Rifugio Costaccia

Il Rifugio Costaccia è situato accanto all'arrivo della cabinovia Tagliede - Costaccia, con bella vista sul sottostante Lago di Livigno e sulle cime circostanti.

Primo itinerario: cabinovia da Livigno

Il rifugio è raggiungibile da Livigno mediante gli impianti di risalita in funzione durante la stagione sciistica e durante l'estate (per l'anno 2018 da sabato 23 giugno a domenica 9 settembre. I costi sono: corsa singola Euro 11,50 - andata e ritorno Euro 15,00 - giornaliera Euro 31,00.)

Secondo itinerario: da Livigno - Ponte della Calchera

Dal centro di Livigno ci dirigiamo a nord verso il lago.
Con Via Rasìa arriviamo alla rotonda dove lasciamo a destra la strada per il tunnel del San Gallo e continuiamo verso sinistra con Via Beltràm.
Giriamo poi a destra in Via Molin. Allo stop proseguiamo verso destra fino a trovare sulla destra il parcheggio P3 (m. 1855).

Lasciata la macchina, seguiamo la strada in leggera salita camminando sul marciapiede, con alla destra il torrente che è attraversato da un ponte. I segnavia indicano diritto con il percorso 167: Fedaría, Sagliént. Continuiamo sul marciapiede e troviamo altri parcheggi sotto ai larici sul lato destro della strada.

Arriviamo al Pónt de la Calchéira (m. 1863) dove la strada prosegue diritto oltrepassando il ponte, mentre una stradina si stacca a sinistra ed un'altra retrocede verso sinistra con un tornante. I segnavia indicano, diritto con il percorso 175: Tröi da Lodovico, Sagliént, Píza di Riŋ a ore 4.10; a sinistra Percorso Vita; sia diritto che a sinistra con il percorso 167: Fedaría, Cheśéira da Fedaría a ore 2, Rifugio Casciána a ore 2.40; con il tornante sinistrorso, percorso 190: Tröi da li Téa, Téa dal Plaŋ a ore 0.30, Pónt Lónch a ore 2.15, Costaccia. Accanto ci sono anche un crocefisso e una bacheca con una cartina della zona. Prendiamo la stradina per Costaccia, sterrata ma con qualche brandello di asfalto di tanto in tanto, che sale tra i larici.

Con una staccionata alla sinistra arriviamo ad una curva verso destra dove usciamo dal bosco e proseguiamo con prati alla sinistra e alcune baite alla destra (m. 1875).
Alla destra c'è una fontana con l'acqua che cade in un tronco scavato (m. 1880).

Poco dopo arriviamo ad un incrocio. Alla sinistra c'è una panchina. I segnavia indicano diritto con il percorso 190: Tröi da li Téa, Téa dal Plaŋ a ore 0.25, Rifugio Cosc'técia a ore 1.40; dietro con il percorso 190: Pónt da la Calchèira a ore 0.05, Parcheggio P3 a ore 0.10, Fedaría; a sinistra con il percorso 194: Cantóŋ a ore 0.10, Livígn; a destra: nessuna indicazione. Proseguiamo diritto e subito ci immettiamo su di una sterrata che in questo punto effettua un tornante sinistrorso.
Superiamo una semicurva verso destra.

Scavalchiamo una griglia. Nel prato alla destra c'è una panchina. Alla sinistra viene indicato il Ristoro Scialket. Alla destra si stacca un sentiero segnalato da una freccia gialla. Seguiamo la sterrata (m. 1900).
Poco dopo un altro sentiero esce alla destra. Alla sinistra ci sono uno slargo ed un cartello che segnala con il sentiero alla destra il percorso della Stralivigno (m. 1910).
Con pochissima pendenza superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1930).
Troviamo un'altra griglia per lo scolo dell'acqua.

In salita arriviamo ad una biforcazione (m. 1935). I segnavia indicano a sinistra: Ristoro; dietro: Stralivigno, Parcheggio P10 a ore 0.20; con un tornante destrorso: Rifugio a ore 0.30. Seguiamo il tornante.
Poco dopo percorriamo un ampio tornante sinistrorso (m. 1950).
Alla sinistra ci sono un tavolo con panche e l'inizio di un sentiero segnalato da una freccia gialla.
Superiamo un'altra griglia per lo scolo dell'acqua. Di tanto in tanto troviamo un segnavia rosso-bianco-rosso a strisce orizzontali.
Proseguiamo con poca pendenza. Alla destra c'è una panchina (m. 1960).
Continuiamo quasi in piano. Un'apertura tra gli alberi consente di vedere il Lago di Livigno (m. 1965).
Una fila di pali che reggono due cavi sale a destra. Alla destra della strada ci sono due corte staccionate di protezione.

