Bivacco Cima Piemp

Il Bivacco Cima Piemp è situato sul versante SW del Dosso Piemp nel gruppo delle Prealpi Gardesane Occidentali.
Di fronte, al margine del piazzale antistante, c'è una gradevole chiesetta.
Bello il panorama verso sud sul sottostante Lago di Garda e sul Monte Baldo (m. 2218) mentre sul versante opposto possiamo vedere altre cime la più alta delle quali è il Monte Caplone (m. 1976).
Nella zona ci sono caverne e gallerie risalenti alla prima guerra mondiale.

Il bivacco è una costruzione in muratura formato principalmente da una grande sala affrescata che scene raffiguranti gli alpini in tempo di guerra e di pace. La sala contiene un camino e otto tavoli con sedie e panche. Una scala di legno sale al grande soppalco dove ci sono solo due brande senza materassi e coperte. Una porta in fondo alla sala conduce in una piccola cucina con fornello senza bombola, lavandino, armadietto e due mensole. Da qui si accede al locale bagno.
All'esterno ci sono altri tavoli e panche, soprattutto a riparo del grande portico della seconda costruzione situata dietro a quella principale.

28.02.2019 Il bivacco è stato chiuso causa danni continui. Si dice che lo apriranno come ristoro a luglio, ma non più ad uso bivacco.

Provenendo da Milano conviene lasciare l'autostrada A4 all'uscita Brescia Est (km. 228) e proseguire con la SS 45 bis in direzione Salò.
Dopo Salò la statale costeggia il Lago di Garda. Al km. 88.6, all'uscita di una galleria, prendiamo a sinistra la SP 38 per Tignale.
Superiamo le frazioni di Oldesio e Grandola e percorriamo un tornante destrorso evitando di entrare in paese.
Arrivati ad Olzano lasciamo la provinciale e prendiamo a sinistra Via Trento. Giriamo poi a destra in Via Don Bosco e cominciamo a trovare le indicazioni per il Residence Panorama La Forca.
Lasciamo la macchina in un parcheggio alla sinistra, di fronte al civico 6 e ci incamminiamo quasi in piano (m. 625).

Poco dopo giriamo a destra in Via Pineta all'inizio della quale vediamo i segnavia 246, 256, 266, l'indicazione del Rif. Cima Piemp a ore 1.50, del Residence La Forca e del Residence Mirena.
Saliamo tra case e recinzioni. Lasciamo a destra una sterrata privata.

La strada diventa Via di Narò mentre Via Pineta gira a sinistra. Un cartello in italiano e in tedesco indica a sinistra: Alla Croce ore 0.45. Continuiamo diritto.
Dopo una curva a destra proseguiamo in leggera salita con dei lampioni alla sinistra ed il guard-rail alla destra della strada (m. 650). Davanti vediamo il M. Baldo e in basso a destra il Lago di Garda.
Presso un tornante sinistrorso passiamo accanto al Residence Stella del Garda che troviamo alla sinistra mentre dall'altro lato della strada ci sono i parcheggi privati della struttura (m. 670).
Continuiamo tra gli alberi. Alla sinistra c'è un muretto.
Lasciamo a sinistra una stradina all'inizio della quale vediamo la scritta: Nido 3-7.

Subito dopo arriviamo ad una biforcazione. Vediamo il segnavia 255. Ignoriamo la sterrata a destra e continuiamo verso sinistra camminando tra il muro di recinzione del Residence La Forca ed un'alta siepe.
Con un tornante sinistrorso aggiriamo il residence (m. 700).
Alla destra c'è un muretto con delle aperture a semicerchio utilizzate come aiuole.
Superiamo un tornante destrorso.

Poco dopo la strada diventa sterrata. Un segnale stradale indica il divieto di transito ai veicoli (eccetto residenti e autorizzati). Un cartello sul tronco di un albero segnala il Rif. Cima Piemp a ore 1.30.
Entriamo in una pineta.
All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo una panchina in cemento (m. 720).
Proseguiamo con un muretto di pietre a secco alla destra.
Quasi in piano, percorriamo un'ampia curva a destra mentre alla sinistra vediamo una casa gialla.

Percorriamo un tratto con la strada incassata nel terreno circostante terminato il quale ci troviamo ad un bivio (m. 730). Ignoriamo la sterrata con il segnavia 255 che prosegue diritto in discesa e seguendo l'indicazione Cima Piemp a ore 1.40 e il segnavia 256 andiamo a sinistra in leggera salita.
Alla sinistra, oltre una rete di recinzione, c'è una casa gialla.
Presso un tornante destrorso vediamo il segnavia 256 e ignoriamo un sentiero che prosegue diritto.

All'esterno di un tornante sinistrorso troviamo un casello dell'acquedotto sul quale sono stati dipinti il segnavia 256 e la scritta: Cima Piemp (m. 740).
Proseguiamo con alcune semicurve. Tra gli alberi, di tanto in tanto, riusciamo a vedere il lago.
Percorriamo una curva a destra (m. 765) un tornante destrorso (m. 775), una curva a sinistra, un tornante sinistrorso (m. 785), un tornante destrorso, una curva a sinistra (m. 795) ed un tornante sinistrorso.

La stradina si riduce a sentiero.
Percorriamo con un'ampia curva a sinistra (m. 805).
Dopo un tornante destrorso proseguiamo in salita.
Superiamo un'ampia curva a destra e continuiamo con poca pendenza (m. 830).
Dopo un tornante sinistrorso riprendiamo a salire.
Percorriamo un tornante destrorso.

