Bivacco Città di Clusone

Il Bivacco Città di Clusone è situato sul versante sud del Pizzo della Presolana, poco sotto la Cappella Savina.
La nuova struttura in legno ricoperto da lamiera è stata inaugurata nel 2015 e sostituisce la precedente interamente in lamiera.
Dispone di sei posti letto con materasso, un tavolo, due panche e quattro sgabelli. Illuminazione da pannello solare. La colonnina SOS tel. 118 che precedentemente si trovava all'esterno in direzione della Cappella Savina, è stata portata all'interno della struttura. Mancano però cuscini, coperte ed una bombola di gas che erano invece presente nel vecchio bivacco. Nella zona non c'è acqua.

Località di partenza della nostra escursione è il Passo della Presolana che mette in comunicazione la Val Seriana con la Val di Scalve.
Lasciamo la macchina alla sinistra della strada (per chi arriva dalla Val Seriana), poco prima del passo (m. 1290).
Prendiamo una strada in salita, chiusa al traffico privato, all'inizio della quale i segnavia indicano con il percorso 315: Rifugio Cassinelli a ore 0.45, Rifugio Olmo a ore 3, Periplo della Presolana, Cappella Savina, Grotta dei Pagani, Vetta della Presolana. Viene anche indicato se il Rifugio Cassinelli è chiuso o aperto.

Dopo un primo tratto ancora asfaltato la strada diviene sterrata. Alla destra, più in basso, un'altra stradina segue in parallelo e conduce verso due case, la prima delle quali è in legno.
Superiamo due grate per lo scolo dell'acqua ed entriamo in una rada pineta (m. 1300).
Percorriamo un tornante sinistrorso e subito troviamo una catena che chiude l'accesso ai veicoli.
Proseguiamo in leggera salita.

Al successivo tornante destrorso (m. 1315) lasciamo la sterrata e continuiamo diritto con un largo sentiero come indicato da alcuni segnavia: Malga Cassinelli a ore 0.45, Malga Cornetto (via del latte) a ore 1.30, Grotta del Pagani a ore 2.
Mentre attraversiamo un prato quasi in piano, troviamo un cartello che indica il "divieto di pascolo" ed un altro a cura della Comunità Europea sul quale leggiamo: "Rinfoltimento artificiale al fine di favorire l'affermazione di un soprassuolo forestale che rispetti le caratteristiche stazionali naturali e che svolga funzione protettiva e paesaggistica".

Ci addentriamo in una pineta (m. 1325).
Proseguiamo in salita e troviamo delle radici affioranti dal terreno.
Vediamo un bollo giallo ed un segmento rosso su di una pietra alla destra del sentiero (m. 1350).
Dopo un tratto con poca pendenza continuiamo in salita camminando sopra delle radici.
Troviamo quanto resta di un tronco cresciuto in mezzo al sentiero e tagliato raso terra (m. 1365).
Proseguiamo con maggiore pendenza su fondo roccioso.

Raggiungiamo un traliccio dell'alta tensione posto a cavallo del sentiero (m. 1385). In questo punto, ampi squarci nel bosco consentono una veduta della sottostante vallata.
In salita rientriamo nel bosco.
Più avanti, ignoriamo un piccolo sentiero che si stacca alla destra segnalato da un bollo giallo su di un albero (m. 1425).

Alla sinistra troviamo una trincea risalente della seconda guerra mondiale (m. 1440).
Proseguiamo in leggera salita. Su di un albero vediamo un segnavia rosso-bianco-rosso.
In mezzo al sentiero ci sono molte radici (m. 1450).
Continuiamo quasi in piano. Il sentiero si divide solo per aggirare un faggio.

Percorriamo un breve tratto in salita camminando su roccette e radici.
Continuiamo con poca pendenza su sterrato (m. 1460).
Il sentiero si divide solo per aggirare un pino.
Proseguiamo quasi in piano. Alla sinistra c'è una roccetta. Saliamo un gradino (m. 1470).
Vediamo una freccia e la scritta Cassinelli su di una pietra.
Continuiamo con poca pendenza.
Alcune radici e roccette formano dei rudimentali gradini (m. 1480).

Gli alberi ora sono più radi. Proseguiamo dapprima quasi in piano e poi in leggera salita. Davanti e verso destra vediamo la Presolana.
Attraversiamo un prato e poi entriamo in una pineta (m. 1495).
Percorriamo un tratto quasi in piano seguito da uno con poca pendenza e da un altro in salita.

Al termine della pineta troviamo un segnavia che indica dietro: Passo della Presolana a ore 0.45. Qui ci immettiamo in un largo spazio senza alberi (m. 1525).
Giriamo a destra e saliamo lungo un crinale prativo verso un ben visibile masso davanti al quale una palina segnavia indica diritto con il sentiero 316: Monte Visolo a ore 1.30; a sinistra con il sentiero 315: Rifugio Cassinelli a ore 0.10, Cap. Savina a ore 1.30, Rifugio Olmo a ore 2.15; dietro: Passo della Presolana a ore 0.45. Poco prima della palina il sentiero gira a sinistra (m. 1550).
Continuiamo in leggera salita tra i pini. Davanti vediamo il Rifugio Cassinelli.
Troviamo un recinto alla sinistra all'interno del quale c'è una grata.
Passiamo accanto ad un grande abbeveratoio in cemento che contiene quattro vasche in metallo.
Dalla sinistra arriva in salita una sterrata. Alla destra c'è il Rifugio Cassinelli circondato da una staccionata (m. 1568).

