Rifugio Monte Chiappo

Il Monte Chiappo (m. 1700) segna il confine tra la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia mentre la Liguria è a soli otto chilometri di distanza.
Sulla cima, accanto al cippo di confine, è stata eretta una statua raffigurante San Giuseppe.
Il Rifugio Monte Chiappo è situato pochi metri più in basso sul versante lombardo e funge anche da stazione di arrivo della seggiovia biposto che sale da Pian Del Poggio (PV).
Il panorama spazia a 360° sulle valli: Staffora, Curone, Boreca e Borbera.

Itinerario da Bruggi (frazione di Fabbrica Curone - AL)

Venendo da Milano, lasciamo l'autostrada A7 a Castelnuovo Scrivia (km. 54.2).
Dopo il casello giriamo a destra e prendiamo la SP 93. Ad un semaforo andiamo a sinistra.
Giriamo poi a sinistra per immetterci sulla SP 95. Alla prima rotonda proseguiamo diritto, alla seconda andiamo a sinistra, alla terza con una statua nel mezzo continuiamo diritto, come pure alla successiva dove c'è il Brico.
Prendiamo la SP 99 e passiamo per Viguzzolo e Castellar Guidobono dove, ad una biforcazione, continuiamo verso destra con la SP 100.
I cartelli stradali man mano ci segnalano: Monleale, Montemarzino, Barca, Giarella, Momperone, Pradaglia, Brignano Frascata, Madonnina e San Sebastiano Curone dove al km. 17.2 giriamo a sinistra per Val Curone. La SP 100 continua passando per: Sant'Antonio, Principessa, Gremiasco (dove attraversiamo il ponte sul Torrente Curone), Colombassi, Fabbrica Curone, Ca' Bastardini. Riattraversiamo il Curone e continuiamo incontrando: Ponte del Molino, Morigliassi, Case Ciossa e Garadassi.
Al km 30.7 lasciamo la SP100 e prendiamo alla sinistra la SP 113.
Superiamo le frazioni di Montecapraro e Salogni e, dopo km. 7.3 dall'inizio della SP 113, arriviamo a Bruggi dove, attraversiamo un'altra volta il Curone e parcheggiamo la macchina accanto al torrente, nel vialone che conduce alla chiesa ed al cimitero (m. 1010).

Ci incamminiamo verso la chiesa e, poco prima di raggiungerla, accanto ad alcune panchine, troviamo dei segnavia che indicano
- con il sentiero 109: Incrocio Sentiero 111 a ore 0.45, Incrocio Sentiero 110 a ore 1.30, Lunassi a ore 1.40;
- con il sentiero 111: Bivio Sentiero 109 a ore 0.45, Bivio Sentiero 110 a ore 1.10, Forotondo a ore 2.10;
- con il sentiero 116: Bivio Fontana del Lago a ore 0.15, Incrocio Sentiero 108 a ore 2, Monte Chiappo a ore 2.15.
Alcuni cartelloni parlano della flora locale e mostrano una cartina e l'elenco dei sentieri escursionistici della zona.
Giriamo a sinistra passando davanti alla chiesa sulla cui facciata vediamo un pannello di legno con una mappa dei sentieri.

Proseguiamo fino alla successiva curva a sinistra dove troviamo una fontana. Alla destra si stacca una sterrata. I segnavia indicano a sinistra i sentieri 109 e 111 mentre alla destra il 116. Altri segnavia indicano a destra l'area "Vecchio Mulino", area attrezzata giochi-picnic-bar. Andiamo a destra (m. 1015).
La strada subito si biforca, teniamo la sinistra e proseguiamo in leggera salita attorniati dagli alberi. Vediamo dei bolli bianco rossi.
Alla sinistra c'è una parete di roccia.

