
Continuiamo tra giovani pini (m. 1865).
Dopo un tratto con poca pendenza proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1870).

Troviamo un cartello bianco con la scritta "Bandita di caccia" e uno giallo che indica davanti: Capanna Gesero Località Biscia. Poco dopo vediamo anche un bollo azzurro ed uno bianco-rosso-bianco. Abbiamo raggiunto la cresta (m. 1880).
Dopo un breve tratto in discesa continuiamo in salita sempre seguendo i soliti bolli.
Attorno e nel sentiero ci sono alcune pietre.
Dopo alcuni passi in discesa riprendiamo a salire (m. 1890).
Continuiamo quasi in piano con il sentiero esposto alla destra dove scende verticalmente.
Scavalchiamo una pietra.
Risaliamo delle pietre verso sinistra per un paio di metri e riscendiamo. Continuiamo quasi in piano.
I cavi ora scorrono sopra di noi.
Dopo pochi passi in modo abbastanza ripido troviamo un cartello "bandita di caccia" e continuiamo con un breve tratto quasi in piano (m. 1900).
Proseguiamo con una curva verso sinistra e un breve tratto in salita.
Giriamo a destra e continuiamo in cresta quasi in piano.
Riprendiamo a salire tra erba e pietre con il sentiero esposto alla destra (m. 1915).
Passiamo accanto ad un palo in cemento (m. 1925).

La parte esporta in cresta è terminata. Ora proseguiamo quasi in piano circondati da alberelli.
Alla destra ci sono alcune lisce lastre di pietra; passiamo sopra l'ultima e riprendiamo il sentiero.
Continuiamo con poca pendenza e vediamo i pali con i loro cavi che piegano a sinistra (m. 1930).
Proseguiamo in salita e poco dopo con poca pendenza, tra l'erba e alberelli (m. 1945). Il crinale ora è molto più largo e i pali con i cavi scorrono alla sinistra.
Cominciamo a vedere, davanti, la Capanna Gesero (m. 1980).
Poco sotto alla sinistra vediamo anche la sterrata (m. 1995).
Pieghiamo a sinistra lasciando il sentiero e raggiungiamo la sterrata e la Capanna Gesero (m. 2000).

Tempo impiegato: ore 3.30 - Dislivello: m. 1070-20
Data escursione: settembre 2023

ESCURSIONI PARTENDO DALLA CAPANNA:
  • San Jorio (m. 1980) in 50 min.
  • Giggio (m. 1675) 1 ora 40 min.
  • Alpe Giumello (m. 1600) 2 ore
  • Carena (m. 950) 4 ore verso est
  • Carena (m. 950) 3 ore e 30 min. verso ovest
ASCENSIONI PARTENDO DALLA CAPANNA:
  • Corno di Gesero (m. 2227)
  • Cima delle Cicogne (m. 2201)
  • Cima di Cugn (m. 2237)
  • Monte Marmontana (m. 2316)



Dati della Capanna Gesero

Altezza:
m. 2000
Gruppo:
Ticino - CH
Ubicazione:
Loc. Biscia
Comune:
Arbedo - Castione
TI
Carte Kompass:
91 B1
111
Coordinate Geo:
46°10'40.00"N
9°07'54.20"E
Coordinate Svizzere:
730.733 / 115.444
Gestore:
Nicola Riva
Telefono guardiano:
+41 79 3374056
Telefono capanna:
+41 91 8350644
Posti letto:
32
Apertura:
da maggio
a novembre;
stagione invernale
su prenotazione
Pagina inserita
il: 7/10/2023
La Capanna Gesero Carena - scultura raffigurante un airone Capolinea AutoPostale Qui prendiamo la scalinata alla sinistra Cibo per gli animali Fontana asciutta nel bosco Da questa invece scende l'acqua Nel bosco Mucche highlander al pascolo Alberi e radure Alberi e radure Segnaletica Laghetto recintato, alla sinistra si vede la strada Baita in basso a sinistra Le targhette della "Scenic Trial" ci aiutano a raggiungere la cresta Qui inizia la cresta Un tratto in cresta Arriviamo alla Capanna Gesero Interno della capanna

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