Lasciamo a destra una cabina dell'elettricità e la stradina che va a raggiungerla.
Usciamo dal bosco e alla sinistra torniamo a vedere il lago. Passiamo sotto ai cavi della cabinovia e arriviamo ad una biforcazione. Una strada prosegue a sinistra quasi in piano verso una casa e un'altra verso destra in salita. Andiamo a destra (m. 1970).
Ignoriamo una stradina che alla sinistra scende alla casa (m. 1980).

Presso un tornante destrorso lasciamo la sterrata che ritroveremo prima del rifugio e, passando sotto ai cavi degli impianti di risalita, prendiamo un'altra stradina che continua diritto in salita. Un cartello indica diritto: 190 Troi da li Tea (m. 1985).
Presso un tornante destrorso troviamo due baite; quella a sinistra è un bar-ristoro.
Terminato il tornante ci immettiamo su di un'altra sterrata (m. 2010). Quattro cartelli gialli indicano, a sinistra: 164 Crosc de Valandrea, 190 Troi da li Tea, Rifugio Costaccia; a destra: Cabinovia Livigno Centro. Andiamo a sinistra in discesa.
Poco dopo lasciamo a destra in salita il percorso 164 Crosc de Valandrea e continuiamo diritto quasi in piano con il 190 Troi da li Tea. Alla destra da un tubo esce dell'acqua che cade in un tronco scavato. Alla sinistra abbiamo una bella veduta su Livigno.
Da dietro-sinistra arriva e confluisce un'altra sterrata.
Continuiamo in leggera discesa. Alla destra c'è una panchina (m. 1995).

Superiamo due semicurve sinistra-destra ed entriamo in un bosco di larici (m. 1990).
Alterniamo tre tratti quasi in piano ad altrettanti in leggera discesa e lasciamo a destra una panchina (m. 1985).
Usciamo dal bosco. Alla sinistra c'è una baita; alla destra un'altra panchina (m. 1980).
Troviamo una vecchia stalla alla sinistra e subito dopo una croce dall'altro lato.

Con pochi passi in discesa, accompagnati da una staccionata alla sinistra, arriviamo ad una biforcazione. Un cartello indica a destra in salita: "deviazione mountain bike". Teniamo la sinistra, quasi in piano.
Troviamo una baita alla destra e una stradina che scende a sinistra verso un'altra.
Dopo un tratto in salita raggiungiamo un bivio (m. 1975). Due cartelli segnalano: diritto la cabinovia Carosello 3000; con un tornante destrorso la Cabinovia Livigno Centro.
Continuiamo diritto, quasi in piano, passando accanto ad una panchina. Dalla destra scende e rientra la deviazione per le mountain bikes.

Proseguiamo in salita. Alla sinistra ci sono dei pali e uno skilift che termina la sua corsa (m. 1985).
Sempre alla sinistra troviamo anche una vecchia stalla e un piccolo sentiero che retrocede, quasi in piano, con un tornante (m. 1990).
Un altro sentiero si stacca alla sinistra.
Continuiamo quasi in piano. In alto a destra vediamo quattro animali scolpiti nel legno degli alberi.

Dopo un tratto tra radi larici, raggiungiamo un gruppo di baite e dei segnavia che indicano diritto con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Téa da Riŋ a ore 0.10,  Pónt Lónch a ore 1.20; dietro con il sentiero 190: Tröi da li Téa, Téa dal Plaŋ a ore 0.30, Pónt de la Calchèira a ore 0.50; a sinistra in discesa con il sentiero 193: Riŋ da Riŋ a ore 0.20, Livìgn; a destra in salita con il sentiero 165: Plaŋ de la Gólp a ore 0.15, Crósc de Valandrèa a ore 0.55, Rifugio Cosc'técia a ore 1.05. Andiamo a destra (m. 2000).
Lasciamo subito a sinistra un sentiero che sale verso una casa in legno. Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2010) e, poco dopo, davanti alla casa, uno destrorso (m. 2015).
Proseguiamo tra radi larici. In leggera salita passiamo a monte del gruppo di animali scolpiti nei tronchi (m. 2025).
In salita percorriamo un tornante sinistrorso (m. 2030).
Dopo un altro tornante la pendenza aumenta un poco (m. 2035).
Con poca pendenza superiamo una semicurva verso destra e un tornante sinistrorso (m. 2060).

