Rifugio Tre Pizzi - Pietra Quadra

Il Rifugio Tre Pizzi - Pietra Quadra è situato tra i due monti dai quali è tratto il suo nome, su di uno sperone a picco sulla Val Mencucca e la Val Fondra.
Inaugurato recentemente (giugno 2009) è riservato ai Volontari della Protezione Civile di Roncobello e Isola di Fondra quale punto d’aggregazione per le due comunità.
Dispone comunque di un locale sempre aperto e adibito a bivacco che però (al momento) dispone solo di tavolo e panche.

Con la statale 470 percorriamo il fondo della Valle Brembana fino al bivio di Lenna dove lasciamo a sinistra la provinciale 1 che sale al Passo San Marco e continuiamo sulla destra con la provinciale 2 in direzione di Foppolo.
Dopo quattro chilometri e mezzo prendiamo sulla destra la provinciale 3 per Roncobello.
Superiamo Borgogna, Bàresi, Roncobello e Capovalle poi la strada diventa più stretta ed entra nel bosco.
Presso uno slargo alla sinistra, troviamo la colonnina per il ritiro del ticket, valevole per un giorno, al costo di 2 euro.
Saliamo con 14 tornanti. Solo gli ultimi 700 metri sono sterrati.
La strada termina poco prima delle Baite di Mezzeno, visibili in basso a destra. Parcheggiamo accanto ad una fontana e ad una bacheca con una cartina della zona. Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli.
Vari segnavia indicano: Località Mezzeno (m. 1600);
- diritto con il sentiero 215: Passo di Mezzeno (m. 2142) a ore 1.30, Rifugio Laghi Gemelli a ore 2;
- diritto con il sentiero 217: I Tre Pizzi (m. 2153) a ore 2, Monte Pietra Quadra (m. 2287) a ore 2.45;
- a destra con il sentiero 219: Passo Branchino (m. 1821) a ore 1, Rifugio Branchino a ore 1.05, Sentiero dei Fiori a ore 1, Rifugio Capanna 2000 a ore 2.30;
- a destra con il sentiero 270 A: Passo Marogella a ore 0.30.

Ci incamminiamo in leggera salita con il sentiero 215/217 tra prati e radi alberi.
Lasciamo a sinistra un casello dell'acquedotto. Su una pietra vediamo il segnavia a bandierina rosso bianco rosso con i numeri 215 e 217.
Superiamo un ruscello che attraversa il sentiero.
La pendenza aumenta. Saliamo con un ampio sentiero con dei gradini di legno.
Poi superiamo un altro ruscelletto. Il sentiero ora è più stretto e procede in leggera salita.
Raggiungiamo un bivio dove una freccia consiglia di andare a destra (m. 1645). In effetti il percorso a destra sale dolcemente con un giro più largo mentre quello a sinistra è più ripido e diretto. Comunque, più avanti, tornano ad unirsi.
Un altro ruscelletto attraversa il cammino. Il sentiero ridiventa largo. A destra scorre dell'acqua in un canalino.
Lasciamo a destra un casello dell'acquedotto (m. 1685). A sinistra invece scorre un torrente. Lo seguiamo per un breve tratto con gradini di legno, poi giriamo a sinistra e camminando su tre pietre ben sistemate, lo attraversiamo. Sulla destra invece si stacca in sentiero (m. 1695).
La pendenza aumenta. Per un tratto il sentiero è bagnato da un rivolo d'acqua.
Ignoriamo un sentierino che scende a destra e superiamo altre costruzioni dell'acquedotto.
Raggiungiamo un bivio (m. 1775). Su una pietra, due frecce indicano a sinistra il sentiero 217 per i Tre Pizzi e a destra il sentiero 215 per i Laghi Gemelli.
Pochi passi più avanti alcuni segnavia ribadiscono:
- a sinistra: Tre Pizzi a ore 1.30 e Monte Pietra Quadra a ore 2.30 (sentiero 217)
- a destra: Passo Mezzeno a ore 1 e Rifugio Laghi Gemelli a ore 1.30 (sentiero 215)