Vediamo un bollo formato da tre pallini gialli disposti a triangolo e percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1025).
Alla sinistra c'è una casa circondata da un muro sormontato da un'inferriata.
Proseguiamo nel bosco. Su di una roccetta vediamo un bollo bianco rosso (m. 1040).
Lasciamo a sinistra dei baitelli di legno (m. 1050).
Subito dopo, presso una semicurva verso sinistra, ignoriamo un'altra stradina che si stacca alla destra in leggera discesa, all'inizio della quale su di un cartello leggiamo: "Consorzio acquedotto Val Curone. Opere di presa. Zona di Rispetto".

Dopo una curva a destra la sterrata si biforca (m. 1065). Un cartello indica a sinistra: "Agesci" mentre alla destra c'è il segnavia 116. Su di un pannello vediamo un cartellone che parla dei sentieri percorribili e, in particolare, mostra una cartina del sentiero 116 che descrive definendolo: "La Ripida". Andiamo a destra in leggera discesa.
In basso alla destra, tra gli alberi, vediamo scorrere il Torrente Curone.
Percorriamo una curva a sinistra.

In leggera salita raggiungiamo una fontana con vasca. Su di un cartello leggiamo: "Sorgente Cisù". L'acqua è freschissima. Giriamo a destra e su di un ponte attraversiamo il Torrente Curone (m. 1070).
Alla sinistra ci sono delle gabbie piene di pietre come rinforzo per prevenire smottamenti.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1095).
In salita arriviamo al successivo tornante destrorso.
Vediamo altre pietre ingabbiate alla sinistra e proseguiamo in leggera salita.
Superiamo un tornante sinistrorso (m. 1110).
Al successivo tornante destrorso vediamo una freccia con il segnavia 116 a bandierina (m. 1120).
Continuiamo con una curva a sinistra (m. 1130), un tornante sinistrorso (m. 1140) ed una curva a destra (m. 1150).

Alla sinistra troviamo una santella in pietra e legno contenente una croce (m. 1155).
Subito dopo passiamo accanto ad un cartello dell'acquedotto, che segnala una zona di rispetto a salvaguardia delle risorse idriche, e arriviamo ad un bivio. I segnavia indicano a sinistra: Incrocio Sentiero 108 a ore 1.30, Monte Chiappo a ore 1.45; dietro: Bivio Fontana del Lago a ore 0.15, Bruggi a ore 0.25. Un segnavia con tre pallini gialli disposti a triangolo indica l'altro percorso che continua diritto. Andiamo a sinistra entrando in una faggeta.

Una deviazione in leggera discesa alla sinistra conduce ad un cassottello. Proseguiamo diritto in salita (m. 1165).
Alla sinistra nel letto del torrente vediamo una diga in cemento che restringe il corso d'acqua (m. 1180).
In leggera salita percorriamo una curva a destra.

Lasciamo a sinistra una presa d'acqua all'interno di una zona recintata con una rete verde.
Passiamo accanto a due segnavia che indicano con il sentiero 116: Chiappo davanti e Bruggi dietro (m. 1190).
All'esterno di una curva a sinistra c'è uno slargo (m. 1200).
Vediamo il segnavia 116 su di un tronco e proseguiamo in salita.

Ad una biforcazione teniamo la sinistra come indicato da una freccia segnavia (m. 1220).
Alla sinistra, incassato nel terreno, ci accompagna il Rio del Lago. Poco dopo, con un tornante sinistrorso lo guadiamo (m. 1230).

Troviamo subito un bivio e continuiamo diritto con maggiore pendenza, lasciando a destra l'altro percorso in leggera salita.
Per un tratto il sentiero è incassato nel terreno circostante.
Percorriamo un'ampia curva verso destra (m. 1240).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1250).
Ignoriamo un sentiero che si stacca alla sinistra e continuiamo diritto (m. 1270). Poco dopo un bollo bianco rosso sul tronco di un faggio ci conferma la giusta direzione.
Dopo un breve tratto in leggera discesa continuiamo quasi in piano (m. 1275).