All'esterno del successivo tornante sinistrorso vediamo il Monte Baldo e, in basso, il lago ed un piccolo cimitero (m. 850).
Lasciamo subito a destra una roccia con i bolli e continuiamo nella pineta in leggera salita.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 865) ed una curva a sinistra (m. 875).
Presso un tornante sinistrorso ignoriamo un sentiero che prosegue diritto (m. 885).
Dopo una curva a destra continuiamo in salita.
Quasi in piano percorriamo un tornante destrorso (m. 915).
Proseguiamo con pochissima pendenza.

Alla destra troviamo una grotta alla quale si accede chinandosi. All'interno si divide in due gallerie. E' la prima delle opere risalenti alla Grande Guerra che incontriamo lungo il cammino. Probabilmente è anche quella con il soffitto più basso (m. 925).
Poco dopo alla destra c'è una galleria.
Proseguiamo con delle semicurve attraversando una zona con giovani alberelli.

Rientriamo nella pineta (m. 940).
Percorriamo una curva a destra.
Passiamo sotto ad un albero cresciuto obliquamente da destra a sinistra.
Dopo un breve tratto in salita proseguiamo con poca pendenza.
Percorriamo un tornante destrorso (m. 955).
Dopo un tratto quasi in piano continuiamo in leggera salita.
In salita superiamo un tornante sinistrorso (m. 980).

Quasi in piano ci immettiamo su di una sterrata che verso destra si dirige verso un roccolo mentre verso sinistra si sdoppia e prosegue lungo i due fianchi del monte. Un segnavia indica dietro con il sentiero fin qui percorso: 256 per Tignale. Prendiamo la prima a sinistra lungo il versante sud (quello vista lago) come indicato da un bollo.
Dopo un tratto in leggera discesa proseguiamo quasi in piano (m. 975).
Troviamo una galleria scavata nella roccia con un bollo bianco-rosso accanto all'ingresso.
Continuiamo in leggera salita. In questa zona ci sono pochi alberi e possiamo vedere il lago.
Ignoriamo una stradina che sale a destra verso un appostamento per la caccia.

Subito dopo lasciamo la sterrata per prendere un sentiero che sale a destra indicato dal segnavia 256 a bandierina (m. 985).
Poco dopo, su di un albero, troviamo un cartello che invita a proseguire con il sentiero 256 verso il Rif. Cima Piemp.
Percorriamo due tornanti destra-sinistra.
Con minore pendenza superiamo altri due tornanti destra-sinistra (m. 1000).
Quasi in piano arriviamo al successivo tornante destrorso oltre il quale riprendiamo a salire.
Percorriamo un tornante sinistrorso (m. 1015).
Con poca pendenza superiamo altri cinque tornanti dx-sx-dx-sx-dx.
In salita arriviamo ad un tornante sinistrorso all'esterno del quale c'è uno slargo (m. 1065).
Continuiamo in leggera salita. Alla destra c'è una parete di roccia mentre alla sinistra vediamo il lago.

Percorriamo un ampio tornante destrorso e raggiungiamo una sbarra bianca (m. 1075). I segnavia indicano davanti: Tignale, Olzano ore 1.10; dietro: Forca ore 0.40, Tignale ore 1. Alla destra un sentiero, inizialmente ripido e poi più agevole, conduce in un paio di minuti verso una croce di legno con una targa sulla quale leggiamo: "Cruss dei Frasegn". Saliamo a vederla e ridiscendiamo.
Oltre la sbarra transita una sterrata che in questo punto effettua un tornante sinistrorso. La seguiamo andando diritto in leggera salita come indicato dal segnavia 256. Alla destra c'è un'altra galleria.
Notiamo come la parete di roccia alla destra sia stata scavata per costruire la strada.
Percorriamo un'ampia curva a destra (m. 1100).
Passiamo accanto all'apertura di una galleria, più stretta delle precedenti.

Ignoriamo una stradina, chiusa da una sbarra, che sale girando a destra con un tornante (m. 1120). I segnavia indicano davanti: Rif. Cima Piemp; dietro: Tignale, Olzano.
Continuiamo con pochissima pendenza e superiamo uno zig-zag destra-sinistra (m. 1135).
Percorriamo una curva a destra.
Lasciamo a destra un'altra galleria e giriamo a sinistra (m. 1145).
Con poca pendenza percorriamo alcune semicurve.
Dopo una curva a destra continuiamo quasi in piano passando accanto ad altre due gallerie (m. 1160).

Troviamo dei segnavia che indicano dietro con il percorso 256: Forca a ore 1, Tignale a ore 1.20. Qui abbiamo tre possibilità:
1) Possiamo prendere un sentiero che prosegue diritto quasi in piano.
Percorriamo pochi passi in salita e torniamo a camminare quasi in piano.
Dopo una semicurva verso destra, alla nostra destra troviamo il bivacco.

2) Possiamo prendere un sentiero che sale fino a raggiungere la cima di un dosso dove troviamo un tavolo in legno con relative panche.
Scendiamo l'opposto versante e raggiungiamo il retro del bivacco.

3) Possiamo anche seguire la sterrata che gira a destra e, passando in un intaglio nella roccia, si porta sul versante settentrionale del Dosso Piemp dove confluisce su di un'altra sterrata. Alla destra, poco più avanti, vediamo un cartello della Ersaf che segnala la Foresta Gardesana Occidentale. Andiamo invece a sinistra.
Troviamo dei segnavia che indicano dietro con il percorso 261: Puria a ore 0.30, Scanapè a ore 1, Cadria a ore 2.
Alla sinistra c'è il bivacco. Lasciamo la sterrata che scende verso destra e, superata una sbarra, lo raggiungiamo.

Tempo impiegato: ore 1.50 - Dislivello: m. 535
Data escursione: marzo 2016

Escursioni partendo dal Bivacco:


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