In salita raggiungiamo subito un bivio. I segnavia indicano: Plaŋ de la Gólp (m. 2068); diritto con il sentiero 164: Crósc de Valandrèa a ore 0.40, Rifugio Cosc'técia a ore 0.50; a destra con il sentiero 165: Téa dal Plaŋ a ore 0.10, Tröi da li Téa a ore 0.10, Pónt de la Calchéira a ore 0.30; dietro con il sentiero 165: Tröi da li Téa a ore 0.10, Livìgn. Continuiamo diritto in salita attraversando una radura.
Troviamo alla destra altre sculture nel legno e su di un cartello leggiamo: "ciuk art - La sosta - 2012 - di Kathy Martin". Il sentiero, per due volte si divide e si riunisce.
Poco dopo, il sentiero si divide altre due volte, la seconda delle quali aggirando un masso sul quale vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso, e si ricompone. Giriamo a sinistra.

Su di un larice vediamo il segnavia 116 a bandierina (m. 2105).
Presso un tornante destrorso, un sentiero sale da sinistra.
Alla sinistra c'è una rudimentale staccionata.
Il sentiero si divide solo per aggirare due pietre. Subito si divide nuovamente e questa volta si ricompone dopo una ventina di metri (m. 2125).
Superiamo una curva verso destra. Ora il bosco è meno rado ed è formato da larici e cembri (m. 2130).
Lasciamo a destra un grande larice che dall'altezza di un metro si divide due (m. 2135).
Percorriamo un tornante sinistrorso molto ampio. Il bosco torna ad essere rado (m. 2155).
Continuiamo con un tornante destrorso (m. 2165).
In modo abbastanza ripido superiamo una semicurva verso sinistra (m. 2175).
Dopo un breve tratto con poca pendenza riprendiamo a salire (m. 2180).

In leggera salita arriviamo ad un tornante sinistrorso. Alla destra ci sono delle grandi reti para slavine (m. 2190).
Proseguiamo in salita.
Percorriamo un tornante destrorso molto ampio terminato il quale continuiamo in modo abbastanza ripido (m. 2200).
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo una grossa pietra sulla quale vediamo il segnavia rosso-bianco-rosso a strisce orizzontali (m. 2210).
Poco dopo superiamo due tornanti destra-sinistra (m. 2215).
Percorriamo un tornante destrorso tagliato da una scorciatoia (m. 2225).
Continuiamo in salita, con serpentine appena accennate, camminando tra alberelli.

Presso un tornante sinistrorso, davanti ad un centinaio di metri di distanza, vediamo la cabinovia (m. 2240).
Gli alberi del bosco sono sempre più radi e camminiamo quasi allo scoperto. Percorriamo un tornante destrorso molto ampio trascurando una traccia che continua diritto (m. 2245).
Subito dopo, presso un tornante sinistrorso del sentiero, davanti vediamo un tornante destrorso della strada sterrata che sale alla stazione di arrivo della cabinovia e al rifugio. Torniamo anche a vedere il Lago di Livigno (m. 2255).
Continuiamo con il sentiero e tra radi cembri superiamo alcuni tornanti ravvicinati: dx-sx-dx.
Camminiamo sopra della radici con delle serpentine: dx-sx-dx-sx-dx (m. 2270). Davanti, più in alto, vediamo una croce.

Al termine degli alberi, per due volte il sentiero si divide per aggirare dei cespugli di ginepro da entrambe le parti (m. 2285).
Pieghiamo a destra verso la croce sul retro della quale notiamo la presenza di un pannello solare.
Il sentiero si divide in due tracce parallele (m. 2295).

In modo abbastanza ripido raggiungiamo la croce e ci immettiamo sulla sterrata (m. 2305). I segnavia indicano davanti: Rifugio Costaccia; dietro con il sentiero 190: Troi da li Tea, Forcola. Proseguiamo diritto, in leggera salita, camminando sulla larga sterrata, attorniati dai prati.
Alla destra scorrono le funi degli impianti di risalita. Vediamo dei cannoni spara neve. Di tanto in tanto troviamo una canalina, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Dopo un tratto in salita torniamo a camminare con poca pendenza (m. 2335).
Lasciamo a destra la stazione di arrivo della funivia e, sempre seguendo la sterrata, proseguiamo diritto fino ad un ampio tornante destrorso (m. 2355). Davanti abbiamo delle protezioni per gli sciatori; alla destra scende una pista per i ciclisti.
Superato il tornante, con pochi passi quasi in piano, raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 1.50 - Dislivello: 550 -45
Data escursione: agosto 2018

Escursioni partendo dal Rifugio:


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