Dopo la recinzione del rifugio, alla destra troviamo due tavoli in legno con relative panche e una bacheca con una cartina della Presolana.
In salita su di un ampio sentiero, arriviamo ad un bivio (m. 1585) dove troviamo una palina con vari segnavia che indicano a sinistra: Sentiero delle Capre, Valle dell'Ombra, Rifugio Olmo a ore 2; a destra con il sentiero 315: Cappella Savina a ore 1.20, Vetta Presolana, Periplo della Presolana; dietro: Rifugio Cassinelli, Passo della Presolana a ore 1.
Prendiamo il sentiero a destra che sale tra prati e qualche albero.
La pendenza diventa abbastanza ripida (m. 1610).

Alla sinistra troviamo una pozza circondata da una doppia recinzione formata da pali di legno che reggono una rete metallica e due cavi (m. 1640).
Il sentiero si sposta a destra verso i pini.
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1670).
Pieghiamo a sinistra con un'ampia curva tra erba e alcuni alberelli.

Il sentiero si biforca e scegliamo di andare a sinistra (m. 1700).
Percorriamo una curva a destra su fondo roccioso e saliamo in modo abbastanza ripido.
Giriamo poi a sinistra, in cima a questa salita oppure a metà. Percorriamo un altro tratto abbastanza ripido su fondo roccioso poi le tracce si ricompongono (m. 1725).
Voltiamo a destra e saliamo ripidamente su fondo roccioso.
Giriamo a sinistra e percorriamo pochi passi con pendenza minore. In alto cominciamo a vedere il bivacco.
Continuiamo in modo abbastanza ripido dapprima su fondo di roccia e poi su sfasciumi.
Percorriamo pochi passi con il sentiero incassato nel terreno circostante (m. 1755).
La pendenza diminuisce un poco.

Troviamo un masso caduto che ostruisce la parte destra del sentiero (m. 1760).
Poco dopo saliamo una roccetta agevolati da rudimentali gradini (m. 1765).
Proseguiamo in modo abbastanza ripido con delle serpentine appena accennate.

Il sentiero si biforca (m. 1780). Teniamo la destra e percorriamo uno zig-zag destra-sinistra.
Poi l'altra traccia, che era poco visibile salendo, rientra.
Il sentiero si divide per aggirare una pietra nel mezzo del sentiero, sulla quale vediamo un bollo bianco ed uno rosso, e subito si ricompone (m. 1790).
Il sentiero si divide nuovamente e questa volta le due tracce si riuniscono dopo una diecina di metri.
Per la terza volta torna a dividersi e a ricomporsi (m. 1810).

Ora saliamo ripidamente su scivoloso pietrisco, zigzagando per rendere più agevole l'ascesa (m. 1835). In alcuni punti, volendo, si può uscire dal tracciato e camminare alla sinistra tra l'erba.
Poi la pendenza diminuisce. Alla destra ci sono delle roccette e vediamo un bollo bianco-rosso (m. 1860).
Troviamo una grande pietra nel mezzo del sentiero (m. 1875).
Percorriamo alcuni zig-zag.
Dopo alcuni passi quasi in piano, con un alberello alla destra ed un bollo bianco-rosso su di una pietra, riprendiamo a salire (m. 1880).
Il sentiero si divide, aggira una pietra e si ricompone.
Si divide nuovamente e si riunisce una diecina di metri più avanti.

Pieghiamo a sinistra e per un breve tratto quasi in piano il sentiero scorre circondato da pietrisco (m. 1895). Torniamo a salire.
Nuovamente il sentiero si divide ma solo per aggirare una grossa pietra.
In leggera salita attraversiamo una colata di piccole pietre.

Torniamo a salire con un canale di pietre alla sinistra. Poi quasi in piano lo attraversiamo (m. 1915).
In modo abbastanza ripido giriamo a destra.
Dopo un tratto quasi in piano riprendiamo a salire (m. 1925).
Percorriamo una semicurva verso destra e continuiamo con poca pendenza (m. 1945).
Il sentiero si sdoppia ma dopo pochi metri si ricompone.
Dopo alcuni passi in discesa proseguiamo quasi in piano. Il sentiero ancora si divide e si ricompone.
Percorriamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1965).
Pieghiamo a destra camminando su fondo roccioso.

Entriamo in un canalino di roccia e lo attraversiamo (m. 1980).
Dopo un tratto in salita la pendenza aumenta e proseguiamo in modo molto ripido su delle roccette.
Poi la pendenza diminuisce e riprendiamo il sentiero (m. 2000).
Percorriamo un breve tratto su spuntoni di roccia.
Continuiamo quasi in piano con un sentiero coperto da ghiaietto.

Attraversiamo un canalino, più piccolo del precedente (m. 2015).
Continuiamo con poca pendenza.
Percorriamo alcuni passi quasi in piano.
In leggera salita attraversiamo una zona con pietrisco.
Quasi in piano superiamo agevolmente un altro canale (m. 2030).

Ora il sentiero prosegue tra l'erba dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa. In alto, davanti verso sinistra, vediamo il Bivacco Clusone e la Capella Savina.
Puntiamo verso il bivacco lasciando il sentiero principale che alla destra sale verso la Cappella Savina.
Dopo alcuni saliscendi tra l'erba, con una curva a destra aggiriamo una cavità.
Riprendiamo a salire a mezza costa verso il bivacco del quale, in questo punto, vediamo solo la bandiera.
Poco dopo lo raggiungiamo.

Tempo impiegato: ore 2.15 - Dislivello m. 760
Data escursione: dicembre 2015

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