Rifugio Blachì 1

Il Rifugio Blachì 1 è situato in località Roccolo Crispe nei pressi della stazione intermedia della seggiovia che sale da Collio all'Alpe Pezzeda.

Lasciamo l'autostrada A4 all'uscita di Ospitaletto (km. 206.2) e, seguendo le indicazioni per la Val Trompia, prendiamo la provinciale 19 che percorriamo interamente.
Dopo il ponte sul Mella ci immettiamo nella SP 345. Superiamo Concesio, Sarezzo, Gardone, Marcheno, Tavernole, Bovegno e arriviamo a Collio (km. 36).
Entrati in paese, seguiamo la provinciale che ora si chiama anche Via Gaetano Castiglione.
Lasciamo a sinistra la chiesa dei Santi Nazario e Celso e, subito prima del ponte sul Torrente Bavorgo, giriamo a destra (sempre Via Castiglione). Dopo pochi metri in discesa raggiungiamo la stazione a valle della seggiovia accanto alla quale lasciamo la macchina (m. 825).

A piedi torniamo sulla provinciale e giriamo a destra. Dopo il ponte Via Castiglione diventa Via Trento (m. 830).
Lasciamo a destra un altro parcheggio e prendiamo una strada che scende a destra all'inizio della quale dei vecchi segnavia in legno indicano tra l'altro: Rif. Blachì 1 m. 1323 ore 1.40, Malga Pezzeda Sera di Sopra m. 1565 ore 2.30, Rif. Tonassi m. 1615 ore 2.50, Rif. Blachì 2 m. 1615 ore 2.55, Corna Blacca m. 2004 ore 4.30.
Alla sinistra c'è una staccionata; alla destra, oltre una rete di recinzione, vediamo il parco giochi parrocchiale.
Dopo una semicurva verso destra continuiamo quasi in piano (m. 825).
In fondo, giriamo a destra (indicazione: cartello minigolf) e poco dopo a sinistra. Passando sul Ponte Trampolino attraversiamo il Fiume Mella.

Sull'altra sponda, lasciamo a sinistra l'area pic-nic Cugol e andiamo a destra imboccando la sterrata agro-silvo-pastorale n. 11 Cugol - Roccolo Crispe con divieto di transito ai veicoli non autorizzati. Un cartello segnala la prima tappa del Percorso Vita.
Subito ignoriamo un sentiero che sale a sinistra.
Continuiamo con il bosco alla sinistra mentre alla destra, oltre una staccionata, vediamo il Bavorgo immettersi nel Mella.
Lasciamo sinistra il cartello n. 2 del Percorso Vita.

Transitiamo sotto alla seggiovia.
Accanto ad un baitello troviamo un bivio. Il Percorso Vita continua diritto passando accanto al minigolf mentre i segnavia n. 349 indicano a sinistra: Corna Blacca, Passo Pezzeda Mattina. Seguiamo la stradina che gira a sinistra, entriamo nel bosco e cominciamo a salire con il fondo in cemento.
Poco dopo percorriamo un'altra curva verso sinistra ignorando un sentiero che esce alla destra all'inizio del quale vediamo il cartello n. 10 del Percorso Vita (m. 830).
Subito dopo transitiamo nuovamente sotto alla seggiovia.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 840).
Per la terza volta passiamo sotto alla seggiovia. Vediamo un bollo rosso-bianco-rosso (m. 860).

Proseguiamo nel bosco e, con poca pendenza, percorriamo un tratto sterrato (m. 865).
Torniamo a salire con il fondo in cemento (m. 870). Sentiamo il fragore di un torrente.
Poco dopo lo vediamo scendere dalla sinistra e passare sotto alla stradina. Alla sinistra c'è un muretto di protezione in cemento.
Vediamo una X rossa dipinta su di un albero.
Superiamo una semicurva verso sinistra (m. 880).
Cominciamo a trovare delle canaline di ferro, per lo scolo dell'acqua, di traverso alla strada.
Con il fondo sterrato percorriamo due semicurve destra-sinistra (m. 890).
Superiamo un'altra semicurva verso destra (m. 910).
Ignoriamo una sterrata che retrocede alla sinistra e continuiamo diritto con il fondo in cemento (m. 920).

Percorriamo un tornante sinistrorso con il fondo sterrato. Un cartello segnala una stradina che esce alla destra e conduce a Ciucco (m. 930).
Continuiamo su cemento.
La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 940).
Lasciamo a sinistra un piccolo slargo e continuiamo in leggera salita su sterrato.
Un'apertura tra gli alberi alla sinistra consente una veduta dall'alto su Collio.
Superiamo due semicurve sinistra-destra (m. 980).