Con pochi passi in discesa scendiamo al torrente e lo guadiamo in diagonale verso destra.
Sull'altra sponda troviamo un ometto e giriamo a sinistra.
Percorriamo due brevi tratti, il primo in salita ed il secondo quasi in piano (m. 1290).
Proseguiamo con poca pendenza. Vediamo un bollo sul tronco di un faggio. In questa zona gli alberi sono molto alti (m. 1300).

Il sentiero si divide in due tracce parallele; quella a destra scorre incassata tra terreno e pietre. Poi si ricompone.
Torniamo a salire. Alla destra scorre un ruscello.
La pendenza aumenta e diventa abbastanza ripida (m. 1335).

Con un tornante sinistrorso molto ampio volgiamo le spalle al ruscello e ce ne allontaniamo (m. 1350).
La pendenza diminuisce un poco.
Alla sinistra c'è una zona recintata con due cavi di filo spinato (m. 1360).
Percorriamo pochi passi quasi in piano, passando accanto al segnavia 116 a bandierina, seguiti da altrettanti in salita.
Continuiamo quasi in piano (m. 1370).

Vediamo un bollo bianco rosso e giriamo a destra. Ora il sentiero è stretto. Ai lati ci sono degli arbusti che tendono ad invaderlo.
In leggera salita rientriamo nel bosco. Vediamo un bollo bianco rosso su di un sasso (m. 1385).
Dopo un tornante destrorso vediamo una freccia che indica la direzione opposta al nostro procedere (m. 1390).
Continuiamo in salita e ben presto in modo abbastanza ripido. Il sentiero torna ad essere largo.
Poco dopo percorriamo una curva a sinistra con il sentiero incassato nel terreno circostante.
Proseguiamo dapprima con poca pendenza e poi in salita. Troviamo altri segnavia 116 (m. 1410).

Saliamo ripidamente. Alla sinistra c'è il letto in secca di un torrente incassato nel terreno.
Passiamo accanto ad un ometto e attraversiamo il torrente verso sinistra (m. 1425).
Alterniamo due tratti in salita ad uno con minore pendenza (m. 1445).
Scavalchiamo il tronco di un albero nato alla destra del sentiero e poi cresciuto alla sinistra dopo averlo attraversato raso terra (m. 1465).

Poco dopo, presso una curva a sinistra, attraversiamo il letto in secca di un torrente e vediamo una freccia rossa che indica la direzione opposta alla nostra (m. 1470).
Presso un tornante destrorso vediamo il segnavia 116 e un bollo bianco rosso (m. 1480).
Percorriamo una curva a destra. Il segnavia 116 indica le due direzioni.
Dopo un tratto con poca pendenza torniamo a salire. Alla sinistra, poco più in alto, vediamo una vecchia vasca da bagno riciclata come abbeveratoio.
Subito il sentiero passa tra due grandi alberi.

Ad un bivio i bolli indicano entrambe le direzioni (m. 1495). Se andiamo a destra raggiungiamo una sorgente. L'acqua, piuttosto infangata, cade in due vasche in cemento.
Il sentiero si ricompone.
La faggeta termina e sbuchiamo in un prato dove troviamo anche degli arbusti e qualche alberello. Dobbiamo ignorare un sentiero che, quasi in piano, prosegue verso sinistra. Continuiamo invece diritto tra l'erba senza sentiero per circa cinquanta passi fino a ritrovare il nostro sentiero che riappare dal nulla e procede in diagonale, in leggera salita, verso sinistra (m. 1520).

Torniamo tra gli alberi e troviamo un paletto con il segnavia 116. Continuiamo diritto seguendo altri bolli bianco rossi.
Proseguiamo quasi in piano (m. 1535).
Passiamo accanto ad un paletto con il segnavia 116.
Vediamo un bollo bianco rosso su di un albero.
Continuiamo senza sentiero, in modo abbastanza ripido tra erba e arbusti verso un paletto con il segnavia 116.
Proseguiamo al limitare tra il prato ed il bosco e raggiungiamo un altro paletto segnavia (m. 1555).
La pendenza diminuisce un poco e ricompare il sentiero.