Andiamo a sinistra e troviamo un'altra pietra con l'indicazione per i Tre Pizzi e la Pietra Quadra.
La pendenza inizialmente è lieve poi torniamo a salire in modo abbastanza ripido tra rododendri e alberelli.
Il sentiero si divide ma dopo due passi torna ad unirsi.
Dopo un tratto con poca pendenza, riprendiamo a salire.
Il sentiero ancora una volta si divide in due tracce che subito si ricompongono (m. 1830).
Percorso un altro tratto con poca pendenza tra mughi e cembri, con una ripida salita raggiungiamo il vasto pianoro di Monte Campo. Sulla sinistra c'è un baitello (m. 1865).

Tra prati e rododendri iniziamo ad attraversare il pianoro con bella vista alla sinistra sull'Arera e il Menna.
Troviamo una targa a ricordo di uno sfortunato escursionista. Poco dopo sulla sinistra c'è una pozza.
Cominciamo a vedere, davanti a noi, le prime due cime dei Tre Pizzi.
Percorriamo un tratto in piano e vediamo un'altra piccola pozza, quest'ultima asciutta, sulla sinistra.
Con percorso leggermente ondulato raggiungiamo una pensana (=ricovero per gli animali). Nei prati a sinistra, un po' discosto dal sentiero, vediamo la Baita di Campo (m. 1878).
Sul muro della pensana sono stati tracciati dei segnavia; verso destra: Tre Pizzi; davanti: Sentiero dei Roccoli e Capovalle; dietro: Mezzeno.

Andiamo dunque verso destra dapprima con poca pendenza e poi in salita tra prati e qualche pietra.
Superata una freccia bianca e rossa che indica la nostra direzione di marcia, il sentiero prende a salire in modo abbastanza ripido (m. 1920).
Percorriamo poi un breve tratto con minore pendenza per tornare poi a salire in modo decisamente ripido.
Con il fondo roccioso, passiamo sotto un larice che si protende obliquamente sul sentiero, poi, superata una curva, vediamo davanti a noi i Tre Pizzi.
Continuiamo in lieve salita o quasi in piano contornando una parete rocciosa alla nostra destra.
Poi riprendiamo a salire inizialmente con poca pendenza e poi ripidamente.
Alla sinistra del sentiero, un poco più in basso, sgorga l'acqua di una freschissima sorgente raggiungibile con un sentierino (m. 2010).

In vista di una grossa pietra obliqua, il sentiero gira a destra e subito dopo a sinistra.
Su di un masso vediamo il segnavia n. 16 giallo. A destra c'è una valletta. Andiamo diritto passando a sinistra di alcune grandi pietre sulla prima delle quali vediamo il segnavia n. 217 per i Tre Pizzi.
Raggiungiamo un contrafforte tra due vallette (m. 2060) e lo percorriamo in leggera salita o quasi in piano.
Dopo due passi in lieve discesa torniamo a salire. Poi entriamo in un valloncello tra pietre e ciuffi d'erba.
Passando accanto ad una pietra aguzza infissa a lato del sentiero, giriamo a sinistra e, in leggera salita, raggiungiamo un ometto.
Proseguiamo quasi in piano e troviamo un'altra pietra con il segnavia n. 16 (m. 2105). Sulla destra si stacca un sentiero poco visibile che, in un paio di minuti, conduce alla Baita dei Tre Pizzi (m. 2116) e al bellissimo Laghetto della Pietra Quadra (m. 2100).

Continuiamo diritto, superiamo una insellatura e, seguendo dei bolli gialli, iniziamo a scendere dapprima con poca pendenza e poi in modo più deciso.
Percorsi pochi passi in salita, riprendiamo a scendere.
Continuiamo poi quasi in piano con delle rocce alla destra. In basso a sinistra è visibile un piccolo laghetto.
Superata una selletta, cominciamo a vedere il rifugio davanti a noi e, in leggera discesa, lo raggiungiamo.

Tempo impiegato: ore 1.30 - Dislivello: m. 510 - 50
Data escursione: luglio 2009

Escursioni partendo dal Rifugio:


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