Presso una curva verso destra allo scoperto, trascuriamo una stradina che prosegue diritto in leggera discesa verso: un prato, una casa e la seggiovia (m. 985). Continuiamo su cemento, in salita, nel bosco.
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un albero. Ignoriamo un sentiero che sale a destra.
Alla sinistra, oltre una fila di alberi, riusciamo a scorgere la casa nel prato.

Arriviamo ad un bivio (m. 1020). Due sterrate proseguono; quella verso sinistra è priva di indicazioni mentre verso destra un cartello segnala con il percorso n. 349 la Corna Blacca. Andiamo a destra.
Troviamo subito un altro bivio. Andiamo a sinistra in salita ignorando l'altra stradina che scende a destra.
Tra gli alberi ci sono alcuni maggiociondoli, fioriti in questa stagione, che danno un bel tocco di giallo tra il verde delle foglie.

Saliamo in modo abbastanza ripido. Cominciamo a trovare anche delle cunette in cemento che attraversano obliquamente la stradina per dirottare l'acqua piovana verso valle (m. 1030).
Vediamo un bollo bianco-rosso su di un albero.
Continuiamo con il fondo in cemento.

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo una casa con dei cani che abbaiano furiosamente. Sul cancello leggiamo: "Baita del Rodelo" (m. 1060).
Poco dopo percorriamo un tornante destrorso molto ampio (m. 1065) seguito da un tornante sinistrorso. Vediamo un paletto di legno con un segnavia bianco-rosso (m. 1075).

Arriviamo ad un bivio (m. 1095). I segnavia n. 349 indicano, a destra: Corna Blacca a ore 3.50, Passo Pezzeda a ore 1.40; dietro: Collio a ore 0.35. Alla sinistra non ci sono indicazioni. Andiamo a destra, con poca pendenza e vediamo un bollo bianco-rosso su di un pozzetto.

Raggiungiamo il bivio fondamentale. I segnavia n. 349 indicano, verso sinistra: Corna Blacca; diritto: nulla; dietro: Collio. Qui dobbiamo abbandonare il percorso n. 349 e proseguire diritto.

Alla destra troviamo un appostamento per la caccia, in cemento nella parte bassa e in metallo dipinto di verde sopra (m. 1110).
Continuiamo quasi in piano su sterrato.
In leggera salita superiamo una curva verso sinistra.
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso e vediamo un bollo bianco-rosso su di una pietra (m. 1115).

Transitiamo sotto dei cavi dell'alta tensione.
Subito dopo, presso una curva verso sinistra ignoriamo una stradina che continua diritto in discesa.
Proseguiamo in salita con il fondo in cemento.
Torniamo su sterrato e superiamo due semicurve sinistra-destra.

Continuiamo in salita con il fondo in cemento e con la stradina incassata nel terreno circostante (m. 1125).
Proseguiamo su sterrato (m. 1150).
Con poca pendenza percorriamo un tornante destrorso che un ruscello attraversa scorrendo su di una base in cemento (m. 1180).
Riprendiamo a salire.

Presso un tornante sinistrorso ignoriamo una sterrata, segnalata da un bollo bianco, che prosegue diritto (m. 1195).
Subito percorriamo un tornante destrorso.
Vediamo un segnavia verde-bianco-rosso prima di un tornante sinistrorso (m. 1210).

Troviamo il sentiero F2 MTB che incrocia la stradina (prima entra dalla destra e poco dopo esce alla sinistra).
Superiamo due semicurve destra-sinistra (m. 1225).
Con il fondo in cemento percorriamo una semicurva verso sinistra e proseguiamo in modo abbastanza ripido (m. 1235).

Presso un tornante destrorso, alla sinistra ritroviamo il sentiero F2. La pendenza diminuisce un poco (m. 1250).
Proseguiamo con un tornante sinistrorso su sterrato.
Continuiamo in modo abbastanza ripido con il fondo in cemento (m. 1265).
All'esterno di un tornante destrorso troviamo uno slargo (m. 1280).
Proseguiamo con poca pendenza su sterrato.
Torniamo a salire e ben presto in modo abbastanza ripido (m. 1290).

Tra gli alberi alla sinistra cominciamo a vedere il Rifugio Blachì 1.
Con il fondo in cemento percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1310).
Ora camminiamo in direzione del rifugio. Un rivolo attraversa la stradina su una base di cemento.
Ignoriamo un sentiero che sale a destra (m. 1320).
Presso una semicurva verso destra lasciamo a sinistra un baitello. Alla destra c'è il Rifugio Blachì 1 (m. 1333).

Tempo impiegato: ore 1.40 - Dislivello m. 508
Data escursione: giugno 2020

Escursioni partendo dal Rifugio:


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