Poco dopo andiamo ad immetterci su di un altro sentiero (m. 1565). I segnavia indicano a destra con il sentiero 116: Bivio Sentiero 108 a ore 0.15, Monte Chiappo  ore 0.25; dietro: Fondovalle a ore 0.25, Bivio Acquedotto a ore 0.55, Bruggi a ore 1.20. Verso sinistra non ci sono indicazioni. Andiamo a destra, dapprima quasi in piano e poi in lievissima salita.
Attraversiamo un gruppo di alberi e vediamo il segnavia 116.
Continuiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita tra prati e alberelli (m. 1575).
Attraversiamo una zona con alberelli e arbusti (m. 1585).
Dopo un breve tratto quasi in piano continuiamo con poca pendenza (m. 1595).

In salita rientriamo nel bosco e, con una curva a sinistra, aggiriamo un faggio che dall'aspetto parrebbe quasi un ulivo (m. 1615).
Poco dopo giriamo a destra e sbuchiamo in un prato (m. 1625).

Raggiungiamo il largo crinale che divide la Val Curone dalla Val Borbera. Qui troviamo una recinzione con dei paletti che reggono tre cavi di filo spinato e con un'apertura da richiudere dopo il passaggio per impedire l'uscita dei cavalli al pascolo (m. 1635). I segnavia indicano a sinistra con il sentiero 108/116: Monte Chiappo a ore 0.15; a destra con il sentiero 108: Bocche di Crenna a ore 0.20, Incrocio con il Sentiero 113 a ore 1, Salogni a ore 1.50; dietro con il sentiero 116: Bivio Acquedotto a ore 1.20, Bivio Fontana del Lago a ore 1.35, Bruggi a ore 1.45. Andiamo a sinistra, in leggera salita, con una stradina inerbita che segue la recinzione.
In leggera discesa percorriamo uno zig-zag sinistra-destra.
Continuiamo quasi in piano (m. 1635). Davanti cominciamo a vedere la bandiera del rifugio e la statua di San Giuseppe sulla cima del Monte Chiappo.
Dopo un tratto in leggera discesa proseguiamo con poca pendenza.
Torniamo a salire.

Presso una curva verso sinistra, i segnavia indicano con il sentiero 200, a sinistra: Monte Chiappo a ore 0.05; a destra: Capanne di Cosola a ore 0.25, Monte Cavalmurone a ore 1.20, Bivio M. Legnà a ore 1.40; dietro: Monte Prenardo a ore 0.15, Bocca di Crenna a ore 0.25, Monte Ebro a ore 1. Proseguiamo verso sinistra camminando tra due recinzioni (m. 1690).

Raggiungiamo la statua di San Giuseppe, in piedi sopra un blocco di cemento, dentro un piccolo recinto (m. 1700). Accanto c'è il cippo che segna il confine tra le province di Pavia, Alessandria e Piacenza.
Troviamo altri segnavia che indicano dietro con il sentiero 116: Fondovalle a ore 0.35, Bivio Acquedotto a ore 1.05, Bruggi a ore 1.30; dietro con il sentiero 108: Bocche di Crenna a ore 0.30, Incrocio Sentiero 113 a ore 1.15, Salogni a ore 2.
Con una breve discesa tra l'erba raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 2.30 - Dislivello: m. 680
Data escursione: giugno 2017

Note

Il rifugio è in oltre raggiungibile:
- con la seggiovia Pian Del Poggio - PV (m. 1330)
- da Pian Dell'Armà - PV (m. 1470)
- da Capanne di Cosola - AL (m. 1500)

Escursioni partendo dal Rifugio:


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