Rifugio Case Rosse

Il Rifugio Baita Case Rosse è situato sulle pendici meridionali del Monte Sasna lungo il percorso che dalla Valle di Scalve sale al Passo della Manina.
Ricavato nelle ex case dei minatori (le miniere sono chiuse dagli anni 70) è gestito dal Gruppo Alpinistico Celadina dal 1975 ed è aperto per i soci nei fine settimana di luglio e tutti i giorni di agosto oppure su prenotazione. C'è comunque un grande locale sempre aperto che però contiene solo alcuni tavoli e panche.
Per diventare soci occorre pagare una quota associativa di 10 euro, anche direttamente in loco al momento dell'arrivo.

Scendendo dal passo della Presolana (m. 1297) in Val di Scalve, dopo 4 km. possiamo prendere sulla sinistra la deviazione per Colere, oppure possiamo continuare diritto fino a Vilminore.
In entrambi i casi dobbiamo proseguire con la provinciale 58 che collega Colere a Vilminore e prendere la deviazione che conduce a Nona (fraz. di Vilminore).
A Nona percorrendo Via Monte Gromo, lasciamo a destra la chiesa e poi giriamo a sinistra in Via San Fermo con la quale saliamo fino ad un parcheggio dove la strada termina (m. 1355).

In fondo al parcheggio prendiamo un sentiero in leggera salita all'inizio del quale su di un albero un cartello quasi illeggibile indica la Manina.
Alla sinistra ci sono degli alberi e alla destra un prato. Inizialmente il sentiero è incassato nel terreno circostante. La pendenza aumenta (m. 1375).

Più avanti, proprio di fronte all'acquedotto comunale, ci immettiamo sulla strada forestale che risale il lato orografico sinistro la Valle del Torrente Nembo (m. 1395).
Andiamo a sinistra. Lungo il cammino, di tanto in tanto troveremo una canalina di ferro per lo scolo dell'acqua.
Dopo un tratto con il fondo in cemento proseguiamo quasi in piano su sterrato.
Su di un muro alla destra un segnavia a bandierina quasi illeggibile riporta il n. 408.
Dopo una curva a destra ci affianchiamo al torrente che ci accompagnerà, alla sinistra della sterrata, per tutto il cammino.
In leggera salita superiamo un tornante sinistrorso dove un ruscello attraversa passando sotto alla stradina (m. 1405).
Dalla sinistra sale e si immette un'altra sterrata che proviene dal torrente. Proseguiamo con il fondo in cemento ignorando un sentiero contrassegnato da bolli rossi che sale a destra (m. 1415).

Lasciamo a sinistra due vecchie baite. La stradina torna ad essere sterrata e procede dapprima quasi in piano e poi con pochissima pendenza.
Alla sinistra troviamo un rudere e poi una stradina che conduce ad una baita.
Vediamo una freccia gialla e torniamo a camminare in leggera salita (m. 1430).
Alla destra troviamo un piccolo casello dell'acquedotto, semi-interrato (m. 1440).
Percorriamo una curva a sinistra sotto la quale scorre un torrente.
Dopo un tratto privo di alberi, percorriamo una curva a destra e rientriamo nel bosco mentre dalla sinistra sale un ripido sentiero.
Un rivolo che scorre alla destra della stradina, in questo punto l'attraversa passandole sotto.
Proseguiamo tra gli alberi che ora non riescono a impedire la vista del cielo sopra di noi.

Scavalchiamo un rivolo e arriviamo ad una biforcazione dove, seguendo i bolli, andiamo a destra in salita (m. 1465).
Il fondo torna ad essere in cemento (m. 1470).
Un ruscelletto attraversa passando sotto alla stradina.
Presso una curva a sinistra dove un torrente scorre sotto alla stradina, troviamo sulla destra una targa in marmo a ricordo di una persona deceduta. Proseguiamo su sterrato (m. 1495).
Lasciamo a destra un sentiero contrassegnato con un bollo rosso (m. 1505).
Rientriamo nel bosco. In basso a sinistra vediamo un basso manufatto in cemento (m. 1515).

Al termine del bosco, davanti, in lontananza, cominciamo a vedere la chiesetta al Passo della Manina. Vediamo anche due cascine nei prati (m. 1530).
Proseguiamo in leggera salita tra i prati mentre la stradina torna ad essere sterrata. Alla destra troviamo una vecchia vasca da bagno riciclata come abbeveratoio. Frattanto la chiesetta scompare alla vista.
Alla sinistra troviamo una bassa pensana con il tetto di lamiera.

Riprendiamo a salire. Presso una semicurva a destra davanti torniamo a vedere la chiesetta mentre verso destra ecco apparire il rifugio (m. 1550).
Dell'acqua scola da una parete rocciosa alla destra e poi attraversa la stradina su di una base in cemento (m. 1560).
Percorriamo un tornante destrorso seguito poco dopo da uno sinistrorso (m. 1570).
Poi alla sinistra alcune pietre infilate nel terreno formano delle rudimentali protezioni a valle.
Dopo un tratto con il fondo in cemento, durante il quale un ruscello passa sotto alla stradina, riprendiamo a camminare su sterrato (m. 1585).

Ad una biforcazione andiamo a destra, in salita, con il percorso più ampio.
Vediamo una freccia gialla su di una parete di roccia (m. 1600). Un rivolo bagna la stradina.
Passiamo sotto i cavi dell'alta tensione e ignoriamo una stradina che a sinistra scende al torrente e poi risale la sponda opposta verso una vecchia baita (m. 1610).
Alla destra troviamo un piccolo monumento a ricordo di una persona deceduta.
Percorriamo una curva a destra passando sotto altri cavi dell'alta tensione. In alto a destra c'è il rifugio.

Giriamo pertanto a destra e passiamo accanto a dei ruderi (m. 1625).
Saliamo dei gradini in cemento incassati tra l'erba. Nella seconda metà della scalinata i gradini sono meno larghi.
Poi arriviamo in cima davanti ad un rudere. Alla sinistra c'è una tettoia.
Andiamo a destra, saliamo altri gradini in cattive condizioni e raggiungiamo il rifugio.

Tempo impiegato: ore 0.50 - Dislivello: m. 282
Data escursione: giugno 2013

Passo della Manina

Vale la pena proseguire, con altri 20 minuti di cammino, fino al Passo della Manina (m. 1799) dove passa il Sentiero delle Orobie a metà della tappa tra i Rifugi Curò ed Albani.
Al passo è situata la chiesetta della Madonna Pellegrina con due altari che guardano verso Vilminore in Val di Scalve e Lizzola in Val Bondione.
Bellissimo il panorama sulla cerchia dei monti che abbraccia molte delle principali cime orobiche come: Coca, Redorta, Diavolo, Vigna Soliva, Sponda Vaga, Presolana e Camino.

Escursioni partendo dal Rifugio:


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