Bivacco Pian della Ciappa

Il Bivacco Pian della Ciappa è situato presso l'omonima località sulle alture a sud di Varzi (Prov. di Pavia).

Si tratta di una costruzione in muratura che dispone di un unico locale nel quale ci sono solo una panca ed una stufa. Il pavimento è in cotto.
All'esterno accanto alla porta d'ingresso c'è una fontana l'acqua della quale cade in una vaschetta di pietra.
Alla sinistra del bivacco ci sono il baitello della legnaia e due tavoli in legno con relative panche.
Proseguendo con un sentierino, dopo cinquanta metri si raggiunge una tettoia sotto alla quale c'è un'altra fontana. Qui l'acqua che proviene da un ruscello, tramite un tubo entra un grande tronco scavato. Il ruscello invece, poco sotto, da origine ad un laghetto.

Su di una targa affissa alla facciata del bivacco leggiamo: "Alla memoria di Ivano Albertazzi (1950-2000). La Comunità Montana dell'Oltrepò Pavese questa targa depose per ricordare il suo instancabile impegno sul territorio dell'Oltrepò montano. 14 settembre 2002."
Su di un'altra targa leggiamo: "Pian della Ciappa. Ieri - Casetta ideata e costruita nel primo novecento a custodia e sede della dignitosa povertà di due singolari creature: Antonio e Maria, sposi il 20 maggio 1886.
Oggi - Riordinata e resa atta ad offrire rifugio a meno poveri; nomadi per diletto.
La sua nobiltà è la prima: alta e commovente. Grazie a chi ci ha aiutato a riscoprirne il valore storico e umano. Tra i tanti, un nome: Ivano.
"

Venendo da Milano, lasciamo l'autostrada A7 a Castelnuovo Scrivia (km. 54.2).
Dopo il casello giriamo a destra e prendiamo la SP 93. Ad un semaforo andiamo a sinistra.
Giriamo poi a sinistra per immetterci sulla SP 95. Alla prima rotonda proseguiamo diritto, alla seconda andiamo a sinistra, alla terza con una statua nel mezzo continuiamo diritto, come pure alla successiva dove c'è il Brico.
Prendiamo la SP 99 e passiamo per Viguzzolo e Castellar Guidobono dove la strada diventa la SP 100 con la quale proseguiamo mentre i cartelli stradali man mano ci segnalano: Volpeglino, Monleale, Montemarzino, Barca, Giarella, Momperone, Pradaglia, Brignano Frascata, Madonnina e San Sebastiano Curone dove al km. 17.2 giriamo a sinistra per Val Curone. La SP 100 continua passando per: Sant'Antonio, Principessa, Gremiasco (dove attraversiamo il ponte sul Torrente Curone), Colombassi e Fabbrica Curone.
Al km. 25.5 giriamo a sinistra sulla SP 91. Superiamo Castellaro, scendiamo a Cignolo e lasciamo a sinistra le indicazioni per Varzi. La strada prosegue in salita.
Prendiamo a destra la SP 90 all'inizio della quale i cartelli indicano Cegni a km. 3 e il Passo del Giovà.
Arrivati a Cegni, seguendo la provinciale, attraversiamo il borgo e lasciamo la macchina nel grande cortile retrostante "La Bottega del Mobile Rustico F.lli Zanocco" (m. 810), in quanto davanti all'ingresso della stessa lo spazio è già interamente occupato da altre autovetture.

Pochi metri più avanti alla destra troviamo il cartello intitolato: "Due passi nel bosco" che parla del nostro itinerario. Questo cartello è situato all'inizio di una strada sterrata con divieto di transito ai veicoli (m. 820).
Ci incamminiamo in salita. Alla destra inizialmente vediamo la sottostante vallata e, in lontananza, il M. Penice riconoscibile dalle antenne sulla cima. Alla sinistra c'è il bosco che, lungo il cammino, alternerà faggi, pini neri, carpini e noccioli.
Proseguiamo nel bosco con delle serpentine appena accennate.
Vediamo un bollo bianco-rosso dipinto su di una pietra nel mezzo della sterrata (m. 860).
Dopo una curva a sinistra continuiamo con poca pendenza.
Su di una pietra alla sinistra vediamo una freccia bianca ed una rossa (m. 875).

Percorriamo un'ampia curva verso sinistra e proseguiamo con delle semicurve appena accennate.
Continuiamo in salita (m. 890).
Superiamo una curva verso sinistra.

Su di un cartello leggiamo: "Azienda faunistico venatoria Cegni Pavia 7, caccia riservata". Alla sinistra c'è il profondo solco scavato da un torrente che scende ripidamente e passa sotto alla sterrata; lo troviamo asciutto. Su di una pietra vediamo la sigla "K1" in rosso e due frecce, una bianca ed una rossa (m. 910).
Vediamo un piccolo bollo rosso dipinto su di una pietra nel mezzo della sterrata (m. 915).
Presso una semicurva verso sinistra troviamo un altro cartello riguardante la caccia, identico al precedente (m. 920).

Con pochissima pendenza arriviamo ad un bivio (m. 925). I segnavia indicano con un ampio tornante verso sinistra: Rif. Pian della Mora a ore 1.30; dietro: Cegni a ore 0.25; con una sterrata che scende a destra: Cappellina del Santuario Bocco, Casanova Staffora, Varzi. Continuiamo verso sinistra.
Percorriamo un tornante destrorso ignorando una traccia che prosegue diritto (m. 930).
Di tanto in tanto, troviamo una cunetta, di traverso alla strada, per lo scolo dell'acqua.

Presso un tornante sinistrorso molto ampio, dalla destra si immette un'altra sterrata (m. 955). I segnavia indicano seguendo il tornante: Pian della Mora; dietro: Cegni a ore 0.25.
Percorriamo una curva a sinistra seguita da un tornante destrorso (m. 970).
Continuiamo quasi in piano e presso una curva a sinistra ignoriamo un sentiero che sale a destra (m. 985).
Con poca pendenza percorriamo due curve verso destra, la prima delle quali è molto ampia (m. 995).
Ora la pendenza è impercettibile.
Superiamo un'ampia semicurva verso sinistra (m. 1005).
Presso un tornante destrorso, una traccia si immette salendo dalla sinistra (m. 1010).
Dopo un tratto in salita torniamo a camminare con pochissima pendenza (m. 1025).

Ad una biforcazione proseguiamo verso sinistra prendendo la sterrata in migliori condizioni (m. 1030).
Poco dopo riprendiamo a salire.
Presso una curva a destra la sterrata si sdoppia ma subito si ricompone (m. 1045).
Continuiamo con una curva verso sinistra.

La sterrata prosegue piegando leggermente a sinistra mentre un'altra stradina continua diritto verso il Bivacco Pian della Ciappa. Seguiamo quest'ultima (m. 1050).
Tra le due sterrate c'è un laghetto. Davanti vediamo il Bivacco Pian della Ciappa. Alla destra c'è un prato. Alla sinistra c'è un ponticello di legno con l'accesso bloccato da tronchi per impedirne il transito.
Seguendo la stradina giriamo a destra e raggiungiamo un grande prato. Alla sinistra, recintato da una staccionata, c'è il bivacco.

Tempo impiegato: ore 0.50 - Dislivello: m. 270
Data escursione: aprile 2018

Escursioni partendo dal Bivacco:


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